Silvio Berlusconi: differenze tra le versioni

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* Ho scelto di scendere in campo e di occuparmi della cosa pubblica perché non voglio vivere in un Paese illiberale, governato da forze immature e da uomini legati a doppio filo a un passato politicamente ed economicamente fallimentare. (Tg nazionali, 26 gennaio 1994)
* Scende in campo l'Italia che lavora contro quella che chiacchiera. L'Italia che produce contro quella che spreca. L'Italia che risparmia contro quella che ruba. L'Italia della gente contro quella dei vecchi partiti. Forza Italia per costruire insieme il nuovo miracolo italiano. (citato in ''[http://archiviostorico.corriere.it/1994/gennaio/29/Berlusconi_batto_perche_rinato_PCI_co_0_9401297021.shtml Berlusconi: mi batto perché è rinato il PCI]'', ''Il Corriere della sera'', 29 gennaio 1994)
* Scende in campo l'Italia che lavora contro quella che chiacchiera. L'Italia che produce contro quella che spreca. L'Italia che risparmia contro quella che ruba. L'Italia della gente contro quella dei vecchi partiti. Forza Italia per costruire insieme il nuovo miracolo italiano. (citato in ''[http://archiviostorico.corriere.it/1994/gennaio/29/Berlusconi_batto_perche_rinato_PCI_co_0_9401297021.shtml Berlusconi: mi batto perché è rinato il PCI]'', ''Il Corriere della sera'', 29 gennaio 1994)
* Con il ricongiungimento del Pds a Rifondazione si è ricostituito il vecchio Pci. Il Pds ha cambiato nome, ha modificato il simbolo, ma il segretario, il suo vice, la sede e le idee sono rimasti gli stessi. Hanno una mentalità statalista. Come possono presentarsi come nuovi quando non c'è stata legge di spesa che negli ultimi anni non sia stata approvata con l'appoggio o almeno l'astensione del Pci Pds? (''ibidem'')
* Con il ricongiungimento del Pds a Rifondazione si è ricostituito il vecchio Pci. Il Pds ha cambiato nome, ha modificato il simbolo, ma il segretario, il suo vice, la sede e le idee sono rimasti gli stessi. Hanno una mentalità statalista. Come possono presentarsi come nuovi quando non c'è stata legge di spesa che negli ultimi anni non sia stata approvata con l'appoggio o almeno l'astensione del Pci Pds? (''ibidem'')

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Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi (1936 – vivente), imprenditore e politico italiano, è stato presidente del consiglio dei ministri fino al 12 novembre 2011.

Per approfondire, vedi: Citazioni su Silvio Berlusconi.

Citazioni datate

1984

  • "Canale 5" lo porrei più o meno sulla lunghezza d'onda della Rete 1 della Rai; "Italia 1" manterrà fede a se stessa, un canale giovane, simpatico. Per "Rete 4" stiamo invece pensando a un target molto femminile con programmi dedicati specialmente alle donne. Non dobbiamo dimenticare che sono loro le maggiori "acquirenti" di pubblicità. (citato in Firmato il trattato di pace fra Mondadori e Berlusconi, la Repubblica, 28 agosto 1984)
  • [Commentando le reazioni del mondo politico all'accordo Berlusconi-Retequattro] I politici erano tutti in vacanza. (citato in E la politica è andata in vacanza, la Repubblica, 29 agosto 1984)
  • Domani, se verrà una legge che consentirà la trasmissione in diretta su tutto il territorio nazionale sarà possibile mettere le nostre strutture a disposizione di un grande polo privato che coinvolga le forze editoriali, le professionalità indipendenti, la cultura non partitica secondo il modello già felicemente sperimentato in Gran Bretagna. (citato in Berlusconi racconta il suo impero, la Repubblica, 2 settembre 1984)
  • [Dopo l'iscrizione alla P2] mi dimenticai addirittura della massoneria. (citato in Negli atti pubblici della commissione nomi e segreti degli iscritti, la Repubblica, 25 settembre 1984)
  • È parso rinunciabile il divieto relativo alla partecipazione di bambini e adolescenti all'azione pubblicitaria, in quanto, se si guarda al bambino concreto e non al concetto astratto di "infanzia" è facile capire che si difende la dignità dei più giovani non escludendoli fisicamente dalla rappresentazione pubblicitaria, ma garantendo la naturalezza delle situazioni rappresentate, evitando le deformazioni caricaturali, e bandendo eccessivi irrealismi. (citato in Lo spot è bambino, la Repubblica, 13 dicembre 1984)
  • Non credo ai nuovi bisogni, alle nuove aspettative. [...] La televisione oltre che essere un grande momento di comunione familiare, è lo strumento grazie al quale la qualità della vita è andata via via migliorando: in qualunque parte d'Italia c'è un'offerta di spettacolo, di evasione che consente di passare le ore libere della giornata (e basti pensare alla gente sola in casa, a chi giace in un letto di ospedale) in maniera piacevole. (citato in L'informazione sfiderà quel palazzo, la Repubblica, 30 dicembre 1984)
  • [Sul rischio di omologazione causato dalla televisione] Io credo che non sia il caso di piangere. Si va verso una cultura internazionale che ha evidentemente anche lati negativi. Però la storia si muove in questa direzione. Non ci si può opporre, non ci sono alternative. Spetta a ciascuno di noi conservare la propria identità culturale, che non può e non deve essere cancellata. (ibidem)
  • [Sulla linea operativa dei telegiornali] L'imparzialità è la "conditio sine qua non" per una corretta informazione; l'obiettività è indispensabile perché, se manca, la gente se ne accorge subito. La linea sarà quella di raccontare i fatti ed eventualmente, se ci sono, le versioni contrastanti su quei fatti. Saranno notiziari meno attenti a quel che si dice e molto più attenti a quel che accade. Una informazione a 360 gradi. Noi non possiamo permetterci il lusso di scontentare nessuno dei nostri telespettatori. (ibidem)

1985

  • Mi auguro siano finiti i tempi della rincorsa alle audience a tutti i costi. Sono convinto che i funzionari Rai hanno già da tempo preso atto delle televisioni commerciali come un fatto ineludibile. Da questo momento si possono prendere accordi per ridurre i costi sull'acquisto dei programmi e per il bilanciamento dei palinsesti. (da Piace a Berlusconi la legge TV, la Repubblica, 27 gennaio 1985)
  • Se la Rai non è in grado di avere spot in tutte le fasce orarie, questo è un problema di professionalità: noi ce l'abbiamo. (da Berlusconi critica la TV di stato "Non sa raccogliere pubblicità", la Repubblica, 15 febbraio 1985)
  • [Su un possibile rischio di oscuramento delle sue reti] Abbiamo dalla nostra la legge e l'opinione pubblica e, diciamolo francamente, anche l'interesse dell'economia nazionale, che dalla liberalizzazione della pubblicità televisiva è stata tonificata... (citato in Berlusconi non teme i pretori e vola a convincere i politici, la Repubblica, 29 dicembre 1985)

1986

  • Io faccio l'imprenditore, credo nell'Occidente, nella libera iniziativa, nel mercato, nel progresso sociale. Ovviamente simpatizzo per chi ha le mie stesse idee. Sono amico di Craxi da lunga data. È un'amicizia che risale a tempi non sospetti. Abbiamo un carattere diversissimo, ma lo stimo, lo apprezzo. Quanto ai decreti, penso che qualsiasi governo avrebbe agito così. Tutte le indagini d'opinione dimostrano che la gente ritiene quei provvedimenti giusti. È la maggioranza del Paese: il 92 per cento. Semmai, Craxi ha rappresentato una remora, proprio perché è nota la nostra amicizia. (citato in Berlusconi sugli schermi RAI "Guadagniamo, era il mio sogno", la Repubblica, 4 febbraio 1986)
  • Il Milan? È un affare di cuore, costoso, ma anche le belle donne costano. (ibidem)
  • Non ho il tempo di considerarmi malato. Non ho un'altra ricetta per il successo. Del resto, gli esami non finiscono mai. Meglio non guardare indietro. Se no, c'è il rischio di sentirsi stanchi. (ibidem)
  • [Alla domanda su "chi glielo avesse fatto fare" di acquistare il Milan] Come, chi me lo ha fatto fare? Sono milanista, sono tifoso, non sono mica una bestia diversa dagli altri solo perché mi chiamo Berlusconi... Non c'è solo il Berlusconi dipinto sui giornali... Io sono uno che ai fatti di cuore ci tiene, mi potrei definire un sentimentale che agisce con razionalità. Nel calcio sarò e agirò come il Berlusconi della Tv, non sarò diverso. (citato in Milan, un bel prodotto, la Repubblica, 18 febbraio 1986)
  • Non mi è mai successo di leggere un libro con i miei figli, poche volte mi è capitato di commentare un giornale con loro. (citato in Ecco due personaggi da zero in condotta, la Repubblica, 23 febbraio 1986)
  • La Tv è un'occasione unica per stare in famiglia; bisogna saperla utilizzare. (ibidem)
  • I politici temono molto un uso ideologico della televisione, che è un mezzo tanto potente. Ma io ho cercato di fare il pellegrino, e di emozionare quelli che reggono le sorti dei governi con un progetto di televisione commerciale che non può avere risvolti ideologici, a meno di non essere penalizzata nell'ascolto. (ibidem)
  • Avessi davvero detto che i calciatori devono essere degli eroi sarei un imbecille. A me basta che i calciatori del Milan siano bravi calciatori, ma consapevoli del meccanismo d'identificazione che scatta in parte del pubblico, che li vuole eroi. Quanto alle crostate, mi piacciono molto, ma trovo strano che al menu dei calciatori non si applichino certe norme dietetiche. Tutto fa parte di un discorso d'immagine globale. Sarà una sciocchezza, ma a Barcellona, in uno stadio con 120 mila persone, i nostri giocatori avevano le tute nuove ma cinque della panchina, sotto la tuta, magliette vecchie e brutte. Sono dettagli, ma anche a quelli è giusto badare. (citato in Liedholm non si tocca ma io chiedo spettacolo, la Repubblica, 22 agosto 1986)
  • Ai tifosi del Milan chiedo di unire i loro cuori a quelli dei giocatori. E poi vorrei che non ci fossero fischi all'annuncio delle formazioni rivali, che San Siro ridiventi lo stadio della signorilità, della classe dello stile, del rispetto. (citato in Per il Milan aspettate un paio d'anni, la Repubblica, 13 settembre 1986)
  • Silvio Berlusconi: Iniziamo male l'anno!
    Marcello Dell'Utri: Perché male?
    Berlusconi: Perché dovevano venire due di Drive In e ci hanno fatto il bidone! E anche Craxi è fuori dalla grazia di Dio!
    Dell'Utri: Ah! Ma che te ne frega di Drive In?
    Berlusconi: Che me ne frega? Poi finisce che non scopiamo più! Se non comincia così l'anno, non si scopa più!
    Dell'Utri: Va bene, insomma, che vada a scopare in un altro posto!
    Berlusconi: Senti, dice Fedele che devi sacrificarti [...]. Devi venire qui!
    Dell'Utri: No, figurati!
    Berlusconi: Purché le tette siano tette! Truccate soprattutto bene le tette! [...] Grazie, ciao Marcellino!
    Dell'Utri: Un abbraccio, anche a Veronica. Ciao!
    Berlusconi: Anche a te e a tua moglie, ciao. [1]

1987

  • Posso darvi know how, produzione, capitali, esperienza. Ma soprattutto decine di milioni di telespettatori uniti nel conoscere e nel consumare. (dalla cerimonia del Matthiae-Mahlzeiten, Amburgo; citato in La Germania a Berlusconi, la Repubblica, 22 febbraio 1987)
  • Non farei mai qualcosa per contrappormi alla Rai. Neanche nell'immagine. Siamo così diversi, la Rai e noi: mi lasci dire per una volta che siamo piccoli, e molto più poveri, senza il canone tv. (citato in Berlusconi per il cinema, la Repubblica, 4 settembre 1987)
  • Non può esistere un trust nel mondo della televisione. Chi afferma il contrario è in malafede, oppure lo dice per ignoranza. (citato in Non esistono trust in TV chi lo dice è in malafede, la Repubblica, 23 ottobre 1987)
  • Ho investito molto denaro nelle news e nella cultura pensando che non mi avrebbero reso direttamente in termini economici e di pubblicità, ma sicuramente in un ritorno di immagine. (citato in Retequattro avrà tutte le news, la Repubblica, 12 dicembre 1987)

1988

  • Andiamo in tutta Europa, come missionari, proponendo la tv commerciale. (citato in Berlusconi: "Siamo i missionari che vendono tv in tutta Europa", la Repubblica, 17 gennaio 1988)
  • [Alla domanda se un telegiornale sulle sue reti rappresentasse un problema tecnico o politico] Né tecnico né politico. Non ci spaventa affatto. Tecnicamente saremmo in grado di farlo, politicamente sarebbe un modo per finirla con la soggezione politica. (citato in Berlusconi: "Siamo i missionari che vendono tv in tutta Europa", la Repubblica, 17 gennaio 1988)
  • [Alla domanda se il calcio sia uno sport "televisivo"] Assolutamente sì. Quando ci sarà il libero mercato delle televisioni in Europa, gli introiti saranno molto elevati, questa diventerà un'ottima fonte di denaro per le società. Quello della dimensione televisiva del calcio è un logico punto d'arrivo. [...] Io stesso vado allo stadio perché faccio il mestiere di presidente, sono un co-protagonista obbligato del fenomeno calcio e come tale vi partecipo. Ma sapendo di poter vedere una certa partita in tv preferirei in certi casi stare tranquillamente a casa a guardarla, esattamente come succede con la Nazionale o le partite di coppa. (citato in Il calcio è uno show lo voglio più bello, la Repubblica, 26 febbraio 1988)
  • Sono stato sentito per più di due ore dalla commissione anti-trust e ho spiegato che, nelle condizioni attuali l'informazione televisiva è completamente appaltata ai partiti. Per garantire il pluralismo bisogna dare spazio alle televisioni commerciali. (citato in Berlusconi è pronto "A me i giornali", la Repubblica, 17 giugno 1988)
  • Non è colpa mia se conosco Craxi da venticinque anni. Ma nelle mie televisioni, non c'è nemmeno un giornalista con la tessera socialista. (citato in Berlusconi è pronto "A me i giornali", la Repubblica, 17 giugno 1988)
  • [Sulla proposta di un piano regolatore per la pubblicità] A me vengono i brividi lungo la schiena quando penso a proposte di controllo. Noi ci siamo battuti sul mercato. Abbiamo trovato il nostro spazio, ma è soltanto la libera scelta dei telespettatori ad assegnarcelo. Grazie a questi risultati le aziende decidono liberamente di fare pubblicità sui nostri network. Quindi qualunque norma che fissi dei limiti mi sembrerebbe incostituzionale, perché andrebbe contro la libera scelta del pubblico e delle aziende. [...] La tv di Stato afferma vive nel mercato, ma non opera secondo le regole del mercato. E, quindi, è in grado di distruggere, come ha fatto e come sta facendo, il mercato. Vende la pubblicità a prezzi che non sono pari ai suoi costi. (citato in Per Berlusconi "Nessun limite alla pubblicità", la Repubblica, 26 giugno 1988)
  • Tutte le cose di cui mi occupo sono profane; ma il Milan è sacro. (citato in Ma come sono seri questi fantasmi, la Repubblica, 27 luglio 1988)
  • Mi vengono i brividi a sentir parlare di trust in un modo così qualunquista. Non è una cosa negativa in sé, ma lo diventa se si abusa di una posizione dominante. Noi non siamo in questa posizione, dunque non possiamo nemmeno abusarne. Credo, semmai, che in questa situazione si trovino altri. (citato in L'Auditel sbaglia Canale 5 e Rai sono cose diverse, la Repubblica, 28 ottobre 1988)

