Proverbi livornesi: differenze tra le versioni

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*'Un ti mette' 'n cammino se la bocca 'un sa di vino.
*'Un ti mette' 'n cammino se la bocca 'un sa di vino.
*'Un ti piglio a schiaffi perché la merda schizza.


===V===
===V===

Versione delle 19:58, 27 mag 2013


Elenco dei proverbi livornesi. Vedi anche i modi di dire livornesi.

Proverbi

  • A chi fa i 'onti avanti l'oste, li convien' farli du' vorte.[1]
  • Bon sangue 'un-mmente.[1]
  • Burrasche e puttane le vengan di Pistoia.[1]
  • È meglio avé' paura che toccanne.[1]
  • È come da' le perle a' maiali.[1]
  • Fra i du' litiganti i' terzo gode.[1]
  • Fa' come i' moscondoro, che gira gira e poi 'asca sempre nella merda.[1]
  • Gobba a levante, luna calante, gobba a ponente, luna crescente.[1]
  • Granata nòva spazza bene la casa.[1]

Senza fonte

Indice
0-9 · A · B · C · D · E · F · G · H · I · J · K · L · M · N · O · P · Q · R · S · T · U · V · W · X · Y · Z · ?

A

  • Ama' senz'esse' amato è come pulissi 'r culo senza ave' caato.
  • A un livornese ci vole cento lire pe' fallo 'omincià e mille pe' fallo smette.
  • A Livorno, 'r peggio portuale sona 'r violino co' piedi.
  • A entra' son zucchini, a usci' son coomeri

B

  • Bella 'osa arzassi presto, fà un po d'acqua e tornà a letto.
  • Brutta in viso, e sotto il paradiso.

C

  • Chi ha potta ha pane chi ha cazzo ha fame.
  • Chi more puzza e chi vive sgalluzza.
  • Chi ride 'r venerdì e non ha chierica, sorride 'r sabato e piange la domenia.
  • Chi ce l' ha più lungo se lo tiri.
  • Chi va ar cesso e un caa bene, tre vorte va e tre vorte viene.
  • Coscia lunga, taglio fine.
  • Culo alto, ci fò un salto
  • La vita è un lampo, pigliallo 'n culo è 'n baleno.
  • Cazzo ritto un vò consiglio!!!

D

  • Donna 'he dimena l'anca, se un'è puttana poo ci manca.
  • Di tre cose diffida: della volpe, del tasso e delle fie cor culo basso!

E

  • È 'onti tornano, i vaini no.

F

  • Facile trombà cor pipi ritto.
  • Facile fa ir finocchio cor culo di vell'altri.
  • Fra r'culo e la fia c'è un passo di formia.
  • Fava ritta un vor consigli!
  • Fritta è bona anco 'na ciabatta!

G

  • Gli amici sono 'ome ' fagioli: parlano dietro.

I

  • Ir bacio è 'na telefanata ar cazzo perché si tenghi pronto
  • I discorsi li porta via il vento, le bicirette i livornesi
  • Ir cazzo 'un vor pensieri.

L

  • La donna è come 'r maiale, 'un si butta via nulla.
  • La fia ci fa, la fia ci sfa.
  • La testa di sotto 'omanda vella di sopra.
  • Le novità di questo porto? O piove, o tira vento, o sona a morto.
  • Le donne sono come le sarcicce: budelle fori, maiale dentro e vanno 'onsumate carde.
  • Le donne o so' puttane o volano!
  • Le leggi in Toscana durano una settimana..a Livorno un giorno.

M

  • Meglio disoccupato all'Ardenza che ingegnere a Milano.
  • Meglio 'n quer corpo lì che 'n fanteria.
  • Meglio puzzà di merda 'e di povero.
  • Minestra riscardata 'n fu mai bona.
  • Meglio ave' i pantaloni rotti ar culo che un culo rotto ne' pantaloni.
  • Meglio invidiati 'he compatiti.
  • Maiale pulito un fu mai grasso.
  • Meglio un morto in casa che un pisano all'uscio.
  • Meglio un'acciuga ar mare che un'aragosta al lavoro.

O

  • O di paglia o di fieno, purché 'r corpo sia pieno.
  • Ogni bella scarpa doventa 'na ciabatta.
  • Onesto morì ner casino.

P

  • Per un soldo, un canta un ceo.
  • Piccino un lo senti, grosso ti fa male
  • Più schifo fai, meno spese hai.
  • Piu che morì un si pole!

Q

  • Quando la bocca piglia e ir culo rende, vo 'n culo alle medicine e chi le vende!
  • Quaini e corna, chi ce l'ha son sua.

S

  • Se hai hai, se 'un hai... ohi!
  • Se 'r mondo fosse 'n culo, Livorno sarebbe 'r buo.
  • Se voi fa' 'n dispetto a Cristo, da 'n povero facci 'n ricco.
  • Se vo' fa' come ti pare, A Livorno devi andare.
  • Se donna 'un vòle, omo 'un pòle.
  • Sogni e scurregge vanno lasciati sotto le 'operte
  • Se avvezzi ir culo ar peto, quando serve un starà mai cheto.
  • Straccio disse male di cencio

T

  • Tre donne fanno 'n mercato, quattro 'na fiera.
  • Tromba di 'ulo, sanità di 'orpo: aiutami 'ulo sennò son morto.
  • Tranquillo c'aveva le corna.
  • Tutti finocchi cor culo dell'artri!
  • Tre cose 'un si sopportano: gioà di nulla, bacio di moglie e caffellatte diaccio.

U

  • 'Un ti mette' 'n cammino se la bocca 'un sa di vino.

V

  • Voglia di lavora' sartami addosso, ma fammi lavora' meno 'e posso.
  • Vento di ponente: acqua fino a' 'oglioni e pesci niente.

Note

  1. a b c d e f g h i Citato in Vohabolario Fiorentino