Vincenzo Martucci: differenze tra le versioni

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* Il furto, sistematico, lo fa nella programmazione, che gestisce, come quando il tennis era noble art, alternando gara, allenamenti e riposo, e salvaguardando la naturale leggerezza con un orologio biologico davvero svizzero come lui, ed allungandosi così la carriera come nessuno dei gladiatori moderni potrà fare. [[Roger Federer|Roger]] prende il tempo al tennis di ieri, quello classico, della varietà di effetti e di traiettorie, e ruba il tennis a quello di oggi, colpendo in anticipo il famoso dritto e il rovescio in back, quello basso che non si vede.<ref>Da ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/premium/gas/2011/novembre/29/Ruba_tempo_Wimbledon_raddoppia_ga_10_111129213.shtml?login=ok&redirectMeNoLoop=true Ruba il tempo. A Wimbledon lo raddoppia]'', ''Gazzetta dello Sport'', 29 novembre 2011</ref>
* Il furto, sistematico, lo fa nella programmazione, che gestisce, come quando il tennis era noble art, alternando gara, allenamenti e riposo, e salvaguardando la naturale leggerezza con un orologio biologico davvero svizzero come lui, ed allungandosi così la carriera come nessuno dei gladiatori moderni potrà fare. [[Roger Federer|Roger]] prende il tempo al tennis di ieri, quello classico, della varietà di effetti e di traiettorie, e ruba il tennis a quello di oggi, colpendo in anticipo il famoso dritto e il rovescio in back, quello basso che non si vede.<ref>Da ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/premium/gas/2011/novembre/29/Ruba_tempo_Wimbledon_raddoppia_ga_10_111129213.shtml?login=ok&redirectMeNoLoop=true Ruba il tempo. A Wimbledon lo raddoppia]'', ''Gazzetta dello Sport'', 29 novembre 2011</ref>
* {{NDR|Su Federer}} Ma la cosa che sorprende di più in questo gentleman del tennis, che non urla e non protesta, non perde la calma e non fa scenate, cancellando certi brutti atteggiamenti che aveva da junior, non è la capacità di coprire ogni porzione di campo e di effettuare ogni tipo di colpo, non è la facilità con cui doma la potenza e la resistenza dei supermen della racchetta. Quello che meraviglia è la sua meraviglia, il suo rispetto per avversari che spesso ridicolizza.<ref>Da ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/ottobre/04/Federer_perfetto_voto_10_ga_10_0410043752.shtml Federer perfetto: voto 10]'', ''Gazzetta dello Sport'', 4 ottobre 2004</ref>
* {{NDR|Su Federer}} Ma la cosa che sorprende di più in questo gentleman del tennis, che non urla e non protesta, non perde la calma e non fa scenate, cancellando certi brutti atteggiamenti che aveva da junior, non è la capacità di coprire ogni porzione di campo e di effettuare ogni tipo di colpo, non è la facilità con cui doma la potenza e la resistenza dei supermen della racchetta. Quello che meraviglia è la sua meraviglia, il suo rispetto per avversari che spesso ridicolizza.<ref>Da ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/ottobre/04/Federer_perfetto_voto_10_ga_10_0410043752.shtml Federer perfetto: voto 10]'', ''Gazzetta dello Sport'', 4 ottobre 2004</ref>
* Perché Roger Federer è talmente diverso nella sua bellezza, talmente moderno e insieme classico, e quindi antico, che è l'unico campione a essere l'allenatore di se stesso. L'unico che non impone il proprio gioco - come altri dominatori del passato, da [[Björn Borg|Bjorn Borg]] a [[Ivan Lendl]] a [[Pete Sampras]] - ma è ancora più superiore e completo perché interpreta colpo su colpo nel modo migliore, quello ideale, più semplice apparentemente ma non per questo più facile tecnicamente, e propone all'avversario difficoltà enormi da superare. Come ben sanno gli avversari, soprattutto gli ultimi, massacrati sul cemento di New York insieme al loro blasone: dall'asso della risposta, [[Andre Agassi|Agassi]], al campione della volée, [[Tim Henman|Henman]], al guerriero [[Lleyton Hewitt|Hewitt]]. Come ben sa lui che, dovendosi paragonare a un calciatore, sceglie non a caso il campione della leggerezza: [[Zinedine Zidane]]. <ref>Da ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/settembre/14/Federer_extraterrestre_ga_10_0409145661.shtml Federer l'extraterrestre]'', ''Gazzetta dello Sport'', 14 settembre 2004</ref>
* Sua maestà Federer ha doti naturali che tutti vedono tradotte nei colpi, ma che partono dall'occhio e dalle gambe: l'anticipo incredibile che consente di decodificare il pericolo e di rispedirlo al mittente nel modo più complicato e inatteso; il fisico agile e reattivo, forte e resistente che porta sempre al posto giusto nel modo e nel momento giusto. Ecco spiegata l'inappuntabile grazia di Federer-Express. E il controllo dei nervi, la superiorità su persone (gli avversari) e cose (il punteggio, un errore, un colpo sfortunato).<ref>Da ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2005/luglio/04/giardino_Federer_magnifico_ga_10_0507042780.shtml Il giardino di Federer il magnifico]'', ''Gazzetta dello Sport'', 4 luglio 2005</ref>
* Sua maestà Federer ha doti naturali che tutti vedono tradotte nei colpi, ma che partono dall'occhio e dalle gambe: l'anticipo incredibile che consente di decodificare il pericolo e di rispedirlo al mittente nel modo più complicato e inatteso; il fisico agile e reattivo, forte e resistente che porta sempre al posto giusto nel modo e nel momento giusto. Ecco spiegata l'inappuntabile grazia di Federer-Express. E il controllo dei nervi, la superiorità su persone (gli avversari) e cose (il punteggio, un errore, un colpo sfortunato).<ref>Da ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2005/luglio/04/giardino_Federer_magnifico_ga_10_0507042780.shtml Il giardino di Federer il magnifico]'', ''Gazzetta dello Sport'', 4 luglio 2005</ref>



