August Strindberg: differenze tra le versioni

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==''La signorina Julie''==
==''La signorina Julie''==
*'''Jean''': C'è una differenza tra di noi.<br>'''Julie''': Perché tu sei un uomo e io una donna? Che differenza c'è?<br>'''Jean''': La differenza, tra un uomo e una donna.<ref name= Codignola>Tradotto da Luciano Codignola</ref>
*'''Jean''': C'è una differenza tra di noi.<br>'''Julie''': Perché tu sei un uomo e io una donna? Che differenza c'è?<br>'''Jean''': La differenza, tra un uomo e una donna.<ref name= Codignola>Tradotto da Luciano Codignola</ref>

:::'''''Jean''': För det är skillnad på oss!<br>'''Julie''': Därför att ni är man och jag kvinna? Vad är det då för skillnad?<br>'''Jean''': Samma skillnad – som – mellan man och kvinna! '' <ref name="runeberg.org">Testo in svedese preso dal {{cita web|url=http://runeberg.org/frkjulie/05.html|titolo=Progetto Runeberg.|lingua=sv|accesso=11 giugno 2009}}</ref>
*Amavo mio padre, ma presi le parti di mia madre, perché non conoscevo le circostanze. Avevo appreso da lei a odiare e diffidare degli uomini – lei odiava gli uomini. Ed io giurai che non sarei mai stata schiava di nessun uomo. ('''Julie''')<ref name= Codignola></ref>
*Amavo mio padre, ma presi le parti di mia madre, perché non conoscevo le circostanze. Avevo appreso da lei a odiare e diffidare degli uomini – lei odiava gli uomini. Ed io giurai che non sarei mai stata schiava di nessun uomo. ('''Julie''')<ref name= Codignola></ref>
:''Jag älskade min far, men jag tog parti för min mor, emedan jag icke kände omständigheterna. Av henne hade jag lärt hat mot mannen – ty hon hatade manfolk efter vad ni hört – och jag svor henne, att aldrig bli en mans slavinna.'' ('''Julie''')<ref name="runeberg.org"></ref>
*Ce ne sono ancora di barriere, fra noi, finché resteremo in questa casa – c'è il passato, c'è il conte – e non ho mai trovato nessuno che rispetti quanto lui – mi basta vedere i suoi guanti su una sedia e mi sento piccolo – mi basta sentire il campanello di sopra, e do uno scarto come un cavallo che prende paura – e adesso che vedo i suoi stivali, lì, rigidi e fieri, sento la schiena che s'incurva! ('''Jean''')<ref name= Codignola></ref>
*Ce ne sono ancora di barriere, fra noi, finché resteremo in questa casa – c'è il passato, c'è il conte – e non ho mai trovato nessuno che rispetti quanto lui – mi basta vedere i suoi guanti su una sedia e mi sento piccolo – mi basta sentire il campanello di sopra, e do uno scarto come un cavallo che prende paura – e adesso che vedo i suoi stivali, lì, rigidi e fieri, sento la schiena che s'incurva! ('''Jean''')<ref name= Codignola></ref>
:''Det finns skrankor mellan oss ännu, så länge vi vistas i detta hus – det finns det förflutna, det finns greven – och jag har aldrig träffat någon person, som jag har sådan respekt för – jag behöver bara se hans handskar ligga på en stol, så känner jag mig liten – jag behöver bara höra klockan däroppe, så far jag ihop som en skygg häst – och när jag nu ser hans stövlar stå där så raka och kavata, så drar det i ryggen på mig!'' ('''Jean''')
*Ma per me ho sempre avuto abbastanza rispetto da--- [...] -da non abbassarmi sotto la mia condizione! Provati a dire che la cuoca del conte è andata collo stalliere o col garzone dei maiali! Provati! ('''Kristin''')<ref name= Codignola></ref>
*Ma per me ho sempre avuto abbastanza rispetto da--- [...] -da non abbassarmi sotto la mia condizione! Provati a dire che la cuoca del conte è andata collo stalliere o col garzone dei maiali! Provati! ('''Kristin''')<ref name= Codignola></ref>
:''Jag har alltid haft så mycket aktning för mig själv--- [...] -Så att jag aldrig sänkt mig under mitt stånd. Kom och säg att grevens kokerska haft något med ryktaren eller svindrängen! Kom och säg det!'' ('''Kristin''') <ref name="runeberg.org"></ref>

