Gottfried Wilhelm von Leibniz: differenze tra le versioni

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*10. Prendo anche per assunto che tutto ciò che è stato creato è soggetto a [[divenire|cambiamento]], e di conseguenza anche la Monade creata, e anche che il cambiamento è continuo in ciascuna di esse.
*10. Prendo anche per assunto che tutto ciò che è stato creato è soggetto a [[divenire|cambiamento]], e di conseguenza anche la Monade creata, e anche che il cambiamento è continuo in ciascuna di esse.
:''10. Je prends aussi pour accorde que tout être créé est sujet au changement, et par conséquent la Monade créée aussi, et même que ce changement est continuel dans chacune.''
:''10. Je prends aussi pour accorde que tout être créé est sujet au changement, et par conséquent la Monade créée aussi, et même que ce changement est continuel dans chacune.''
*45. Così [[Dio]] solo (o l'Essere necessario) ha come privilegio di esistere, se ciò è possibile. E dato che nulla può impedire la possibilità di chi non contempla nessun limite, nessuna negazione, e di conseguenza nessuna contraddizione, ciò solo basta per conoscere l'esistenza di Dio ''a priori''. L'abbiamo provato anche per la realtà delle verità eterne. Ma l'abbiamo appena provato anche ''a posteriori'', poiché gli esseri contingenti che esistono, non potrebbero avere la loro ragione ultima o sufficiente che nell'Essere necessario, che ha motivo della sua esistenza in sé medesimo.
*45. Così [[Dio]] solo (o l'Essere necessario) ha come privilegio di esistere, se ciò è possibile. E dato che nulla può impedire la possibilità di chi non contempla nessun limite, nessuna negazione, e di conseguenza nessuna contraddizione, ciò solo basta per conoscere l'esistenza di Dio ''a priori''. L'abbiamo così provato con la realtà delle verità eterne. Ma l'abbiamo appena provato anche ''a posteriori'', poiché gli esseri contingenti che esistono, non potrebbero avere la loro ragione ultima o sufficiente che nell'Essere necessario, che ha motivo della sua esistenza in sé medesimo.
:''45. Ainsi Dieu seul (ou l'Etre nécessaire) a ce privilège qu'il faut qu'il existe, s'il est possible. Et comme rien ne peut empêcher la possibilité de ce qui n'enferme aucune borne, aucune négation, et par conséquent aucune contradiction, cela seul suffit pour connaître l'existence de Dieu a priori. Nous l'avons prouvé aussi par la réalité des vérités éternelles. Mais nous venons de la prouver aussi a posteriori, puisque des êtres contingents existent, lesquels ne sauraient avoir leur raison dernière ou suffisante que dans l'être nécessaire, qui a la raison de son existence en lui-même.''
:''45. Ainsi Dieu seul (ou l'Etre nécessaire) a ce privilège qu'il faut qu'il existe, s'il est possible. Et comme rien ne peut empêcher la possibilité de ce qui n'enferme aucune borne, aucune négation, et par conséquent aucune contradiction, cela seul suffit pour connaître l'existence de Dieu a priori. Nous l'avons prouvé aussi par la réalité des vérités éternelles. Mais nous venons de la prouver aussi a posteriori, puisque des êtres contingents existent, lesquels ne sauraient avoir leur raison dernière ou suffisante que dans l'être nécessaire, qui a la raison de son existence en lui-même.''



Versione delle 21:43, 12 gen 2013

Statua di Gottfried Wilhelm von Leibniz presso l'Auditorium di Göttingen

Gottfried Wilhelm von Leibniz (1646 – 1716), matematico, filosofo, logico, scienziato, glottoteta, diplomatico, giurista, storico, magistrato e bibliotecario tedesco.