1989

  • Molti giornali, compreso il mio, si lamentano del declino degli imprenditori: ma noi che abbiamo messo in piedi la più grande televisione commerciale e la più grande società produttrice di film d'Europa, noi chi siamo, dei martinitt? (citato in I duellanti del nord alla sfida del duemila, la Repubblica, 19 febbraio 1989)
  • Credo che sia soprattutto importante aver preso un impegno perché ci sia un limite alla continua ripetizione degli spot. Il pubblico non deve subire eccessi di pubblicità, non dev'essere stancato dall'insistenza di uno stesso spot. Quanto all'ottimizzazione degli investimenti, crediamo che l'affollamento sia esagerato non solo in tv ma anche sulla carta stampata, e in particolare sui periodici. (citato in Dal primo aprile meno pubblicità nelle Tv Fininvest, la Repubblica, 17 marzo 1989)
  • Ottantamila nostri tifosi stanno arrivando dall'Italia e lasciatemi dire una coppa europea loro l'hanno già vinta: quella dell'amore. (citato in Abbiamo già vinto la coppa d'amore, la Repubblica, 24 maggio 1989)
  • [Al termine dell'assemblea degli azionisti della Standa] Non mi aspettavo un'accoglienza di questo tipo. Pensavo che ci fosse maggiore simpatia per il nostro sforzo di rilanciare la società. Non ho sentito in quest'assemblea l'afflato dei compagni di viaggio che partecipano assieme ad una grande avventura. (citato in Il giorno più lungo di Berlusconi, la Repubblica, 26 maggio 1989)
  • Limitare la violenza agli stadi è un compito che spetta alle istituzioni, non ai clubs e ai loro dirigenti. (citato in "Lo stato deve aiutarci", la Repubblica, 7 giugno 1989)
  • Sono anch'io editore di carta stampata. E ho molta fiducia in un aumento delle capacità di lettura degli italiani: ho già detto alla Fieg che avrà spazi a disposizione sulle nostre reti Tv per fare campagne che migliorino la diffusione dei giornali. (citato in "Audipress" maxi - accordo in campo pubblicitario, la Repubblica, 15 giugno 1989)
  • [Alla domanda su cosa pensassero di lui i dirigenti Rai] Chillo ha da murì. [...] Ci vogliono buttare fuori dal mercato. [...] In teoria la Rai avrebbe un tetto massimo di raccolta pubblicitaria stabilito dal Parlamento. Non lo rispetta, sfora di 100 miliardi e nessuno la punisce. Adesso la magistratura indaga. Però sicuramente non se ne farà nulla. Parliamo d'informazione televisiva. È lottizzata. La Rai pensa solo al Palazzo. (citato in "La Rai vuole farci fuori", la Repubblica, 4 ottobre 1989)
  • Una informazione vicina alla gente è la risposta ai suoi problemi, alle sue richieste. Mica possiamo imitare la Rai. E poi campagne a favore del cittadino indifeso. Vogliamo martellare sugli ospedali che non funzionano, sulle pensioni, sui mille piccoli soprusi. Fino a quando una legge, un decreto non cambieranno la situazione. Quanto alla libertà d'informazione basta chiedere le referenze a Montanelli e ai redattori del Giornale. Io sono un editore rispettoso del pluralismo informativo. Con Montanelli abbiamo fatto un accordo. Quando ricevo delle pressioni rispondo: guardate che Indro è matto. (ibidem)
  • La gente crede che io mi identifichi con le mie trasmissioni. Vi assicuro che non è così. Come spettatore mica le guardo tutte. Ma quelle nuove sì. D'altronde è il mio mestiere. (citato in "La Rai vuole farci fuori", la Repubblica, 4 ottobre 1989)
  • In Italia si è instaurato un perverso meccanismo per cui lievitano i costi dei programmi televisivi d'importazione e non salgono invece i prezzi degli spot pubblicitari. Non riusciamo a risolvere questo problema perché Biagio Agnes, in realtà, mi ha dichiarato una guerra personale... Sarei disposto a rinunciare ad una rete se anche la Rai facesse lo stesso. (citato in Agnes mi fa la guerra, la Repubblica, 15 ottobre 1989)
  • Credo di poter rivendicare a me stesso la capacità di essere un editore non solo bravo nelle conoscenze del mercato dei lettori, degli ascoltatori e della pubblicità, ma assolutamente riguardoso di quelle che sono le autonomie di direttori e giornalisti ed in grado di garantire a questi direttori e giornalisti molta maggiore libertà ed autonomia di quelle di cui godono attualmente. (citato in No alla richiesta di De Benedetti, la Repubblica, 23 dicembre 1989)

1990

  • Sono editore de Il Giornale da molti anni e ne ho rispettato l'indipendenza, non usandolo mai – così come non ho usato le reti Tv – per portare avanti iniziative nell'interesse della Fininvest. (citato in Berlusconi spiega perché può rinunciare a Repubblica, la Repubblica, 4 aprile 1990)
  • Sono indignato, è vero, perché il mio senso di giustizia è ferito. In tre settori importanti, calcio, televisioni ed editoria, accadono cose ingiuste ai miei danni. [...] La congiuntura politica cerca di spuntarmi le ali. Non parlo di macchinazioni, ma c'è un disegno preciso, dietro la decisione di ridimensionare me e il mio gruppo, di punirci. (citato in Berlusconi, la rabbia e il rancore, la Repubblica, 24 aprile 1990)
  • [Su Eugenio Scalfari] È stato un grande editore, molto capace, e un buon giornalista. Non sono d'accordo con lui sul modo di utilizzare i giornali. Io non li ho mai utilizzati, i miei giornali e le mie tv, per farmi pubblicità, Scalfari ha un'altra idea. (ibidem)
  • Non è il pubblico il consumatore al quale noi guardiamo, ma sono le aziende che fanno pubblicità. Quindi il nostro fine primario è quello di servire alle aziende ed al sistema economico del paese. (citato in E adesso arriva la TV a pagamento targata Berlusconi, la Repubblica, 30 maggio 1990)
  • [Alla domanda su chi "butterebbe giù dalla torre" tra Mammì, De Benedetti e De Mita] Non butterei giù nessuno. Mi butterei io: sono convinto che correrei meno rischi che a stare con una banda del genere. (citato in Berlusconi "La vicenda Mondadori è apertissima", la Repubblica, 4 ottobre 1990)
  • Io sono amico di tutti gli imprenditori italiani, anche di De Benedetti: almeno così mi aspetto di leggere prima o poi sulla stampa che mi attacca. (citato in "Ho venduto Tele+ ma è un'ingiustizia, la Repubblica, 24 ottobre 1990)
  • [Parlando dell'Auditel] Auspichiamo che il servizio passi presto alla Nielsen che fotografa l'Italia vera, quella che consuma. Perché è a quest'Italia che le televisioni Fininvest, con la loro audience del 40%, vogliono sempre più rivolgersi: i consumatori di livello medio-alto soprattutto nelle regioni centro-settentrionali. Dai nostri palinsesti è scomparso qualche conduttore molto legato a cadenze o dialetti dell'Italia del Sud.... (ibidem)

1993

  • Se fossi chiamato a scegliere il sindaco di Roma non avrei un attimo d'esitazione: sceglierei Fini, perché è l'esponente che raggruppa quell'area moderata che se unita può garantire uno sviluppo del Paese. (citato in Berlusconi: se il Paese mi chiama..., Il Corriere della sera, 24 novembre 1993)
  • [Lei è stato iscritto alla P2 di Craxi e del C.A.F.?] Basta! Non ne posso più! Mi iscrissi perché stremato dall'insistenza del mio amico Roberto Gervaso. Ricevetti la tessera di "apprendista muratore", dissi di rimandarla indietro. O mi fanno Grande Maestro o niente. (da la Repubblica, 27 novembre 1993)

1994

  • Ho scelto di scendere in campo e di occuparmi della cosa pubblica perché non voglio vivere in un Paese illiberale, governato da forze immature e da uomini legati a doppio filo a un passato politicamente ed economicamente fallimentare. (Tg nazionali, 26 gennaio 1994)
  • Scende in campo l'Italia che lavora contro quella che chiacchiera. L'Italia che produce contro quella che spreca. L'Italia che risparmia contro quella che ruba. L'Italia della gente contro quella dei vecchi partiti. Forza Italia per costruire insieme il nuovo miracolo italiano. (citato in Berlusconi: mi batto perché è rinato il PCI, Il Corriere della sera, 29 gennaio 1994)
  • Con il ricongiungimento del Pds a Rifondazione si è ricostituito il vecchio Pci. Il Pds ha cambiato nome, ha modificato il simbolo, ma il segretario, il suo vice, la sede e le idee sono rimasti gli stessi. Hanno una mentalità statalista. Come possono presentarsi come nuovi quando non c'è stata legge di spesa che negli ultimi anni non sia stata approvata con l'appoggio o almeno l'astensione del Pci Pds? (ibidem)
  • Nonostante atteggiamenti volutamente devastanti, il Bossi è un buon italiano: è diverso dai vecchi e nuovi marpioni della politica. E in questo me lo sento fratello. (da Panorama, 4 febbraio 1994)
  • La P2 raccoglieva gli uomini migliori del Paese, iscriversi non fu un errore ma un incidente senza colpa. (dall'intervista a MIXER, 21 febbraio 1994; citato in Il capo dell'impresa, Il Corriere della sera, 10 marzo 1994)
  • Alla Rai non sposterò nemmeno una pianta. (29 marzo 1994; citato in Marco Travaglio, Carta Canta – Pollice verde, la Repubblica, 30 luglio 2005)
  • Io il successo me lo sono meritato, come Franco Baresi che si è fatto i suoi miliardi giocando da grande difensore. (da La Stampa, 7 aprile 1994)
  • Sono pronto a vendere le mie aziende, ad andare anche oltre il blind trust americano. Questa storia delle riserve personali su di me è diventata una barzelletta. Ho già detto che distinguerò con nettezza adamantina il mio ruolo di imprenditore, che peraltro è già alle mie spalle, e quello di leader politico. Ho messo fatti che pesano come macigni a suffragare questo impegno, dalle dimissioni dalle cariche sociali del mio gruppo al progetto di un blind trust e di dismissioni di attività economiche: la mia non è dunque 'parola di re', non è una promessa d'onore, ma una scelta di fatto. Tutta la campagna sul Signor Tv che si mangia il Paese per i suoi interessi è naufragata nel ridicolo di una sconfitta campale nelle urne. (da Ansa, 7 aprile 1994)
  • Che cosa avete fatto nella vita? Io posso citare case, giornali, televisioni, insomma il secondo gruppo italiano. (da la Repubblica, 30 aprile 1994)
  • Voglio ricordare che un giornale come l'"Economist" di Londra, che a me sembra spesso autorevole, tranne quando fa previsioni sulle elezioni e la politica italiana, ha scritto qualche tempo fa che forse il nostro pianeta comincerà a intiepidirsi in un lasso di tempo pari a quello che ci divide dalla morte per mano repubblicana di Caio Giulio Cesare, circa duemila anni. Non so se siano allo stato possibili previsioni scientifiche di così lunga gittata: quel che è certo, colleghi deputati, è che è inutile agitarsi troppo perché un po' di tempo ce l'abbiamo! (dal discorso del 20 maggio 1994 alla Camera dei Deputati; citato in Discorsi per la democrazia)
  • Ho fatto bene più di chiunque altro in tutti i settori in cui mi sono cimentato. (da La Stampa, 13 agosto 1994)
  • Bossi, quando parla, sembra un ubriaco al bar. (da L'espresso, 26 agosto 1994)
  • Fidatevi di me. Lasciatemi lavorare e vedrete che i risultati arriveranno. (da L'espresso, 7 ottobre 1994; citato in Marco Travaglio, Carta Canta - Piano Decennale, 16 maggio 2005)
  • Se i giornalisti facessero l'esegesi di quello che dice il signor Berlusconi, vedrebbero che ha sempre ragione. (da L'espresso, 11 novembre 1994)
  • Chi è scelto dalla gente è come unto dal Signore. (da la Repubblica, 27 novembre 1994)
  • Mi spiace, non voglio parlare di me in terza persona ma molto spesso mi viene comodo. Questo però non significa nessuna aumentata considerazione di me stesso, anche perché più alta di così non potrebbe essere. (da la Repubblica, 6 dicembre 1994)
  • Buttiglione, firmando la mozione di sfiducia al governo Berlusconi insieme con Bossi, si dimostra un mentecatto doppiogiochista. (18 dicembre 1994; citato in Marco Travaglio, Carta Canta – Ma quanto lo amavano/1, la Repubblica, 27 ottobre 2004)
  • Sarebbe giusto che un uomo con le qualità di Di Pietro le facesse valere sulla scena politica. La sua discesa in campo potrebbe essere una buona cosa. La sua ansia moralizzatrice è patrimonio di tutti e potrebbe essere utile al Paese. I miei giornali, le mie TV, il mio gruppo sono sempre stati in prima fila nel sostenere i giudici di Mani Pulite. (dopo le dimissioni di Di Pietro dal pool di Milano, Ansa, 8 dicembre 1994)
  • Se c'è qualcuno che mi ricorda la mitezza di Gandhi, quello è il signor Berlusconi. (da La Stampa, 24 dicembre 1994)

1995

  • Emilio Fede? Prima ero critico, ma adesso comincio ad apprezzarlo. È un baluardo per la democrazia e per l'informazione. (da la Repubblica, 4 gennaio 1995)
  • Bossi, un disastro, una mente contorta e dissociata, un incidente della democrazia italiana, uno sfasciacarrozze con il quale non mi siederò mai più allo stesso tavolo. (da la Repubblica, 20 gennaio 1995)
  • Io non mi siederò mai più ad un tavolo dove ci sia il signor Bossi. Non sosterrò mai più un governo che conti su Bossi come sostegno. È una persona totalmente inaffidabile. Mi meraviglio come anche i mezzi di comunicazione, senza nessun senso critico, diano ospitalità a tutte le sue esternazioni che non hanno né capo né coda. (da ANSA, 2 febbraio 1995)
  • La ripresa dell'Italia si chiama Silvio Berlusconi. (da la Repubblica, 4 febbraio 1995)
  • In Italia c'è gente che parla come se non occupasse certi posti per grazia ricevuta. Ne vedo due o tre che sono lì soltanto perché siamo passati noi e abbiamo dato un bacino alla dea bendata. (dal Corriere della sera, 13 febbraio 1995)
  • Sono divisi e dispersi, e non sapendo più a che santo votarsi si attaccano alla faccia larga e pastosa di un dottor Balanzone [Romano Prodi]. (dal Corriere della sera, 28 marzo 1995)
  • Venderò le tv a imprenditori internazionali. (da il Giornale, 1° aprile 1995)
  • Voi dovete diventare dei missionari, anzi degli apostoli, vi spiegherò il Vangelo di Forza Italia, il Vangelo secondo Silvio. (da Il Messaggero, 4 aprile 1995)
  • Veltroni è un coglione. (2 febbraio 1995; citato su Il Tirreno, 5 aprile 2006 e su la Repubblica, 27 giugno 2007)
  • Per Prodi si è usata la stessa tecnica di Lenin e Stalin: quella dell'utile idiota: si prende una persona, la si mette lì e ci si nasconde dietro. (da La stampa, 15 aprile 1995)
  • Un terzo polo televisivo sarebbe una disgrazia. [2] [4 maggio 1995: in occasione dei referendum.]
  • Prodi? È una foglia di fico. (da Corriere della sera, 11 giugno 1995; citato in Corriere della sera, 23 dicembre 1995)
  • Come fa un Berlusconi che ha preso dieci milioni di voti [...] a mettersi sul piano di uno noto solo per essere stato il dinosauro di De Mita? (dal Corriere della sera, 12 giugno 1995)
  • Proposi a Di Pietro i servizi segreti. (citato in Luigi Corvi, "Proposi a Di Pietro i servizi segreti", Corriere della sera, 26 luglio 1995, p. 5)
  • Io sono semplicemente un imprenditore che fa miracoli. (dal Corriere della sera, 6 ottobre 1995)
  • Lo ammetto, la mattina quando mi guardo allo specchio ho un'alta considerazione di me. (dal Corriere della sera, 28 ottobre 1995)
  • Chi salvo fra Dini, D'Alema, Prodi, Veltroni e Bertinotti? Li butto tutti dalla torre e poi chiedo il Nobel per la pace. (da La Stampa, 30 ottobre 1995)
  • Bossi è un uomo coriaceo, come sanno tutti, ma è sempre stato un realista: senza il suo realismo il Polo delle libertà non sarebbe mai nato. (da la Repubblica, 5 novembre 1995)
  • Se c'è una cosa pericolosa e che mi fa male è di vedermi assimilato a questi politici di professione che hanno alle spalle una carriera fatta di chiacchiere. (da la Repubblica, 6 dicembre 1995)
  • Dire che io utilizzo la mia posizione di leader politico per interessi personali è negare il disinteresse e la generosità che mi appartengono. (da La Stampa, 15 dicembre 1995)
  • Mi sento sprecato in mezzo a tanti omettini che fanno politica. (da la Repubblica, 18 dicembre 1995)

