Macario di Gerusalemme: differenze tra le versioni

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{{NDR|AAVV, ''Liturgia horarum iuxta ritum Romanum'', Typis Polyglottis Vaticanis, ed. italiana, Roma, 1972}}
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Versione delle 21:09, 25 set 2012

San Macario di Gerusalemme (? – 334), vescovo ed apologeta.

Omelie

  • Cristo, re dei cieli e vero agricoltore, venendo verso l'umanità, devastata dal peccato, prese un corpo umano, e, portando la croce come strumento di lavoro, dissodò l'anima arida e incolta, ne strappò via le spine e i rovi degli spiriti malvagi, divelse il loglio del male e gettò al fuoco tutta la paglia dei peccati.
  • Guai all'anima che non ha in sé il vero timoniere, Cristo!
  • Osserva il cielo e la terra, il sole e la luna: quanto sono grandi! Eppure il Signore non si è compiaciuto di riposare in essi, ma soltanto nel cuore.
  • Povera quell'anima in cui non cammina il Signore, che con la sua voce ne allontani le bestie spirituali della malvagità!
  • Una casa, non più abitata dal padrone, rimane chiusa e oscura, cadendo in abbandono; di conseguenza si riempie di polvere e di sporcizia. Nella stessa condizione è l'anima che rimane priva del suo Signore.

[AAVV, Liturgia horarum iuxta ritum Romanum, Typis Polyglottis Vaticanis, ed. italiana, Roma, 1972]

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