Spartacus (serie televisiva): differenze tra le versioni

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===Episodio 1, ''Il serpente Rosso''===
===Episodio 1, ''Il serpente Rosso''===


*'''Sura''': il consiglio ha deciso? <br > '''Spartacus''': andiamo in guerra. <br> '''Sura''': ho chiesto agli Dei di benedire la tua spada. <br> '''Spartacus''': quando annienteremo i Geti, non avrò più motivo di conservarla <br> '''Sura''': e che cosa farà il mio uomo senza la sua spada? <br> '''Spartacus''': coltiverò la terra, alleverò capre... farò dei figli <br> '''Sura''': non combatterai più? <br> '''Spartacus''': mai più. Resterò sempre al tuo fianco <br> '''Sura''': quando partirete? <br> '''Spartacus''': alle prime luci <br> '''Sura''': allora vieni a letto. Se una notte è quello che mi resta, ne voglio godere ogni minuto... <br>
*'''Sura''': il consiglio ha deciso? <br > '''Spartacus''': andiamo in [[guerra]]. <br> '''Sura''': ho chiesto agli [[Dei]] di benedire la tua spada. <br> '''Spartacus''': quando annienteremo i Geti, non avrò più motivo di conservarla <br> '''Sura''': e che cosa farà il mio uomo senza la sua spada? <br> '''Spartacus''': coltiverò la terra, alleverò capre... farò dei figli <br> '''Sura''': non combatterai più? <br> '''Spartacus''': mai più. Resterò sempre al tuo fianco <br> '''Sura''': quando partirete? <br> '''Spartacus''': alle prime luci <br> '''Sura''': allora vieni a letto. Se una notte è quello che mi resta, ne voglio godere ogni minuto... <br>


*'''Spartacus''': speravo di svegliarmi accanto alla mia donna. <br> '''Sura''': si è alzata presto per pregare, affinchè il suo sposo resti con lei. <br> '''Spartacus''': credevo fossimo d'accordo. <br> '''Sura''': sì, però... gli Dei mi hanno fatto avere una visione. Mentre dormivo. <br> '''Spartacus''': che cosa hai visto? <br> '''Sura''': il mio uomo in ginocchio, inchinato davanti a un grande serpente rosso, e intanto la vita defluiva dalle sue vene. <br> '''Spartacus''': che significato gli attribuisci? <br> '''Sura''': è un monito. Se tu andrai in guerra, il destino ha in serbo per te grandi sventure. <br> '''Spartacus''': i Geti venerano il lupo di montagna. Non tengono in nessun conto i serpenti. È soltanto un sogno. <br> '''Sura''': e se non lo fosse? <br> '''Spartacus''': ho dato la mia parola, Sura. Sangue e onore. È importante per un uomo. Ma nessuno mi impedirà di tornare fra le tue braccia, nè i Geti nè i Romani. E neanche gli Dei stessi. <br> '''Sura''': le notti stanno diventando così fredde... come farò a letto senza il tuo calore? <br> '''Spartacus''': alza la veste {{NDR|lei la alza e lui gli lega un lembo di stoffa attorno alla coscia}}. Pensami stretto alle tue cosce, il ricordo ci scalderà entrambi. <br> '''Sura''': uccidili tutti. <br> '''Spartacus''': lo farò per te. <br>
*'''Spartacus''': speravo di svegliarmi accanto alla mia donna. <br> '''Sura''': si è alzata presto per pregare, affinchè il suo sposo resti con lei. <br> '''Spartacus''': credevo fossimo d'accordo. <br> '''Sura''': sì, però... gli Dei mi hanno fatto avere una visione. Mentre dormivo. <br> '''Spartacus''': che cosa hai visto? <br> '''Sura''': il mio uomo in ginocchio, inchinato davanti a un grande serpente rosso, e intanto la vita defluiva dalle sue vene. <br> '''Spartacus''': che significato gli attribuisci? <br> '''Sura''': è un monito. Se tu andrai in guerra, il [[destino]] ha in serbo per te grandi sventure. <br> '''Spartacus''': i Geti venerano il lupo di montagna. Non tengono in nessun conto i serpenti. È soltanto un sogno. <br> '''Sura''': e se non lo fosse? <br> '''Spartacus''': ho dato la mia parola, Sura. Sangue e onore. È importante per un uomo. Ma nessuno mi impedirà di tornare fra le tue braccia, nè i Geti nè i Romani. E neanche gli Dei stessi. <br> '''Sura''': le notti stanno diventando così fredde... come farò a letto senza il tuo calore? <br> '''Spartacus''': alza la veste {{NDR|lei la alza e lui gli lega un lembo di stoffa attorno alla coscia}}. Pensami stretto alle tue cosce, il ricordo ci scalderà entrambi. <br> '''Sura''': uccidili tutti. <br> '''Spartacus''': lo farò per te. <br>


