Elio Fiorucci: differenze tra le versioni

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'''Elio Fiorucci''' (1935 – vivente), stilista italiano.
'''Elio Fiorucci''' (1935 – vivente), imprenditore e stilista italiano.


*[...] ho, diciamo, da anni quest'idea che ci si debba sensibilizzare verso gli [[Animale|animali]], e volevo raccontare un episodio: [...] a Shanghai eravamo lì per la questione dell'Expo e c'era un gruppo di cuochi [...]; mi hanno visto e hanno detto: «Sentiamo cosa pensa Fiorucci della cucina». E io ho detto: «La cucina futura, vostra, sarà sempre in difficoltà se buttate le aragoste vive nell'acqua bollente e se chiudete le galline nelle gabbie, senza che abbiano commesso un delitto, di trenta centimetri». [...] Ho detto: «Bisognerebbe fare una cucina senza crudeltà», perché secondo me [...] durante la vita degli animali non possiamo renderli infelici.<ref>Dall'[http://www.lacoscienzadeglianimali.it/index.php/component/content/article/325-2-luglio-2011-milano intervento alla ''Giornata per la Coscienza degli Animali'' del 2 luglio 2011].</ref>
*[...] ho, diciamo, da anni quest'idea che ci si debba sensibilizzare verso gli [[Animale|animali]], e volevo raccontare un episodio: [...] a Shanghai eravamo lì per la questione dell'Expo e c'era un gruppo di cuochi [...]; mi hanno visto e hanno detto: «Sentiamo cosa pensa Fiorucci della cucina». E io ho detto: «La cucina futura, vostra, sarà sempre in difficoltà se buttate le aragoste vive nell'acqua bollente e se chiudete le galline nelle gabbie, senza che abbiano commesso un delitto, di trenta centimetri». [...] Ho detto: «Bisognerebbe fare una cucina senza crudeltà», perché secondo me [...] durante la vita degli animali non possiamo renderli infelici.<ref>Dall'[http://www.lacoscienzadeglianimali.it/index.php/component/content/article/325-2-luglio-2011-milano intervento alla ''Giornata per la Coscienza degli Animali'' del 2 luglio 2011].</ref>
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[[Categoria:Imprenditori italiani|Fiorucci, Elio]]
[[Categoria:Stilisti italiani|Fiorucci, Elio]]
[[Categoria:Stilisti italiani|Fiorucci, Elio]]

Versione delle 16:05, 4 mar 2013

Elio Fiorucci (1935 – vivente), imprenditore e stilista italiano.

  • [...] ho, diciamo, da anni quest'idea che ci si debba sensibilizzare verso gli animali, e volevo raccontare un episodio: [...] a Shanghai eravamo lì per la questione dell'Expo e c'era un gruppo di cuochi [...]; mi hanno visto e hanno detto: «Sentiamo cosa pensa Fiorucci della cucina». E io ho detto: «La cucina futura, vostra, sarà sempre in difficoltà se buttate le aragoste vive nell'acqua bollente e se chiudete le galline nelle gabbie, senza che abbiano commesso un delitto, di trenta centimetri». [...] Ho detto: «Bisognerebbe fare una cucina senza crudeltà», perché secondo me [...] durante la vita degli animali non possiamo renderli infelici.[1]
  • Il bene deve essere sentito come vocazione umana, indipendentemente dai singoli fenomeni religiosi che, spesso, si sono allontanati dalla purezza originaria. Si tratta ovviamente di sottoporre a rivoluzione anche un modello sociale di sviluppo e consumo come quello attuale, partendo dal concetto che il benessere di ognuno di noi non dipende solo da quello dell'altro ma soprattutto dall'equilibrio con la natura e con ogni forma di vita. Allora, perché continuare a incoraggiare e foraggiare, con i nostri consumi, un modello che sfrutta gli animali? Il consumo di carne nella civiltà contadina era, oltre che contenuto, legato a cicli naturali e basato sul rispetto degli animali. L'allevamento intensivo di oggi è, invece, una forma di crudeltà inaccettabile: togliere la dignità ad un animale è un'alterazione grave dell'armonia cosmica.[2]
  • La creatività ha sempre una radice nel sapere dell'altro, è il miglioramento di qualcosa che c'è già.[2]

Note

  1. Dall'intervento alla Giornata per la Coscienza degli Animali del 2 luglio 2011.
  2. a b Dall'intervista di Giovanni Orso, Visti da vicino: Elio Fiorucci, Eco di Biella, 5 marzo 2012.

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