Henry Kissinger: differenze tra le versioni

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Henry Kissinger

Henry (Heinrich) Alfred Kissinger (1923 – vivente), politico statunitense di origine tedesca, premio Nobel per la pace.

Citazioni di Henry Kissinger

  • Abbiamo perso di vista una delle massime fondamentali della guerriglia: la guerriglia vince se non perde. L'esercito convenzionale perde se non vince.[1]
  • Di tutti i capi di governo dell'America Latina, noi ritenemmo Allende il più pernicioso per gli interessi del nostro paese. Egli era palesemente pro-Castro e si opponeva agli Stati Uniti. Le sue politiche interne erano una minaccia per la democrazia cilena e per i diritti umani.[2]
  • Il Vietnam è ancora dentro di noi. Ha creato dei dubbi sulla capacità di giudizio degli americani, sulla credibilità americana, sulla potenza americana, non soltanto in patria ma in tutto il mondo. Ha avvelenato il nostro dibattito politico interno. Abbiamo quindi pagato un prezzo esorbitante per decisioni che vennero prese in buona fede e per buoni fini.[3]
  • La cosa bella dell'essere famosi è che, quando annoi le persone, queste pensano che sia colpa loro.[4]
  • La pianificazione comunista incentiva i funzionari non a produrre di più, ma a sottovalutare ufficialmente il potenziale produttivo, in modo che poi non si possa rimproverare loro di non essere riusciti a raggiungere gli obiettivi prefissati.[5]
  • [Sull'elezione di Salvador Allende in Cile] Non vedo alcuna ragione per cui ad un paese dovrebbe essere permesso di diventare marxista soltanto perché il suo popolo è irresponsabile. La questione è troppo importante perché gli elettori cileni possano essere lasciati a decidere da soli.[6]

Senza fonte

  • Chiaramente, la sicurezza senza valore è come una nave senza timone. Ma valore senza sicurezza è come un timone senza nave.
  • Entro un decennio nessun bambino andrà a letto affamato... Nessuna famiglia dovrà preoccuparsi per il pane del giorno dopo.
  • Il potere è l'afrodisiaco supremo.
  • La moderazione è una virtù solo per quelle persone che pensano di avere un'alternativa.
  • Non è possibile una crisi di governo la prossima settimana: la mia agenda è già piena.
  • Persino un paranoico può avere nemici.
  • Siamo tutti uomini del presidente.

Citazioni su Henry Kissinger

  • Il personaggio di Kissinger mi affascina. È un po' Metternich, un po' Talleyrand, non sta mai fermo, tira le fila dei destini del mondo... (Alberto Sordi)
  • In una conferenza stampa a Nuova Delhi, Henry Kissinger ha dichiarato che verrà a Roma e andrà a pranzo dal presidente Leone, ma non parlerà di politica perché quella italiana è, per lui, troppo difficile da capire. È la prima volta che Kissinger riconosce i limiti della propria intelligenza. Ma vogliamo rassicurarlo. A non capire la politica italiana ci sono anche cinquantacinque milioni di italiani, compresi coloro che la fanno. (Indro Montanelli)
  • La sa quella storiella su Kissinger? Aeroporto di Washington: atterrano contemporaneamente tre jet, uno proveniente da Pechino, l'altro da Mosca, il terzo da Tel Aviv. E da tutti e tre scende, sorridente, Henry Kissinger. Divertente, no? La metterò nel film, che ne dice? (Alberto Sordi)
  • Un bravo bugiardo deve avere buona memoria. Kissinger è un meraviglioso bugiardo con una notevole memoria. (Christopher Hitchens)

Oriana Fallaci

  • Quest'uomo troppo famoso, troppo importante, troppo fortunato, che chiamavano Superman, Supersyar, Superkraut, e imbastiva allenze paradossali, raggiungeva accordi impossibili, teneva il mondo col fiato sospeso come se il mondo fosse la sua scolaresca di Harvard. Questo personaggio incredibile, inspiegabile, in fondo assurdo, che s'incontrava con Mao Tse-tung quando voleva, entrava nel Cremlino quando ne aveva voglia, svegliava il presidente degli Stati Uniti e poi entrava in camera quando lo riteneva opportuno. Questo cinquant'enne con gli occhiali a stanghetta, dinanzi al quale James Bond diventava un'invenzione priva di pepe. Lui non sparava, non faceva a pugni, non saltava da automobili in corsa come James Bond, però consigliava le guerre, finiva le guerre, pretendeva di cambiare il nostro destino e magari lo cambiava. Ma insomma chi era questo Henry Kissinger?
  • Ogniqualvolta gli rivolgevo una domanda precisa [su se stesso], si irrigidiva e sfuggiva come un'anguilla. Un'anguilla più ghiaccia del ghiaccio. Dio, che uomo di ghiaccio. Per tutta l'intervista non mutò mai quella espressione senza espressione, quello sguardo ironico o duro, e non alterò mai il tono di quella voce monotona, triste, sempre uguale.
  • Pesava ogni frase fino al milligrammo, non gli scappava nulla che non intendesse dire, e ciò che diceva rientrava sempre nella meccanica di una utilità.
  • Poi, un anno dopo, Kissinger divenne segretario di Stato al posto di Rogers. A Stoccolma, gli dettero perfino il premio Nobel per la Pace. Povero Nobel. Povera Pace.

Note

  1. Da The Vietnam Negotiations, Foreign Affairs, Vol. 48, No. 2 (January 1969), p. 214.
  2. Da Years of Renewal.
  3. Citato in Stanley Karnow, Storia della guerra del Vietnam, Rizzoli editore, Milano, 1989, pag. 9. ISBN 88-17-11506-1.
  4. Citato in Gino e Michele, Matteo Molinari, Le Formiche: anno terzo, Zelig Editore, 1995, § 1605.
  5. Da Gli anni alla Casa Bianca, SugarCo, Milano, 1980, cap. V.
  6. Citato in Luciano Canfora, Esportare la libertà, cap. V, 3, p. 70.

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