*'''Glabro''': vi chiediamo di allearvi con Roma, di impegnarvi come forze ausiliarie e di unirvi alla nostra campagna! <br> '''Spartacus''': fino a quando...? Ho chiesto fino a quando! <br> '''Glabro''': fino alla vittoria. <br> '''Spartacus''': e come sarà commisurata? Hanno già fatto sanguinose incursioni in passato, stuprando le nostre donne, uccidendo i nostri figli, ogni volta li abbiamo ricacciati indietro, e sono sempre tornati. <br> '''Membro del consiglio''': quest'uomo interviene a sproposito, ma non ha detto una parola che non sia vera. <br> '''Spartacus''': se decidiamo di unirci ai Romani, l'obiettivo deve essere chiaro: distruggere i Geti. Sterminarli. <br> '''Glabro''': d'accordo. Li stermineremo. <br>
*'''Glabro''': vi chiediamo di allearvi con [[Roma]], di impegnarvi come forze ausiliarie e di unirvi alla nostra campagna! <br> '''Spartacus''': fino a quando...? Ho chiesto fino a quando! <br> '''Glabro''': fino alla vittoria. <br> '''Spartacus''': e come sarà commisurata? Hanno già fatto sanguinose incursioni in passato, stuprando le nostre donne, uccidendo i nostri figli, ogni volta li abbiamo ricacciati indietro, e sono sempre tornati. <br> '''Membro del consiglio''': quest'uomo interviene a sproposito, ma non ha detto una parola che non sia vera. <br> '''Spartacus''': se decidiamo di unirci ai Romani, l'obiettivo deve essere chiaro: distruggere i Geti. Sterminarli. <br> '''Glabro''': d'accordo. Li stermineremo. <br>


*'''Albinio''': dimmi come si chiama quest'uomo. <br> '''Glabro''': non mi sono mai curato di chiederglielo. <br> '''Batiato''': da come combatte, mi ricorda il leggendario Re della Tracia. Spartacus, era il suo nome. <br>
*'''Albinio''': dimmi come si chiama quest'uomo. <br> '''Glabro''': non mi sono mai curato di chiederglielo. <br> '''Batiato''': da come combatte, mi ricorda il leggendario Re della Tracia. Spartacus, era il suo nome. <br>

Versione delle 23:05, 2 giu 2012

Spartacus

Serie TV

Immagine Spartacus logo.svg.
Titolo originale

Spartacus

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno

2010 – in produzione

Genere azione, storico, drammatico
Stagioni 2
Episodi 23
Ideatore Steven S. DeKnight
Rete televisiva Starz
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani


Spartacus, serie televisiva statunitense incentrata sulle gesta di Spartaco.

