Papa Pio XII: differenze tra le versioni

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Micione (discussione | contributi)
m Annullata la modifica 440151 di 93.58.146.167 (discussione), rimozione di fonte immotivata
Donluca (discussione | contributi)
convenzioni
Riga 1: Riga 1:
[[Immagine:Pio XII Pacelli.jpg|thumb|Pio XII]]
[[Immagine:Pio XII Pacelli.jpg|thumb|Pio XII]]
Al secolo '''Maria Giuseppe Giovanni Eugenio Pacelli''' (1876 – 1958), Papa della Chiesa Cattolica Romana.
'''Pio XII''' al secolo '''Maria Giuseppe Giovanni Eugenio Pacelli''' (1876 – 1958), papa della Chiesa cattolica.


==Citazioni di Pio XII==
==Citazioni di Pio XII==

Versione delle 11:29, 10 gen 2012

Pio XII

Pio XII al secolo Maria Giuseppe Giovanni Eugenio Pacelli (1876 – 1958), papa della Chiesa cattolica.

Citazioni di Pio XII

  • Al molto onorando signor Adolf Hitler, Fürer e Cancelliere del Reich tedesco [...] Noi intendiamo assicurarla che restiamo intimamente affezionati al popolo tedesco affidato alle sue cure e che per esso imploriamo con sentimento paterno di Dio onnipotente quel vero bene che riceve dalla religione nutrimento e forza. [...] tutto abbiamo messo in opera per ordinare le relazioni fra Chiesa e Stato in reciproco accordo e in efficace collaborazione a vantaggio delle due parti, e per portarle a ulteriori vantaggi e sviluppi. [...] noi imploriamo per lei, molto onorando signore e per tutti i membri del suo popolo, con migliori auguri, la protezione del cielo e la benedizione di Dio onnipotente.
    Dato a Roma presso San Pietro, il 6 Marzo 1939, nel nostro primo anno di pontificato. (da lettera a Adolf Hitler del 6 Marzo 1939; citato in Paolo Pedote, 101 motivi per credere in Dio e non alla Chiesa, Newton Compton 2010)
  • Alla Madonna degli Emigranti: S.S.ma Vergine
    che gli esuli della Patria accompagni per le vie del mondo
    in cerca di lavoro e di pace, esperta anche tu dell'esilio,
    guarda pietosa il nostro stato e,
    benedicendo chi ci ospita, veglia, ti preghiamo,
    su quanti il bisogno disperde e l'altrui fratellanza accoglie
    associandoli ai propri sudori nelle più dure fatiche.  Se sai qual è la fonte di questa citazione, inseriscila, grazie. citazione necessaria
  • Ciò che testé è accaduto e ancora accade appariva al Nostro sguardo come una visione, quando, non essendo ancora scomparsa ogni speranza, nulla lasciammo intentato, nella forma suggeritaci dal Nostro apostolico ministero e dai mezzi a Nostra disposizione, per impedire il ricorso alle armi e tener aperta la via ad una intesa, onorevole per ambedue le parti. (dall'enciclica Summi Pontificatus, 20 ottobre 1939)
  • È però un fatto doloroso che oggi non si stima e non si possiede più la vera libertà. In queste condizioni la convivenza umana, come ordinamento di pace, è interiormente snervata ed esangue, esteriormente esposta ogni istante a pericoli. Coloro, per esempio, che nel campo economico o sociale vorrebbero tutto riversare sulla società, anche la direzione e la sicurezza della loro esistenza; o che attendono oggi il loro unico nutrimento spirituale quotidiano, sempre meno da loro stessi – vale a dire dalle loro proprie convinzioni e conoscenze – e sempre più, già preparato, dalla stampa, dalla radio, dal cinema, dalla televisione; come potrebbero concepire la vera libertà, come potrebbero stimarla e desiderarla, se non ha più posto nella loro vita? Essi cioè non sono più che semplici ruote nei diversi organismi sociali; non più uomini liberi, capaci di assumere e di accettare una parte di responsabilità nelle cose pubbliche. Perciò, se oggi gridano: Mai più la guerra!, come sarebbe possibile fidarsi di loro? Non è infatti la loro voce; è la voce anonima del gruppo sociale, nel quale si trovano impegnati. Questa è la condizione dolorosa, la quale inceppa anche la Chiesa nei suoi sforzi di pacificazione, nei suoi richiami alla consapevolezza della vera libertà umana, elemento indispensabile, secondo la concezione cristiana, dell'ordine sociale, considerato come organizzazione di pace. Invano essa moltiplicherebbe i suoi inviti a uomini privi di quella consapevolezza, ed anche più inutilmente li rivolgerebbe ad una società ridotta a puro automatismo. Tale è la purtroppo diffusa debolezza di un mondo che ama di chiamarsi con enfasi "il mondo libero". Esso si illude e non conosce se stesso (dal radiomessaggio del Natale 1951)