Citazioni di Gottfried Wilhelm von Leibniz

  • Anche se l'interezza di questa vita non fosse altro che sogno e il mondo fisico un fantasma, io definirei questo sogno e questo fantasma abbastanza veri se, usando bene la ragione, non ne fossimo mai ingannati.
Although the whole of this life were said to be nothing but a dream and the physical world nothing but a phantasm, I should call this dream or phantasm real enough, if, using reason well, we were never deceived by it.[1]
  • Considerando la matematica dal principio ai tempi di Newton, ciò che costui ha fatto è ben più che la migliore metà.
Taking mathematics from the beginning of the world to the time of Newton, what he has done is much the better half.[1]
  • Il numero immaginario è un bello e meraviglioso espediente dello spirito umano, quasi un anfibio tra l'essere e il non-essere.
The imaginary number is a fine and wonderful resource of the human spirit, almost an amphibian between being and not being.[1]
  • Io non ho mai letto il suo Spaccio della bestia trionfante: mi pare che ne abbiamo parlato un giorno in Francia, ma non potrei assicurarlo: è passato troppo tempo. Non bisognerebbe dire Specchio invece di Spaccio? (da una lettera a John Toland, 30 aprile 1709)[2]
  • L'anima è lo specchio di un universo indistruttibile.
The soul is the mirror of an indestructible universe.[1]
  • L'arte di scoprire le cause dei fenomeni, o le vere ipotesi, è come l'arte della decrittazione, in cui un'ingegnosa congettura accorcia grandemente la strada.
The art of discovering the causes of phenomena, or true hypothesis, is like the art of decyphering, in which an ingenious conjecture greatly shortens the road.[1]
  • La musica è il piacere che la mente umana prova quando conta senza essere conscia di contare. (citato in Marcus du Sautoy, L' enigma dei numeri primi. L'ipotesi di Riemann, il più grande mistero della matematica, traduzione di C. Capararo, BUR Biblioteca Univ. Rizzoli, 2005)
  • Le due opere, l'una in latino la seconda in italiano, che Giordano Bruno ha pubblicato sull'universo e sull'infinito e che ho letto altre volte, dimostrano che questo autore non mancava di penetrazione. (da una lettera a John Toland, 1710)[2]
  • Nei simboli si osserva un vantaggio nella scoperta che è maggiore quando esprimono concisamente l'esatta natura di una cosa e nel contempo la raffigurano; allora infatti la fatica del pensiero è fantasticamente ridotta.
In symbols one observes an advantage in discovery which is greatest when they express the exact nature of a thing briefly and, as it were, picture it; then indeed the labor of thought is wonderfully diminished.[1]
  • Niente è più importante che osservare quali sono le fonti delle invenzioni, secondo me più interessanti che le invenzioni stesse.
Nothing is more important than to see the sources of invention which are, in my opinion more interesting than the inventions themselves.[1]
  • Tutto procede per gradi nella natura, e niente per salti.[3]
Tout va par degrès dans la nature et rien par saut. (Noveaux essais, 1704, IV. 16)[4]

La monadologia

Incipit

1. La monade, di cui parleremo qui, non è altro che una sostanza semplice che entra nei composti; semplice vale a dire senza parti.

1. La Monade, dont nous parlons ici, n'est autre chose qu'une substance simple qui entre dans les composés; simple c'est-à-dire sans parties.

Citazioni

  • 10. Prendo anche per assunto che tutto ciò che è stato creato è soggetto a cambiamento, e di conseguenza anche la Monade creata, e anche che il cambiamento è continuo in ciascuna di esse.
10. Je prends aussi pour accorde que tout être créé est sujet au changement, et par conséquent la Monade créée aussi, et même que ce changement est continuel dans chacune.
  • 45. Così Dio solo (o l'Essere necessario) ha come privilegio di esistere, se ciò è possibile. E dato che nulla può impedire la possibilità di chi non contempla nessun limite, nessuna negazione, e di conseguenza nessuna contraddizione, ciò solo basta per conoscere l'esistenza di Dio a priori. L'abbiamo così provato con la realtà delle verità eterne. Ma l'abbiamo appena provato anche a posteriori, poiché gli esseri contingenti che esistono, non potrebbero avere la loro ragione ultima o sufficiente che nell'Essere necessario, che ha motivo della sua esistenza in sé medesimo.
45. Ainsi Dieu seul (ou l'Etre nécessaire) a ce privilège qu'il faut qu'il existe, s'il est possible. Et comme rien ne peut empêcher la possibilité de ce qui n'enferme aucune borne, aucune négation, et par conséquent aucune contradiction, cela seul suffit pour connaître l'existence de Dieu a priori. Nous l'avons prouvé aussi par la réalité des vérités éternelles. Mais nous venons de la prouver aussi a posteriori, puisque des êtres contingents existent, lesquels ne sauraient avoir leur raison dernière ou suffisante que dans l'être nécessaire, qui a la raison de son existence en lui-même.

Incipit di Orizzonte delle cose umane

Ammettendo che qualche cosa di nuovo venga detta ogni anno, oppure ogni secolo o a intervalli anche maggiori, si può tuttavia dimostrare che alla fine, se il genere umano sussisterà, verrà necessariamente un momento in cui nulla potrà più dirsi che, parola per parola, non sia già stato detto.
[citato in Fruttero & Lucentini, Íncipit, Mondadori, 1993]

Citazioni su Gottfried Wilhelm von Leibniz

  • È raro trovare uomini di cultura che siano puliti, non puzzino e abbiano il senso dell'umorismo. (attribuita a Montesquieu e alla duchessa di Orléans)
  • Una immagine analoga compare nella filosofia di Leibniz il quale considerava il mondo come costituito da sostanze fondamentali chiamate «monadi», ciascuna delle quali rispecchiava l'intero universo. Ciò lo portò a una concezione della materia che presenta analogie con quella del buddhismo Mahāyāna e con la teoria bootstrap degli adroni. (Fritjof Capra)

Note

  1. a b c d e f g Citato in Quotations by Gottfried Leibniz
  2. a b Citato in Immagini di Giordano Bruno 1600-1725, Procaccini, Napoli 1996.
  3. Giuseppe Fumagalli, in Chi l'ha detto?, Hoepli, 198010, pp. 88-89, sostiene tuttavia che la frase non sia originale, avendola egli trovata nello scritto Discours vèritable de la vie et mort du géant Theodobocus, di autore non precisato.
  4. Da God. Guil. Leibnitii, Opera philosophica omnia, a cura di Johann Eduard Erdmann, Berolini, 1840, p. 392.

Bibliografia

  • Gottfried Wilhem Leibniz, La Monadologie, 1714, edizione francese del 1840.

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