Stagione 1

Episodio 1, Il serpente Rosso

  • Sura: il consiglio ha deciso?
    Spartacus: andiamo in guerra.
    Sura: ho chiesto agli Dei di benedire la tua spada.
    Spartacus: quando annienteremo i Geti, non avrò più motivo di conservarla
    Sura: e che cosa farà il mio uomo senza la sua spada?
    Spartacus: coltiverò la terra, alleverò capre... farò dei figli
    Sura: non combatterai più?
    Spartacus: mai più. Resterò sempre al tuo fianco
    Sura: quando partirete?
    Spartacus: alle prime luci
    Sura: allora vieni a letto. Se una notte è quello che mi resta, ne voglio godere ogni minuto...
  • Spartacus: speravo di svegliarmi accanto alla mia donna.
    Sura: si è alzata presto per pregare, affinchè il suo sposo resti con lei.
    Spartacus: credevo fossimo d'accordo.
    Sura: sì, però... gli Dei mi hanno fatto avere una visione. Mentre dormivo.
    Spartacus: che cosa hai visto?
    Sura: il mio uomo in ginocchio, inchinato davanti a un grande serpente rosso, e intanto la vita defluiva dalle sue vene.
    Spartacus: che significato gli attribuisci?
    Sura: è un monito. Se tu andrai in guerra, il destino ha in serbo per te grandi sventure.
    Spartacus: i Geti venerano il lupo di montagna. Non tengono in nessun conto i serpenti. È soltanto un sogno.
    Sura: e se non lo fosse?
    Spartacus: ho dato la mia parola, Sura. Sangue e onore. È importante per un uomo. Ma nessuno mi impedirà di tornare fra le tue braccia, nè i Geti nè i Romani. E neanche gli Dei stessi.
    Sura: le notti stanno diventando così fredde... come farò a letto senza il tuo calore?
    Spartacus: alza la veste [lei la alza e lui gli lega un lembo di stoffa attorno alla coscia]. Pensami stretto alle tue cosce, il ricordo ci scalderà entrambi.
    Sura: uccidili tutti.
    Spartacus: lo farò per te.
  • Glabro: vi chiediamo di allearvi con Roma, di impegnarvi come forze ausiliarie e di unirvi alla nostra campagna!
    Spartacus: fino a quando...? Ho chiesto fino a quando!
    Glabro: fino alla vittoria.
    Spartacus: e come sarà commisurata? Hanno già fatto sanguinose incursioni in passato, stuprando le nostre donne, uccidendo i nostri figli, ogni volta li abbiamo ricacciati indietro, e sono sempre tornati.
    Membro del consiglio: quest'uomo interviene a sproposito, ma non ha detto una parola che non sia vera.
    Spartacus: se decidiamo di unirci ai Romani, l'obiettivo deve essere chiaro: distruggere i Geti. Sterminarli.
    Glabro: d'accordo. Li stermineremo.
  • Albinio: dimmi come si chiama quest'uomo.
    Glabro: non mi sono mai curato di chiederglielo.
    Batiato: da come combatte, mi ricorda il leggendario Re della Tracia. Spartacus, era il suo nome.

Episodio 2, Il giuramento dei gladiatori

  • Crisso: non mi dire... il cane Trace è ancora vivo.
    Barca: sarebbe lui, lo Spartacus di cui tutti celebrano la vittoria nell'arena?
    Spartacus: Spartacus? Ma il mio nome non è...
    Crisso: a nessuno qui interessa chi eri prima, Trace.
    Barca: se è per questo, non ci interessa neanche chi è adesso.
    Spartacus: dove ci troviamo?
    Ashur: nell'aldilà, amico mio, fuori dai suoi cancelli arrugginiti.
    Crisso: e tu sei l'ospite d'onore di Batiato, padrone della più grande palestra della città di Capua!
    Spartacus: palestra?
    Crisso: una scuola per gladiatori, dove gli uomini si trasformano in Dei: il sangue è la loro ambrosia, l'arena la loro montagna sacra. La più vera delle confraternite!
    Barca: se sopravviverete, tra qualche giorno tu e le altre reclute potrete unirvi a noi gladiatori, e fregiarvi del nostro marchio.
    Crisso: nel frattempo, possiamo offrirti qualcosa? Cibo, acqua... o forse dell'olio profumato per i piedi?!
    Spartacus: acqua, grazie. [risata generale]
    Crisso: oh, è lento anche di pensiero!
    Barca: che ti aspettavi da un Trace? Non senti il puzzo di pesce marcio?
    Crisso: sì, sono tutti così, a parte le loro femmine... quelle puzzano di piscio e di sterco.
    Spartacus: e tu chi saresti?
    Crisso: io sono il campione di Capua, il più eroico della mia razza: Crisso, il gallo invincibile!
    Spartacus: un gallo... questo spiega il motivo per cui puzzi come una femmina.
    Crisso: ora pensa a curare le tue ferite. Nutriti, riposati, e quando avrai recuperato le forze, riprenderemo questo argomento.
  • Maestro: che cosa c'è, sotto i vostri piedi? Rispondete! Kerza rispondi!
    Kerza: sabbia... [risata generale]
    Maestro: Crisso, che cos'hai sotto i piedi?
    Crisso: terra sacra, maestro. Irrorata da lacrime di sangue.
    Maestro: le vostre lacrime, il vostro sangue, le vostre misere vite qui dentro possono valere qualcosa. Ascoltate, imparate e forse vivrete... da gladiatori!
  • Maestro: un gladiatore non deve temere la morte: la abbraccia, la accarezza, la fotte. Ogni volta che entra nell'arena infila il suo arnese nelle fauci della bestia, e prega di aver finito prima che serri le sue mascelle! Nessuno di voi, cani randagi, resisterebbe un solo istante! Eccetto uno di voi... questo Trace, misero e malconcio, ne ha battuti quattro nell'arena, condannato a morte con nient'altro che una spada a cui affidare la propria vita. Lo hanno attaccato... ancora, e ancora, e ancora... ha sfidato la morte, il Fato, gli Dei stessi! Osservate quest'uomo, studiatelo, e rammentate che è solo una nullità! Un codardo, un ausiliario disertore! La sua vittoria nell'arena... illusoria come il suo coraggio! Egli ha sfidato gli uomini incapaci di Solonio, rivale del vostro padrone.
    Batiato: se avesse sfidato uno dei miei gladiatori, la sua testa giacerebbe molto lontana dal corpo.
  • Batiato: tu sei il più temibile tra gli animali, la tua furia nasce dal cuore. Che faresti per riabbracciare la tua sposa? Per il calore della sua pelle, il sapore delle sue labbra? Uccideresti?
    Spartacus: chiunque mi separasse da lei.
    Batiato: quanti uomini? Anche 100? Anche 1000?
    Spartacus: li ucciderei tutti.
    Batiato: e allora fallo nell'arena. Battiti per me, per onorare i miei avi. Dimostra il tuo valore, raggiungi la vetta, conquista la tua libertà, e quella della donna che hai perduto!
    Spartacus: io non ho perduto Sura. È stata portata via da Glabro.
    Batiato: l'uomo deve accettare il suo destino, o farsi annientare da esso.
    Spartacus: perchè dovrei mettere tutto il mio futuro, nelle mani di un altro romano?
    Batiato: per ciò che esse stringono [gli mostra il lembo di stoffa di Sura]. E' della tua sposa? Supera la prova finale di questa sera con onore e umiltà, chiamami padrone... e io ti aiuterò a ritrovarla! Sta a te decidere.
  • Batiato: ora la tua vita ha uno scopo. Promettimi fedeltà, recita il giuramento dei gladiatori.
    Spartacus: dedico il mio corpo, la mia mente, la mia volontà alla gloria di questa scuola e agli ordini del mio padrone, Batiato. Sopporterò di essere bruciato, legato, bastonato, trafitto da una lama per perseguire l'onore nell'arena.
    Batiato: Benvenuto nella confraternita!

