Scioglilingua italiani: differenze tra le versioni
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*A portapalazzo c'è un cane pazzo. Tò, pazzo cane, sto pezzo di pane. |
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*Al pozzo dei pazzi una pazza lavava le pezze. Andò un pazzo e buttò la pazza con tutte le pezze nel pozzo dei pazzi. |
*Al pozzo dei pazzi una pazza lavava le pezze. Andò un pazzo e buttò la pazza con tutte le pezze nel pozzo dei pazzi. |
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*Al pozzo di S.Pazzia, c'è un pazzo che mangia una pizza, una pazza che lava una pezza. Il Pazzo invita la pazza a mangiare la pizza; la pazza rifiuta, il pazzo s'infuria: piglia la pazza, la pezza e la pizza e butta nel pozzo. |
*Al pozzo di S.Pazzia, c'è un pazzo che mangia una [[pizza]], una pazza che lava una pezza. Il Pazzo invita la pazza a mangiare la pizza; la pazza rifiuta, il pazzo s'infuria: piglia la pazza, la pezza e la pizza e butta nel pozzo. |
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*Andavo a Lione cogliendo cotone, tornavo correndo cotone cogliendo. |
*Andavo a Lione cogliendo cotone, tornavo correndo cotone cogliendo. |
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*Andavo a Rapallo cogliendo cristallo, tornavo ridendo cristallo cogliendo. |
*Andavo a Rapallo cogliendo cristallo, tornavo ridendo cristallo cogliendo. |
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*Chi troppo in alto sal cade sovente precipitevolissimevolmente. |
*Chi troppo in alto sal cade sovente precipitevolissimevolmente. |
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*Date il pane al cane pazzo, date al pazzo cane il pane. |
*Date il pane al cane pazzo, date al pazzo cane il pane. |
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*In un palazzo ci sta un cane pazzo, tiè pazzo cane sto pezzo di pane. |
*In un palazzo ci sta un cane pazzo, tiè pazzo cane sto pezzo di pane. |
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*In un piatto poco cupo poco pepe cape. |
*In un piatto poco cupo poco pepe cape. |
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*Ipoteco un eco e compro un tricheco. |
*Ipoteco un eco e compro un tricheco. |
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*Ipoteco un polmone per comprar un melone. |
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*Ti che te taca tac, tàcheme i tac! Tàchete ti i to tac, che te taca tac anca ti! (dialetto Bellunese, trad.: Tu che attacchi tacchi, attaccami i tacchi! Attaccati tu i tuoi tacchi, che attacchi tacchi anche tu!) |
*Ti che te taca tac, tàcheme i tac! Tàchete ti i to tac, che te taca tac anca ti! (dialetto Bellunese, trad.: Tu che attacchi tacchi, attaccami i tacchi! Attaccati tu i tuoi tacchi, che attacchi tacchi anche tu!) |
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*Ti che te tachi i tachi, tàcame i tachi. Mi no che no te taco i tachi, tàchete ti i to tachi! (dialetto Trevigiano, trad.: Tu che attacchi i tacchi, attacca i miei tacchi. Io no che non ti attacco i tacchi, attaccati i tuoi tacchi!) |
*Ti che te tachi i tachi, tàcame i tachi. Mi no che no te taco i tachi, tàchete ti i to tachi! (dialetto Trevigiano, trad.: Tu che attacchi i tacchi, attacca i miei tacchi. Io no che non ti attacco i tacchi, attaccati i tuoi tacchi!) |
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*Tre tigri contro tre tigri. |
*Tre tigri contro tre tigri. |
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*Tre tozzi di pan secco in tre strette tasche stanno. |
*Tre tozzi di pan secco in tre strette tasche stanno. |
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*Un piatto di foglioni cotti, un piatto di cotti foglioni. |
*Un piatto di foglioni cotti, un piatto di cotti foglioni. |
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Versione delle 01:01, 15 giu 2006
- A portapalazzo c'è un cane pazzo. Tò, pazzo cane, sto pezzo di pane.
