Scacchi: differenze tra le versioni

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Versione delle 08:13, 15 apr 2013

Alcuni pezzi della scacchiera

Citazioni sul gioco degli scacchi.

  • E perché, come ho detto, il gioco fu ritrovato in Aulide prima della Guerra Troiana, non riceviamo quelle ragioni, che altri adducono, che Palamede per la Donna del gioco habbia voluto intendere Panthesilea, per la squadra nera il campo di Mennone, per lo Cavallo degli Scacchi il Cavallo di Troia, e molte altre considerationi, le quali si fondano dal progresso, e dal compimento della Guerra Troiana, percioché ripugnano alla verità della historia. (Pietro Carrera)
  • Gli scacchi, come l'amore e la musica, hanno il potere di rendere gli uomini felici. (Siegbert Tarrasch)
  • Gli scacchi somigliano alla pallacanestro: i giocatori si passano la palla finché non trovano un varco, proprio come negli scacchi, proprio come in un attacco che porta al matto. (Bobby Fischer)
  • Gli scacchi sono assolutamente e in modo enfatico il gioco del filosofo. (Paul Morphy)
  • Gli scacchi sono il più cospicuo spreco di intelligenza umana che si possa riscontrare al di fuori di un'agenzia di pubblicità. (Raymond Chandler)
  • Gli scacchi sono lo sport delle meningi. In altri sport si esercitano i muscoli, qui si allena il cervello. (Nicola Palladino)
  • Gli scacchi sono uno sport. Uno sport violento che comporta connotazioni artistiche negli schemi geometrici e nelle variazioni della disposizione dei pezzi, così come nelle combinazioni, nella tattica, nella strategia e nella posizione. È un'esperienza triste, però, qualcosa di simile all'arte religiosa. (Marcel Duchamp)
  • Il Go sta agli scacchi come la filosofia sta alla contabilità della partita doppia. (Trevanian)
  • Io credo che gli scacchi siano un po' come la vita: intimidiscono le persone, ecco perché hanno inventato la dama. (Bobby)
  • La matematica degli scacchi è molto interessante, perché dopo 4 mosse da entrambe le parti le possibilità si contano già a miliardi. È il gioco da tavolo per eccellenza. In qualche rara occasione si intravede una combinazione che un grande maestro coglierebbe a prima vista, e improvvisamente la scacchiera sembra tremendamente ricca - sembra che brulichi di possibilità. E tutti i grandi giocatori sono animati dalla volontà di combattere: hanno tutti l'istinto del killer. (Martin Amis)
  • «[...] La pazzia è la malattia professionale degli scacchi, ma vedrai che io non perderò le rotelle. Succede solo agli uomini.»
    «Perché agli uomini?»
    «Perché gli scacchi, mia cara, sono un gioco così edipico! Uccidi il re e ti scopi la regina, è tutto qui. Gli psicologi adorano seguire da presso gli scacchisti per vedere se si lavano un po' troppo le mani, annusano voluttuosamente scarpette da tennis, o si masturbano tra una partita e l'altra. E poi riportano tutto nel "Bollettino dell'American Medical Association".» (Katherine Neville)
  • Le guerre in questo Regno si svolgono in continuazione, senza suscitare paure, e il Regno prospera in continuazione sempre più ricco. I suoi abitanti sottostanno a leggi rigorose e osservano antiche usanze. (da Averbach-Bejlin Lezione di scacchi)
  • Le più alte facoltà della riflessione sono utilizzate più intensamente e con maggior profitto dal modesto gioco della dama che da tutta l'elaborata futilità degli scacchi (Edgar Allan Poe)
  • Negli scacchi c'è tutto: amore, odio, desiderio di sopraffazione, la violenza dell'intelligenza che è la più tagliente, l'annientamento dell'avversario senza proibizioni. Poterlo finire quando è già caduto, senza pietà, qualcosa di molto simile a quello che nella morale si chiama omicidio. (Anatolij Evgen'evič Karpov)
  • Negli scacchi medioevali la regina non era un pezzo molto potente: si muoveva solo di una casella, in diagonale, a ogni mossa. La sua sorella moderna, al contrario, è il pezzo più forte della scacchiera. A parte questo, il gioco degli scacchi è cambiato pochissimo dal Medioevo in poi, e ancora meno è cambiata la formidabile logica matematica alla base delle possibili mosse. Questo gioco sedentario, cerebrale, ha sempre suscitato emozioni e passioni. (Neil MacGregor)
  • Non sono mai riuscito a capire gli scacchi. C'è troppa scienza per essere un gioco, e c'è troppo gioco per essere scienza. (Emanuel Lasker)
  • Normalmente la commistione tra scacchi e politica va a finire male. Il significato di essere campione del mondo, re degli scacchi, è quello di rinforzare la piramide mondiale scacchistica, un regno che non ha frontiere. Unire gente di varie confessioni, varie fedi, culture, etnie. (Boris Vasil'evič Spasskij)
  • Questo Regno non si trova su nessuna carta geografica. Come potete infatti indovinare, è sito su una scacchiera, trentadue statuine di scacchi di semplice aspetto in un campo di sessantaquattro quadratini. Lo Stato scacchistico è tutto qui. (da Averbach-Bejlin Lezione di scacchi)
  • Se tutti i giochi sono in qualche misura surrogati della violenza e dei conflitti, nessuno più degli scacchi assomiglia a una battaglia studiata a tavolino. Due eserciti contrapposti sono allineati per marciare all'attacco: i pedoni in prima linea, e gli ufficiali alla retroguardia. Ogni scacchiera mostra una società in guerra; che questa società sia in India, in Medio Oriente o in Europa, i nomi dei pezzie le figure rappresentate ci dicono parecchio sul suo funzionamento. (Neil MacGregor)
  • Tutti concordano nel sostenere che negli scacchi si sublima una mescolanza di impulsi omosessuali e aggressivi. (Reuben Fine)
  • Un pezzo disposto male rovina l'intera posizione. (Siegbert Tarrasch)
  • Vimes non aveva mai apprezzato nessun gioco più complesso delle freccette. In particolare, gli scacchi l'avevano sempre infastidito. Era lo stupido modo in cui i pedoni partivano e si massacravano con i pedoni opposti, mentre i re se ne stavano a passeggiare senza fare niente, che gli aveva sempre dato sui nervi; se solo i pedoni si fossero alleati, e magari si fossero coalizzati con le torri, l'intera scacchiera sarebbe potuta diventare una repubblica in una dozzina di mosse. (Terry Pratchett)