  • È stato giustamente notato che una delle caratteristiche dei romani, quasi un segreto della perenne grandezza della Città Eterna, è il rispetto alle tradizioni. Non che tale rispetto significhi il fossilizzarsi in forme superate dal tempo; bensì il mantener vivo ciò che i secoli hanno provato esser buono e fecondo. La tradizione, in tal modo, non ostacola menomamente il sano e felice progresso, ma è al tempo stesso un potente stimolo a perseverare nel sicuro cammino; un freno allo spirito avventuriero, incline ad abbracciare senza discernimento qualsiasi novità; è altresì, come suol dirsi, il segnale d'allarme contro gli scadimenti. (dal discorso di Pio XII ai professori ed allievi del Liceo Ennio Quirino Visconti, di Roma del 28/2/1957; citato in Discorsi e Radiomessaggi di Sua Santità Pio XII, Tipografia Poliglotta Vaticana, vol. XVIII, p. 803)
  • Gli uomini, così i singoli come la umana società, e il loro bene comune, sono sempre legati all'assoluto ordine dei valori stabilito da Dio. [...] Si verrebbe quindi a lederlo e a scardinare la difesa della pubblica moralità [...] se, per citare un esempio, si concedesse, senza riguardo a quell'ordine supremo, una incondizionata libertà alla stampa e al «film». Nel qual caso non si riconoscerebbe il diritto alla vera e genuina libertà; ma si verrebbe a legalizzare la licenza, se si permettesse alla stampa e al «film» di scalzare i fondamenti religiosi e morali della vita del popolo. Per comprendere ed ammettere un tale principio, non è neppure necessario di essere cristiani. Basta l'uso, non turbato dalle passioni, della ragione e del sano senso morale e giuridico. (dal Discorso al patriziato e alla nobiltà romana, 8 gennaio 1947)
  • Il sentimento della modestia si accompagna al sentimento della religione. (citato in Fulton J. Sheen, Tre per sposarsi, Edizioni Richter, Napoli 1964)
  • La bella musica è un linguaggio universale che parla direttamente da cuore a cuore, oltre i muri, oltre i confini delle nazioni. (citato in Salvino Chiereghin, La musica, divina armonia, SEI, Torino 1953.)
  • La natura ha dato, è vero, il desiderio istintivo del godimento e lo approva nelle legittime nozze, ma non come fine a se stesso, bensì insomma per il servizio della vita. (da Discorso al Congresso Unione Cattolica Italiana Ostretiche del 1951)
  • Non è esagerato affermare che il futuro della società moderna e la stabilità della sua vita interiore dipendono in gran parte dal mantenimento di un equilibrio tra la forza delle tecniche di comunicazione e la capacità di reazione dell'individuo. (dal discorso del 17 febbraio 1950)
  • Nulla è perduto con la pace: tutto può esserlo con la guerra! (dal discorso radiofonico del 24 agosto del 1939)
  • Ogni donna è destinata ad essere madre [...] A questo fine il Creatore ha ordinato tutto l'essere proprio della donna, il suo organismo, ma anche più il suo spirito e soprattutto la sua squisita sensibilità. Di guisa che la donna veramente tale, non può altrimenti vedere né comprendere a fondo tutti i problemi della vita umana che sotto l'aspetto della famiglia. (da Discorso agli sposi)
  • Per la paternità universale, che che è propria del nostro ufficio, formiamo nell'intimo del cuore il voto ardente che siano risparmiati all'Europa, grazie alle tue iniziative, alla fermezza, al tuo animo di italiano, più vaste rovine e più numerosi lutti; e in particolar modo sia risparmiata al nostro popolo e al tuo diletto paese una così grande calamità. (da una lettera a Benito Mussolini; citato in Gianni Padoan, La grande crociata di Pio XII, Historia, n. 145, dicembre 1969, Cino del Duca)
  • Questo voto l'umanità lo deve alle centinaia di migliaio di persone, le quali, senza veruna colpa propria, talora solo per ragione di nazionalità o di stirpe, sono destinate alla morte o ad un progressivo deperimento. (dal radiomessaggio di Natale del 1942)
  • Un mondo antico giace in frantumi. Veder sorgere al più presto da queste rovine un mondo nuovo, più sano, giuridicamente meglio ordinato, più in armonia con le sue esigenze della natura umana: tale è l'anelito dei popoli martoriati! (radiomessaggio del 1° settembre 1944; citato in Gianni Padoan, La grande crociata di Pio XII, Historia, n. 145, dicembre 1969, Cino del Duca)

