Giovanni Villani: differenze tra le versioni

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Con ciò sia cosa che per gli nostri antichi Fiorentini poche e nonn-ordinate memorie si truovino di fatti passati della nostra città di Firenze, o per difetto della loro negligenzia, o per cagione che al tempo che Totile Flagellum Dei la distrusse si perdessono scritture, io Giovanni cittadino di Firenze, considerando la nobiltà e grandezza della nostra città a' nostri presenti tempi, mi pare che si convegna di raccontare e fare memoria dell'origine e cominciamento di così famosa città, e delle mutazioni averse e filici, e fatti passati di quella; non perch'io mi senta sofficiente a tanta opera fare, ma per dare materia a' nostri successori di nonn-essere negligenti di fare memorie delle notevoli cose che averranno per gli tempi apresso noi, e per dare esemplo a quegli che saranno delle mutazioni e delle cose passate, e le cagioni, e perché; acciò ch'eglino si esercitino adoperando le virtudi e schifino i vizii, e l'aversitadi sostegnano con forte animo a bene e stato della nostra repubblica. E però io fedelmente narrerò per questo libro in piano volgare, a ciò che li laici siccome gli aletterati ne possano ritrarre frutto e diletto; e se in nulla parte ci avesse difetto, lascio alla correzione de' più savi.
Con ciò sia cosa che per gli nostri antichi Fiorentini poche e nonn-ordinate memorie si truovino di fatti passati della nostra città di Firenze, o per difetto della loro negligenzia, o per cagione che al tempo che Totile Flagellum Dei la distrusse si perdessono scritture, io Giovanni cittadino di Firenze, considerando la nobiltà e grandezza della nostra città a' nostri presenti tempi, mi pare che si convegna di raccontare e fare memoria dell'origine e cominciamento di così famosa città, e delle mutazioni averse e filici, e fatti passati di quella; non perch'io mi senta sofficiente a tanta opera fare, ma per dare materia a' nostri successori di nonn-essere negligenti di fare memorie delle notevoli cose che averranno per gli tempi apresso noi, e per dare esemplo a quegli che saranno delle mutazioni e delle cose passate, e le cagioni, e perché; acciò ch'eglino si esercitino adoperando le virtudi e schifino i vizii, e l'aversitadi sostegnano con forte animo a bene e stato della nostra repubblica. E però io fedelmente narrerò per questo libro in piano volgare, a ciò che li laici siccome gli aletterati ne possano ritrarre frutto e diletto; e se in nulla parte ci avesse difetto, lascio alla correzione de' più savi.

===Citazioni===
*Se la bontà, la moderazione, la virtù, le sostanze, la nobiltà, potessero far resistere alla morte, non sarebbe morto [[Federico II del Sacro Romano Impero|Federico]], che qui giace. (libro VI, cap. XLI)
:''Si probitas, sensus, virtutum gratia, census, | Nobilitas orti possent resistere morti, | Non foret extinctus Fredericus, qui jacet intus...''


===[[Explicit]]===
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Versione delle 09:52, 22 ott 2011

Targa dedicata a Giovanni e Filippo Villani, dove essi ebbero le case, in via de' Giraldi, Firenze

Giovanni Villani (1280 ca. – 1348), storiografo italiano.

Nova Cronica

Incipit

Con ciò sia cosa che per gli nostri antichi Fiorentini poche e nonn-ordinate memorie si truovino di fatti passati della nostra città di Firenze, o per difetto della loro negligenzia, o per cagione che al tempo che Totile Flagellum Dei la distrusse si perdessono scritture, io Giovanni cittadino di Firenze, considerando la nobiltà e grandezza della nostra città a' nostri presenti tempi, mi pare che si convegna di raccontare e fare memoria dell'origine e cominciamento di così famosa città, e delle mutazioni averse e filici, e fatti passati di quella; non perch'io mi senta sofficiente a tanta opera fare, ma per dare materia a' nostri successori di nonn-essere negligenti di fare memorie delle notevoli cose che averranno per gli tempi apresso noi, e per dare esemplo a quegli che saranno delle mutazioni e delle cose passate, e le cagioni, e perché; acciò ch'eglino si esercitino adoperando le virtudi e schifino i vizii, e l'aversitadi sostegnano con forte animo a bene e stato della nostra repubblica. E però io fedelmente narrerò per questo libro in piano volgare, a ciò che li laici siccome gli aletterati ne possano ritrarre frutto e diletto; e se in nulla parte ci avesse difetto, lascio alla correzione de' più savi.

Citazioni

  • Se la bontà, la moderazione, la virtù, le sostanze, la nobiltà, potessero far resistere alla morte, non sarebbe morto Federico, che qui giace. (libro VI, cap. XLI)
Si probitas, sensus, virtutum gratia, census, | Nobilitas orti possent resistere morti, | Non foret extinctus Fredericus, qui jacet intus...

Explicit

E nota, lettore, che·lle sopradette rovine e pericoli di tremuoti sono grandi segni e giudici di Dio, e non sanza gran cagione e premessione divina, e di quelli miracoli e segni che Gesù Cristo vangelizzando predisse a' suoi discepoli che dovieno apparire alla fine del secolo.

Bibliografia

  • Giovanni Villani, Nuova Cronica, a cura di Giovanni Porta, Ugo Guanda Editore in Parma, 1991.

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