Ronald Syme: differenze tra le versioni

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'''Emilio Pianezzola''' (1935 – vivente), latinista italiano.
[[Immagine:Ronald Syme.jpg|thumb|Ronald Syme]]
'''Ronald Syme''' (1903 – 1989), storico neozelandese.


*{{NDR|Su [[Tito Livio]]}} Non vi è prova che egli considerasse la storia dei re più autentica di quanto la ritenesse [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]]. Ma doveva narrarla. Abbandonando la leggenda, egli si tuffa nel romanzesco, senza avere la capacità di farne emergere i fatti certi. E sebbene nei libri seguenti Livio si muova su basi più sicure (e la guerra annibalica gli sia congeniale), egli è tradito dalla specifica ignoranza della politica e della vita militare, dalla mancanza di principî critici, e, soprattutto, dall'incapacità di dare forma e struttura al materiale.<br />Forse il meglio è andato perso. (da ''Tacito'')<ref>Traduzione di C. Marocchi Santandrea, Paideia, Brescia, 1967, vol. I. Citato in Gian Biagio Conte, Emilio Pianezzola, ''Storia e testi della letteratura latina 2: la tarda repubblica e l'età di Augusto'', Le Monnier, Firenze, p. 811, ISBN 88-00-42019-2.</ref>
*Certo, [[Tito Livio|Livio]] è storico artista, ma non si può, in base a questa formula, vedere in ogni mutamento rispetto al testo [[Polibio|polibiano]] un mutamento fatto per fini esclusivamente stilistico-letterari. A volte la veste letteraria non è solo fine ma anche mezzo per valorizzare un fatto a danno di un altro, taciuto o piegato a illustrare un esempio di più alta moralità.<br />Livio sottopone l'opera di Polibio – nelle parti, naturalmente, che gli sono fonte diretta a un generale e minuto processo di elaborazione che, andando al di della traduzione come trasposizione linguistica, rispecchia profondamente le diversità di storia, di civiltà e di cultura del mondo greco e di quello romano. Ogni vera traduzione si dirà – comporta una tale trasformazione. (da ''Traduzione e ideologia: Livio interprete di Polibio'', Pàtron, Bologna, 1969)<ref>Citato in Gian Biagio Conte, Emilio Pianezzola, ''Storia e testi della letteratura latina 2: la tarda repubblica e l'età di Augusto'', Le Monnier, Firenze, p. 813. ISBN 88-00-42019-2</ref>


==Note==
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==Altri progetti==
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[[Categoria:Storici|Syme, Ronald]]
[[Categoria:Latinisti italiani|Pianezzola, Emilio]]
[[Categoria:Neozelandesi|Syme, Ronald]]

[[ru:Сайм, Рональд]]

Versione delle 16:11, 23 set 2011

Emilio Pianezzola (1935 – vivente), latinista italiano.

  • Certo, Livio è storico artista, ma non si può, in base a questa formula, vedere in ogni mutamento rispetto al testo polibiano un mutamento fatto per fini esclusivamente stilistico-letterari. A volte la veste letteraria non è solo fine ma anche mezzo per valorizzare un fatto a danno di un altro, taciuto o piegato a illustrare un esempio di più alta moralità.
    Livio sottopone l'opera di Polibio – nelle parti, naturalmente, che gli sono fonte diretta – a un generale e minuto processo di elaborazione che, andando al di là della traduzione come trasposizione linguistica, rispecchia profondamente le diversità di storia, di civiltà e di cultura del mondo greco e di quello romano. Ogni vera traduzione – si dirà – comporta una tale trasformazione. (da Traduzione e ideologia: Livio interprete di Polibio, Pàtron, Bologna, 1969)[1]

Note

  1. Citato in Gian Biagio Conte, Emilio Pianezzola, Storia e testi della letteratura latina 2: la tarda repubblica e l'età di Augusto, Le Monnier, Firenze, p. 813. ISBN 88-00-42019-2