August Strindberg: differenze tra le versioni

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'''Johan August Strindberg''' (1849 – 1912), scrittore, commediografo e pittore svedese.
'''Johan August Strindberg''' (1849 – 1912), scrittore, drammaturgo e pittore svedese.


==Citazioni di August Strindberg==
==Citazioni di August Strindberg==
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Versione delle 21:09, 10 ott 2012

August Strindberg

Johan August Strindberg (1849 – 1912), scrittore, drammaturgo e pittore svedese.

Citazioni di August Strindberg

  • Mi prendo la libertà, di offrirti qui davanti la prima tragedia naturalistica del teatro svedese, e ti prego di non rifiutarla senza una profonda riflessione, o te ne pentirai più tardi, come dice il tedesco "Ceci datera" = questa opera rimarrà nella storia. P.S. La signorina Julie è la prima di tutta una serie di tragedie naturalistiche. (dalla lettera a Bonnier)[1]
  • ...forse potrebbe nascere una nuova arte drammatica e il teatro potrebbe tornare almeno ad essere un'istituzione per la ricreazione delle persone colte. Aspettando un siffatto teatro potremo ben scrivere per il cassetto e preparare il repertorio futuro. Io ho fatto un tentativo! Se non è riuscito, ci sarà abbastanza tempo per farne altri! (dalla prefazione a La signorina Julie)[1]

Senza fonte

  • Chi si sente bene in terra è un porco!
  • L'amicizia può solo esistere fra persone che hanno interessi e punti di vista simili. Uomini e donne, per una convenzione sociale, sono nati con diversi interessi e punti di vista.
  • L'antipatia, la diversità di vedute, l'odio, il disprezzo, possono accompagnare il vero amore.
  • La società è un manicomio e i suoi guardiani sono i funzionari e la polizia.
  • Sogno, quindi esisto.
  • La terra è una colonia penitenziaria dove dobbiamo scontare la pena per i delitti commessi in un'esistenza anteriore.

La signorina Julie

  • Jean: C'è una differenza tra di noi.
    Julie: Perché tu sei un uomo e io una donna? Che differenza c'è?
    Jean: La differenza, tra un uomo e una donna. (1982)
  • Amavo mio padre, ma presi le parti di mia madre, perché non conoscevo le circostanze. Avevo appreso da lei a odiare e diffidare degli uomini – lei odiava gli uomini. Ed io giurai che non sarei mai stata schiava di nessun uomo. (Julie) (1982)
  • Ce ne sono ancora di barriere, fra noi, finché resteremo in questa casa – c'è il passato, c'è il conte – e non ho mai trovato nessuno che rispetti quanto lui – mi basta vedere i suoi guanti su una sedia e mi sento piccolo – mi basta sentire il campanello di sopra, e do uno scarto come un cavallo che prende paura – e adesso che vedo i suoi stivali, lì, rigidi e fieri, sento la schiena che s'incurva! (Jean) (1982)
  • Ma per me ho sempre avuto abbastanza rispetto da--- [...] -da non abbassarmi sotto la mia condizione! Provati a dire che la cuoca del conte è andata collo stalliere o col garzone dei maiali! Provati! (Kristin) (1982)

Il sogno

  • Non esistono doveri gradevoli?
    Diventano gradevoli quando sono compiuti...
    Quando non esistono più... Il dovere è, quindi, tutto ciò che è spiacevole. Cosa è piacevole, allora?
    Ciò che è piacevole è peccato. [Dialogo fra la figlia e l'avvocato]
  • Tutta la vita è fatta solo di ripetizione...
  • Dobbiamo liberarli!
    Prova! Una volta è venuto un liberatore, ma fu inchiodato sulla croce. [Dialogo fra la figlia e il poeta]
  • Che non tutti possano vivere allo stesso modo, lo capisco, ma la differenza può essere tanto grande?
  • Cos'è la poesia?
    Non è la realtà, ma più della realtà... Non è un sogno, ma sognare da svegli... [Dialogo fra il poeta e la figlia]

Gli isolani di Hemsö

Incipit

Carlsson va a servizio e dà prova s'essere un volpone.
Arrivò come un acquazzone una sera d'aprile, con una boccia di Höganäs a tracolla. Clara e lotta erano venute a prenderlo con la barca da pesca all'approdo di Dalarö, ma ci volle un secolo prima che tutti fossero in barca. Dovevano passare dal bottegaio per una botte di catrame, dalla farmacia per l'unguento grigio del maiale, e poi alla posta per un francobollo; e poi giù alla svolta a lasciare il gallo a Fia Lövström in cambio di mezza libbra di refe per riparare i tramagli, e ora s'erano arenate alla locanda, dove Carlsson offriva il caffè e biscotti.

Citazioni

  • [...] chi va all'altro mondo è un santo e chi si sposa è un diavolo. (p. 101)
  • [...] pialla male sul legno stagionato, chi è avvezzo a quello fresco. (p. 109)

Note

  1. a b Citato in August Strindberg, La signorina Julie, traduzione a cura di Luciano Codignola, Adelphi, 1982.

Bibliografia

  • August Strindberg, Gli isolani di Hemsö, traduzione di Mario Gabrieli, Sansoni Editore, Firenze, 1966.
  • August Strindberg, La signorina Julie - Teatro Naturalistico II, Introduzione e traduzione a cura di Luciano Codignola, Adelphi, 1982. ISBN 88-459-0508-X

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