1996

  • [Parlando della Guardia Di Finanza] Se c'è un corpo deviato dello Stato che si organizza, che pretende di avere certe somme da chi è in regola minacciando azioni su altre società di un gruppo e che poi si spartisce verticalmente tra i suoi membri il ricavato di queste sue pressioni, siamo di fronte ad una forma di associazione a delinquere.[3] (citato in Vilipendio Flick "salva" Berlusconi, La Repubblica, 22 dicembre 1996)
  • Due persone, entrate in un ufficio, urlano: "Questa è una rapina." E gli impiegati, sorridenti: "Meno male, pensavamo fosse la Finanza."[4] (citato in Vilipendio Flick "salva" Berlusconi, La Repubblica, 22 dicembre 1996)
  • Non so come Borrelli potrebbe comportarsi da direttore del Tg4, ma Emilio Fede alla Procura di Milano garantirebbe un sistema molto più vicino allo stato di diritto e a quello che dovrebbe essere l'ordinamento giudiziario in uno stato liberal-democratico. (citato in Un preambolo spianerà la strada del governo?, La Repubblica, 8 febbraio 1996)
  • Non è la par condicio che mi fa venire l'orticaria, ma sono quelli che spadroneggiando sui mezzi di informazione in lungo e in largo, da sempre, quando arrivano le elezioni diventano le prefiche della par condicio. Come se io fossi il signore degli spot! Io avrei da guadagnare da una vera par condicio. (citato in Il Cavaliere "Non sono il signore degli spot", La Repubblica, 21 febbraio 1996)
  • Non è vero che dopo tutte le interviste mi è venuta una voce più sexy? (da Corriere della sera, 23 aprile 1996)
  • L'opposizione non è nel mio DNA. (da la Repubblica, 1° agosto 1996)
  • Più mi attaccano più sarà forte, determinata, inflessibile la mia opposizione. (da Il Messaggero, 29 settembre 1996)
  • Non mi è passato neanche per l'anticamera del cervello di paragonarlo a Mussolini... Mussolini è stato un protagonista della storia, Prodi invece è una comparsa della cronaca. (da la Repubblica, 15 novembre 1996)

1997

  • Io ritengo di essere geneticamente, istintivamente un innovatore. (da la Repubblica, 24 gennaio 1997)
  • Arafat mi ha chiesto di dargli una tv per la Striscia di Gaza. Gli manderò Striscia la notizia. (dal Corriere della sera, 7 marzo 1997)
  • Credo che l'Italia non possa ac­cettare di dare al mondo l'im­magine di chi butta a mare qualcuno che fugge da un Pae­se vicino, temendo per la sua vita, cercando salvezza e scam­po in un paese che ritiene ami­co. Il nostro dovere è quello di dare temporaneo accoglimen­to a chi si trova in queste condi­zioni (Aprile 1997; citato da Gian Antonio Stella, Quando il premier disse: «Quelle navi non vanno fermate», Il Corriere della Sera, [1])
  • Vede, io li ho visti, i super­stiti del naufragio. Erano dispe­rati. E nessuno era lì con loro, nessuno gli ha detto niente, ca­pito? Si parla di settanta morti, venti bambini, una tragedia pa­ragonabile a Ustica, e questi qui, dal presidente della Repub­blica al presidente del Consi­glio al ministro della Difesa, re­stano a casa loro? È drammati­co (Ibidem)
  • Siamo stati chiusi nell'egoismo, non possiamo permettere che succeda più nel nostro Paese. Non possiamo chiudere le porte, 58 milioni di italiani che stanno bene non possono respingere povere per­sone che vengono qui per cer­care un po' di libertà. Doman­diamoci se la tragedia non è an­che dovuta, almeno in parte a quel coro di gettateli a mare, sono tutti delinquenti sentito nei giorni scorsi (Ibidem)
  • Io ho sempre fiducia, perché ho la fiducia incorporata (ANSA, 24 ottobre 1997)

1998

  • Ho riletto il mio intervento del 2 agosto '95 alla Camera. Beh, mi sono fatto i complimenti: un intervento mirabile. (da la Repubblica, 31 maggio 1998)

1999

  • Ho dichiarato pubblicamente, nella mia qualità di leader politico responsabile quindi di fronte agli elettori, che di questa All Iberian non conoscevo neppure l'esistenza (Ansa, 23 novembre 1999, ore 15,17).

2000

  • Essere un piduista non è un titolo di demerito. (da Telelombardia; citato in «Di Pietro? Mi fa orrore» Berlusconi: non è demerito essere piduista, Corriere della sera, 7 marzo 2000)
  • [Sulla iscrizione alla P2] Quando ricevetti la tessera c'era scritto che ero apprendista muratore e io, che allora ero un grande costruttore di case, non potei fare a meno di farmi una grande risata. (ibidem)
  • D'Alema è il più comunista di tutti: vuole andare al potere e mantenerlo senza la democrazia. (da Polo-Lega, a Teano un «patto» per il Sud, Corriere della sera, 12 aprile 2000)
  • Non è un complesso di superiorità, è un fatto oggettivo. Berlusconi ha una caratura imparagonabile. (ANSA, 5 aprile 2000, ore 21.12)
  • Ed Enea diede luogo a una dinastia da cui nacquero Romolo e Remolo. (Vertice Nato di Pratica di Mare del 28 maggio 2000)
  • [L'anticomunismo è] un valore morale [e] un dovere morale della memoria. (dal Meeting di Rimini di Comunione e liberazione, citato in «Rivoluzione liberale contro i comunisti», Corriere della sera, 25 agosto 2000; citato in radioradicale.it)
  • [A chi gli chiede se aspirasse ad essere il «nuovo Andreotti»] Certo che no. Io sono Silvio Berlusconi, voglio restare Silvio Berlusconi e mi sembra anche di esagerare un po'... (ibidem)
  • Non sono un maniaco dell'immagine, cerco solo di essere professionale. (ANSA, 26 dicembre 2000, ore 15.46)
  • [Incalzato da Fausto Bertinotti, riferendosi alla vicenda dei Fratelli Cervi] Io sarò felicissimo di conoscere papà Cervi a cui va tutta la mia ammirazione. (da Porta a Porta, 7 ottobre 2000; citato in Gian Antonio Stella, L'elenco (incerto) di vivi e scomparsi, Corriere della sera, 24 marzo 2010)

2001

  • Non c'è nessuno sulla scena mondiale che può pretendere di confrontarsi con me, nessuno dei protagonisti della politica che ha il mio passato, che ha la storia che ho io. Da un punto di vista personale se c'è qualcuno che ha una posizione di vantaggio questo qualcuno sono io. Quando mi siedo a fianco di questo o quel premier o capo di stato, c'è sempre qualcuno che vuole dimostrare di essere il più bravo, e questo qualcuno non sono io. La mia bravura è fuori discussione. La mia sostanza umana, la mia storia, gli altri se la sognano. (ANSA, 7 marzo 2001, ore 15:48; su tutti i giornali, 8 marzo 2001)
  • Lei è un dipendente del servizio pubblico, si contenga! (Telefonata in diretta a Michele Santoro nella trasmissione Il Raggio Verde su Rai Due, 16 marzo 2001)[2]
  • Ho insegnato al Milan come si gioca al calcio (ANSA, 23 marzo 2001)
  • La satira è il vento della libertà. (23 marzo 2001)[2]
  • L'occidente deve avere la consapevolezza della superiorità della sua civiltà che ha garantito benessere largo e il rispetto dei diritti umani, di quelli religiosi, che non c'è nei paesi islamici, il rispetto dei diritti politici. (da Berlusconi: "Attacco mirato senza vittime fra i civili", Repubblica.it, 26 settembre 2001)
  • Con l'euro ci sono le premesse di una nuova stabilità. Diamo il benvenuto alla nuova moneta, è un'idea straordinaria che è diventata realtà. Con l'euro è stato bandito il peccato monetario. (ANSA, 26 novembre 2001)
  • Gli altri leader europei sanno che io vengo da un altro mondo, vengo considerato un tycoon, sono in una situazione di forza e di prestigio indiscutibile. (Roma, conferenza stampa, 21 dicembre 2001)

2002

  • Dimostrerò nero su bianco di essere eticamente superiore agli altri protagonisti della politica europea. (ANSA, 11 gennaio 2002)
  • Le tasse non sono un diritto divino dello stato, ma qualcosa che il cittadino paga per avere un servizio indietro. (Faccia a faccia Prodi-Berlusconi, Rai Uno, 3 aprile 2006)
  • Io sono assolutamente certo di essere l'uomo più democratico che sia mai giunto ad essere primo ministro d'Italia. (ASCA, 25 gennaio 2002)
  • L'uso che Biagi – come si chiama quell'altro? –, Santoro – ma l'altro? –, Luttazzi, hanno fatto della televisione pubblica, pagata con i soldi di tutti, è un uso criminoso. E io credo che sia un preciso dovere da parte della nuova dirigenza di non permettere più che questo avvenga. (dal cosiddetto editto bulgaro; video; citato in Il premier: "Via dalla Rai Santoro, Biagi e Luttazzi", Repubblica.it, 18 aprile 2002)
  • "Noi proponiamo da anni un modello di democrazia economica fondato sulla partecipazione e sulla cogestione, sulle public company. In questo senso siamo d'impaccio per chi persegue altri disegni. Ed è qui, su questo terreno, che avviene la saldatura tra la sinistra e i poteri forti." [Nel senso?] "Nel senso che la ritrosia e l'avversione storica della sinistra verso la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese, accompagnata in questa fase dall'esigenza di legittimazione e accreditamento in certi ambienti, si salda benissimo con gli interessi di quei poteri che vogliono continuare a decidere le cose [nelle solite stanze dei bottoni]. Basta guardare come è stata condotta la privatizzazione di Telecom..." (Intervista con Il Messaggero, 2002)
  • Bisogna accorciare i tempi degli interventi perché la nostra non sarà una tragedia, ma anche noi abbiamo fame.[5] (dall'intervento al vertice mondiale della FAO, 11 giugno 2002; citato in Marco Travaglio, Carta Canta – Forza Italietta/1, la Repubblica, 13 giugno 2007)
  • Grazie di essere stati con noi, il pranzo è pronto, spero che il menu sia totalmente italiano, in questo caso sarete soddisfatti.[6] (ibidem)
  • Non è vero che io racconto barzellette, anzi disistimo chi lo fa. (da Ansa, 27 settembre 2002; citato in Marco Travaglio, Carta Canta – Il Cavalier Barzelletta, la Repubblica, 26 marzo 2007)
  • Hanno fatto una prova anche su di me, sulla mia funzionalità cerebrale e fisica e hanno deciso che sono un miracolo che cammina. (ANSA, 5 ottobre 2002, ore 19:33)
  • Mi sta venendo un complesso di superiorità tanto che dico: "Meno male che ci sono io". Non so un altro che cosa avrebbe fatto. Nessuno avrebbe potuto fare meglio di quello che abbiamo fatto noi. (Roma, presentazione del libro La grande muraglia di Bruno Vespa, Adnkronos, 3 dicembre 2002)
  • Quando sono entrato in carica ho trovato un Paese che non contava niente sulla scena internazionale. [...] L'Italia, che non contava, ha ora uno smalto internazionale e un suo peso specifico anche in situazioni determinanti. (da Governo. Berlusconi: questo esecutivo è da record, Rainews24.rai.it, 30 dicembre 2002)
  • Mi picco di essere un esperto di parchi e di giardini, credo di aver messo a dimora più alberi io di qualunque altro paesaggista "laico", che non faccia cioè il vivaista di mestiere.

2003

  • Mi sono più volte lamentato del fatto che la nostra stessa carta fondamentale, la Costituzione, dia all'impresa pochissimo spazio, circondandola di vincoli. Basti guardare la formulazione dell'articolo 41, che vi invito a rileggere, che risente delle implicazioni sovietiche che fanno riferimento proprio alla cultura e alla costituzione sovietica da parte dei padri che hanno scritto la Costituzione. (citato in Gianluca Luzi, Un'impronta sovietica nella nostra Costituzione, la Repubblica, 13 aprile 2003, p. 32)
  • La sinistra agisce a colpi di giustizia. (adnkronos, 11 maggio 2003)
  • Io vinco sempre, sono condannato a vincere. (da Ansa, 24 maggio 2003)
  • Sì è vero la legge è uguale per tutti ma per me è più uguale che per gli altri perché mi ha votato la maggioranza degli italiani. (dalle dichiarazioni spontanee al processo Sme, 17 giugno 2003; citato in Berlusconi in aula "Processo inventato", la Repubblica, 17 giugno 2003)
  • [Rivolto all'esponente socialdemocratico all'Europarlamento di Strasburgo] Signor Schulz, so che in Italia c'è un... c'è un produttore che sta montando un film sui campi di concentramento nazisti: la suggerirò per il ruolo di kapò. Lei è perfetto! [...] Se questa è la forma di democrazia che intendete usare per chiudere le parole del presidente del Consiglio europeo, vi posso dire che dovreste venire a... come turisti in Italia, ma che qui sembrate turisti della democrazia, dei turisti della democrazia! (2 luglio 2003; citato in Beppe Cremagnani ed Enrico Deaglio, Quando c'era Silvio; cfr. i verbali della seduta)
  • Sono un galantuomo, una persona perbene, un signore dalla moralità assoluta. (da la Repubblica, 13 luglio 2003)
  • Mussolini non ha mai ucciso nessuno: gli oppositori li mandava in vacanza al confino. (dall'intervista a The Spectator, 4 settembre 2003)
  • Credo ci sia un elemento di gelosia in Biagi e Montanelli, perché non riesco a trovare un'altra spiegazione. Tutti questi giornalisti, Biagi, Montanelli, erano più anziani di me e credevano di essere loro quelli importanti nel nostro rapporto. Poi il rapporto si è capovolto e io sono diventato ciò che loro stessi volevano essere. Dunque, dato che loro non mi sono politicamente affini, si è sviluppato un sentimento irrazionale tra giornalisti italiani molto famosi. (dall'intervista di Boris Johnson e Nicholas Farrel, La Voce di Rimini; citato in Berlusconi: «I giudici matti», Corriere della sera, 4 settembre 2003)
  • Bisogna imporre nel mondo la libertà «con la forza, se necessario. È l'unico modo di mostrare che non è uno scherzo. Diciamo al signor x o y in questa o quella dittatura, tu devi riconoscere i diritti umani nel tuo Paese, e noi ti diamo 6 o 12 mesi o giù di lì, altrimenti interveniamo. E possiamo farlo perché non c'è una forza contrastante. Abbiamo detto a Saddam 'fallo o noi arriviamo' e siamo arrivati e l'abbiamo fatto. (da Corriere della sera, 4 settembre 2003)
  • Questi giudici sono doppiamente matti! Per prima cosa, perché lo sono politicamente, e secondo sono matti comunque. Per fare quel lavoro devi essere mentalmente disturbato, devi avere delle turbe psichiche. Se fanno quel lavoro è perché sono antropologicamente diversi dal resto della razza umana. (citato in la Repubblica, 5 settembre 2003)
  • I giornali sono destinati a un'élite. In Italia se ne vendono, al netto di quelli sportivi, 4 milioni o ottocentomila copie.
  • In Italia c'è un regime, sì, cari direttori: i dittatori siete voi.
  • Il futuro è digitale; i giornali hanno fatto il loro tempo. Le vostre battaglie sembrano quelle dei costruttori di carrozze che volevano impedire la diffusione delle auto. Non potete fermare il progresso. Non so indicarvi io la soluzione, ma quando ci sono prodotti che diventano obsoleti bisogna prendere altre strade. (Frasi pronunciate il 10/12/2003 nel corso della presentazione di un libro di Bruno Vespa. Le citazioni sono state raccolte e pubblicate in Giornali e tv negli anni di Berlusconi, Marsilio, 2005, a cura di Giancarlo Bosetti e Mauro Buonocore)
  • Su 5 milioni di copie di quotidiani vendute ogni giorno (esclusi i giornali sportivi), solo 250 mila sono favorevoli all'esecutivo e 750 mila neutrali: quattro milioni sono contro. [Berlusconi aggiunge di essersi rivolto più volte agli "organismi internazionali" per un intervento] Ma "questa verifica non viene fatta e continuo a leggere sugli organi d'informazione internazionali che in Italia c'è una reale preoccupazione per la libertà di stampa. (dal Quotidiano nazionale, 7 novembre 2003, p. 5)
  • Mi accusano di essere un dittatore, ma se lo fossi davvero sarei sicuramente il dittatore più sfigato di tutti... (dagli auguri natalizi con l'amministrazione del governo; citato in L' ironia di Berlusconi: io dittatore? Sarei il più sfigato, Il Corriere della sera, 20 dicembre 2003)
  • Come "famiglia Italia" dobbiamo essere ottimisti nonostante le difficoltà. (dalla conferenza stampa di fine anno; citato in Berlusconi: "Io premier per i prossimi 10 anni", la Repubblica, 21 dicembre 2003)
  • Mi vedo premier per la prossima legislatura e anche oltre. (ibidem)
  • [Parlando del futuro di Gianfranco Fini] Ci sono tante possibilità di impegnarsi per il bene del Paese, per cui c'è gloria per tutti. (ibidem)
  • [Rispondendo a una cronista de l'Unità che gli aveva chiesto se non si vergognasse] Lei non prova imbarazzo a scrivere su quel giornale? (ibidem)

