Wikiquote:Archivio delle citazioni del giorno/maggio: differenze tra le versioni

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+ Nicola II, al posto di Seneca che ne ha altre 4
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*'''[[Template:Qotd/28maggio|28 maggio]]:''' Comprendendo la realtà noi la trasformiamo; penetrando con l'intelligenza il male, noi lo dissolviamo. ([[Piero Martinetti]])
*'''[[Template:Qotd/28maggio|28 maggio]]:''' Comprendendo la realtà noi la trasformiamo; penetrando con l'intelligenza il male, noi lo dissolviamo. ([[Piero Martinetti]])
*'''[[Template:Qotd/29maggio|29 maggio]]:''' Tutte le tragedie finiscono con la morte, tutte le commedie con un matrimonio. ([[George Gordon Byron]])
*'''[[Template:Qotd/29maggio|29 maggio]]:''' Tutte le tragedie finiscono con la morte, tutte le commedie con un matrimonio. ([[George Gordon Byron]])
*'''[[Template:Qotd/30maggio|30 maggio]]:''' La via della salute non si vede che con gli occhi sani e fin dove l'animo giunga. ([[Carlo Michelstaedter]])
*'''[[Template:Qotd/30maggio|30 maggio]]:''' Una forma molto insidiosa di paura è quella che si maschera come buon senso o addirittura saggezza, condannando come sciocchi, inconsulti, insignificanti o velleitari i piccoli atti di coraggio quotidiani che contribuiscono a salvaguardare la stima per se stessi e la dignità umana. ([[Aung San Suu Kyi]])
*'''[[Template:Qotd/31maggio|31 maggio]]:''' Non c'è niente di meno visibile di ciò che è lontano, se non ciò che è troppo vicino. ([[Natalino Russo]])
*'''[[Template:Qotd/31maggio|31 maggio]]:''' Non c'è niente di meno visibile di ciò che è lontano, se non ciò che è troppo vicino. ([[Natalino Russo]])

Versione delle 16:09, 20 feb 2012


  • 1° maggio: Mi piace il lavoro, mi affascina. Potrei stare per ore seduto ad osservarlo... (Jerome Klapka Jerome)
  • 2 maggio: Un uomo forte non ha bisogno del potere; un debole ne viene schiacciato. (Nicola II di Russia)
  • 3 maggio: Un artista ha la morte sempre con sé, come un bravo prete il suo breviario. (Heinrich Böll)
  • 4 maggio: Quando i potenti litigano, ai poveri toccano i guai. (Fedro)
  • 5 maggio: Quasi sempre, in politica, il risultato è contrario alle previsioni. (François-René de Chateaubriand)
  • 6 maggio: Un uomo non dovrebbe mai vergognarsi di confessare di aver avuto torto; che poi è come dire, in altre parole, che oggi è più saggio di quanto fosse ieri. (Jonathan Swift)
  • 7 maggio: L'esempio non è la cosa che influisce di più sugli altri: è l'unica cosa. (Albert Schweitzer)
  • 8 maggio: Confessione e bugia sono la stessa cosa. Per poter confessare, si mente. Ciò che si è non lo si può esprimere, appunto perché lo si è; non si può comunicare se non ciò che non siamo, la menzogna. (Franz Kafka)
  • 9 maggio: La libertà non è un beneficio della cultura: era più grande prima di qualsiasi cultura, e ha subito restrizioni con l'evolversi della civiltà. (Sigmund Freud)
  • 10 maggio: I delitti dell'estrema civiltà sono certamente più atroci che quelli dell'estrema barbarie. (Jules Amédée Barbey d'Aurevilly)
  • 11 maggio: Quando ti viene voglia di criticare qualcuno, ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto i vantaggi che hai avuto tu. (Francis Scott Fitzgerald)
  • 12 maggio: È necessaria una buona memoria, dopo aver mentito. (Pierre Corneille)
  • 13 maggio: Soprattutto, siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualsiasi ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo. (Che Guevara)
  • 14 maggio: Ci sono due modi di diffondere luce: essere la candela oppure essere lo specchio che la riflette. (Edith Wharton)
  • 15 maggio: Le persone più silenziose sono di solito quelle che hanno la più alta opinione di sé. (William Hazlitt)
  • 16 maggio: C'è nei sogni, specialmente in quelli generosi, una qualità impulsiva e compromettente che spesso travolge anche coloro che vorrebbero mantenerli confinati nel limbo innocuo della più inerte fantasia. (Alberto Moravia)
  • 17 maggio: Che differenza corre tra scegliere ed essere scelto quando non possiamo fare altro che sottometterci alla scelta? (Edmond Jabès)
  • 18 maggio: La realtà è il più abile dei nemici. Lancia i suoi attacchi contro quel punto del nostro cuore dove non ce li aspettavamo e dove non avevamo preparato difese. (Marcel Proust)
  • 19 maggio: Se dovessi scegliere tra il tradire il mio paese e tradire il mio amico, spero di avere il fegato di tradire il mio paese. (Edward Morgan Forster)
  • 20 maggio: L'ignoranza è la palpebra dell'anima. La cali e puoi dormire e anche sognare. (Ugo Ojetti)
  • 21 maggio: Se ci guardiamo intorno, ci accorgiamo di essere circondati soltanto da ridicolaggine e meschinità. Quel che importa è sottrarsi a questa ridicolaggine e a questa meschinità. Fissare lo sguardo sull'eccelso! (Thomas Bernhard)
  • 22 maggio: Colui che conosce tutto, ma ignora se stesso, è privo di ogni cosa. (Vangelo di Tommaso)
  • 23 maggio: I ricordi ci uccidono. Senza memoria, saremmo immortali. (Gesualdo Bufalino)
  • 24 maggio: La democrazia divide gli uomini in lavoratori e fannulloni. Non è attrezzata per quelli che non hanno tempo per lavorare. (Karl Kraus)
  • 25 maggio: Vive la sua vita solo chi la osserva, la pensa e la dice: gli altri, è la vita che li vive. (Nicolás Gómez Dávila)
  • 26 maggio: Bere senza sete e far l'amore in ogni tempo, sono le uniche cose che ci distinguono dagli altri animali. (Pierre Beaumarchais)
  • 27 maggio: All'uomo intellettualmente dotato la solitudine offre due vantaggi: prima di tutto quello di essere con se stesso e, in secondo luogo, quello di non essere con gli altri. (Arthur Schopenhauer)
  • 28 maggio: Comprendendo la realtà noi la trasformiamo; penetrando con l'intelligenza il male, noi lo dissolviamo. (Piero Martinetti)
  • 29 maggio: Tutte le tragedie finiscono con la morte, tutte le commedie con un matrimonio. (George Gordon Byron)
  • 30 maggio: Una forma molto insidiosa di paura è quella che si maschera come buon senso o addirittura saggezza, condannando come sciocchi, inconsulti, insignificanti o velleitari i piccoli atti di coraggio quotidiani che contribuiscono a salvaguardare la stima per se stessi e la dignità umana. (Aung San Suu Kyi)
  • 31 maggio: Non c'è niente di meno visibile di ciò che è lontano, se non ciò che è troppo vicino. (Natalino Russo)