Paolo Maurensig

  • Chi non conosce gli scacchi è forse portato a vedere in questo gioco un'attività noiosa, adatta a eccentrici sfaccendati o a persone anziane: a gente che possegga, in ogni caso, una gran dose di pazienza e una notevole quantità di tempo da perdere. Tutto questo è vero solo in parte, poiché gli scacchi richiedono anche una non comune energia e la freschezza mentale di un fanciullo. E se a volte il giocatore viene raffigurato nelle sembianze di un vegliardo dalla fronte corrucciata, questa è solo la rappresentazione emblematica di un'attività in cui si bruciano i giorni, gli anni, l'esistenza stessa, in una sola inestinguibile fiamma. In cambio, paradossalmente, il giocatore di scacchi assapora l'arrestarsi del tempo in un'ansia di eterno presente.
  • Come ben sapete, Alëchin sosteneva che gli scacchi sono un'arte, mentre Capablanca li vedeva come pura tecnica; per Lasker, invece, gli scacchi significavano lotta.
  • Sembra che l'invenzione degli scacchi sia legata a un fatto di sangue.
    Narra infatti la leggenda che quando il gioco fu presentato per la prima volta a corte il sultano volle premiare l'oscuro inventore esaudendo ogni suo desiderio. Questi chiese per sé un compenso apparentemente modesto, di avere cioè tanto grano quanto poteva risultare da una semplice addizione: un chicco sulla prima delle sessantaquattro caselle, due sulla seconda, quattro sulla terza, e così via...
    Ma quando il sultano, che aveva in un primo tempo accettato di buon grado, si rese conto che a soddisfare una simile richiesta non sarebbero bastati i granai del suo regno, e forse neppure quelli di tutta la terra, per togliersi dall'imbarazzo stimò opportuno mozzargli la testa.

Bibliografia

  • Jurij Averbach, Michail Bejlin, Lezione di scaccchi, Biblioteca Universare Rizzoli, traduzione di Orazio Reggio. ISBN 88-17-12810-4

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