2004

  • Un leader politico ha l'esigenza di rinnovare la propria immagine, ha il dovere di farsi più bello e più fresco per andare in tv. (citato in Il Cavaliere ricompare ai ministri Mi sono fatto bello per la tv, la Repubblica, 17 gennaio 2004)
  • [Sulla manifestazione per la difesa del tempo pieno] Vergogna! La sinistra ha messo in mano a bambini di 5 o 6 anni cartelli non scritti da loro e con affermazioni false. (citato in Berlusconi è tornato: «La sinistra? Dice bugie», Il Corriere della sera, 23 gennaio 2004)
  • [Sulla propria "discesa in campo"] Lo rifarei perché, nonostante tutte le sofferenze, sono convinto che non ci sia nulla di più bello e nobile che battersi per il proprio paese e la libertà. Come sarebbe possibile affidare il futuro del nostro paese ad una sinistra che dimostra ogni giorno di non capire la differenza tra una grande democrazia come gli Stati Uniti e i regimi dittatoriali come quelli di Saddam Hussein e Fidel Castro? (citato in Dall'Eur via alla campagna elettorale del premier, Romaone.it, 24 gennaio 2004)
  • [La sinistra] ha cercato di camuffarsi, si è fatta il lifting, ma non le è riuscito. [...] non ha perso il vizio di tentare di eliminare per via giudiziaria gli avversari. (dalla convention di Forza Italia; citato in «Fascismo meno odioso della burocrazia togata», Corriere della sera, 25 gennaio 2004)
  • Qui non litighiamo mai perché qui presiedo io, e io sono il più muscolarmente dotato dei ministri. (citato in "Non volevo il lifting ha insistito Veronica", la Repubblica, 29 gennaio 2004)
  • Bush mi dice sempre: Silvio, remember, I want Italian ice cream. Anzi: ormai lo chiama Silvio's ice cream! Se non glielo faccio trovare si arrabbia. (citato in "Non volevo il lifting ha insistito Veronica", la Repubblica, 29 gennaio 2004)
  • [Sulla par condicio] È una legge illiberale, liberticida, che dobbiamo abrogare in coerenza con quanto fatto quando eravamo all'opposizione. Non ritengo logico tenerla in piedi. (citato in Berlusconi si candida alle europee Attacca Consulta e "Direttorio", la Repubblica, 17 febbraio 2004)
  • Se io lavoro, faccio tanti sacrifici, lo stato poi mi chiede il trentatré per cento di quello che ho guadagnato, sento che è una richiesta corretta, in cambio dei servizi che lo stato mi da. Se lo stato mi chiede cinquanta e passa per cento sento che è una richiesta scorretta e mi sento moralmente autorizzato ad evadere, per quanto posso, questa richiesta dello stato. (Conferenza stampa del 17 Febbraio 2004, citato in "Moralmente giustificato evadere" Quando Silvio strizzava l'occhio ai furbi, la Repubblica, visibile su YouTube)
  • [Parlando dei "politici di professione"] Ci sono tanti signori che sento, che vanno, che hanno la casa al mare, che hanno la casa in città, che hanno la casa ai monti, che hanno la barca e io, guardando quello che guadagnano ogni mese e quello che anche devono dare, qualcuno di loro, ai loro partiti, dico: come hanno fatto a farsi tutte queste proprietà? Sono soldi rubati. Soldi rubati! (Riunione del Partito Popolare Europeo ad Atene; citato in I politici? Per Silvio Berlusconi "Solo chiacchiere e soldi rubati", la Repubblica, 19 febbraio 2004)
  • [Sulla sinistra] Dio ci deve proteggere perché sono profeti di sventura, fanno male al paese e da quando l'italia non obbedisce ai loro stimoli, da quando ha deciso di cambiare hanno smesso del tutto di amarla. (dalla riunione del Partito Popolare Europeo ad Atene; citato in I politici? Per Silvio Berlusconi "Solo chiacchiere e soldi rubati", la Repubblica, 19 febbraio 2004)
  • [Parlando delle perquisizioni della Guardia di Finanza in Federcalcio, Lega e nei club di serie A e B] Ci stiamo avviando allegramente verso uno Stato di polizia. (citato in Berlusconi: "La Finanza nei club? Ci avviamo verso Stato di polizia", la Repubblica, 27 febbraio 2004)
  • Mi piace ricordare che molti vescovi mi hanno reso testimonianza in tal senso dichiarando esplicitamente che nessun governo aveva saputo operare così concretamente su molti dei temi che stanno a cuore alla Chiesa. (citato in Berlusconi costretto a intervenire "Non si tocca l'otto per mille", la Repubblica, 1 marzo 2004)
  • Ricordo, come ha detto il sindaco di Catania Scapagnini, che sono immortale... (dalla trasmissione Radio anch'io; citato in Berlusconi a tutto campo: riforme, pensioni andiamo avanti, la Repubblica, 9 marzo 2004)
  • Ventotto milioni e 622 mila italiani pagano meno tasse. (ibidem)
  • Non ho mai proclamato questa sciocchezza. Di essere unto dal Signore. [...] Gli uomini che avevano responsabilità di governo in passato erano considerati unti dal Signore. Ma con la democrazia il potere del governo è nella sovranità del popolo, e quindi potremmo dire che sono unti dagli elettori. (ibidem)
  • Io ho paura del confronto? Non è assolutamente vero, non temo il confronto con nessuno. (Trasmissione Porta a Porta; citato in Berlusconi: "Paura del confronto? Non parlo con chi mi insulta", la Repubblica, 10 marzo 2004)
  • Io invito tutti a tirar fuori soltanto una mia frase insultante nei rispetti dell'opposizione. Io rispetto tutti e pretendo rispetto. (dalla trasmissione Porta a Porta; citato in Berlusconi: "Paura del confronto? Non parlo con chi mi insulta", la Repubblica, 10 marzo 2004)
  • Si parla del Milan di Sacchi, di Zaccheroni e di Ancelotti e non si parla mai del Milan di Berlusconi. Eppure sono io che da 18 anni faccio le formazioni, detto le regole e compero i giocatori [...] Sembra che io non esista. (dall'inaugurazione del nuovo padiglione dell'ospedale S. Matteo a Pavia; citato in Berlusconi si prenota al governo "Tra tre anni ancora premier", la Repubblica, 16 marzo 2004)
  • [Riferendosi ad alcuni contestatori, che lo apostrofavano come "buffone"] Padre perdonali, non sanno cosa fanno. (ibidem)
  • [Riguardo alla mancata approvazione della legge Boato, relativa alla clemenza per Adriano Sofri] In Italia non esiste un regime, un dittatore che può imporre ai deputati della Cdl o del partito una decisione. Per questo abbiamo lasciato la libertà di voto, e non si poteva fare diversamente. (citato in Berlusconi: "Sì a grazia per Sofri ma non sono un dittatore", la Repubblica, 18 marzo 2004)
  • Certe volte mi dispiace di non essere un dittatore ma, ahimè, non lo sono. (ibidem)
  • Quasi non credo ai miei occhi, siete un splendido fiume che scorre nella direzione della libertà, quasi mi viene da dire alla sinistra: attenzione, se no questo fiume lo facciamo scorrere sino a Roma, sempre che ce lo permetta il ministro dell' Interno qui presente. (dal decennale di Forza Italia; citato in «Batteremo il Triciclo, la sinistra porta odio e tasse», Il Corriere della sera, 28 marzo 2004)
  • Siamo scesi in campo anche per attuare una riforma morale della politica, per affermare una moralità nuova, che non significa solo non rubare, cosa ovvia, ma soprattutto mantenere le promesse. (ibidem)
  • Che nessuno pensi che la riduzione dell'Irpef al 33% la faccio per me. Vi posso garantire che quello che risparmio sull'imposta lo darò tutto in beneficenza. (dal Forum della Confcommercio; citato in Berlusconi: "Dovremo far lavorare di più gli italiani", la Repubblica, 28 marzo 2004)
  • Dovremo far lavorare di più gli italiani, ci sono molte festività in eccesso, sappiamo che un ponte in meno produce un incremento sensibile sul PIL. (dal Forum della Confcommercio; citato in Orario di lavoro: i "ponti" che dividono, Panorama, 29 marzo 2004)
  • Non è vero che il presidente Berlusconi ha occupato le televisioni pubbliche o private e che anzi è vero il contrario e cioè che tra i leader, io sono stato quello che ha calcato meno la scena di fronte alla televisione. Lo faccio ora perché sono convinto che sia importante che i cittadini sappiano che cosa ha fatto il governo, che cosa sta facendo e soprattutto che cosa ha in animo di fare. (dalla trasmissione televisiva L'alieno; citato in Governo. Berlusconi: stiamo lavorando alla riduzione delle tasse. Nessuna festa abolita, solo meno 'ponti', Rainews24, 30 marzo 2004)
  • C'è la mia saggezza che basta ed avanza per tutti. (citato in «Se non riduco le tasse non mi ricandido più», Il Corriere della sera, 31 marzo 2004)
  • Se non riesco a portare a termine tutti i punti del contratto non mi ripresento. (ibidem)
  • Non c'è un solo impegno non mantenuto dal governo che guida dal 2001. (da un convegno degli industriali; citato in Berlusconi replica a D'Amato "Mantenute tutte le promesse", la Repubblica, 3 aprile 2004)
  • Italiani, date il 51% a Silvio Berlusconi, perché io con me stesso non ho mai litigato. (ibidem)
  • C'è un eccesso di regolamentazione in Europa, si fanno leggi sulle mele, sulle pere, sulle zucchine... (da un convegno degli industriali; citato in Berlusconi: va rivisto il patto di Maastricht, Corriere della sera, 3 aprile 2004)
  • In politica chi cambia, chi non è coerente, viene considerato un fine politico. Io non sono un fine politico, sono un rivoluzionario in politica, politicamente scorretto. E me ne vanto. (dalla trasmissione Porta a Porta; citato in Le promesse di Berlusconi "Meno tasse per tutti dal 2005", la Repubblica, 6 aprile 2004)
  • Faremo di tutto per restare al di sotto del 3 per cento del rapporto deficit-pil. Ma se scavalcheremo il 3 non succede nulla di drammatico. (ibidem)
  • [Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio, dopo la sconfitta alle elezioni amministrative] Non vedo perché il governo non debba rimanere. Abbiamo un mandato di cinque anni e il governo intende rispettare questo mandato e lavorare per il programma, che è la cosa più importante. Io miro alla realizzazione del programma, tutto il resto è strumentale. (dal sito di Forza Italia, giugno 2004)
  • Francamente l'ipotesi di una crisi lampo (a seguito della sconfitta elettorale della Casa delle libertà alle elezioni amministrative del 2004) non l'ho mai presa in considerazione e non credo che ce ne sia bisogno. Sono anche convinto che gli elettori, avendo eletto un governo di coalizione che ha dato buona dimostrazione di capacità di coesione, meritino di vederlo arrivare fino alla fine del mandato. (ibidem, 25 giugno 2004)
  • Il governo prosegue fino al termine della legislatura. Io sono indispensabile alla coalizione, sono l'unico che la tiene insieme. (ibidem, 28 giugno 2004)
  • [Al vertice dei ministri delle Finanze a Bruxelles] I give you the salutation of my president of the Republic. (citato ne Il Messaggero, 6 luglio 2004)
  • La stampa straniera è normalmente di sinistra e ci presenta in modo diverso dalla realtà. Credo che anche rilasciando interviste ai giornali e ai media dei Paesi dove vivete, creando amicizie con direttori e giornalisti, si possa far raccontare qual è la realtà vera del nostro Paese e della nostra azione di governo. (collegamento telefonico col convegno Azzurri nel mondo, Lugano, 24 ottobre 2004)
  • C'è una norma di diritto naturale, che dice che se lo Stato ti chiede un terzo di quello che con tanta fatica hai guadagnato, questa ti sembra una richiesta giusta, e glielo dai in cambio di servizi che lo Stato ti dà. Se lo Stato ti chiede di più, o molto di più, c'è una sopraffazione nei tuoi confronti e allora ti ingegni per trovare dei sistemi elusivi o addirittura evasivi, che senti in sintonia con il tuo intimo sentimento di moralità, e che non ti fanno sentire intimamente colpevole. (da la Repubblica, visita al comando generale della Guardia di Finanza, 11 novembre 2004)
  • Il pubblico italiano non è fatto solo di intellettuali, la media è un ragazzo di seconda media che nemmeno siede al primo banco... È a loro che devo parlare. (dal Corriere della sera, 10 dicembre 2004)