Versione delle 20:58, 8 dic 2011

Vincenzo Martucci (? – vivente), giornalista sportivo italiano.

Citazioni di Vincenzo Martucci

  • Il furto, sistematico, lo fa nella programmazione, che gestisce, come quando il tennis era noble art, alternando gara, allenamenti e riposo, e salvaguardando la naturale leggerezza con un orologio biologico davvero svizzero come lui, ed allungandosi così la carriera come nessuno dei gladiatori moderni potrà fare. Roger prende il tempo al tennis di ieri, quello classico, della varietà di effetti e di traiettorie, e ruba il tennis a quello di oggi, colpendo in anticipo il famoso dritto e il rovescio in back, quello basso che non si vede.[1]
  • [Su Federer] Ma la cosa che sorprende di più in questo gentleman del tennis, che non urla e non protesta, non perde la calma e non fa scenate, cancellando certi brutti atteggiamenti che aveva da junior, non è la capacità di coprire ogni porzione di campo e di effettuare ogni tipo di colpo, non è la facilità con cui doma la potenza e la resistenza dei supermen della racchetta. Quello che meraviglia è la sua meraviglia, il suo rispetto per avversari che spesso ridicolizza.[2]
  • Perché Roger Federer è talmente diverso nella sua bellezza, talmente moderno e insieme classico, e quindi antico, che è l'unico campione a essere l'allenatore di se stesso. L'unico che non impone il proprio gioco - come altri dominatori del passato, da Bjorn Borg a Ivan Lendl a Pete Sampras - ma è ancora più superiore e completo perché interpreta colpo su colpo nel modo migliore, quello ideale, più semplice apparentemente ma non per questo più facile tecnicamente, e propone all'avversario difficoltà enormi da superare. Come ben sanno gli avversari, soprattutto gli ultimi, massacrati sul cemento di New York insieme al loro blasone: dall'asso della risposta, Agassi, al campione della volée, Henman, al guerriero Hewitt. Come ben sa lui che, dovendosi paragonare a un calciatore, sceglie non a caso il campione della leggerezza: Zinedine Zidane. [3]
  • Sua maestà Federer ha doti naturali che tutti vedono tradotte nei colpi, ma che partono dall'occhio e dalle gambe: l'anticipo incredibile che consente di decodificare il pericolo e di rispedirlo al mittente nel modo più complicato e inatteso; il fisico agile e reattivo, forte e resistente che porta sempre al posto giusto nel modo e nel momento giusto. Ecco spiegata l'inappuntabile grazia di Federer-Express. E il controllo dei nervi, la superiorità su persone (gli avversari) e cose (il punteggio, un errore, un colpo sfortunato).[4]

Note

  1. Da Ruba il tempo. A Wimbledon lo raddoppia, Gazzetta dello Sport, 29 novembre 2011
  2. Da Federer perfetto: voto 10, Gazzetta dello Sport, 4 ottobre 2004
  3. Da Federer l'extraterrestre, Gazzetta dello Sport, 14 settembre 2004
  4. Da Il giardino di Federer il magnifico, Gazzetta dello Sport, 4 luglio 2005