Episodio 3, I vulcanalia

  • Maestro: Spartacus! Tu attacchi senza criterio! Il tuo avversario potrebbe trarne giovamento...
    Spartacus: non quando è sdraiato per terra.
    Maestro: le tue parole rispecchiano le tue azioni: sono prive di criterio [lo sgambetta facendolo cadere]
    Barca: tutti uguali questi Traci... finiscono sempre a terra a gambe all'aria!
    Crisso: il loro posto è quello.
  • Lucrezia: ho comprato questa nuova collana per il festino. Cosa provi guardandola?
    Crisso: mi ribolle il sangue, ma è falso attribuirne il merito alla collana.
    Lucrezia: e che cos'è che ti infuoca?
    Crisso: il candore della tua pelle, le tue labbra, e il piacere che promette il tuo corpo.
  • Crisso: non morire troppo in fretta!
    Gneo: io? Danzerò sulle tue ossa!
    Crisso: e come? Senza gambe?

Episodio 4, Le fosse dell'Ade

  • Batiato: mi hai preso per uno stolto? Mi hai disonorato! Eravamo d'accordo, tu avevi giurato: avresti seguito l'addestramento, mi avresti chiamato padrone e avresti obbedito alle regole, mentre io avrei cercato la tua preziosa moglie. Ma ti sei fatto vincere dalla fretta... la sfida al Maestro, le tue manovre per diventare l'avversario di Crisso, la tua prima lotta con Crisso, il campione della maledetta Capua!
    Spartacus: riconosco il mio errore.
    Batiato: errore? Dei del cielo! Tu avevi la folla in mano! Sei riuscito a sopravvivere combattendo contro 4 uomini di Solonio, il tuo nome era su tutte le bocche! E ora, dopo la tua disfatta con Crisso, viene pronunciato con disprezzo! Il tuo piccolo errore rende il ricongiungimento con la tua sposa molto problematico.
    Spartacus: hai avuto sue notizie?
    Batiato: so che il siriano a cui Glabro l'ha venduta era diretto a Nord. Ma dovrei essere un veggente per dirti dove.
    Spartacus: non devi smettere di cercarla.
    Batiato: prima infanghi il nostro onorevole patto e poi mi assilli con le tue pretese? Dimmi Trace: quali monete userai per riscattarla? E per il suo viaggio? Ti usciranno magicamente dall'ano? Se è così, forza, accovacciati!