*Mi prendo la libertà, di offrirti qui davanti la prima tragedia naturalistica del teatro svedese, e ti prego di non rifiutarla senza una profonda riflessione, o te ne pentirai più tardi, come dice il tedesco "Ceci datera" = questa opera rimarrà nella storia. P.S. La signorina Julie è la prima di tutta una serie di tragedie naturalistiche. ('''August Strindberg''' nella lettera a Bonnier<ref name= Codignola></ref>)
*Mi prendo la libertà, di offrirti qui davanti la prima tragedia naturalistica del teatro svedese, e ti prego di non rifiutarla senza una profonda riflessione, o te ne pentirai più tardi, come dice il tedesco "Ceci datera" = questa opera rimarrà nella storia. P.S. La signorina Julie è la prima di tutta una serie di tragedie naturalistiche. ('''August Strindberg''' nella lettera a Bonnier<ref name= Codignola></ref>)
:Härmed tar jag mig friheten att hembjuda Svenska Dramatikens första Naturalistiska Sorgespel, och jag ber Er icke lättsinnigt rata det att Ni sedan må ångra Er, ty, såsom Tysken säger: ceci datera! = detta stycke kommer att noteras i annalerna. Obs! Fröken Julie är N: o 1 af en blifvande serie nat. sorgespel.
*...forse potrebbe nascere una nuova arte drammatica e il teatro potrebbe tornare almeno ad essere un'istituzione per la ricreazione delle persone colte. Aspettando un siffatto teatro potremo ben scrivere per il cassetto e preparare il repertorio futuro. Io ho fatto un tentativo! Se non è riuscito, ci sarà abbastanza tempo per farne altri! ('''August Strindberg''' nella "prefazione alla Signorina Julie"<ref name= Codignola></ref>)
*...forse potrebbe nascere una nuova arte drammatica e il teatro potrebbe tornare almeno ad essere un'istituzione per la ricreazione delle persone colte. Aspettando un siffatto teatro potremo ben scrivere per il cassetto e preparare il repertorio futuro. Io ho fatto un tentativo! Se non è riuscito, ci sarà abbastanza tempo per farne altri! ('''August Strindberg''' nella "prefazione alla Signorina Julie"<ref name= Codignola></ref>)


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*August Strindberg, ''Gli isolani di Hemsö'', traduzione di Mario Gabrieli, Sansoni Editore, Firenze, 1966.
*August Strindberg, ''Gli isolani di Hemsö'', traduzione di Mario Gabrieli, Sansoni Editore, Firenze, 1966.
*August Strindberg, "La signorina Julie" - Teatro Naturalistico II, Introduzione e traduzione a cura di Luciano Codignola, Adelphi, 1982. ISBN 88-459-0508-X
*August Strindberg, "La signorina Julie" - Teatro Naturalistico II, Introduzione e traduzione a cura di Luciano Codignola, Adelphi, 1982. ISBN 88-459-0508-X
*August Strindberg, "Miss Julie" - Strindberg Plays:One, Introduzione e traduzione di Michael Meyer, Methuen, 1987. ISBN 978-0-413-52160-6


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Versione delle 20:56, 10 ott 2012

August Strindberg

Johan August Strindberg (1849 – 1912), scrittore, commediografo e pittore svedese.

Senza fonte

  • Chi si sente bene in terra è un porco!
  • L'amicizia può solo esistere fra persone che hanno interessi e punti di vista simili. Uomini e donne, per una convenzione sociale, sono nati con diversi interessi e punti di vista.
  • L'antipatia, la diversità di vedute, l'odio, il disprezzo, possono accompagnare il vero amore.
  • La società è un manicomio e i suoi guardiani sono i funzionari e la polizia.
  • Sogno, quindi esisto.
  • La terra è una colonia penitenziaria dove dobbiamo scontare la pena per i delitti commessi in un'esistenza anteriore.

