Il tifoso, l'arbitro e il calciatore: differenze tra le versioni

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* Ah! Che bella cosa er citofono. ('''Alvaro''')
* Ah! Che bella cosa er citofono. ('''Alvaro''')
* Ammazza 'sto telecomando! Ce manca solo che fa bollì l'acqua d'a pasta. ('''Alvaro''')
* Ammazza 'sto telecomando! Ce manca solo che fa bollì l'acqua d'a pasta. ('''Alvaro''')
* Mortacci d'a [[Società Sportiva Lazio|Lazio]]! Mortacci d'a [[Associazione Sportiva Roma|Roma]]!Ma non potevo nascere a Zurigo? Mortacci de Pecorazzi! Mortacci loro! Mortacci mia! Mortacci der pallone! ('''Amedeo''')
* Mortacci d'a [[Società Sportiva Lazio|Lazio]]! Mortacci d'a [[Associazione Sportiva Roma|Roma]]! Mortacci de Pecorazzi! Mortacci loro! Mortacci mia! Mortacci der pallone! ('''Amedeo''')
* Stavolta er trauma cranico me vie' davvero. ('''Alvaro''', dopo aver scoperto che Grass è gay)
* Stavolta er trauma cranico me vie' davvero. ('''Alvaro''', dopo aver scoperto che Grass è gay)
* Dopotutto, ne saremmo stati in 20.000, loro parevano du' milioni: mazze, tamburi budi bu, triccheballacche, mortaletti, sirene... ce mancavano solo i paracadutisti. ('''barista''')
* Dopotutto, ne saremmo stati in 20.000, loro parevano du' milioni: mazze, tamburi budi bu, triccheballacche, mortaletti, sirene... ce mancavano solo i paracadutisti. ('''barista''')

Versione delle 22:43, 17 ott 2011

Il tifoso, l'arbitro e il calciatore

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Titolo originale

Il tifoso, l'arbitro e il calciatore

Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno 1982
Genere comico
Regia Pier Francesco Pingitore
Soggetto Pier Francesco Pingitore,
Luciano Martino,
Francesco Milizia
Sceneggiatura Pier Francesco Pingitore,
Luciano Martino,
Francesco Milizia
Produttore Medusa Film
Interpreti e personaggi

Primo episodio

Secondo episodio

Il tifoso, l'arbitro e il calciatore, film italiano del 1982 con Alvaro Vitali e Pippo Franco, regia di Pier Francesco Pingitore.

Frasi

  • Dicaaa! (il portiere)
  • Lei è così umile di mente, che se la conoscesse Pannella, farebbe lo sciopero della fame contro il Padreterno! (il direttore, ad Alvaro)
  • Ah! Che bella cosa er citofono. (Alvaro)
  • Ammazza 'sto telecomando! Ce manca solo che fa bollì l'acqua d'a pasta. (Alvaro)
  • Mortacci d'a Lazio! Mortacci d'a Roma! Mortacci de Pecorazzi! Mortacci loro! Mortacci mia! Mortacci der pallone! (Amedeo)
  • Stavolta er trauma cranico me vie' davvero. (Alvaro, dopo aver scoperto che Grass è gay)
  • Dopotutto, ne saremmo stati in 20.000, loro parevano du' milioni: mazze, tamburi budi bu, triccheballacche, mortaletti, sirene... ce mancavano solo i paracadutisti. (barista)
  • Lasciatela fuori la macchina, tanto dentro la rubano lo stesso. (il maggiordomo, ad Amedeo)
  • Ma figlia mia... come te sei imputtanita! (la suocera)
  • E meno male che sono due, altrimenti, come dicono gli inglesi sarebbero stati "bitter cocks" [...] Cazzi amari! (Amedeo)

Dialoghi

  • portiere: Dicaaa!
    Alvaro: Senta! Quante volte le ho detto di non dirmi «dica».
    portiere: Allora non dica! Tanto se dice o non dice a me nun me ne frega proprio niente.
  • Bazzettone: Ma da magna' è tutto compreso?
    barista: Tutto compreso! Che vòi magna'?! 'na parmigiana de melanzane, champagne cor caviale, fagioli co'e cotiche, un pezzo de cacio, oooooh! Ma che magna'?! Questo pensa a magna', noi domenica annamo in guera! Damme 'ste 40.000 lire [prende i soldi] oh, mi raccomando, venite ben armati.
    Bazzettone: Come ce dovemo arma'?
    barista: Co' tutto: mazze, mortaletti, spranghe... i napoletani so' armati fino ai denti sa'! C'hanno pure le rampe de lancio che hanno fregato a quelli d'a NATO!
  • Alvaro: Nun je la faccio più [piange].
    Sposito: E lasciali gli spaghetti.
    Alvaro: A Sposì, ma te pare el momento de pensa' agli spaghetti. Io nun riesco a reggere 'sta situazione. Pensa quando quella squattrinata torna c'a madre. Io c'ho paura! C'ho paura!
    Sposito: Ma hai paura di ammazzarle?
    Alvaro: No! C'ho paura che me danno pure 'n sacco de botte. Specie mi' socera, quella sì che mena de brutto.
  • il maggiordomo: Commendatore. C'è il senatore Andreotti al telefono.
    Pecorazzi: Mmmmh! 'sto romanista m'ha da rompe li cojoni sempre mentre magno...

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