Upaniṣad: differenze tra le versioni

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*Le Upaniṣad sono state la consolazione della mia vita, e saranno la consolazione della mia morte. ([[Arthur Schopenhauer]])
*Le Upaniṣad sono state la consolazione della mia vita, e saranno la consolazione della mia morte. ([[Arthur Schopenhauer]])
*Oppure c'è in noi un principio misterioso che invisibile sostiene la vita nostra ed universa? Le Upanisad risposero affermativamente ed identificarono questo principio permanente con l'[[ātman|atman]] che non è l'io apparente, la persona che nasce, si corrompe e muore, ha un nome, è mossa da sentimenti e risentimenti, ma una misteriosa presenza immune dalle circostanze di spazio e di tempo, al di là di ogni passione: non multipla, sebbene in tutti presente, ma una: identificata perciò con il [[Brahman]]. ([[Giuseppe Tucci]])
*Oppure c'è in noi un principio misterioso che invisibile sostiene la vita nostra ed universa? Le Upanisad risposero affermativamente ed identificarono questo principio permanente con l'[[ātman|atman]] che non è l'io apparente, la persona che nasce, si corrompe e muore, ha un nome, è mossa da sentimenti e risentimenti, ma una misteriosa presenza immune dalle circostanze di spazio e di tempo, al di là di ogni passione: non multipla, sebbene in tutti presente, ma una: identificata perciò con il [[Brahman]]. ([[Giuseppe Tucci]])
*''Upaniṣad'' vuol dire, letteralmente, «sessioni» (''sad'') «presso» (''upani'') il maestro, quindi dottrina segreta. ([[Pio Filippani Ronconi]])


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Le Upaniṣad sono testi religiosi e filosofici presso la cultura indiana.

Citazioni sulle Upaniṣad

  • Con le Upaniṣad s'era fatta strada l'idea di un Dio unico, assoluto, Brahman, del quale quelle che noi consideriamo le molte divinità del pantheon indiano sono solo manifestazioni fenomeniche. (Gabriele Mandel)
  • Le Upaniṣad narrano dell'alba della coscienza umana. L'uomo prende coscienza di se stesso e tramite questo atto diventa cosciente della sua solitudine e del modo di superarla. Il suo non è semplicemente il desiderio dell'altro, nemmeno di un altro simile a sé o a una parte di sé, ma un dinamismo verso la pienezza del Sé, l'integrazione del Sé con l'intero universo. (Raimon Panikkar)
  • Le Upaniṣad sono la fase quarta o finale del processo e sono note quindi come Vedānta o "fine dei Veda". Rappresentano il culmine mistico e filosofico dei Veda. Contengono gli insegnamenti dei grandi maestri che indicano il cammino della liberazione (mokṣa). (Raimon Panikkar)
  • Le Upaniṣad sono state la consolazione della mia vita, e saranno la consolazione della mia morte. (Arthur Schopenhauer)
  • Oppure c'è in noi un principio misterioso che invisibile sostiene la vita nostra ed universa? Le Upanisad risposero affermativamente ed identificarono questo principio permanente con l'atman che non è l'io apparente, la persona che nasce, si corrompe e muore, ha un nome, è mossa da sentimenti e risentimenti, ma una misteriosa presenza immune dalle circostanze di spazio e di tempo, al di là di ogni passione: non multipla, sebbene in tutti presente, ma una: identificata perciò con il Brahman. (Giuseppe Tucci)
  • Upaniṣad vuol dire, letteralmente, «sessioni» (sad) «presso» (upani) il maestro, quindi dottrina segreta. (Pio Filippani Ronconi)

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