Nicola Zingaretti: differenze tra le versioni
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*Il lavoro è un diritto da rivendicare.<ref name=Costituzio02/> (dal discorso all'''Università La Sapienza'', Roma, 16 febbario 2012, 10:56) |
*Il lavoro è un diritto da rivendicare.<ref name=Costituzio02/> (dal discorso all'''Università La Sapienza'', Roma, 16 febbario 2012, 10:56) |
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*La [[scuola]] è anche il luogo nel quale quando un ragazzo/una ragazza esce, esce da cittadino, cioè cosciente di quello che è, cosciente delle proprie possibilità, cosciente del fatto che ha dei diritti e che ha dei doveri, e in questo le nozioni sui libri a volte non bastano.<ref name="Costituzio03">Citato nella registrazione presente e trascritta su Commons: [[:File:Zingaretti, Palazzo Chigi.ogg|Zingaretti, Palazzo Chigi.ogg]]</ref> (dal discorso alla ''Provincia di Roma'', Roma, 28 maggio 2012) |
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*[[Oscar Luigi Scalfaro]] […] uomo molto anziano, lucidissimo nella mente, un po' affaticato nel fisico, che pure trova il tempo e la voglia di re-incontrare i giovani e di dirgli "Oh, state in campo e combattete".<ref name=Costituzio03/> (dal discorso alla ''Provincia di Roma'', Roma, 28 maggio 2012) |
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*[C]hi ha responsabilità pubbliche e politiche lo fa non per gli altri e per una missione, ma lo fa per far carriera, per fare i soldi, per occupare una poltrona […] e la morte […] della [[politica]] è quando la politica diventa questo.<ref name=Costituzio03/> (dal discorso alla ''Provincia di Roma'', Roma, 28 maggio 2012) |
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*{{NDR|La [[Costituzione]]}} permette oggi a tutti noi (e questa è la seconda cosa) di fare delle cose che ora ci sembrano normali: uscire, comprarsi un giornale, scegliere un giornale, andare a votare o non andare a votare, dire Zingaretti è un cornuto […], ma non per questo se lo dico qualcuno mi arresterà o mi picchierà, costruirmi una mia associazione, decidere di non costruirla, cioè tutte cose che, grazie a loro {{NDR|coloro che l'hanno scitta}}, per noi sono normali, sono conquiste […].<ref name=Costituzio03/> (dal discorso alla ''Provincia di Roma'', Roma, 28 maggio 2012) |
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*[L]a [[Costituzione]] repubblicana, io penso, sia una carta da amare perché ci dà due cose fondamentali: dei diritti e dei doveri; quindi i paletti.<ref name=Costituzio03/> (dal discorso alla ''Provincia di Roma'', Roma, 28 maggio 2012) |
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*[O]gni giorno va conquistata e va realizzata; non è data, non ci sarà mai un momento nel quale tutti i diritti e tutti i doveri saranno affermati […].<ref name=Costituzio03/> (dal discorso alla ''Provincia di Roma'', Roma, 28 maggio 2012) |
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*{{NDR|Grazie alla [[Costituzione]]}} si rifiuta la cultura del lavoro che è un favore da chiedere a qualcuno: al politico, al potente di turno. Non è un favore da chiedere, il lavoro, è un diritto sancito dalla Costituzione […].<ref name=Costituzio03/> (dal discorso alla ''Provincia di Roma'', Roma, 28 maggio 2012) |
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Versione delle 22:21, 24 ago 2012
Nicola Zingaretti (1965 –), politico italiano.
Citazioni di Nicola Zingaretti
- Non ci sarà mai un momento della storia in cui la democrazia verrà data per sempre.[1] (dal discorso all'Università La Sapienza, Roma, 16 febbario 2012, 10:52, 10:55)
- Il lavoro è un diritto da rivendicare.[1] (dal discorso all'Università La Sapienza, Roma, 16 febbario 2012, 10:56)
- La scuola è anche il luogo nel quale quando un ragazzo/una ragazza esce, esce da cittadino, cioè cosciente di quello che è, cosciente delle proprie possibilità, cosciente del fatto che ha dei diritti e che ha dei doveri, e in questo le nozioni sui libri a volte non bastano.[2] (dal discorso alla Provincia di Roma, Roma, 28 maggio 2012)
- Oscar Luigi Scalfaro […] uomo molto anziano, lucidissimo nella mente, un po' affaticato nel fisico, che pure trova il tempo e la voglia di re-incontrare i giovani e di dirgli "Oh, state in campo e combattete".[2] (dal discorso alla Provincia di Roma, Roma, 28 maggio 2012)
- [C]hi ha responsabilità pubbliche e politiche lo fa non per gli altri e per una missione, ma lo fa per far carriera, per fare i soldi, per occupare una poltrona […] e la morte […] della politica è quando la politica diventa questo.[2] (dal discorso alla Provincia di Roma, Roma, 28 maggio 2012)
- [La Costituzione] permette oggi a tutti noi (e questa è la seconda cosa) di fare delle cose che ora ci sembrano normali: uscire, comprarsi un giornale, scegliere un giornale, andare a votare o non andare a votare, dire Zingaretti è un cornuto […], ma non per questo se lo dico qualcuno mi arresterà o mi picchierà, costruirmi una mia associazione, decidere di non costruirla, cioè tutte cose che, grazie a loro [coloro che l'hanno scitta], per noi sono normali, sono conquiste […].[2] (dal discorso alla Provincia di Roma, Roma, 28 maggio 2012)
- [L]a Costituzione repubblicana, io penso, sia una carta da amare perché ci dà due cose fondamentali: dei diritti e dei doveri; quindi i paletti.[2] (dal discorso alla Provincia di Roma, Roma, 28 maggio 2012)
- [O]gni giorno va conquistata e va realizzata; non è data, non ci sarà mai un momento nel quale tutti i diritti e tutti i doveri saranno affermati […].[2] (dal discorso alla Provincia di Roma, Roma, 28 maggio 2012)
- [Grazie alla Costituzione] si rifiuta la cultura del lavoro che è un favore da chiedere a qualcuno: al politico, al potente di turno. Non è un favore da chiedere, il lavoro, è un diritto sancito dalla Costituzione […].[2] (dal discorso alla Provincia di Roma, Roma, 28 maggio 2012)
Note
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