La signorina Julie

  • Jean: C'è una differenza tra di noi.
    Julie: Perché tu sei un uomo e io una donna? Che differenza c'è?
    Jean: La differenza, tra un uomo e una donna.[1]
  • Amavo mio padre, ma presi le parti di mia madre, perché non conoscevo le circostanze. Avevo appreso da lei a odiare e diffidare degli uomini – lei odiava gli uomini. Ed io giurai che non sarei mai stata schiava di nessun uomo. (Julie)[1]
  • Ce ne sono ancora di barriere, fra noi, finché resteremo in questa casa – c'è il passato, c'è il conte – e non ho mai trovato nessuno che rispetti quanto lui – mi basta vedere i suoi guanti su una sedia e mi sento piccolo – mi basta sentire il campanello di sopra, e do uno scarto come un cavallo che prende paura – e adesso che vedo i suoi stivali, lì, rigidi e fieri, sento la schiena che s'incurva! (Jean)[1]
  • Ma per me ho sempre avuto abbastanza rispetto da--- [...] -da non abbassarmi sotto la mia condizione! Provati a dire che la cuoca del conte è andata collo stalliere o col garzone dei maiali! Provati! (Kristin)[1]
  • Mi prendo la libertà, di offrirti qui davanti la prima tragedia naturalistica del teatro svedese, e ti prego di non rifiutarla senza una profonda riflessione, o te ne pentirai più tardi, come dice il tedesco "Ceci datera" = questa opera rimarrà nella storia. P.S. La signorina Julie è la prima di tutta una serie di tragedie naturalistiche. (August Strindberg nella lettera a Bonnier[1])
  • ...forse potrebbe nascere una nuova arte drammatica e il teatro potrebbe tornare almeno ad essere un'istituzione per la ricreazione delle persone colte. Aspettando un siffatto teatro potremo ben scrivere per il cassetto e preparare il repertorio futuro. Io ho fatto un tentativo! Se non è riuscito, ci sarà abbastanza tempo per farne altri! (August Strindberg nella "prefazione alla Signorina Julie"[1])

Il sogno

  • Non esistono doveri gradevoli?
    Diventano gradevoli quando sono compiuti...
    Quando non esistono più... Il dovere è, quindi, tutto ciò che è spiacevole. Cosa è piacevole, allora?
    Ciò che è piacevole è peccato. [Dialogo fra la figlia e l'avvocato]
  • Tutta la vita è fatta solo di ripetizione...
  • Dobbiamo liberarli!
    Prova! Una volta è venuto un liberatore, ma fu inchiodato sulla croce. [Dialogo fra la figlia e il poeta]
  • Che non tutti possano vivere allo stesso modo, lo capisco, ma la differenza può essere tanto grande?
  • Cos'è la poesia?
    Non è la realtà, ma più della realtà... Non è un sogno, ma sognare da svegli... [Dialogo fra il poeta e la figlia]

Gli isolani di Hemsö

Incipit

Carlsson va a servizio e dà prova s'essere un volpone.
Arrivò come un acquazzone una sera d'aprile, con una boccia di Höganäs a tracolla. Clara e lotta erano venute a prenderlo con la barca da pesca all'approdo di Dalarö, ma ci volle un secolo prima che tutti fossero in barca. Dovevano passare dal bottegaio per una botte di catrame, dalla farmacia per l'unguento grigio del maiale, e poi alla posta per un francobollo; e poi giù alla svolta a lasciare il gallo a Fia Lövström in cambio di mezza libbra di refe per riparare i tramagli, e ora s'erano arenate alla locanda, dove Carlsson offriva il caffè e biscotti.

Citazioni

  • [...] chi va all'altro mondo è un santo e chi si sposa è un diavolo. (p. 101)
  • [...] pialla male sul legno stagionato, chi è avvezzo a quello fresco. (p. 109)

Note

  1. a b c d e f Tradotto da Luciano Codignola

Bibliografia

  • August Strindberg, Gli isolani di Hemsö, traduzione di Mario Gabrieli, Sansoni Editore, Firenze, 1966.
  • August Strindberg, "La signorina Julie" - Teatro Naturalistico II, Introduzione e traduzione a cura di Luciano Codignola, Adelphi, 1982. ISBN 88-459-0508-X

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