Episodio 5, Scontro all'ultimo sangue

  • Spartacus: chi siamo per affrontare Theokoles, se non riusciamo neanche a battere il maestro?
    Crisso: l'avrei battuto una dozzina di volte, se non mi fossi stato tra i piedi.
    Spartacus: io sarò al tuo fianco in questo combattimento, Crisso.
    Crisso: solo perchè sarai al mio fianco con la spada e lo scudo, non ti devi considerare un gladiatore! Io mi batto per onorare queste mura, tu invece per abbandonarle!
    Spartacus: tu ti batti solo perchè sei uno schiavo... come me.
    Crisso: no! non sono come te! Io accetto il mio posto qui: è la mia vita. Ma tu... tu brami ancora una vita fuori dall'arena, con la donna di cui tutti abbiamo sentito parlare ancora accoccolata vicino a te. Ma non è altro che un sogno, Spartacus, un sogno e basta, e presto un giorno aprirai gli occhi alla verità: tu non lascerai mai questo posto, e la tua donna , se non è morta ormai, sarà già stata violentata da 100 soldati romani!
  • Spartacus: tu dici che l'Ombra colpisce anche quando è in difficoltà e quando arretra.
    Crisso: come facciamo a sconfiggerlo?
    Maestro: compiendo entrambe le azioni in contemporanea: pressarlo e difendersi, distrarlo e colpire, lottare come un sol uomo o morire in due.
  • Crisso: hai mai riflettuto sul perchè il grande Theokoles vuole degnarci della sua presenza?
    Spartacus: è ben ricompensato, Crisso.
    Crisso: l'Ombra ha già guadagnato una fortuna: non viene qui per denaro, viene per la gloria di affrontare il Campione di Capua, l'indomito Gallo!
    Spartacus: la gloria...
    Crisso: non c'è cosa più esaltante che assaporare la vittoria nell'arena.
    Spartacus: non hai alcuna motivazione oltre il massacro? Nessun sogno oltre la folla in delirio? Non hai nient'altro per cui combattere?
  • [Prima di scendere nell'arena e affrontare Theokoles] Crisso: la tua donna... è per lei che ti rifiuti di morire?
    Spartacus: sì!
    Crisso: forse c'è qualcosa, oltre la gloria....
  • Theokoles: Capua, vuoi che io cominci?

Episodio 6, Oscure trame

  • Ashur: non è stata una sorpresa da poco la sconfitta di Theokoles: la tua puntata su una conclusione così inaspettata, le quotazioni così sfavorevoli... Non è facile pagare una vincita di tale entità.
    Barca: non mi interessa se è facile oppure no! Mendica, ruba, uccidi, ma paga quello che mi devi o ti ritroverai con due gambe inutili e nulla in mezzo a cui appoggiarti!
  • Spartacus: pensavo di brindare per celebrare la vittoria.
    Maestro: io rendo onore alla tua vittoria con la preghiera.
    Spartacus: i tuoi insegnamenti mi hanno permesso di ritrovare la mia sposa: vorrei esprimere la mia gratitudine.
    Maestro: accetto con piacere il tuo sentimento, ma da molti anni le mie labbra non toccano vino.
    Spartacus: lo vietano i tuoi Dei?
    Maestro: no. È solo questione di disciplina.
    Spartacus: Sura mi ha sempre detto la stessa cosa.
    Maestro: è una donna saggia.
    Spartacus: molto più saggia del suo sposo. Se non fosse entrata nella mia vita...
    Maestro: e ora sta per farvi ritorno. Tu godi del favore degli Dei.
    Spartacus: Sura penserebbe lo stesso.
    Maestro: e tu invece?
    Spartacus: io e gli Dei percorriamo strade diverse, nonostante lei in più di un'occasione abbia cercato di farci incontrare.
    Maestro: saggia e comprensiva, ti è devota nonostante tutti i tuoi difetti.
    Spartacus: è l'unico motivo per cui il cuore batte nel mio petto.
    Maestro: provare un amore come questo è una fortuna alquanto rara.
    Spartacus: parli per esperienza?
    Maestro: sto pensando alla mia sposa. Il volto di lei è sempre nella mia mente.
    Spartacus: è ancora in vita?
    Maestro: nel mio ricordo. [...] Io non bevo alla tua vittoria, ma per la tua sposa e il suo prossimo arrivo la disciplina passa in secondo piano.
  • Spartacus: Sura sarà libera, in questa vita oppure nell'altra, con il suo uomo al fianco.
  • Batiato: le nostre fortune sono legate a Spartacus. Ho promesso di riunirlo alla sua sposa e, da uomo d'onore, ho mantenuto la parola.

