Eugène Delacroix: differenze tra le versioni

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*L'avversità restituisce agli uomini tutte le virtù che la prosperità toglie loro.
*L'avversità restituisce agli uomini tutte le virtù che la prosperità toglie loro.
*L'[[uomo]] è un animale sociale che detesta i suoi simili.
*L'[[uomo]] è un animale sociale che detesta i suoi simili.
*[[Tiziano]] è uno di coloro che si avvicinano maggiormente allo spirito degli antichi ... in tutti gli altri si direbbe che ci sia un grano di pazzia: lui solo è equilibrato e padrone di sé, della sua esecuzione, della facilità che non lo domina mai e di cui non fa sfoggio. ... Egli commuove, credo, non per la profondità delle espressioni, né per una grande comprensione del soggetto, ma per la semplicità e la mancanza di affettazione. In lui le qualità pittoriche sono portate al punto massimo: quel che dipinge, è dipinto: gli occhi guardano e sono animati dal fuoco della vita. Vita e ragione sono presenti ovunque. (''Journal'', 1854 e 1857)

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Versione delle 06:37, 17 mag 2006

Ferdinand Victor Eugène Delacroix (1798 - 1863), pittore francese.

Eugène Delacroix
  • Bisogna sempre sciupare un po' un quadro per finirlo.
  • La fonte di un genio è la sola immaginazione, la raffinatezza dei sensi che vede quello che gli altri non vedono, o lo vede in modo diverso.
  • La prima virtù per un dipinto è di essere una gioia per gli occhi.
  • L'artista che mira alla perfezione in tutto, in nulla la raggiungerà.
  • L'avversità restituisce agli uomini tutte le virtù che la prosperità toglie loro.
  • L'uomo è un animale sociale che detesta i suoi simili.
  • Tiziano è uno di coloro che si avvicinano maggiormente allo spirito degli antichi ... in tutti gli altri si direbbe che ci sia un grano di pazzia: lui solo è equilibrato e padrone di sé, della sua esecuzione, della facilità che non lo domina mai e di cui non fa sfoggio. ... Egli commuove, credo, non per la profondità delle espressioni, né per una grande comprensione del soggetto, ma per la semplicità e la mancanza di affettazione. In lui le qualità pittoriche sono portate al punto massimo: quel che dipinge, è dipinto: gli occhi guardano e sono animati dal fuoco della vita. Vita e ragione sono presenti ovunque. (Journal, 1854 e 1857)