2005

  • Se la sinistra andasse al governo il risultato sarebbe miseria, terrore e morte, come accade in tutti i posti dove governa il comunismo. (dal Corriere della sera, 17 gennaio 2005)
  • La sinistra sta sempre dalla parte sbagliata. È stata contro Hitler, ma non contro Stalin. Certo, non sono così cieco da non saper distinguere Stalin da Fassino... Fassino poi è così magro e non ha i baffi. (da la Repubblica, 3 febbraio 2005)
  • Se ci fosse un Croce, un De Gasperi o un Salvemini me ne andrei anche, ma non li vedo, e non vedo neanche un Van Basten in panchina. (citato in "Una buffonata fare la crisi" "Non capisci niente di politica", la Repubblica, 15 aprile 2005)
  • [Replicando alle accuse di crisi economica dell'Italia mosse dal giornale britannico Economist] Abbiamo come ricchezza delle famiglie otto volte il nostro prodotto nazionale annuale, il più alto numero di automobili al mondo rispetto alla popolazione, il più alto numero di telefonini, siamo dei grandi playboy, quindi tutti i nostri ragazzi mandano almeno dieci messaggi al giorno alle loro tante ragazze, e siamo anche il Paese che ha il maggior numero di case di proprietà nelle singole famiglie. (da Adnkronos, 27 maggio 2005)  Fonte? Fonte?
  • [Commentando la procedura avviata dalla Commissione UE contro l'Italia per aver superato i parametri del patto di stabilità] Smettiamola di preoccuparci così tanto per l'economia: abbiamo un sommerso del 40%, ma vi sembra che la nostra economia non tenga? Ma andiamo... (dal Corriere della sera, 16 giugno 2005)
  • Per ottenere la presidenza italiana ho rispolverato tutte le mie arti da playboy, per utilizzare tutta una serie di sollecitazioni amorevoli nei confronti della signora presidente [finlandese]. (da la Repubblica, all'inaugurazione della sede per l'Authority alimentare dell'Unione Europea a Parma, 22 giugno 2005)
  • [Annuncio del raggiungimento dell'accordo all'interno della CdL sulla riforma delle norme che regolano la Banca d'Italia] San Silvio da Arcore ha fatto un altro miracolo. (da Ansa, 30 agosto 2005)  Fonte? Fonte?
  • Soffro a pensare a qualcuno dell'Unione che partecipa a un vertice del G8. Se penso a qualcuno dell'altra parte seduto al tavolo nei miei panni con Putin, Bush e Blair francamente mi sento male. (dal Corriere della sera, 30 agosto 2005)
  • [Riferendosi alle primarie del centrosinistra] Domenica con le primarie si è visto che tutto il sistema delle banche è in mano a loro. (dal Corriere della sera, 19 ottobre 2005)
  • [Rispondendo alle critiche mosse dalla vedova di Francesco Fortugno, vice presidente del Consiglio regionale della Calabria] Ho inviato un messaggio del governo, il ministro Pisanu è andato fisicamente a Reggio Calabria. Il governo cosa deve fare di più? (da Ansa, 19 ottobre 2005)  Fonte? Fonte?
  • Io non sono mai stato convinto che la guerra fosse il sistema migliore per arrivare a rendere democratico un paese e a farlo uscire da una dittatura anche sanguinosa. [...] Io ho tentato a più riprese di convincere il presidente americano a non fare la guerra. [...] Ho tentato di trovare altre vie e altre soluzioni anche attraverso un'attività congiunta con il leader africano Gheddafi. Non ci siamo riusciti e c'è stata l'operazione militare. [...] Io ritenevo che si sarebbe dovuta evitare un'azione militare. (dall'intervista a Omnibus, La7, da Il Resto del Carlino, 29 ottobre 2005)
  • Certamente si deve pensare a rispolverare la possibilità di costruire in ogni paese [Europeo] centrali nucleari. (dalla conferenza stampa all'ambasciata italiana negli Stati Uniti; citato in la Repubblica, 31 ottobre 2005)
  • Lavoriamo 1600 ore all'anno contro le 1700 in Usa, potremmo lavorare più a lungo, anche perché grazie alla medicina, all'alimentazione e al rigore del sistema di vita che ormai tutti abbiamo imparato, dà la possibilità di lavorare a lungo e bene anche a 70 anni. E parlo anche di me... [...] Se c'è qualcuno che anche a questa età può lavorare 13-14 ore al giorno, non vedo perché non si possa spostare l'età lavorativa verso anni maggiori. (al convegno della Federazione italiana tabaccai, dal Corriere della sera, 5 novembre 2005)

2006

  • Non ho mai fatto affari con la politica, anzi ci ho perso e basta. (dal Corriere della sera, 6 gennaio 2006)
  • È inaccettabile il fatto che ci siano delle giunte rosse che danno appalti alle cooperative che non pagano le imposte e danno gli utili ai partiti rossi. Questo è veramente inaccettabile. (ibidem)
  • [Rivolgendosi a Fausto Bertinotti] Come diceva Ronald Reagan, chi ha letto Marx è diventato comunista, chi l'ha capito è diventato liberale. (da Porta a Porta, 12 gennaio 2006)
  • [Commentando l'invito di Ciampi a rispettare la par condicio in televisione] Non vedo proprio come possa essere rivolto a me. Guardando a tutte le partecipazioni dei principali leader della sinistra nelle varie trasmissioni televisive si vede che il presidente del Consiglio ha lavorato e quando si porta la croce non si ha tempo per cantare. Io sono colui che ha partecipato meno alle trasmissioni televisive rispetto ai leader della sinistra. (da Adnkronos/Ign, 19 gennaio 2006)
  • La Dc aveva le partecipazioni statali e guarda caso uno dei protagonisti era Prodi, che è stato salvato quando doveva andare a riferire a un gup o a un gip che fosse, un suo comportamento legato al finanziamento del partito: c'è stata subito un'amnistia e la modifica della legge sull'abuso d'ufficio. (Firenze, da La Stampa, 22 gennaio 2006)
  • La Rai è una vera e propria macchina da guerra contro di me. E anche le mie televisioni mi remano contro (dal Corriere della sera, 28 gennaio 2006)[2]
  • [Commentando ancora l'invito di Ciampi a rispettare la par condicio in televisione] Credo che abbia aiutato il sottoscritto a chiedere di poter avere gli stessi accessi che hanno gli altri protagonisti della politica. Io sono in credito di almeno una trentina di puntate. (da Porta a Porta, Rai Uno, 31 gennaio 2006)
  • [Sull'uso di droghe] Sono la persona più realista che si conosca e quindi non c'è nulla di più lontano da me che il desiderio di staccarmi dalla realtà. (da Porta a Porta, Rai Uno, ANSA, 31 gennaio 2006)
  • Se gli addetti dell'Alitalia si comportassero come quelli dell'Air France e non facessero decine e decine di scioperi, l'Alitalia andrebbe molto meglio. (ai microfoni di Radio 24, Roma, 23 gennaio 2006)
  • Andare in tv non mi piace, semplicemente lo odio. (dall'intervista a Sky Tg24, 25 gennaio 2006)
  • La terza rete Rai è una macchina da guerra contro di me e anche le mie televisioni remano contro. Per quanto riguarda i telegiornali c'è solo un tg, che fa l'8%, quello di Emilio Fede, che sostiene apertamente il Governo, ma lo fa in maniera piana, senza attaccare e insolentire gli altri [...] [La televisione italiana] è stipata da tutti quelli che sono stati inseriti dai vecchi governi, è infarcita di persone che non possono cambiare il modo di fare giornalismo. (da L'Incudine su Italia 1, 27 gennaio 2006)
  • [Riferendosi ai magistrati] Ahimè, sono sicuro che hanno idee radicate nel passato, nella scuola di Mosca e se andassero a Cuba sono sicuro che tornerebbero solo dopo aver fatto turismo sessuale e senza avere imparato niente. (da la Repubblica, Modena, 4 febbraio 2006)
  • [Riferendosi al numero di riforme] Solo Napoleone aveva fatto di più. (dalla trasmissione televisiva Matrix, Canale 5, 10 febbraio 2006)
  • Combatto il comunismo come Churchill combatteva il nazismo. (da ANSA, 11 febbraio 2006)
  • Su Napoleone ovviamente scherzavo: io sono il Gesù Cristo della politica, una vittima, paziente, sopporto tutto, mi sacrifico per tutti. (da ANSA, Ancona, 12 febbraio 2006)
  • [La magistratura] Colpisce puntuale, ad orologeria, vicino alle elezioni. (da Berlusconi: "La magistratura colpisce puntuale, a orologeria", in repubblica.it, 18 febbraio 2006)
  • [Riferendosi a Cesare Geronzi] È una persona capace, esperta e proba. Difficile pensare che possa essere incorso in comportamenti incorretti. (citato in Berlusconi contro i magistrati. "Intervento indebito su Bpi", la Repubblica, 23 febbraio 2006)
  • La magistratura è una malattia della nostra democrazia, dobbiamo assolutamente cambiare l'ordine giudiziario, non lascerò la politica finché un cittadino non potrà andare davanti a un giudice che sia veramente imparziale. (da Matrix, Canale 5, 10 marzo 2006)
  • Questo dimostra perché lei è di sinistra. Lei pensa di decidere anche per gli altri mentre io sono un liberale e decido solo per me stesso. (da Berlusconi lascia lo studio di Lucia Annunziata, 12 marzo 2006)
  • [Andando via dalla trasmissione di Rai Tre In 1/2 ora condotta da Lucia Annunziata] E poi dicono che la Rai è controllata da me. (citato in Politica e televisione il botta e risposta, Corriere.it, 13 marzo 2006)
  • La crisi sta solo nella volontà della sinistra con i suoi giornali di inventarsi un declino per andare al potere. Ma sappiate che quando andranno al potere per loro le imprese sono macchine che consentono lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, che il profitto è lo sterco del diavolo e che il risparmio non è una virtù come per noi, ma qualcosa da tassare e da penalizzare. E ve lo dico con il cuore perché sono stufo, stufo di vedere qualcuno che si sta distruggendo con le proprie mani e con i propri giornali. (dall'intervento al convegno di Confindustria, Vicenza, 18 marzo 2006)
  • Insistono ancora nel dire che io ho affermato che i comunisti mangiavano o mangiano i bambini. Continuano a ripeterlo. Allora, leggetevi il libro nero del comunismo:[7] troverete che sotto la Cina di Mao non li mangiavano, ma li facevano bollire per concimare i campi. È una cosa orrenda... ma purtroppo è vera. (alla manifestazione di Napoli alla Mostra d'Oltremare, 26 marzo 2006)
  • I condoni non sono così negativi visto che l'Unità, Unipol e il signor Prodi, in una società in cui è presente un suo familiare, ne hanno usufruito. [Prodi ha sporto querela] (a Ballarò; citato in Corriere della sera, 28 marzo 2006)
  • Era tardi, mi era passato il sonno e in tv c'erano solo film preistorici. Ho fatto zapping in tv e sono finito su un canale dove si vedevano delle signorine che invitavano a telefonare. Ho voluto tastare il polso della situazione: 'Mi consenta, signorina, ma lei il 9 e 10 aprile per chi voterà?'. Sette su nove hanno detto Berlusconi. (da Libero, 2 aprile 2006)
  • Ho troppa stima dell'intelligenza degli italiani per pensare che ci siano in giro così tanti coglioni che possano votare facendo il proprio disinteresse. (Roma, assemblea degli associati di Confcommercio, 4 aprile 2006[8])
  • Saremo rimpianti, saremo ricordati come il migliore governo della Repubblica. (RaiNews24, Roma, all'ultimo Consiglio dei ministri della sua legislatura, 2 maggio 2006)
  • [Su Calciopoli] Esigeremo gli scudetti... [...] a questo punto esigiamo che ci restituiscano due scudetti. Ci spettano. Siamo stanchi di subire ingiustizie. (citato in Berlusconi: "Ridateci due scudetti" Si rompe la Santa Alleanza Milan-Juve, repubblica.it, 15 maggio 2006)
  • È una vergogna che un giornale come il Corriere della sera ospiti i rancori di un vecchio rancoroso [Biagi] che ce l'ha con me. Io non ho mai detto che Biagi e Santoro dovevano essere mandati via, ho sempre detto che se volevano rimanere non dovevano continuare a fare un uso criminoso della televisione. Ho detto che avrebbero dovuto fare come nelle televisioni private. Nelle televisioni private non ci sono mai state trasmissioni con attacchi a qualche partito ma da noi ci sono i Costanzo e i Mentana perché noi siamo liberali. (citato in Berlusconi: "Tardi per il dialogo", la Repubblica, 21 maggio 2006)
  • [Sono] condannato a continuare e ad andare avanti anche per un fatto di orgoglio e storia personale. La metà del Paese mi detesta, l'altra metà mi sostiene e forse in parte mi ama. (dal Meeting per l'amicizia tra i popoli, Rimini, 2006; citato in Repubblica.it, 25 agosto 2006)
  • Cercai Don Giussani nel '93, per averlo accanto nelle decisioni di scendere in politica e ho tentato di averlo sempre accanto. Ricordo con commozione gli ultimi incontri e ho ancora i brividi ripensandoci. Lui mi disse che il destino mi aveva fatto diventare l'uomo della provvidenza. (ibidem)
  • La libertà è l'essenza dell'uomo, è l'essenza della sua mente e del suo cuore, l'essenza della sua intelligenza e dei suoi sentimenti, la libertà e ciò che sta alla base della sua capacità di amare, di creare, di fare; e l'uomo non è uomo se non è libero, perché dio l'ha voluto così e l'ha voluto libero. (ibidem[9])
  • La filosofia della libertà, il liberalismo pone l'uomo prima della società e prima dello stato, e lo stato è legittimato a essere tale solo se riesce a difendere e garantire la libertà della sua gente, di tutti i suoi cittadini. (ibidem[9])
  • La libertà ci se ne accorge quanto sia importante solo quando manca, è come l'aria, la libertà, o c'è e c'è tutta o non è libertà. (ibidem[9])
  • La libertà è come una corda tesa, che non si rompe all'improvviso, ma che poco a poco si allenta, si incanapisce, si sfilaccia, diventa libertà condizionata, libertà ferita, libertà minore, libertà che non c'è più. (ibidem[9])
  • Con Oriana Fallaci scompare una donna straordinaria, oltre che una grande giornalista, che non ha mai rinunciato alla sua libertà di pensiero, anche quando le sue parole rischiavano di apparire scomode o addirittura temerarie. (citato in Le reazioni alla scomparsa della grande scrittrice, Corriere della sera, 15 settembre 2006)
  • [Riferendosi a Prodi] Ho bisogno di un killer. Ma non c'è nessuno disposto a farlo, al momento. (da Libero, 21 novembre 2006)
  • [A proposito della legge Gentiloni] Non ci credo, è un atto di banditismo... (Campobasso, 12 ottobre 2006)  Fonte? Fonte?