Ad caeli Reginam

Incipit

Fin dai primi secoli della chiesa cattolica il popolo cristiano ha elevato supplici preghiere e inni di lode e di devozione alla Regina del cielo, sia nelle circostanze liete, sia, e molto più, nei periodi di gravi angustie e pericoli; né vennero meno le speranze riposte nella Madre del Re divino, Gesù Cristo, mai s'illanguidì la fede, dalla quale abbiamo imparato che la vergine Maria, Madre di Dio, presiede all'universo con cuore materno, come è coronata di gloria nella beatitudine celeste.

Citazioni

  • La sacra liturgia, che è lo specchio fedele dell'insegnamento tramandato dai Padri e affidato al popolo cristiano, ha cantato nel corso dei secoli e canta continuamente sia in Oriente che in Occidente le glorie della celeste Regina.
  • Nessun dubbio pertanto che Maria santissima sopravanzi in dignità tutta la creazione e abbia su tutti il primato, dopo il suo Figliuolo.
  • Nessuno dunque si reputi figlio di Maria, degno di essere accolto sotto la sua potentissima tutela, se sull'esempio di lei non si dimostrerà mite, giusto e casto, contribuendo con amore alla vera fraternità, non ledendo e nuocendo, ma aiutando e confortando.

Explicit

Desiderando moltissimo che la Regina e Madre del popolo cristiano accolga questi Nostri voti e rallegri della sua pace le terre scosse dall'odio, e a noi tutti mostri, dopo questo esilio, Gesù, che sarà la nostra pace e la nostra gioia in eterno, a voi, venerabili fratelli, e ai vostri fedeli, impartiamo di cuore l'apostolica benedizione, come auspicio dell'aiuto di Dio onnipotente e in testimonianza del Nostro amore.

[Pio XII, Ad caeli reginam. Sulla regalità della Madonna , Gregoriana Libreria Editrice, 1954]

Omelia Pasquale per la pace

Incipit

Poiché l'odierna solennità pastorale Ci riserva anche la gioia di rivolgere il Nostro paterno saluto a voi, degnissimo Senato della Chiesa, a voi, insigni rappresentanti dell'episcopato, della romana prelatura, del clero romano e degli ordini religiosi, a voi tutti, figli dilettissimi – per contenere la cui pia devozione questo immenso tempio è ormai divenuto angusto – non crediamo poter meglio iniziare il Nostro dire, che ripetendo la sublime parola che il Divino Maestro, uscito glorioso dala tomba, rivolgeva oggi stesso agli apostoli suoi: Pax vobis!

Citazioni

  • È diffuso nel mondo un senso di agitazione e di scontento: sembra regnare in molte regioni un pauroso squilibrio foriero di mali più gravi: gli animi son presi da ansia e sgomento quasi fosse alla vigilia di giorni peggiori. (p. 583)
  • La giustizia esige che l'autorità legittimamente costituita sia dai sudditi rispettata e obbedita: che le leggi siano sapientemente ordinate al bene comune e da tutti coscienziosamente osservate. (p. 585)

[Le encicliche sociali dei papi, da Pio IX a Pio XII, a cura di Igino Giordani, Editrice Studium, Roma 1948.]

Citazioni su Pio XII

  • Egli ha infatti sostenuto sistematicamente tutti i criminali fascisti, Mussolini, Franco, Pavelic e Hitler, anzi, nell'impiego di strumenti estremi di potere contro il «pericolo bolscevico» ha scorto addirittura «una missione e un compito essenziali». Già un anno prima dell'aggressione tedesca alla Russia mandò dei funzionari del Vaticano oltre il confine sovietico con la funzione di spie. (Karlheinz Deschner)
  • Nel giugno, i tedeschi, attaccando la Russia, si sforzano per ottenere l'adesione del Papa alla loro «crociata» contro gli atei. Pio XII si guarda dal lasciarsi sfuggire un giudizio di approvazione o di incoraggiamento alla guerra contro i comunisti, nella preoccupazione che la sua parola possa provocare più male che bene «alle popolazioni innocenti, curve sotto la verga degli oppressori». (Gianni Padoan)
  • Più che in ogni altra occasione, abbiamo avuto l'opportunità di sperimentare la grande compassione e la grande generosità di questo papa durante gli anni della persecuzione e del terrore, quando sembrava non ci fosse per noi più alcuna speranza. (Elio Toaff, in morte di Pio XII, 1958)

Altri progetti