Gianfelice Facchetti: differenze tra le versioni

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* La credibilità di [[Giacinto Facchetti|mio padre]] non può essere attaccata da quattro barboni, con tutto il rispetto per i barboni. Quando mio padre morì nel 2006 il suo nome fu iscritto al Famedio di Milano, segno che la memoria non è soltanto nostra ma è condivisa dalla città intera. Sono giorni di attacchi vili e volgari, il ricordo di mio padre va difeso insieme e con i denti. (citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/2010/04/21/news/facchetti_jr_barboni_calciopoli-3511321/ "Il ricordo di mio padre attaccato da 4 barboni"]'', ''repubblica.it'', 21 aprile 2010)
* La credibilità di [[Giacinto Facchetti|mio padre]] non può essere attaccata da quattro barboni, con tutto il rispetto per i barboni. Quando mio padre morì nel 2006 il suo nome fu iscritto al Famedio di Milano, segno che la memoria non è soltanto nostra ma è condivisa dalla città intera. Sono giorni di attacchi vili e volgari, il ricordo di mio padre va difeso insieme e con i denti. (citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/2010/04/21/news/facchetti_jr_barboni_calciopoli-3511321/ "Il ricordo di mio padre attaccato da 4 barboni"]'', ''repubblica.it'', 21 aprile 2010)


* Hanno scelto per noi, i colori del cielo e della notte... Sono passati cento anni e li ringraziamo ancora per aver fondato l'[[Football Club Internazionale Milano|Internazionale Football Club]]. Era la sera del 9 marzo 1908, erano poco più di quaranta: oggi siamo milioni. Si radunarono nel cuore di Milano, al ristorante L'orologio; erano ribelli e avevano un sogno, dare la possibilità a tutti, italiani e stranieri, di giocare a calcio per la stessa bandiera nerazzurra. Sono passati cento anni da quella sera, cento anni di passione e bellezza, cento anni di attese, di fantasie, cento anni di sfide, di vittorie e di orgoglio, di tantissimo orgoglio! Questa è la notte della memoria, e del futuro, del filo che unisce i campioni di ieri, di oggi e di domani; è la notte che sognavano in quel lontano 9 marzo, e che noi regaliamo ai nostri bambini. È la notte di tutti gli interisti, piccoli e grandi, vicini e lontani. Per cento di questi giorni, per cento di queste emozioni, per sempre solo Inter! Con i colori del cielo della notte, infinito amore eterna squadra mia! (dal [http://www.youtube.com/watch?v=5tXK7ItHzy0 monologo di Gianfelice Facchetti per il centenario dell'Inter], ''youtube.com'', 8 marzo 2008)
== ''Se no che gente saremmo'' ==
* Hanno scelto per noi, i colori del cielo e della notte... Sono passati cento anni e li ringraziamo ancora per aver fondato l'[[Football Club Internazionale Milano|Internazionale Football Club]]. Era la sera del 9 marzo 1908, erano poco più di quaranta: oggi siamo milioni. Si radunarono nel cuore di Milano, al ristorante L'orologio; erano ribelli e avevano un sogno, dare la possibilità a tutti, italiani e stranieri, di giocare a calcio per la stessa bandiera nerazzurra. Sono passati cento anni da quella sera, cento anni di passione e bellezza, cento anni di attese, di fantasie, cento anni di sfide, di vittorie e di orgoglio, di tantissimo orgoglio! Questa è la notte della memoria, e del futuro, del filo che unisce i campioni di ieri, di oggi e di domani; è la notte che sognavano in quel lontano 9 marzo, e che noi regaliamo ai nostri bambini. È la notte di tutti gli interisti, piccoli e grandi, vicini e lontani. Per cento di questi giorni, per cento di queste emozioni, per sempre solo Inter! Con i colori del cielo della notte, infinito amore eterna squadra mia!

* L'Inter per me è stata anche questo: preposizione semplice a cui la vita ha incrociato nel tempo complementi di caso e fortuna.

== Bibliografia ==
* Gianfelice Facchetti, ''Se no che gente saremmo. Giocare, resistere e altre cose imparate da mio padre Giacinto'', Longanesi, 2011. ISBN 9788830431966


==Altri progetti==
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Versione delle 15:37, 9 feb 2012

Gianfelice Facchetti, (1974 – vivente), attore, drammaturgo e regista teatrale italiano.

  • La credibilità di mio padre non può essere attaccata da quattro barboni, con tutto il rispetto per i barboni. Quando mio padre morì nel 2006 il suo nome fu iscritto al Famedio di Milano, segno che la memoria non è soltanto nostra ma è condivisa dalla città intera. Sono giorni di attacchi vili e volgari, il ricordo di mio padre va difeso insieme e con i denti. (citato in "Il ricordo di mio padre attaccato da 4 barboni", repubblica.it, 21 aprile 2010)
  • Hanno scelto per noi, i colori del cielo e della notte... Sono passati cento anni e li ringraziamo ancora per aver fondato l'Internazionale Football Club. Era la sera del 9 marzo 1908, erano poco più di quaranta: oggi siamo milioni. Si radunarono nel cuore di Milano, al ristorante L'orologio; erano ribelli e avevano un sogno, dare la possibilità a tutti, italiani e stranieri, di giocare a calcio per la stessa bandiera nerazzurra. Sono passati cento anni da quella sera, cento anni di passione e bellezza, cento anni di attese, di fantasie, cento anni di sfide, di vittorie e di orgoglio, di tantissimo orgoglio! Questa è la notte della memoria, e del futuro, del filo che unisce i campioni di ieri, di oggi e di domani; è la notte che sognavano in quel lontano 9 marzo, e che noi regaliamo ai nostri bambini. È la notte di tutti gli interisti, piccoli e grandi, vicini e lontani. Per cento di questi giorni, per cento di queste emozioni, per sempre solo Inter! Con i colori del cielo della notte, infinito amore eterna squadra mia! (dal monologo di Gianfelice Facchetti per il centenario dell'Inter, youtube.com, 8 marzo 2008)

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