2007

  • Follini è un esempio di trasformismo. (da Ansa, 26 febbraio 2007)
  • Il voto di Follini al governo Prodi è stato determinante. Per questo la sinistra non ha la maggioranza nel Paese, ma ora non rappresenta nemmeno quella uscita dalle urne. Il voto degli italiani è stato snaturato. (da Ansa, 28 febbraio 2007)
  • Nella sinistra resta forte l'idea di dominio politico della società da parte dei poteri pubblici, l'asservimento dei cittadini al potere e allo Stato, l'uso dello Stato come mezzo di omologazione politica. (dall'intervista a Libero, 8 marzo 2007)
  • Il senatore Sergio De Gregorio, eletto nell'Italia dei Valori e ormai passato ufficialmente nel centrodestra, domanda: «Posso entrare nella Casa delle Libertà?». Risposta di Berlusconi: «Benvenuto, sarà un piacere». (dal Corriere della sera, 31 marzo 2007)
  • Se i cittadini non dovessero confermare un sindaco come Cammarata e un buon governo che hanno operato così bene, dovrebbero essere ricoverati per infermità mentale tutti. (da Ansa, 5 maggio 2007; citato in Berlusconi ammette di avere esagerato "Infermi mentali? Sono pentito", la Repubblica, 5 maggio 2007)
  • [A proposito della legge che gli imporrebbe il fondo cieco (blind trust); cfr. dichiarazioni dell'aprile 1994] La legge sul conflitto d'interessi ha uno scopo ben preciso: vogliono impedirmi di tornare al governo. Il governo vuole escludermi dalla politica e nello stesso tempo ammazzare Mediaset. Sono rimasti gli stessi... Io sono sempre lo stesso. Anche quando vado al congresso dei Ds o della Margherita mostrando rispetto verso coloro che considero avversari politici e non nemici. Purtroppo i fatti dimostrano che sono gli altri che non considerano il sottoscritto un avversario politico, ma un simbolo politico da togliere di mezzo. Mi ritengono un nemico pericoloso... Se mi sento una vittima? Bè, quello che mi hanno fatto e che mi vogliono fare va oltre la sfida politica. (da Libero, 6 maggio 2007)
  • Non esiste il modello Sarkozy. Sono io il suo modello. Lui ha copiato da me. Non a caso sono stato il primo che ha chiamato dopo aver vinto le elezioni. (da La Stampa, 9 maggio 2007)
  • Tra i due (il ministro Vincenzo Visco e il generale Roberto Speciale della Guardia di Finanza), uno se ne deve andare perché ha mentito. E noi difenderemo Speciale, perché vi pare possibile che un generale possa dire il falso mentre parla sotto giuramento di fronte a un magistrato? È inaccettabile che Visco menta in modo così spudorato. Mentire non è consentito. Pensate a che sarebbe successo se qualcuno dei miei avesse fatto una cosa simile... (da La Stampa, 25 maggio 2007)
  • Montezemolo mi copia. Il nuovo c'è già e sono io. Lui ha le mie stesse idee, e per di più è senza esercito. (da Libero, 25 maggio 2007)
  • Sono favorevole a un governo istituzionale. Entro luglio: questa è l'ultima finestra temporale entro cui è possibile trovare un accordo su un governo istituzionale. Dopo cambierà tutto. (dal Corriere della sera, 31 maggio 2007)
  • Un governo istituzionale sarebbe solo una perdita di tempo. Meglio andare subito al voto. (da la Repubblica, 4 giugno 2007)
  • [all'indomani della morte di Enzo Biagi] Al di là delle vicende che ci hanno qualche volta diviso rendo omaggio ad uno dei protagonisti del giornalismo italiano cui sono stato per lungo tempo legato da un rapporto di cordialità che nasceva dalla stima. (da L'addio a un testimone del secolo, in repubblica.it, 6 novembre 2007)
  • [Riferendosi a Margaret Thatcher] Se fosse stata una bella gnocca me ne ricorderei. (citato in Silvio e la Thatcher, Independent: «Volgare», Corriere della sera, 6 luglio 2007)
  • Difendere l'opera di Marco Biagi significa dare compiuta attuazione alla legge, completare il sistema dei servizi che proteggono chi cerca lavoro, ridurre il prelievo fiscale e contributivo con particolare riguardo alle parti del salario che sostengono la competitività delle imprese. (citato in Legge Biagi di modernità, va difesa, newsfood.com, 22 ottobre 2007)
  • Ho scoperto che cos'è il punto G delle donne... È l'ultima lettera di shopping (repubblica.it, 3 Novembre 2007)
  • Oggi nasce ufficialmente qui il grande partito del popolo italiano, un partito aperto che è contro i parrucconi della vecchia politica. Invito tutti ad entrare senza remore e a venire con noi, questo è quello che la gente vuole: Forza Italia si scioglierà nella nuova formazione, che si chiamerà, appunto, Partito del popolo italiano delle libertà. (dal discorso a Milano in Piazza San Babila, 18 novembre 2007; citato in Berlusconi lancia una nuova sfida "Nasce il Partito del popolo delle libertà", la Repubblica, 18 novembre 2007)
  • Quando parla il popolo, la politica deve sapere ascoltare perché spesso gli elettori sono più avanti degli eletti. (da Berlusconi presenta il suo nuovo partito, in repubblica.it, 19 novembre 2007)
  • La Casa delle libertà era una specie di ectoplasma. (durante il collegamento telefonico con l'assemblea degli azzurri a Milano del 25 novembre 2007; citato in Berlusconi: "Cdl ormai era ectoplasma. Gli ex alleati mi hanno fatto perdere", la Repubblica, 25 novembre 2007)
  • Qualcuno nella giornata di oggi ha messo in giro la voce di un ripensamento sul partito delle libertà. Falso, io non torno sui miei passi. Anzi, le dirò di più: sono persino disposto a rinunciare alla presidenza di Forza Italia pur di guidare il nuovo partito. (da Libero, 29 novembre 2007)
  • Sono preoccupato per Ronaldo, bisogna mandarlo a Lourdes. (da La Gazzetta Sportiva, 2 dicembre 2007)
  • Non ho mai registrato tanto entusiasmo nei miei confronti negli ultimi 14 anni, al punto che mi sono venute le stigmate. (citato in «Non torno indietro, piuttosto mi sfilo», Corriere della sera, 11 dicembre 2007)
  • [Uno dei principi del nuovo partito sarà la] liberazione dall'oppressione della magistratura. Non vogliamo più oppressione giudiziaria. (da Berlusconi: Basta con l'oppressione della magistratura, in corriere.it, 15 dicembre 2007)
  • [Riferendosi a Calciopoli] L'avete capito o no che è stata tutta una montatura? Qualche club aveva influenza e l'ha fatta valere, e noi abbiamo perso qualche scudetto. (da repubblica.it, 17 dicembre 2007)
  • Domani sogneremo altri traguardi, inventeremo altre sfide. Cercheremo altre vittorie che valgano a realizzare ciò che di buono, di forte, di vero c'è in noi, in tutti noi che abbiamo avuto questa ventura di intrecciare la nostra vita ad un sogno che si chiama Milan. (dalla trasmissione ControCampo, 17 dicembre 2007)

2008

  • A Veltroni ho detto: sono il tuo Messia, ti libero dall'abbraccio mortale della sinistra. (dall'intervista di Marco Galluzzo, Berlusconi: «Riforme? Io aspetto Ma Walter metta d'accordo i suoi», Corriere della sera, 9 gennaio 2008)
  • Stiamo pensando con Don Verzè a una nuova struttura che è già in costruzione a Verona per portare la durata della vita umana a 120 anni. (da Porta a Porta, 12 febbraio 2008)
  • Ritengo che il riconoscimento del diritto alla vita dal concepimento fino alla morte naturale sia un principio che le Nazioni Unite potrebbero fare proprio, esattamente come hanno fatto con la moratoria sulla pena di morte. (citato ne Il Foglio, 14 febbraio 2008, p. 3)
  • Mi sono battuto perché Biagi restasse in tv ma prevalse in lui il desiderio di essere liquidato con un compenso molto elevato. Avevo solo chiesto che non si facesse un uso criminale della rete pubblica. (dal programma televisivo Tv7, Italia al voto - Silvio Berlusconi, 15 febbraio 2008)
  • In Parlamento chi lavora sono 30 persone, tutte le altre devono essere lì presenti, leali, dalle nove della mattina alle nove di sera. Se ce ne sono troppi bravi, fanno a pugni fra loro perché su un argomento vogliono parlare in tre, quattro o cinque: quindi è molto meglio averne uno e la sua riserva e basta. (citato da Ansa, 29 febbraio 2008)
  • [Rispondendo ad una giovane donna sul precariato tra i giovani] Da padre il consiglio che le do è quello di ricercarsi il figlio di Berlusconi o di qualcun altro che non avesse di questi problemi. Con il sorriso che ha potrebbe anche permetterselo. (da Tg2 Punto di vista, Rai Due, 12 marzo 2008)
  • [Parlando dell'ipotetico duello TV con Walter Veltroni] Io sono in grado di stracciare qualunque avversario perché nella vita ho fatto tutto ciò che gli altri non hanno fatto. Io sono un uomo di fatti, gli altri sono uomini di parole, e i fatti vincono sulle parole. (da la Repubblica, 26 marzo 2008)
  • Di Pietro si è laureato grazie ai servizi, perché non è possibile che l'abbia presa uno che parla così l'italiano. Ai tempi miei ogni volta che andavo a fare un esame lo sapeva tutto il palazzo. Quando prendevo 30 e lode mia madre invitava tutti a mangiare le frittelle e quando facevo gli ultimi esami c'era il coprifuoco televisivo perché tutti dicevano che Silvio doveva studiare. Di Pietro invece ha fatto esami dopo tre giorni, roba che io ci mettevo mesi e a Montenero di Bisaccia nessuno sapeva che si stava laureando, nemmeno i suoi genitori. Mi fa orrore non tanto perché ha problemi con i congiuntivi ma perché non rispetta gli altri. (da la Repubblica, 26 marzo 2008)
  • Resto sempre meravigliato quando in aereo si riesce ad avere tutto sul mondo con un telefonino... Forse ha ragione chi dice che sono troppo vecchio per governare un Paese moderno. Ma ho il merito di affidarmi a persone competenti. (da Berlusconi all'Adnkronos: Veltroni si sottrae al confronto per disperazione, Padovanews, 27 marzo 2008)
  • Il pubblico accusatore dovrebbe essere sottoposto periodicamente a esami che ne attestino la sanità mentale. (dall'intervento al comizio del PdL a Savona dell'8 aprile 2008; citato in Berlusconi: "Perizie per i pm". Dell'Utri: "Mangano un eroe", 8 aprile 2008)
  • Per quanto riguarda Mangano, che non era uno stalliere, era il fattore che avemmo ad Arcore con tutta la sua famiglia, madre, moglie e due figli che lui accompagnava all'asilo tutte le mattine insieme ai miei bambini, era una persona che con noi si è comportata benissimo. Poi ha avuto delle disavventure nella vita che lo hanno messo un po' in mano ad una organizzazione criminale. Lui eroicamente, sono d'accordo con Dell'Utri, pur essendo così malato non inventò mai nessuna cosa contro di me e lo lasciarono andare il giorno prima della sua morte. Stava morendo in carcere, ben quindi dice Dell'Utri nel considerare eroico un comportamento di questo genere. (dall'intervento durante la trasmissione radiofonica 28 minuti, RadioDue, 9 aprile 2008)
  • Prende l'amaro solo se è soddisfatto della sua giornata? «Esatto. Me lo consento solo se ho adempiuto a tutti i miei doveri». E quindi? «Quindi lo prendo sempre, caro direttore». (dall'intervista a Mario Giordano, Il Giornale, 9 aprile 2008)
  • Zapatero ha fatto un governo troppo rosa che noi non possiamo fare anche perché in Italia c'è una prevalenza di uomini. (dall'intervista a Radio Montecarlo, 15 aprile 2008)
  • [Rivolgendosi a Hosni Mubarak, capo di stato egiziano, in occasione si una conferenza stampa congiunta, a Palazzo Madama, durante una visita ufficiale del presidente egiziano in Italia] Presidente, le chiedo scusa ma.. anche lei avrà delle questioni interne ogni tanto, e... verrò a scuola da lei per sapere come riesce a superarle, visto i suoi quasi trent'anni di permanenza alla guida del suo paese (4 giugno 2008)[10]
  • L'attività del governo non può che compiacere il Papa e la sua Chiesa. Noi siamo a favore della Chiesa, crediamo nei valori della dignità umana e nel rispetto degli ultimi. Siamo sullo stesso piano in cui opera la Chiesa. A ogni modo ribadiamo il nostro concetto di Stato laico e la necessità, confermata dalla Costituzione, di rispettare profondamente il dialogo tra Stato e Chiesa. (citato in Berlusconi da Benedetto XVI: "Tra noi collaborazione costruttiva", in repubblica.it, 6 giugno 2008)
  • [Su Mu'ammar Gheddafi] Colgo questa occasione per dare un pubblico riconoscimento al vostro Leader per l'opera che ha saputo svolgere in questi anni portando il vostro popolo alla piena dignità e facendo del vostro Paese un protagonista della politica internazionale e, con la sua moderazione, incitare alla moderazione tutti i popoli.
    Ho approfittato di questa occasione per ripetere a lui la preghiera che continui ad essere promotore di una unione più forte tra tutti i Paesi dell'Africa. Oggi tutti i popoli dell'Africa guardano alla Libia, guardano al vostro Leader, e sanno bene che soltanto uniti potranno migliorare nel benessere e contare nel mondo alla pari con l'Europa e con gli altri continenti. (Discorso tenuto in occasione della firma del "Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione tra Italia e Libia", dal sito del Governo italiano, 30 agosto 2008)
  • Mi posso permettere? Tu devi fare sesso da sola... Devi toccarti con una certa frequenza (a Patrizia D'Addario, registrazione effettuata nell'ottobre 2008 trascritta in Patrizia e Silvio: la terza parte delle registrazioni, in espresso.repubblica.it)
  • Io ricevo da sempre insulti e aggressioni, non mi fanno né caldo né freddo. [...] Io non ne ho mai fatti né a Veltroni né ad altri perché ho un grande rispetto degli altri, a partire dai più deboli. Non ho mai rivolto un insulto ad alcuno. [...] Insulti come quelli rivolti da Veltroni fanno male non a me ma alle istituzioni. Insultare il presidente del Consiglio dandogli dell'imbroglione e del buffone fa male alla democrazia. (citato in Berlusconi: «Mai insultato Veltroni», in corriere.it, 1 ottobre 2008)
  • La crisi è globale e serve una risposta globale. Si parla di una nuova Bretton Woods per scrivere nuove regole e di sospendere i mercati per il tempo necessario per formulare queste nuove regole. Tra le varie ipotesi avanzate c'è anche questa, ma per ora non c'è nulla di concreto. Certamente la soluzione non può essere né nazionale né europea, ma globale. Va presa nelle istituzioni mondiali. (citato in Crisi, Berlusconi: «Resistete al panico» Tremonti: «Impegni forti o non firmo», Corriere della sera, 10 ottobre 2008)
  • La storia dirà che George W. Bush è stato un grandissimo presidente degli Stati Uniti. Bush è un uomo di grandi principi, grandi ideali, grande visione, ma soprattutto uno che ha il coraggio di perseguire questa visione. In lui non ho mai visto il calcolo del politico, ma la spontaneità e la sincerità di colui che crede in quello che fa. Mi è stato facile condividere le decisioni di Bush fondate sull'amore della libertà, la democrazia e il rispetto per gli altri. (citato in Il saluto di Berlusconi a Bush, Corriere della sera, 13 ottobre 2008)
  • Ho detto al Presidente [Medvedev] che Obama ha tutto per poter andare d'accordo con lui: perché è giovane, è bello e anche abbronzato e quindi penso che si possa sviluppare una buona collaborazione. (dalla conferenza stampa al termine del vertice bilaterale italo-russo, Mosca, 6 novembre 2008; citato in Berlusconi: «Obama bello e abbronzato». Polemiche in Italia, clamore negli Usa, Il Messaggero, 6 novembre 2008)
  • [Riferendosi al termine "abbronzato" da lui utilizzato nei riguardi di Barack Obama] Gli ho fatto un grande complimento, una carineria assoluta. [...] E se non hanno il sense of humour sono imbecilli e se ne vadano a... [...] Perché? C'è qualcuno che ha obiettato? Uno può sempre prendere la laurea del coglione quando vuole. Se uno vuole prendersi una laurea pubblica, ogni occasione è buona. Io mi sono veramente rotto e dico tutto quello che penso. (citato in Berlusconi, prima gaffe su Obama, la Repubblica, 6 novembre 2008)
  • In tv, ogni giorno, su tutti i canali, in prima serata mi prendono per il c.... Questa abitudine sta diventando insopportabile. Deve finire. (dall'intervista a la Repubblica, 12 novembre 2008)
  • [Parlando delll'incontro separato con Cisl e Uil] È stato un incontro a casa mia non per cena ma un incontro assolutamente breve che non ho fatto io, a cui sono stato io stesso invitato [viene interrotto dalle fragorose risate del pubblico e da quelle di Floris, Epifani e Castelli] ...non a casa mia ma nella Presidenza di Forza Italia. (dall'intervento telefonico a Ballarò del 18 novembre 2008)
  • Io non ho mai attaccato i giudici, anzi è il contrario. (citato in Riforme, Berlusconi rivede l'agenda "Federalismo prima della giustizia", la Repubblica, 27 dicembre 2008)

2009

  • [...] Io sono qua assediato da quando hanno visto che sono stato dichiarato da Playboy il politico più sexy sul libro che è venuto fuori il trenta... ha riportato questa cosa qui... io non ho scampo con questi qua. Ieri sera avevo la fila fuori dalla porta della camera... erano in undici... io me ne son fatto solo otto perché non potevo fare di più... non si può arrivare a tutto. Però stamattina mi sento bene sono contento della mia capacità di resistenza agli assedi della vita... che cosa ci tocca fare la notte del primo dell'anno. Senti io ho qua tutti i letti occupati... non so come fare a dirti venite. Il due viene anche Emilio [Fede]... queste non vanno via neanche con le cannonate... il prezzo è buono, il vitto anche. Sai ieri sono state sulle automobili tre ore... hanno fatto le gare non le tiravi più giù. (Intercettazione del 1° gennaio 2009, [http://bari.repubblica.it/cronaca/2011/09/16/news/berlusconi_a_gianpi-21775936/ Berlusconi a Gianpi: "Ieri sera avevo la fila

qui da me ci sono quaranta ragazze"], Corriere della sera, 16 settembre 2011)

