J. M. Coetzee: differenze tra le versioni

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=== Vergogna ===
=== Vergogna ===


Per un uomo della sua età, cinquatadue anni, divorziato, gli sembra di aver risolto il problema del sesso piuttosto bene. Il giovedì pomeriggio va in maccina a Green Point. Alle due in punto preme il campanello all'ingresso di Windsor Mansions, dice il suo nome ed entra. Sulla porta del n. 113 lo aspetta Soraya. David attraversa la camera, che profuma di buono e ha una luce soffusa, e si spoglia. Soraya esce dal bagno, lascia cadere l'accappatoio e s'infila nel letto accanto a lui. - Ti sono mancata? - gli domanda. - Mi manchi sempre, - risponde David. Le accarezza la pelle color del miele, senza i segni del sole; la fa distendere, le bacia il seno; fanno all'amore.
Per un uomo della sua età, cinquatadue anni, divorziato, gli sembra di aver risolto il problema del sesso piuttosto bene. Il giovedì pomeriggio va in macchina a Green Point. Alle due in punto preme il campanello all'ingresso di Windsor Mansions, dice il suo nome ed entra. Sulla porta del n. 113 lo aspetta Soraya. David attraversa la camera, che profuma di buono e ha una luce soffusa, e si spoglia. Soraya esce dal bagno, lascia cadere l'accappatoio e s'infila nel letto accanto a lui. - Ti sono mancata? - gli domanda. - Mi manchi sempre, - risponde David. Le accarezza la pelle color del miele, senza i segni del sole; la fa distendere, le bacia il seno; fanno all'amore.


{{NDR|Einaudi, Traduzione di Gaspare Bona}}
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Versione delle 00:26, 24 ago 2006

Template:Nobel John Maxwell Coetzee (1940 - vivente), scrittore anglofono sudafricano, premio Nobel per la letteratura.

  • No, non sono andato da uno psicologo, né intendo andarci. Sono un uomo fatto e finito. Non amo farmi dare consigli. Sono ormai fuori della portata di qualsiasi consiglio. (da Vergogna)
  • Si fa l'abitudine a tutto, anche al continuo peggioramento di ciò che già era ai limiti della sopportazione. (da Vergogna)
  • Tutte le donne con cui ho avuto una relazione mi hanno insegnato qualcosa di me stesso. In questo senso mi hanno reso migliore. (da Vergogna)
  • Per quello che mi riguarda, direi che è sufficiente che i libri ci insegnino qualcosa su noi stessi. Tutti i lettori dovrebbero accontentarsi di una cosa del genere. O quasi tutti i lettori. (da Elizabeth Costello, Einaudi, Torino, 2004)

Incipit di alcune opere

Vergogna

Per un uomo della sua età, cinquatadue anni, divorziato, gli sembra di aver risolto il problema del sesso piuttosto bene. Il giovedì pomeriggio va in macchina a Green Point. Alle due in punto preme il campanello all'ingresso di Windsor Mansions, dice il suo nome ed entra. Sulla porta del n. 113 lo aspetta Soraya. David attraversa la camera, che profuma di buono e ha una luce soffusa, e si spoglia. Soraya esce dal bagno, lascia cadere l'accappatoio e s'infila nel letto accanto a lui. - Ti sono mancata? - gli domanda. - Mi manchi sempre, - risponde David. Le accarezza la pelle color del miele, senza i segni del sole; la fa distendere, le bacia il seno; fanno all'amore.

[Einaudi, Traduzione di Gaspare Bona]

Gioventù

Vive in un monolocale nei pressi della stazione ferroviaria di Mowbray, per il quale spende undici ghinee al mese. L'ultimo giorno feriale di ogni mese prende il treno e va in città, a Loop Street, dove A. & B. Levy, agenti immobiliari, hanno una targa d'ottone e un ufficio minuscolo. E' a Mr B. Levy, il più giovane dei fratelli Levy, che porge la busta con il denaro dell'affitto. Mr Levy versa i soldi sulla scrivania ingombra di care e li conta. Con un grugnito, tutto sudato prepara la ricevuta: - Voilà, giovanotto! - dice passandogliela con uno svolazzo della mano.

[Einaudi, Traduzione di Franca Cavagnoli]