Princess Mononoke: differenze tra le versioni

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Versione delle 13:48, 16 mag 2012

Principessa Mononoke

Immagine Princess Mononoke logo.png.
Titolo originale

もののけ姫
Mononoke Hime

Lingua originale giapponese
Paese Giappone
Anno 1997
Genere Animazione
Regia Hayao Miyazaki
Soggetto Hayao Miyazaki
Sceneggiatura Hayao Miyazaki
Produttore Toshio Suzuki

La Principessa Mononoke, film d'animazione giapponese del 1997 di Hayao Miyazaki.

Frasi

Citazioni in ordine temporale.

  • In tempi remoti, la terra era coperta di foreste in cui. sotto le sembianze di immensi animali, si aggiravano da sempre gli spiriti della natura. Uomini e animali allora vivevano in armonia. (Narratore)
  • Ti prego, placa la tua furia! Sia tu dio o demone, io e la mia gente non ti abbiamo mai recato offesa! (Ashitaka)
  • Quel che le pietre dicono è molto grave. Lo spirito cinghiale è venuto da occidente, da molto lontano. Un potente veleno bruciava dentro di lui, provocandogli tali insopportabili dolori da mutarlo in demone assetato di vendetta. [...] Ashitaka, sei pronto ad affrontare le conseguenze del gesto che hai compiuto? [...] L'infezione si propagherà facendoti molto soffrire, e infine ti ucciderà. [...] Nulla può mutare la tua sorte. Puoi star qui ad aspettare la morte o andare incontro al tuo destino. [...] Questa è certamente opera di forze malvagie. Forze malvagie che operano in qualche luogo a occidente. Forse il fato vuole che tu vada a vedere cosa accade, con occhi non velati dall'odio. È la tua unica possibilità di salvezza. (Saggia madre)
  • [A proposito della condizione femminile] Padrona Eboshi non ha rispetto per le tradizioni, come non ha per gli dei. (Uomo della città del ferro)
  • Quando bisogna uccidere un dio, è meglio che lo faccia un altro. (Jigo)
  • Guardate, e imparate qualcosa. Vi mostrerò come si uccide un dio. Voi non avreste il coraggio di farlo, ma Eboshi non teme nulla. (Eboshi)
  • No, [lo spirito della foresta] non può morire, San. Egli è la vita stessa, e tutto quello a cui abbiamo assistito dovrebbe servire ad aprirci gli occhi. (Ashitaka)
  • Oggi ho capito che la foresta è sacra, e nessuno ha il diritto di profanarla. Dov'è Ashitaka? Dobbiamo tutto a lui e alla ragazza. Noi ricostruiremo questa città, ma sarà una città migliore. (Eboshi)
  • A quanto pare, la natura stavolta ha avuto la meglio. (Jigo)

Dialoghi

Citazioni in ordine temporale.

  • Eboshi: Che vorresti fare, straniero?
    Ashitaka [Dividendo E. e San in lotta]: La vita di questa ragazza mi appartiene. [San morde A.]
    Eboshi: Speri di renderla una docile moglie?
    Ashitaka: È lo stesso terribile demone a guidare sia te che lei. [San lo morde ancora, mostrando la maledizione del braccio.] Lo vedete? È odio: l'odio che lo spirito cinghiale ha riversato in me. Mi consuma le carni, e presto mi toglierà la vita. Non lasciate che l'odio condanni anche voi.
  • Moro: Gli alberi gridano quando vengono uccisi, ma gli umani non possono udire i loro gemiti. Io ascolto la foresta che si lamenta, mentre il proiettile che ho in corpo mi divora le carni. E penso a quella donna crudele, e al momento in cui potrò saltarle addosso e sbranarla.
    Ashitaka: Moro, gli umani impareranno a rispettare la foresta. Dobbiamo impedire lo scontro! [...] Che ne sarà di San? Non vorrai portarla a morire con te?
    Moro: Come gli altri umani sai pensare solo a te stesso. San è figlia mia e di questa foresta, e quando io e la foresta moriremo, anche lei morirà.
    Ashitaka: Devi lasciarla andare via, lei non è un lupo come te!
    Moro: [...] Invece di mangiarla io l'ho allevata e cresciuta, quindi purtroppo San non è né umana né lupo. Dove potrebbe andare a trovare rifugio?
    Ashitaka: Non lo so, ma io potrei restarle accanto. [...] Cercherei di allontanarla da tutto questo odio.
  • San: Non posso perdonare agli umani le cose orribili che hanno fatto.
    Ashitaka: È comprensibile. Torna pure a vivere nella tua foresta, San. Io resterò qui, per esserti vicino. Verrò a trovarti.

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