  • Giampaolo Tarantini: Ma lei non l'ha conosciuta mai di persona. [Belén Rodrìguez]
    Berlusconi: Chi Belen? Altro che.
    Tarantini: Va bene, va bene.
    Berlusconi: L'ho conosciuta è stata da me una notte ma non abbiamo fatto l'amore perché ho scoperto che lei era la donna del mio calciatore. (Intercettazione del 2 gennaio 2009, La notte con Belen senza sesso: «È la donna di un mio calciatore», Corriere della sera, 18 settembre 2011)
  • [Parlando della sua rinuncia ad andare alla cerimonia di insediamento del neo presidente statunitense Barack Obama] Io sono un protagonista, non una comparsa. (citato in Berlusconi: «Insediamento di Obama? Non andrò. Non sono una comparsa», Corriere della sera, 14 gennaio 2009)
  • [Riferendosi all'astrofisica Margherita Hack] Quando vado sulla tv nazionale in seconda serata mi bastano 5 minuti per sentire qualcosa contro di me: l'altra sera c'era addirittura un'astrologa che mi attaccava. (dal discorso al comizio di Nuoro del 17 gennaio 2009; citato in «Tv di Stato non degna di un paese civile», Corriere della sera, 17 gennaio 2009)
  • [Parlando del caso di stupro avvenuto a Roma a Capodanno] Anche nello stato più militarizzato e poliziesco possibile un caso di questo genere può sempre capitare, quindi non è che si può pensare di mettere in campo una forza tale... dovremmo avere tanti soldati quante sono le belle ragazze italiane, credo che non ce la faremmo mai. (dall'intervista rilasciata al termine di un comizio a Sassari, Berlusconi: "Stupri inevitabili", la Repubblica, 25 gennaio 2009)
  • [Eluana Englaro è] una persona viva, che respira in modo autonomo, le cui cellule cerebrali sono vive e mandano anche segnali elettrici. Una persona che potrebbe anche avere un figlio. [...] È possibile vivere per due o tre giorni senza bere, quindi Eluana potrebbe sopravvivere, basta vedere cosa accaduto nel passato a Pannella. (citato in Dl su Eluana, Berlusconi sfida Napolitano. E minaccia: "Cambio la Costituzione", la Repubblica, 6 febbraio 2009)
  • Serve un chiarimento sulla Costituzione. Rifletteremo e vedremo se dovremo arrivare a quella riforme della Carta Costituzionale che sono necessarie, perché è una legge fatta molti anni fa, sotto l'influenza di una fine della dittatura con la presenza al tavolo di forze ideologizzate, che hanno guardato alla Costituzione russa come ad un modello da cui prendere molte indicazioni. (citato in Premier: "Nostra Costituzione influenzate da quella sovietica", la Repubblica, 7 febbraio 2009)
  • Ho giurato sulla Costituzione, la rispetto. È la prima legge alla base dello Stato. Non ho mai pensato di attaccarla. Ma non è un moloch e può evolvere con i tempi. (citato in Berlusconi: "Ho giurato sulla Costituzione e la rispetto", la Repubblica, 8 febbraio 2009)
  • Che i valori costituzionali abbiano guardato alla carta dell'Unione Sovietica è una realtà storica. Con la sinistra abbiamo preso parte ad una Commissione Bicamerale in cui avevamo preparato anche un testo che poi non abbiamo approvato. (citato in Costituzione: Berlusconi, la rispetto ma può evolversi, Ansa, 8 febbraio 2009)
  • [Riferito alla vicenda dei desaparecidos] Non farò come quel dittatore argentino che faceva fuori i suoi oppositori portandoli in aereo con un pallone, poi aprivano lo sportello e dicevano:"È una bella giornata fuori, andate fuori un po' a giocare"...che fa ridere ma è drammatico. (Durante un comizio elettorale in Sardegna, Video su repubblica.it, 18 febbraio 2009)
  • [Riferito a Manuela Arcuri in seguito ad una sua intervista a Le Iene] Meno male che non è stata qui, perché sennò .... mi sarei sentito imbarazzato di essere andato con una troia così .... vabbè cancellata. (Intercettazione del 18 febbraio 2009, La Arcuri, la Lana e il «ménage a trois», Corriere della sera, 16 settembre 2011)
  • Io capisco i nostri deputati [...] che si sentono deprimere in Parlamento con votazioni continuative. Il capogruppo deve rappresentare in aula o in commissione tutti i deputati. (citato in Berlusconi: «Il voto del capogruppo valga per tutti i deputati», Il Sole 24 ore, 10 marzo 2009)
  • Non dico che sono contro la democrazia, ci mancherebbe altro. Mi accusano naturalmente di questo: quando ho detto come provocazione, evidentemente paradossale, che dovrebbero votare solo i capigruppo. (citato in Parlamento: Berlusconi, voto a capigruppo era una provocazione paradossale, Adnkronos, 15 marzo 2009)
  • Chi crede nella libertà non è mai solo. (15 marzo 2009, congresso fondativo del PDL)  Fonte? Fonte?
  • [Ancora sulla proposta di delegare il voto dei parlamentari ai soli quattro capigruppo] Adesso sei lì con due dita [mimando la procedura di voto parlamentare] ad approvare emendamenti che non si conoscono. Molti sono lì solo per fare numero. (citato in Premier: parlamentari a far numero, Ansa, 26 marzo 2009)
  • [Riferito ai giornalisti presenti alla conferenza stampa] Attenti voi a quello che scrivete, vi ricordo che a casa mia si tengono in questi giorni le riunioni sulla Rai. (da Corriere della sera, 3 aprile 2009, pagina 5)
  • [Intervistato all'Aquila due giorni dopo il terremoto abruzzese] Non manca niente, c'è la cura medica, ci sono i medicinali, ci sono i pasti caldi, c'è la copertura per la notte, che tuttavia dev'essere assolutamente provvisoria, ecco... bisogna prenderla come un camping da fine settimana, poi bisogna arrivare a soluzioni che ci sono, sono pronte, e sono gli alberghi. (Intervista completa su YouTube. Citato anche in Berlusconi: Italy earthquake victims should view experience as camping weekend, The Guardian, 8 aprile 2009)
  • Noi vogliamo rinnovare la nostra classe politica con persone che siano colte, preparate e che garantiscano la loro presenza a tutte le votazioni. E che magari non siano maleodoranti e malvestite come certi personaggi che circolano nelle aule parlamentari da parte di certi partiti. (da Corriere della sera, 29 aprile 2009)
  • [Rivolgendosi all'assessore della Provincia di Trento per le Pari Opportunità] Posso palpare un po' la signora? (da Trentino, 5 maggio 2009)
  • Ricordo che in occasione di una mia visita in Finlandia mi vollero portare a vedere una cosa a cui tenevano molto e impiegammo, di mattina presto, tre ore per raggiungere una chiesa di legno del Settecento. Una cosa che qui da noi sarebbe cancellata. (da Corriere della sera, 7 maggio 2009)
  • Non apriremo le porte a tutti come la sinistra, la loro è un'idea di società multietnica, la nostra idea non è così, è quella di accogliere solo chi ha le condizioni per ottenere l'asilo politico. (da la Repubblica, 10 maggio 2009)
  • A Fini sta stretto il ruolo di presidente della Camera e coglie ogni occasione per ritagliarsi uno spazio, per avere visibilità. (Corriere della sera, martedì 12 maggio 2009)
  • Avete un governo che per la prima volta è retto da un imprenditore e da una squadra di ministri che sembrano membri di un Cda per la loro efficienza. (da Ansa, 21 maggio 2009)
  • In questi quindici anni io ho avuto modo di incontrare più volte Gheddafi e di legarmi a lui da una vera e profonda amicizia: al leader riconosco una grande saggezza. (11 giugno 2009[11])
  • Gheddafi è una persona intelligentissima, altrimenti non sarebbe al potere da 40 anni. (12 giugno 2009[11])
  • [Parlando delle organizzazioni economiche internazionali] un giorno si e uno no escono e dicono che il deficit è al 5%, meno consumi del 5%, crisi di qui, crisi di là, la crisi ci sarà perfino al 2010, la crisi si chiuderà nel 2011... un disastro. Dovremmo veramente chiudere la bocca a tutti questi signori che parlano, magari perché di cose che i loro uffici studi gli dicono possono verificarsi, ma che così facendo, distruggono la fiducia dei cittadini dell'Europa e del mondo. (da Corriere della sera, 26 giugno 2009)
  • Il mio, e nostro, governo è il più stabile e sicuro di tutto l'Occidente. (da Il Sole 24 ore, 29 giugno 2009)
  • Abbiamo preso un impegno assoluto per consegnare le prime case il 15 di settembre e quindi credo che sia opportuno una mia presenza perché l'occhio del padrone, si dice normalmente, sappiamo cosa produce. (conferenza per la conclusione del G8 2009 a L'Aquila, parlando delle case per gli Aquilani, 10 luglio 2009; video su You Tube)
  • La nascita di una nuova tv è sempre un miracolo. Oggi niente può influenzare le masse come la tv. La stampa è lontanissima dal farlo [...] Cosa serve per una tv di successo? Un buon casting femminile. E su questo io ho una competenza incredibile [...] È necessario incrementare le possibilità per la gente che vuole tentare nuove opportunità di vita e di lavoro, occorre aumentare le possibilità di entrare legalmente in Italia e negli altri Paesi europei. Questo è ciò che voglio sia fatto, non solo in Italia, ma in tutta Europa. [...]E poi bisogna dire che gli italiani sono stati un popolo che ha lasciato l'Italia e che è emigrato in altri Paesi, soprattutto in quelli americani. E allora questo ci impone il dovere di guardare a quanti vogliono venire in Italia con una apertura totale di cuore. E di donare a coloro che vengono in Italia la possibilità di un lavoro, di una casa, di una scuola per i figli, e la possibilità di un benessere che significa anche la salute e l'apertura di tutti i nostri ospedali alle loro necessità e questa è la politica del mio governo. [...] La cosa più terribile sono le organizzazioni criminali, che sono moltissime. Ben Ali oggi mi ha detto di 300 organizzazioni scoperte dalla polizia del vostro Paese. Sono persone che approfittano della speranza degli altri, delle persone che sono nella miseria e che vogliono donare a se stessi e ai propri cari un futuro migliore. E allora si affidano a persone che con imbarcazioni non sicure si mettono in mare e questo porta a tragedie ad ogni istante. Occorre combattere tutto ciò. [...] [In Italia] lo Stato dà a chi perde il lavoro l'80% del suo stipendio precedente. (in occasione dell'inaugurazione di Nessma TV in Tunisia, 23 agosto 2009, ripreso da beppegrillo.it e citato dal Corriere della Sera, 5 settembre 2009 e da Riccardo Stagliano, su La Repubblica, 6 settembre 2009)
  • [A proposito di Rosy Bindi] Lei è più bella che intelligente. Non mi interessa nulla di ciò che eccepisce. (citato in Berlusconi attacca Rosy Bindi: "È più bella che intelligente", La Repubblica, 8 ottobre 2009) [12]
  • Siete, ancora ed oggi come sempre, dei poveri comunisti. (19 giugno 2009 convegno a Cinisello Balsamo,"SKY TG24")
  • Malato io? Sono Superman, anzi Superman a me mi fa ridere... (citato in Ugo Magri, "Mai pagato una donna o frequentato minorenni", La Stampa, 2 settembre 2009)
  • Berlusconi: Ieri sera bene mi sembra?
    Giampaolo Tarantini: Bene, una bellissima serata, perché eravamo pochi, tranquilli, poi eravamo stanchi pure.
    Berlusconi: Sì forse per tutte quelle, son troppe. Al massimo averne due a testa, però adesso voglio che abbia anche tu quelle tue, altrimenti mi sento in debito... Scusa portale per te che poi io mi porto le mie.
    Tarantini: Va bene.
    Berlusconi: Poi ce le prestiamo... Insomma la patonza deve girare... (Intercettazione del 10 ottobre 2009, Le ragazze? Sull'aereo presidenziale: «Non prenderle alte, noi non siamo alti», Corriere della sera, 16 settembre 2011)
  • L'anomalia italiana non è Silvio Berlusconi, lo sono i pm comunisti e i giudici comunisti di Milano. Solo da quando Silvio Berlusconi è sceso in politica e ha sottratto il potere ai comunisti ha subito 103 processi (citato in Reuters Italia, mercoledì 28 ottobre 2009).
  • Dobbiamo finire parlando di mafia. Io se trovo però quelli che hanno fatto nove serie de La Piovra e quelli che scrivono i libri sulla mafia, che vanno in giro in tutto il mondo a farci fare così bella figura, giuro li strozzo. (Convegno Enac ad Olbia, 28 novembre 2009; video su Youtube; citato in Il pm: "Berlusconi e Dell'Utri non indagati" Il premier: "Strozzerei chi ha scritto La Piovra", La Repubblica, 28 novembre 2009).
  • Se c'è una persona che per indole, sensibilità, mentalità, formazione, cultura ed impegno politico, è lontanissima dalla mafia questa persona sono io. (citato in Berlusconi: "Da Forza Italia al Pdl io ho fatto più di tutti contro la mafia", La Repubblica, 29 novembre 2009)
  • [Rivolgendosi ad Aleksandr Lukašenko, durante una visita ufficiale in Bielorussia] Grazie anche alla sua gente, che so che la ama: e questo è dimostrato dai risultati delle elezioni che sono sotto gli occhi di tutti (citato in Berlusconi a Lukashenko: il popolo ti ama. E lui apre a Berlusconi gli archivi Kgb, Corriere della sera, 29 novembre 2009)

2010

  • [Commentando il dato sull'aumento della corruzione in misura del +229%] Non credo ci siano dubbi sul fatto che chi sbaglia e commette dei reati non possa pretendere di restare in nessun movimento politico. (citato in Berlusconi: «Chi commette reati non può restare in alcun movimento politico», Corriere della sera, 18 febbraio 2010)
  • Ci aspettano tre anni di lavoro. Tre anni nei quali, uscendo via via dalla crisi, attueremo le grandi riforme. Le riforme istituzionali, dalla riduzione del numero dei parlamentari, all'elezione diretta del premier o del presidente della Repubblica; la grande, grande, grande riforma della giustizia; la profonda riforma e l'ammodernamento del sistema fiscale, la questione del federalismo. Continueremo con la stessa determinazione la lotta contro la mafia e la criminalità organizzata. Vogliamo dare più sicurezza per i cittadini, vogliamo arrivare ad avere meno tasse, meno burocrazia, più infrastrutture e più verde. Vogliamo anche vincere il cancro che colpisce ogni anno 250mila italiani e che riguarda quasi due milioni di nostri cittadini. (citato in Berlusconi: «Sconfiggeremo anche il cancro», Il Messaggero, 20 maggio 2010)
  • Oso citarvi una frase di colui che era considerato come un grande dittatore, e cioè Benito Mussolini. Nei suoi diari ho letto recentemente questa frase: dicono che ho potere, ma io non ho nessun potere, forse ce l'hanno i gerarchi ma non lo so. Io so che posso solo ordinare al mio cavallo di andare a destra o di andare a sinistra e di questo posso essere contento. (conferenza stampa del vertice OCSE di Parigi; citato in il manifesto, 28 maggio 2010, p. 4)
  • Stamani in albergo volevo farmi una ciulatina con una cameriera. Ma la ragazza mi ha detto: "Presidente, ma se lo abbiamo fatto un'ora fa...". Vedete che scherzi che fa l'età? (l'Unità, 4 luglio 2010)
  • [...] invocando la loro libertà come se fosse un diritto che prescinde dai diritti degli altri. [...] in democrazia non esistono diritti assoluti, perché ciascun diritto incontra il proprio limite negli altri diritti egualmente meritevoli di tutela che, in caso della privacy, sono prioritariamente meritevoli di tutela. [...] Un principio elementare della democrazia ma che la stampa italiana, nella sua maggioranza, ha deciso di ignorare. (citato in Berlusconi all'attacco: "La libertà di stampa non è un diritto assoluto", La Stampa, 10 luglio 2010)
  • Medvedev e Putin sono un dono di Dio per il vostro Paese. (11 settembre 2010[11])
  • io sono uno... che non fa niente che possa essere assunto come notizia di reato... quindi... io sono assolutamente tranquillo... a me possono dire che scopo... è l'unica cosa che possono dire di me... è chiaro?... Quindi io... mi mettono le spie dove vogliono... mi controllano le telefonate... non me ne fotte niente... io... tra qualche mese me ne vado per i cazzi miei... da un'altra parte e quindi... vado via da questo paese di merda... di cui... sono nauseato... punto e basta. (Intercettazione del 13 luglio 2010, «Me ne vado da questo paese di m...» Lo sfogo di Berlusconi con Lavitola, Corriere della sera, 1 settembre 2011)
  • Diffidate da coloro che non sanno ridere. (Intervista di Giorgia Meloni – Atreju 2010)
  • [Sul caso Ruby] Sono fatto così da sempre, qualche volta mi capita di guardare in faccia una bella ragazza, ma è meglio essere appassionato di belle ragazze che gay. (citato in Berlusconi. Meglio guardare belle ragazze che essere gay, AGINews, 2 novembre 2010)
  • [Alessandro Del Piero] È straordinario, magari potesse concludere la carriera al Milan. (citato in Berlusconi pazza idea «Voglio Del Piero», gazzetta.it, 4 novembre 2010)
  • I veri studenti sono a casa studiare. In piazza ci sono solo i centri sociali e gli studenti fuori corso. (citato in Berlusconi: "I veri studenti a casa a studiare" Pd: "Provocazione". Pdl: "Stanno coi violenti", il Giornale, 30 novembre 2010)
  • Sapete perché sono sempre così carino con le signore? Deriva dall'anagramma del mio nome: l'unico boss virile. (citato in Berlusconi fa il galante con la Faenzi e ripete la sua gag: «Io unico boss virile», Corriere della sera, 18 dicembre 2010)
  • Io sono legato da amicizia vera con il presidente egiziano Mubarak, con il presidente libico Gheddafi e con il presidente della Tunisia Ben Ali. (23 dicembre 2010[11])

