Creanza: differenze tra le versioni
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*Ambasciatore non porta pena. |
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*Cani e villani lasciano sempre l'uscio aperto. |
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*Chi ben non usa la cortesia, la guasta. |
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*Chi canta a tavola e a letto è matto perfetto. |
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*Chi dà per cortesia, dà con allegria. |
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*Chi entra senza essere chiamato, non si lagni se viene congedato. |
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*Chi ha creanza se la passa bene. |
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Versione delle 19:08, 6 lug 2006
Creanza, cortesia e beneducazione.
Proverbi italiani
- A tavola ed a tavolino si conosce la gente.
- Alla donna non si dice mai né brutta, né vecchia.
- All'assente ed al morto non si deve far torto.
- Ambasciatore non porta pena.
- Cani e villani lasciano sempre l'uscio aperto.
- Chi ben non usa la cortesia, la guasta.
- Chi canta a tavola e a letto è matto perfetto.
- Chi dà per cortesia, dà con allegria.
- Chi dice brutta ad una donna, commette un delitto che non sarà mai perdonato.
- Chi entra senza essere chiamato, non si lagni se viene congedato.
- Chi ha creanza se la passa bene.
- Chi non accetta non merita.
- Chi non ha discrezione non merita rispetto.
- Chi sta in ascolteria sente quel che non vorria.
- Chi vuota il bicchiere tutto in una volta, è un ubriacone; chi in due, è bene
- Cortesia di parole e mano al cappello, costano poco e fanno il buono e il bello.
- Cortesia e buoni costumi sono due buoni passaporti.
- Cortesia schietta, domanda non aspetta.
- Dove non sei chiamato, non andare.
- Dove non t'appartiene, né mal né bene.
- E meglio essere cortese morto, che villano vivo.
- E' più caro un "no grazioso, che un "sì" dispettoso.
- educato; chi in tre, appartiene ai superbi.
- I confronti sono sempre odiosi.
- Il carro vuoto deve cedere il passo al pieno.
- Il modo di dare vale assai più di ciò che si dà.
- Il tacere è rispondere a chi parla senza ragione.
- In caSa di galantuomini, prima le donne, poi gli uomini.
- In Chiesa ed in mercato ognuno è licenziato.
- La cortesia è la compagna inseparabile della virtù.
- La cortesia è noiosa a quelli che non la conoscono.
- La cortesia non costa nulla a chi la usa, e procura piacere a chi la riceve.
- La cortesia obbliga più di un prestito.
- La cortesia ottiene molto con poca spesa.
- La cortesia va innanzi alla bellezza.
- La molta cortesia fa temere che inganno vi sia.
- Le belle maniere accattivano la gente.
- Neanche il bovaro lavora bene se non s'inchina.
- Non bisogna ripescare tutte le secchie che cascano.
- Non domandare all'oste se ha buon vino.
- Non mettere il tuo cucchiaio nell'altrui zuppa.
- Non nominare la corda in casa dell'impiccato.
- Non rammentar la croce al diavolo.
- Non si può pigliare tutte le mosche che volano.
- Non si rammentano i morti a tavola.
- Nulla con la forza, tutto con l'amore.
- Ogni parola non vuol risposta.
- Parola cortese e mano al cappello non costano nulla e giovano assai.
- Parole di bocca e pietra gettata, chi le raccoglie perde la giornata.
- Quello che tu vuoi dire alla fine, dillo in principio.
- Respingere il dono è scortesia.
- Salutare è cortesia, rendere il saluto è obbligo.
- Salutare è cortesia, rispondere è obbligo.
- Siedi al tuo posto e nessuno può farti alzare.
- Tacere e ben trattare non fecero mai male a nessuno.
- Tre dita nella saliera è l'arma del contadino.
- Troppe cortesie puzzano d'inganno.
- Una cortesia è un fiore.
- Una cortesia ricerca l'altra.
- Usa cortesia con chicchessia.
- Vedere e non toccare è una bella cosa da imparare.
- Vince più cortesia che forza d'armi.
Bibliografia
- Annarosa Selene, Dizionario dei proverbi (2004), Pan libri. ISBN 8872171903