Sāṃkhya Sūtra: differenze tra le versioni

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Creata pagina con ''''''Sāṃkhya Sūtra''''', testo indiano del XIV secolo. *Per la sua particolare natura (''svabhava''), lo spirito {{NDR|''puruṣa''}} è eterno (''nitya''), puro (''...'
 
mNessun oggetto della modifica
Riga 2: Riga 2:


*Per la sua particolare natura (''svabhava''), lo spirito {{NDR|''[[puruṣa]]''}} è eterno (''nitya''), puro (''çuddha''), illuminato (''buddha'') e libero (''mukta''). (I, 19; 2010, p. 347)
*Per la sua particolare natura (''svabhava''), lo spirito {{NDR|''[[puruṣa]]''}} è eterno (''nitya''), puro (''çuddha''), illuminato (''buddha'') e libero (''mukta''). (I, 19; 2010, p. 347)
*Il suo {{NDR|dello spirito}} modo di essere è tale che entrambe queste possibilità sono escluse<ref>Mortalità e immortalità; oppure libertà e asservimento</ref>. (I, 160; 2010, p. 43)
*Il suo {{NDR|dello spirito}} modo di essere è tale che entrambe queste possibilità sono escluse<ref>Mortalità e immortalità; oppure libertà e asservimento.</ref>. (I, 160; 2010, p. 43)
*Da [[Brahman]] al più piccolo filo d'erba, la Creazione (''srsti'') è per il bene dell'anima {{NDR|''puruṣa''}}, finché si giunga alla conoscenza suprema<ref>Nel Sāṃkhya la conoscenza suprema è quella che consente di comprendere la separazione che sussiste fra materia (''prakṛti'') e spirito (''puruṣa'').</ref>. (III, 47; 2010, p. 26)
*Da [[Brahman]] al più piccolo filo d'erba, la Creazione (''srsti'') è per il bene dell'anima {{NDR|''puruṣa''}}, finché si giunga alla conoscenza suprema<ref>Nel Sāṃkhya la conoscenza suprema è quella che consente di comprendere la separazione che sussiste fra materia (''prakṛti'') e spirito (''puruṣa'').</ref>. (III, 47; 2010, p. 26)
*Non esiste alcuna prova dell'esistenza di un Içvara {{NDR|Signore, [[Dio]]}} eterno; la deduzione della sua esistenza è impossibile, mancando un termine medio (''vyapti''). (V, 10-11; 2010, p. 350)
*Non esiste alcuna prova dell'esistenza di un Içvara {{NDR|Signore, [[Dio]]}} eterno; la deduzione della sua esistenza è impossibile, mancando un termine medio (''vyapti''). (V, 10-11; 2010, p. 350)

Versione delle 11:51, 15 feb 2012

Sāṃkhya Sūtra, testo indiano del XIV secolo.

  • Per la sua particolare natura (svabhava), lo spirito [puruṣa] è eterno (nitya), puro (çuddha), illuminato (buddha) e libero (mukta). (I, 19; 2010, p. 347)
  • Il suo [dello spirito] modo di essere è tale che entrambe queste possibilità sono escluse[1]. (I, 160; 2010, p. 43)
  • Da Brahman al più piccolo filo d'erba, la Creazione (srsti) è per il bene dell'anima [puruṣa], finché si giunga alla conoscenza suprema[2]. (III, 47; 2010, p. 26)
  • Non esiste alcuna prova dell'esistenza di un Içvara [Signore, Dio] eterno; la deduzione della sua esistenza è impossibile, mancando un termine medio (vyapti). (V, 10-11; 2010, p. 350)

Note

  1. Mortalità e immortalità; oppure libertà e asservimento.
  2. Nel Sāṃkhya la conoscenza suprema è quella che consente di comprendere la separazione che sussiste fra materia (prakṛti) e spirito (puruṣa).

Bibliografia

  • Mircea Eliade, Lo Yoga. Immortalità e libertà, a cura di Furio Jesi, traduzione di Giorgio Pagliaro, BUR, 2010.

Voci correlate