2011

  • Da quando mi sono separato da Veronica, ma non avrei mai voluto dirlo per non esporla mediaticamente, ho avuto uno stabile rapporto di affetto con una persona. Questa stessa persona che ovviamente era assai spesso con me, anche in quelle serate e che certo non avrebbe consentito che accadessero a cena, o nei dopo cena, quegli assurdi fatti che certi giornali hanno ipotizzato. (Berlusconi: «Mai pagato le donne. Dopo Veronica ho una relazione stabile», Corriere della sera, 16 gennaio 2011
  • [...] un presidente come Mubarak, che tutto l'Occidente, Stati Uniti in testa, ha sempre considerato come uomo saggio e punto di riferimento preciso per tutto il Medio Oriente (Egitto: Berlusconi, transizione senza rotture con Mubarak, Agenzia giornalistica italiana, Bruxelles, venerdì 4 febbraio 2011)
  • Assistiamo a questa vergogna, ormai siamo una Repubblica giudiziaria, commissariata dalle procure. (Claudio Tucci, Berlusconi: siamo una repubblica giudiziaria, commissariata dalle procure. No della Camera ai pm, Bruxelles, venerdì 4 febbraio 2011)
  • [Riferendosi a Mu'ammar Gheddafi, nel frangente delle sommosse popolari del febbraio 2011] No, non lo ho sentito. La situazione è in evoluzione e quindi non mi permetto di disturbare nessuno. (Libia: ancora sangue, oltre 80 vittime. Spari su un funerale a Bengasi: 15 morti, il Messaggero, 19 febbraio 2011)
  • [Sulle finalità della annunciata riforma della composizione della Corte costituzionale italiana] [...] in modo da evitare che si ripetano le situazioni oggi, quando il Parlamento discute una legge, la approva e se non piace ai magistrati di sinistra, la impugnano davanti alla Consulta che è costituita in prevalenza da giudici che provengono dalla sinistra e dunque le abroga anche se sono leggi giuste e giustissime. (19 febbraio 2011, Berlusconi: «Riformare la Consulta. Unità d'Italia, «giusto festeggiarla», Corriere della Sera', 19 febbraio 2011)
  • Credo che nessuno possa governare meglio di me. [...] La sinistra mi invidia il "bunga bunga" cioè il mio modo di vivere. Quando sono entrato alla Camera mi hanno accolto dicendo "bunba bunga" che vuol dire andiamo a divertirci, a ballare, a berci qualcosa. Anche la sinistra è stata conquistata da questo mio modo di vivere. (25 febbraio 2011, citato in Berlusconi: la sinistra invidiosa vuole partecipare al bunga bunga, il Messaggero, 25 febbraio 2011)
  • La storia del comunismo con oltre 100 milioni di morti alle nostre spalle non è ancora alle nostre spalle. Si sono trasformati in laburisti in Gran Bretagna, in socialdemocratici in Germania mentre quelli di casa nostra erano e sono tuttora comunisti. Ed è per questo che sono in campo. (citato in Berlusconi: «Ancora vivo il pericolo comunista», Corriere della sera, 26 febbraio 2011; visibile su YouTube)
  • [Nelle scuole pubbliche] gli insegnanti inculcano idee diverse da quelle che vengono trasmesse nelle famiglie. (citato ivi)
  • In un Paese civile un processo così durerebbe mezz'ora mentre lo portano per le lunghe trasformandolo in un processo mediatico. Io nella mia vita non ho mai fatto male a nessuno e non c'è una sola persona che può dimostrare il contrario. (citato in «Ho le prove, Ruby non era minorenne», Corriere della sera, 3 marzo 2011)
  • Dal momento in cui qualcuno ha avanzato la proposta di sottoporre Gheddafi al tribunale internazionale, credo in Gheddafi si sia radicata l'idea di restare al potere (citato in Libia, Berlusconi: "Gheddafi vuole restare al potere", l'Unione Sarda, 11 marzo 2011)
  • Sono addolorato per Gheddafi e mi dispiace. Quello che accade in Libia mi colpisce personalmente. (citato in Corriere della sera, 21 marzo 2011)
  • L'ho aiutata e le ho dato perfino la chance di entrare con una sua amica in un centro estetico. Doveva fornire un laser antidepilatorio. Costava, se ricordo bene, 45 mila euro anche se Ruby dice che gli euro erano 60 mila. Così ho dato l'incarico di darle questi soldi per sottrarla a qualunque necessità, per non costringerla alla prostituzione, ma per portarla nelle direzione contraria. (citato in La finzione di Berlusconi in aula: "I pm lavorano contro il Paese", la Repubblica, 12 aprile 2011)
  • La Minetti non è mai stata la mia igienista mentale [lapsus]. Mi ha convinto a candidarla Don Verzè, che voleva avere una persona di fiducia nella regione con la quale il suo ospedale ha dei contratti. (citato in Il Cavaliere gioca l'ultima carta: "Nel 2013 tocca ad Alfano", la Repubblica, 14 aprile 2011)
  • L'accadimento giapponese ha spaventato ulteriormente i nostri cittadini. Se fossimo andati oggi al referendum, non avremmo avuto il nucleare in Italia per tanti anni. Per questo abbiamo deciso di adottare la moratoria, per chiarire la situazione giapponese e tornare tra due anni a un'opinione pubblica conscia della necessità nucleare. Siamo assolutamente convinti che nucleare sia il futuro per tutto il mondo. L'energia nucleare è sempre la più sicura. (citato in Berlusconi: "Resta il futuro stop solo per paura gente", la Repubblica, 26 aprile 2011)
  • De Magistris? Un bell'uomo, ma un incapace totale. Senza nessuna sostanza politica: non ci può essere una persona senza testa sulle spalle che lo possa votare. Se uno lo vota poi va davanti allo specchio e deve dire "Sono senza cervello". (citato in Berlusconi: blocco mediatico contro di me, Corriere della sera, 25 maggio 2011)
  • Il signor de Magistris non ha nessuna esperienza, dove ha fatto il magistrato è stato censurato, gli è stata tolta la funzione di pubblico ministero, è stato trasferito di sede, è un incapace totale, un demagogo, un agitatore politico, un bell'uomo, piace magari alle donne, sa mostrarsi, ma non ha nessuna sostanza [...] Ha combinato degli sfraceli, anche calpestando i diritti delle persone contro cui ha avviato delle cause e va a dire: "non costruiremo il termovalorizzatore"; e come farete a risolvere il problema dei rifiuti? (citato in Cav: chi vota la sinistra scorda cervello a casa, Libero-news, 25 maggio 2011)
  • Quando sono andato in cabina per votare mi hanno dato un lenzuolo, ho avuto qualche difficoltà a trovare il simbolo del Pdl insieme alla ridda di altri simboli. Ho preso meno preferenze perché chi faceva la croce sopra al simbolo del Pdl con il nome della Moratti, poiché era riportato anche il mio nome, credeva di avermi dato la preferenza. (da Porta a porta; citato in Nuovo appello di Berlusconi: "Usa il cervello e vota per noi", Il Giornale, 25 maggio 2011)
  • Leonardo avrebbe terminato la Gioconda se qualcuno lo avesse preso sempre a schiaffi? (citato ibidem)
  • Noi abbiamo contro un blocco mediatico terrificante: i grandi giornali, a partire da Il Corriere della Sera che è il giornale di Milano, i tg privati come Sky e dieci programmi della Rai, la tv di stato pagata dagli italiani, che stanno con la sinistra. (citato ibidem)
  • Milano non può diventare una zingaropoli di campi rom, assediata dagli stranieri e che dà a questi stranieri extracomunitari anche il diritto di voto alle elezioni municipali. (23 maggio 2011; citato in Corriere della sera, 28 maggio 2011)
  • Milano non sarà la Stalingrado d'Italia. (da un videomessaggio trasmesso da Tg1, Tg2, Tg4, Tg5 e Studio Aperto, 21 maggio 2011; citato ibidem)
  • Abbiamo presentato la riforma della giustizia e per noi è fondamentale, perché in questo momento abbiamo quasi una dittatura dei giudici di sinistra. (parlando a Barack Obama al G8 di Deauville, 26 maggio 2011; citato ibidem)
  • [Sulla morte di Mu'ammar Gheddafi] Sic transit gloria mundi.[13] (citato in Berlusconi: «Sic transit gloria mundi», Corriere della sera, 20 ottobre 2011)
  • Lunga vita a Grillo. Il 95% dei suoi elettori sono voti sottratti alla sinistra. [...] A forza di togliere voti alla sinistra sta diventando il nostro miglior alleato... (citato in Berlusconi: «Lunga vita a Grillo, mio miglior alleato», l'Unità, 20 ottobre 2011)
  • Nella mia vita non sono mai stato bocciato. (citato in Berlusconi gela Sarkò: «Risate fuori luogo», il Giornale, 24 ottobre 2011)
  • Mi sembra che in Italia non ci sia una forte crisi. La vita in Italia è la vita di un Paese benestante, i consumi non sono diminuiti, per gli aerei si riesce a fatica a prenotare un posto, i ristoranti sono pieni. (citato in Il Pdl gela Berlusconi: ora fatti da parte. Al G20 premier aveva detto: vado avanti, Il Messaggero, 4 novembre 2011)
  • Con l'adozione dell'euro si sono verificati degli impoverimenti di una fascia consistente della popolazione italiana. Non è colpa dell'euro ma è colpa del cambio euro-lira fatto da quel governo che è stato penalizzante per l'Italia. (ibidem)

Citazioni non datate

  • Giuro sulla testa dei miei figli. (citato in Maria Latella, Berlusconi promette: vendo le mie aziende, Corriere della sera, 24 novembre 1994, p. 5; ricorrente)
  • Il cliente, il pubblico, è un bambino di undici anni, neppure tanto intelligente. (citato in Curzio Maltese, Come ti sei ridotto, Feltrinelli, Milano 2006)
  • Spaventa presidente del Consiglio? Ma andiamo... per misurare gli uomini bisogna vedere quello che hanno fatto. Spaventa prima crei le società che ho creato io, faccia lavorare 40 mila persone, magari vinca qualche coppa del mondo. E poi ne riparliamo. (Ansa, 9 marzo 1994[14])
  • La felicità è uno stato di grazia irraggiungibile che forse non esiste nella realtà terrena. È un qualche cosa a cui si tende, ma che non si riesce mai a raggiungere. (citato in Gianni Bisiach, Inchiesta sulla felicità, Rizzoli, 1987)
  • La mia amicizia con Craxi non è mai venuta meno, in nessun momento. (citato da Marco Travaglio su l'Unità, 31 agosto 2004)
  • Mi consenta![15]
  • Non ho scelto io la politica, mi è stata imposta dalla storia.[16]
  • Non si ottiene nulla senza applicazione e senza sacrifici.[17]
  • Se non vado in politica, mi mandano in galera e mi fanno fallire. (risposta di Berlusconi a Enzo Biagi e Indro Montanelli; citato in Marco Travaglio, Montanelli e il cavaliere. Storia di un grande e di un piccolo uomo, Garzanti Libri, Milano, 2004, ISBN 881160034-0)
  • [Ad una domanda sulla direzione presa dagli imprenditori emergenti] Siamo troppo presi dalla corsa per sapere dove andiamo. Del resto lei crede che gli Agnelli e i Pirelli lo sapessero quando fondarono le loro industrie? (citato in L'angoscia della Repubblica, la Repubblica, 19 maggio 1984)
  • Sono stato un po' secchione, ma se dicessi che mi piaceva fare i compiti mi verrebbe il naso di Pinocchio.[17]
  • Spero che questa mia esistenza terrena possa terminare mentre io sono teso a raggiungere un altro traguardo oltre la siepe. (citato in Gianni Bisiach, Inchiesta sulla felicità, Rizzoli, 1987)
  • Due ministri del governo Prodi vanno in Africa, su un'isola deserta, e vengono catturati da una tribù di indigeni. II capo tribù interpella il primo ostaggio e gli propone: "Vuoi morire o bunga-bunga?". II ministro sceglie: "Bunga-bunga". E viene violentato. II secondo prigioniero, davanti alla scelta, non indugia: "Voglio morire!". E il capo tribù: Va bene, prima bunga-bunga, poi morire.[18][19]

Senza fonte

  • Bertinotti è uno dei miei pochi avversari ad aver dimostrato rispetto nei miei confronti.
  • I giudici di Palermo scherzano con il fuoco. (riguardo alla condanna di Marcello Dell'Utri a 9 anni in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa, 11 dicembre 2004)
  • La relazione tra la mia esperienza di imprenditore e quella di politico risiede in un'unica parola: libertà. (ANSA)
  • Ventuno anni fa, quando prendemmo il Milan sull'orlo del fallimento, ci prefissammo un obiettivo: portare la squadra ai vertici in Italia, in Europa e nel mondo. Ebbene, ci siamo riusciti!

Note

  1. Intercettazione telefonica del 31 gennaio 1986 (ore 20.52) pubblicata su Peter Gomez, Marco Lillo, Marco Travaglio, Papi. Uno Scandalo Politico, Chiarelettere, 2009 p. 17
  2. a b c d Peter Gomez, Marco Travaglio, Le Mille Balle Blu, BUR – Biblioteca Universale Rizzoli.
  3. Frase pronunciata il 16 gennaio 1996
  4. Frase pronunciata il 16 gennaio 1996; attribuita originariamente da Berlusconi ad Oscar Luigi Scalfaro
  5. Interrompendo il presidente del Togo Gnassingbè Eyadéma mentre spiegava la tragedia del Malawi, dove 13 milioni di persone stanno morendo di fame.
  6. Dopo il discorso dell'ultimo oratore, che aveva appena spiegato come nel mondo ogni quattro minuti un bambino muoia di fame.
  7. Vedi la voce di Wikipedia.
  8. Elezioni: il potere della parolaccia dal sito dell'Enciclopedia italiana Treccani
  9. a b c d Registrazione video del discorso.
  10. Conferenza stampa congiunta a Palazzo Madama, Roma, 4 giugno 2008
  11. a b c d citato in Alessandro Capriccioli, Dittatore ti amerò, L'espresso, 21 febbraio 2011
  12. Riprendendo una frase simile di Vittorio Sgarbi
  13. "Così passa la gloria del mondo": vedi voce in Wikipedia: Sic transit gloria mundi.
  14. Errato «vinca qualche coppa dei campioni». Citato in Alberto Piccinini, Champions League, il manifesto, 28 maggio 2009, p. 10.
  15. Citato in Alessandro Amadori, Mi consenta. Metafore, messaggi e simboli. Come Silvio Berlusconi ha conquistato il consenso degli italiani, Libri Scheiwiller, Milano, 2002. ISBN 8876443142
  16. Marco Travaglio, Il Pollaio delle Libertà, Vallecchi
  17. a b Citato in Una storia italiana, a cura di Sandro Bondi, Mondadori.
  18. Riferita da Noemi Letizia al ''Corirere del Mezzogiorno come barzelletta preferita di Silvio Berlusconi: notizia e citazione sono riportate in Le feste di Ruby e il Bunga Bunga, Corriere della sera, 28 ottobre 2010.
  19. Ecco la bella Noemi, diciottenne che chiama Berlusconi «papi»ìì Corriere del Mezzogiorno, 28 aprile 2009.

Bibliografia

Voci correlate

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