- Al pozzo dei pazzi una pazza lavava le pezze. Andò un pazzo e buttò la pazza con tutte le pezze nel pozzo dei pazzi.
- Al pozzo di S.Pazzia, c'è un pazzo che mangia una pizza, una pazza che lava una pezza. Il Pazzo invita la pazza a mangiare la pizza; la pazza rifiuta, il pazzo s'infuria: piglia la pazza, la pezza e la pizza e butta nel pozzo.
- Andavo a Lione cogliendo cotone, tornavo correndo cotone cogliendo.
- Andavo a Rapallo cogliendo cristallo, tornavo ridendo cristallo cogliendo.
- Apelle figlio d'Apollo fece una palla di pelle di pollo tutti i pesci vennero a galla per vedere la palla di pelle di pollo fatta da Apelle figlio d'Apollo.
- Caro conte chi ti canta tanto canta che t'incanta.
- Che i generali regolino i loro orologi.
- Chi troppo in alto sal cade sovente precipitevolissimevolmente.
- Date il pane al cane pazzo, date al pazzo cane il pane.
- In un palazzo ci sta un cane pazzo, tiè pazzo cane sto pezzo di pane.
- In un piatto poco cupo poco pepe cape.
- In una conca nuotano a rilento tre trote, cinque triglie e tinche cento.
- Ipoteco un eco e compro un tricheco.
- Ipoteco un polmone per comprar un melone.
- Nel pignatello piccolo poca pappa c'è.
- Nel pozzo dei pazzi c'era una pazza che lavava le pezze, venne il pazzo: buttò la pazza e le pezze nel pozzo dei pazzi.
- Orrore, orrore, un ramarro verde su un muro marrone!
- Quanti rami di rovere roderebbe un roditore se un roditore potesse rodere rami di rovere?
- Se il coniglio gli agli ti piglia, togligli gli agli e tagliagli gli artigli.
- Se l'arcivescovo di Costantinopoli si disarcivescostantinopolizzasse, vi disarcivescostantinopolizzereste voi?
- Se la serva non ti serve, a che serve che ti serva di una serva che non serve? Serviti di una serva che serve, e se questa non ti serve, serviti dei miei servi. Te lo dice il tuo servo Servo Servi.
- Se tre maniscalchi incoscienti maniscalcherebbero tre cavalli perdenti, tre cavalli perdenti maniscalcherebbero tre maniscalchi incoscienti.
- Sereno è, sereno sarà, se non sarà sereno si rasserenerà.
- Sopra il pozzo di San Pancrazio Pazzo c'era una pazza che lavava una pezza, venne il pazzo e disse alla pazza se la pizza lavò, la pazza disse "no" allora il pazzo, tutto impazzito, prese la pazza la pizza e la pezza e le gettò nel pozzo di San Pancrazio Pazzo.
- Sopra la panca la capra campa sotto la panca la capra crepa.
- Stizzisciticiti.
- Sul tagliere gli agli taglia, non tagliare la tovaglia, la tovaglia non è aglio e tagliarla è uno sbaglio!
- Ti che te taca tac, tàcheme i tac! Tàchete ti i to tac, che te taca tac anca ti! (dialetto Bellunese, trad.: Tu che attacchi tacchi, attaccami i tacchi! Attaccati tu i tuoi tacchi, che attacchi tacchi anche tu!)
- Ti che te tachi i tachi, tàcame i tachi. Mi no che no te taco i tachi, tàchete ti i to tachi! (dialetto Trevigiano, trad.: Tu che attacchi i tacchi, attacca i miei tacchi. Io no che non ti attacco i tacchi, attaccati i tuoi tacchi!)
- Tre tigri contro tre tigri.
- Tre tozzi di pan secco in tre strette tasche stanno.
- Trentatré trentini entrarono a Trento tutti e trentatré trotterellando.
- Un piatto di foglioni cotti, un piatto di cotti foglioni.
- Una rana rara e nera sulla rena errò una sera.
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