Georg Simmel: differenze tra le versioni

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*Come sia accaduto in Simmel il passaggio dalle forme «categoriali» alla forme «ideali», cioè il passaggio dalla teoria della conoscenza alla filosofia della vita, è certo una delle più affascinanti iterazioni del pensiero contemporaneo: dalla [[sociologia]] alla [[psicologia]], dalla [[morale]] all'[[economia]], dalla [[storia]] all'[[arte]], alla [[religione]], alla [[pedagogia]], Simmel scompone i simboli della [[realtà]], per ricommetterli secondo la «sua» [[filosofia]], che non è «la» filosofia, ma «una» filosofia. ([[Giorgio Di Giovanni]])
*Come sia accaduto in Simmel il passaggio dalle forme «categoriali» alla forme «ideali», cioè il passaggio dalla teoria della conoscenza alla filosofia della vita, è certo una delle più affascinanti iterazioni del pensiero contemporaneo: dalla [[sociologia]] alla [[psicologia]], dalla [[morale]] all'[[economia]], dalla [[storia]] all'[[arte]], alla [[religione]], alla [[pedagogia]], Simmel scompone i simboli della [[realtà]], per ricommetterli secondo la «sua» [[filosofia]], che non è «la» filosofia, ma «una» filosofia. ([[Giorgio Di Giovanni]])
*Per Georg Simmel non esiste l'uomo in astratto, ma l'uomo sociale «in organico spirituale rapporto con altri individui». ([[Giorgio Di Giovanni]])
*Per Georg Simmel non esiste l'uomo in astratto, ma l'uomo sociale «in organico spirituale rapporto con altri individui». ([[Giorgio Di Giovanni]])
*Simmel era uno scrittore meraviglioso, un magnifico filosofo-saggista. ([[Emil Cioran]])


== Bibliografia ==
==Bibliografia==


* Georg Simmel, ''La metropoli e la vita dello spirito'' (''Die Großstädte und das Geistesblen'', 1893), traduzione di P. Jedlowski, Armando, Roma 1995.
*Georg Simmel, ''La metropoli e la vita dello spirito'' (''Die Großstädte und das Geistesblen'', 1893), traduzione di P. Jedlowski, Armando, Roma 1995.


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[[Categoria:Filosofi tedeschi|Simmel, Georg]]
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Versione delle 21:50, 28 giu 2013

Georg Simmel

Georg Simmel (1858 – 1918), filosofo e sociologo tedesco.

  • La moda ha il fascino dell'inizio e della fine insieme, il fascino della novità e nello stesso tempo della caducità.  Priva di fonte Priva di fonte
  • [La vita] ha bisogno della forma e, in quanto forma, ha bisogno più della forma. Alla vita è intrinseca questa contraddizione, di poter venir fuori soltanto in forme e tuttavia di non poter restare entro tali forme, ma di poter oltrepassare e rompere ogni forma che ha prodotta. (da Lebensanschauung, La filosofia della vita, Bompiani, Milano 1938; citato in Giorgio Di Giovanni, La società non è fissa)
  • Occorre appena ricordare che le metropoli sono i veri palcoscenici di questa cultura che eccede e sovrasta ogni elemento personale. Qui, nelle costruzioni e nei luoghi di intrattenimento, nei miracoli e nel comfort di una tecnica che annulla le distanze, nelle formazioni della vita comunitaria e nelle istituzioni visibili dello Stato, si manifesta una pienezza dello spirito cristallizzato e fattosi impersonale così soverchiante che – per così dire – la personalità non può reggere il confronto. Da una parte la vita viene resa estremamente facile, poiché le si offrono da ogni parte stimoli, interessi, modi di riempire il tempo e la coscienza, che la prendono quasi in una corrente dove i movimenti autonomi del nuoto non sembrano neppure più necessari. Dall'altra, però, la vita è costituita sempre più di questi contenuti e rappresentazioni impersonali, che tendono a eliminare le colorazioni e le idiosincrasie più intimamente singolari; così l'elemento più personale, per salvarsi, deve dar prova di una singolarità e una particolarità estreme; deve esagerare per farsi sentire, anche da se stesso. (da La metropoli e la vita dello spirito)
  • Vi dev'essere nell'uomo un "terzo" al di là tanto dalla soggettività individuale, quanto del pensiero universalmente dimostrativo e logicamente obiettivo, e questo "terzo" dev'essere il terreno su cui germoglia la filosofia, anzi l'esistenza della filosofia esige, come suo presupposto, che vi sia un tal "terzo". (da Problemi fondamentali; citato in Giorgio Di Giovanni, La società non è fissa)

Citazioni su Georg Simmel

  • Come sia accaduto in Simmel il passaggio dalle forme «categoriali» alla forme «ideali», cioè il passaggio dalla teoria della conoscenza alla filosofia della vita, è certo una delle più affascinanti iterazioni del pensiero contemporaneo: dalla sociologia alla psicologia, dalla morale all'economia, dalla storia all'arte, alla religione, alla pedagogia, Simmel scompone i simboli della realtà, per ricommetterli secondo la «sua» filosofia, che non è «la» filosofia, ma «una» filosofia. (Giorgio Di Giovanni)
  • Per Georg Simmel non esiste l'uomo in astratto, ma l'uomo sociale «in organico spirituale rapporto con altri individui». (Giorgio Di Giovanni)
  • Simmel era uno scrittore meraviglioso, un magnifico filosofo-saggista. (Emil Cioran)

Bibliografia

  • Georg Simmel, La metropoli e la vita dello spirito (Die Großstädte und das Geistesblen, 1893), traduzione di P. Jedlowski, Armando, Roma 1995.

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