Episodio 7, Io sono Spartacus

  • Crisso: non riesco ad alzarmi.
    Nevia: col tempo.
    Crisso: il tempo è il nemico del gladiatore.
    Nevia: però adesso è nostro alleato. La padrona ci ha dato una buona scusa per stare insieme, cogliamo questa benedizione nella sfortuna.
  • Maestro: Crisso! Stai meglio: le mie preghiere sono state ascoltate.
    Crisso: forse con qualche preghiera in più sarei tornato nell'arena tra gli uomini.
    Maestro: tornerai presto in mezzo ai tuoi fratelli.
    Crisso: quali fratelli? Nessuno è venuto a farmi visita; neanche Barca.
    Maestro: [rivolto a Nevia] non gliel'hai ancora detto?
    Nevia: me n'è mancata l'occasione.
    Crisso: è forse morto combattendo?
    Maestro: al contrario. Si è comprato la libertà.
    Crisso: la belva di Cartagine... Cos'è Barca, se non un gladiatore?
    Maestro: un uomo. Un uomo libero al di fuori di queste mura.
    Crisso: che idea ridicola. Quel gigante a guardia di greggi e di capre, oppure a zappare l'orto, con Pietro sempre al suo fianco.
    Maestro: lo ha lasciato qui.
    Crisso: per lui avrebbe rinunciato alla sua stessa vita.
    Maestro: [...] recupera in fretta le forze, voglio vederti con la spada in mano al più presto.
    Crisso: Barca libero, Spartacus campione... mi sono risvegliato in un mondo che non riconosco.
  • Varro: aggrapparsi alla vita fuori da queste mura è come vivere col cuore fuori dal petto, dovresti saperlo più degli altri!
  • Spartacus: Pietro si è impiccato nella sua cella.
    Gneo: mi mancherà... soprattutto la sua bocca sul mio uccello!
  • Batiato: stamattina vantavo il miglior reziario di tutta Capua, e adesso possiedo solamente ossa e pezzi di cervello sparsi tra le rocce! [...] Pietro? Non valeva niente, era un rifiuto umano!
    Spartacus: era un uomo, la sua vita aveva un valore.
    Batiato: mezza moneta al massimo! Gneo era un grande gladiatore, anni di vitto quotidiano e mi è costato una fortuna addestrarlo! Lui sì che aveva un valore.
    Spartacus: non era degno di vivere.
    Batiato: [gli dà un pugno] sono io che decido chi vive, non tu, non un maledetto schiavo!
  • Maestro: [rivolto ad Ashur] le versione contrastanti mi danno da pensare. Se scopro che c'è qualcosa che mi nascondi sulla partenza di Barca, ne dovremo riparlare.

Episodio 8, Il marchio della confraternita

  • Batiato: Solonio! Il mio cuore è colmo di gioia: speravo di vederti qui a comprare uomini da far massacrare da Spartacus.
  • Spartacus: ora non sei più tu il campione di Capua. Non sei tu che dai ordini: ora vieni dopo.
    Crisso: colui che viene dopo è sempre alle tue spalle. Tienilo bene a mente, campione!
  • Crisso: tu non hai idea di cosa sia un campione, di cosa sia un vero fratello! Tu stai solo recitando la tua parte, ma un giorno lo spettacolo finirà.
    Spartacus: la morte arriva per tutti. Provocami di nuovo ed otterrai la tua!
  • Crisso: i tuoi Dei... rispondono alle tue preghiere?
    Lucrezia: sono silenti.
    Crisso: allora spalanchiamo le porte del cielo e richiamiamo la loro attenzione!
  • Spartacus: tu uccideresti un altro Gallo per salvare un uomo che odi?
    Crisso: io non salvo Spartacus; salvo un fratello che ha il mio stesso marchio! Tu ti sei guadagnato una morte gloriosa e morirai con onore nell'arena.

Episodio 9, La maschera di Diana

  • Crisso: quando posso tornare nell'arena?
    Medico: è già un prodigio che tu possa ancora camminare tra i vivi...
    Crisso: ti ho chiesto quando.
    Medico: una settimana. Forse due.
    Crisso: domani.
    Medico: no, è ancora troppo presto!
    Crisso: [con sguardo minaccioso] domani.
    Medico: domani... allora...
  • Mira: tu continui a respingermi. Non ti piaccio abbastanza?
    Spartacus: non ho alcun desiderio di giacere con una donna a cui è stato ordinato di farlo.

Episodio 10, Scambio di favori

  • Spartacus: cerco di tenere lontani i pensieri che vanno oltre queste mura.
    Crisso: [rivolto a Varro] dovresti farlo anche tu. Un campione sogna solo di battersi nell'arena.
    Spartacus: ah sì? E cosa sogna, invece, chi è non più un campione?
    Crisso: di strappare il titolo al ladro che gliel'ha rubato!
    Spartacus: se sono un ladro, tutta Capua è testimone di quel furto, e non finisce di celebrarlo!
  • Batiato: [parlando di Ashur] il siriano saprebbe rubare le scarpe a un serpente, ma mai guidare una carica.
  • Nevia: le tue carezze mi sono mancate!
    Crisso: il pensiero delle tue mi consuma. Presto saranno di nuovo le mani del campione, quelle che sentirai su di te!

Episodio 11, La ferita

  • Batiato: Calavio macella la mia merce per un capriccio di quel vermiciattolo, calpesta le mie ambizioni, mi sbeffeggia in casa mia! No, è una perdita a dir poco inaccettabile! Un'onta che verrà ripagata con la stessa moneta.
  • Batiato: voglio guardarlo negli occhi e vedervi il riflesso del mio potere.
  • Maestro: il cuore pesante rallenta la spada.
  • Magistrato Calavio: tu sei un essere abietto, un uomo tollerato solamente perchè possiede Spartacus, il salvatore di Capua! Quando lui morirà, tu lo seguirai molto presto.
    Batiato: legato a una sedia, prossimo alla morte... e tuttavia continua a provocare!
  • Batiato: chi è privo d'onore non sospetta questa qualità in nessun altro!

Episodio 12, Rivelazioni

  • Spartacus: è una settimana che aspetto udienza. Il padrone dimentica chi è il suo campione?
    Maestro: invece sei tu che dimentichi il tuo ruolo. Lui è il padrone, e tu sei lo schiavo.
  • Spartacus: giuro che riuscirò a vendicarmi... o morirò nel tentativo!
  • Crisso: ogni mia vittoria avvicina il giorno in cui ti affronterò di nuovo nell'arena, quando riavrò la gloria che mi hai tolto.
    Spartacus: non esiste la gloria! Solo sangue sparso per il turpe diletto dei Romani!
    Crisso: e ruggiranno di piacere, quandò spargerò il tuo sangue sulla sabbia.
  • Crisso: il padrone ha deciso di espellerti dai quartieri riservati agli uomini?
    Ashur: no, non esattamente. Mi ha concesso l'uso di alcune stanze della villa, per servirlo in qualità di braccio destro.
    Crisso: di sicuro quello con cui si pulisce!
  • Spartacus: forse sarebbe meglio non essere più qui, quando le fiamme divamperanno.
    Agron: di cosa stai parlando?
    Spartacus: non parlo di nulla.
    Duro: questo nulla mi suona come un piano di fuga. Dimmi come questo nulla intende eludere la sorveglianza di Batiato e delle sue guardie.
    Spartacus: esiste solo un modo. Ucciderli tutti!

Episodio 13, Uccidiamoli tutti

  • Mira: era davvero così speciale, la tua sposa?
    Spartacus: era il mio sole. E non sorgerà mai più...
  • Enomao: il padrone mi libererà dagli obblighi della schiavitù per nominarmi suo lanista.
    Crisso: mai incarico fu più meritato.
    Enomao: insieme, riporteremo questa scuola agli antichi fasti, e Nevia tra le tue braccia. Spartacus è l'unico ostacolo sulla tua strada.
    Crisso: e allora deve cadere.
  • Agron: ma certo, che cosa ci vuole? Non devi far altro che convincere un uomo che ti odia ad abbracciare la tua causa.
  • Ilizia: per quanto ancora dovrò sopportare le tue offese?
    Lucrezia: fino a che avrò fiato per pronunciarle.
  • Spartacus: ti muovi bene, come se la frusta non ti avesse toccato.
    Crisso: il dolore viene annullato da quello che infliggi agli altri.
    Spartacus: ti voglio in forma, quando ci affronteremo.
    Crisso: è solo questo che vuoi da me? Rhaskos mi ha parlato del tuo piano. Quale febbre annebbia la tua mente da indurti a credere che potrei allearmi con te? O che rischierei la vita dei miei fratelli? Oppure la mia?
    Spartacus: è vita questa? Lontano dalla donna che ami?
    Crisso: non ho mai avuto una ragione più forte per vivere.
    Spartacus: conosco il tuo cuore, Crisso. Ho sentito il suo battito nel mio petto una volta.
    Crisso: allora sai che continuerò a vivere, finchè Nevia non tornerà da me.
    Spartacus: così come è tornata la mia donna? Batiato l'ha fatta uccidere. L'ho saputo dalla bocca del suo sicario prima di strozzarlo. Io vedrò la casa di Batiato in rovina, bagnerò la terra con il suo sangue!
    Crisso: anch'io lo farei, se potessi, ma purtroppo è impossibile. La mia fuga non sarebbe d'aiuto a Nevia. Come potrei riscattare la sua libertà, o anche solo trovarla, se fossi inseguito giorno e notte dai romani?
    Spartacus: unisciti a me. Ti giuro che la troveremo, insieme.
    Crisso: io so che in un'altra vita, tu e io saremmo stati come fratelli. Ma non in questa. Devo guadagnarmi la libertà nell'arena.
    Spartacus: allora ognuno è d'ostacolo alla causa dell'altro.
    Crisso: sono entrambe cause degne, ma se sarò sconfitto mi devi giurare che troverai Nevia e la renderai libera.
    Spartacus: e io voglio la tua parola, che se sarai tu a vincere, un giorno priverai Batiato della vita. Domani, quindi, uno di noi morirà.
    Crisso: temo che questo sia sempre stato il nostro destino.
  • Batiato: gli ospiti devono credere che lo scontro sia equilibrato, per non destare sospetti.
    Ashur: il veleno indebolirà Crisso, garantendo a Spartacus un vantaggio.
    Batiato: è portentoso. Una cosa così minuscola può far cadere una leggenda.
    Ashur: tutti gli uomini cadono. Soltanto il modo e il momento sono differenti.
  • Lucrezia: Oh Quinto! Questa città non ha mai avuto un uomo così valente... tuo padre sarebbe fiero di te.
    Batiato: quel bastardo sarebbe crepato d'invidia vedendosi superato dal figlio degenere!
  • Lucrezia: dimenticherò il passato. Tutto quello che chiedo in cambio è la verità: dimmi che Nevia non significava nulla per te.
    Crisso: quindi vuoi che dica una menzogna per compiacerti? [...] Sai, negli ultimi tempi... ho spesso sognato... di avere un figlio... da Nevia!
  • Spartacus: [rivolto a Crisso] unisciti a me, fratello! Insieme distruggeremo la maledetta casa di Batiato!
  • Crisso: [rivolto a tutti i gladiatori] uccidiamoli! Uccidiamoli tutti!
  • Enomao: Crisso! Cos'è questa pazzia?
    Crisso: Spartacus ci ha aperto gli occhi!
    Enomao: il Trace è un bastardo maledetto!
    Crisso: questa casa è maledetta! Batiato ha fatto uccidere la sua donna e la padrona mi ha condannato perchè ho spezzato il suo cuore malvagio!
    Enomao: ho dato la vita per la scuola di Batiato.
    Crisso: no, te l'hanno rubata invece, l'hanno rubata a tutti noi! Mi hai chiesto di avere fede in te, ora ti chiedo la stessa cosa! Riprenditi l'onore e aiutaci a distruggere questa casa!
  • Spartacus: che cosa vuoi fare? Abbracciare ancora tua moglie? Per sentire il calore della sua pelle? Il sapore dei suoi baci? Quanti uomini ucciderai? Cento? Mille? Ce n'è uno solo che ti separa da lei. Accarezzala, e dille che neanche gli Dei vi terranno divisi. Menti! Come hai mentito a me e alla mia donna!
    Batiato: Enomao! [Enomao non lo aiuta] tu non eri niente prima di incontrarmi! Ciò che sei ora lo devi a me, io ti ho dato i mezzi per accettare il tuo destino!
    Spartacus: e ora ne subirai le conseguenze! [gli taglia la gola]
  • Spartacus: l'ho fatto perchè era giusto. Sangue chiama sangue! Troppo a lungo abbiamo vissuto sotto il giogo impostoci dai nostri padroni... ebbene non sarà più così! Non assisterò più alla morte di un fratello per il divertimento dei romani, non vedrò più un altro cuore strappato dal petto di un uomo o un respiro spezzato per il loro capriccio! So che non tutti desideravate questo, ma ormai è fatta, non si torna indietro. Le vostre vite vi appartengono: andate per la vostra strada o unitevi a noi e insieme... faremo tremare Roma!

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