Tubercolosi: differenze tra le versioni

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*La tubercolosi perseguita l'umanità dai tempi più remoti, e fino dai tempi più remoti datano gli sforzi dell'uomo per combatterla. La natura di questi sforzi doveva mutare, di necessità, a seconda del concetto che i medici dell'epoca o del paese si erano fatto della malattia, e specialmente dell'opinione che professavano riguardo alla sua contagiosità. Intorno alla quale le controversie furono vivacissime, senza che potessero trovare una soluzione definitiva nei risultati dell'osservazione e dell'esperienza [...] nella seconda metà del secolo scorso in Italia era generale la credenza che la tubercolosi, massime nella sua forma più comune di tisi polmonare, fosse di natura contagiosa; e, in ossequio a questa credenza, noi troviamo nel Granducato di Toscana, nella Repubblica veneta, negli Stati della Chiesa, nel Regno di Napoli, ecc., pubblicati degli editti in cui venivano prescritte norme rigorosissime per evitare il contagio; norme che, per buona parte, salvo naturalmente i miglioramenti introdotti poi dalla scienza, consuonano con quelle patrocinate dagli igienisti d'oggidì. ([[Giulio Bizzozero]])
*La tubercolosi perseguita l'umanità dai tempi più remoti, e fino dai tempi più remoti datano gli sforzi dell'uomo per combatterla. La natura di questi sforzi doveva mutare, di necessità, a seconda del concetto che i medici dell'epoca o del paese si erano fatto della malattia, e specialmente dell'opinione che professavano riguardo alla sua contagiosità. Intorno alla quale le controversie furono vivacissime, senza che potessero trovare una soluzione definitiva nei risultati dell'osservazione e dell'esperienza [...] nella seconda metà del secolo scorso in Italia era generale la credenza che la tubercolosi, massime nella sua forma più comune di tisi polmonare, fosse di natura contagiosa; e, in ossequio a questa credenza, noi troviamo nel Granducato di Toscana, nella Repubblica veneta, negli Stati della Chiesa, nel Regno di Napoli, ecc., pubblicati degli editti in cui venivano prescritte norme rigorosissime per evitare il contagio; norme che, per buona parte, salvo naturalmente i miglioramenti introdotti poi dalla scienza, consuonano con quelle patrocinate dagli igienisti d'oggidì. ([[Giulio Bizzozero]])
*Nella tisi quelli che sono diseccati con difficoltà di respiro, che cacciano fuori molti materiali crudi, sono in uno stato pernicioso. ([[Ippocrate di Coo]])
*Nella tisi quelli che sono diseccati con difficoltà di respiro, che cacciano fuori molti materiali crudi, sono in uno stato pernicioso. ([[Ippocrate di Coo]])
*Ove nei morbi [di petto] si hanno di quando in quando dei brividi con difficoltà di respiro, annunziano la tisi. ([[Ippocrate di Coo]])


==Dialoghi==
==Dialoghi==

Versione delle 22:03, 11 lug 2013

Radiografia di un paziente affetto da tubercolosi polmonare

Citazioni sulla tubercolosi.

  • Anche nella tisi potrà salvarsi colui che avrà uno sputo bianco, omogeneo, di colore uniforme e senza pituita; e della stessa natura conviene che sia quello che dal capo distilla nelle narici. (Aulo Cornelio Celso)
  • La terza specie è la più pericolosa di tutte, ed è chiamata da Greci tisi. Ha origine quasi sempre dal capo, indi la distillazione passa al polmone, e ne segue l'ulcerazione di quest'organo, dal che sorge una leggera febbretta, la quale, anche cessando, ricomparisce, si manifesta tosse frequente, e vi è espettorazione marciosa e talvolta ancor sanguigna, e talvolta ancora sanguigna. Se la materia espettorata si pone sul fuoco esala un cattivo odore; e perciò coloro che dubitano della natura della malattia fanno uso di questo segno. (Aulo Cornelio Celso)
  • La tubercolosi o tisi polmonare è una malattia molto diffusa e grave che si trasmette specialmente colle secrezioni che escono dalla bocca, le quali contengono i germi della malattia. (dal Libretto personale del Regio Esercito Italiano)
  • La tubercolosi perseguita l'umanità dai tempi più remoti, e fino dai tempi più remoti datano gli sforzi dell'uomo per combatterla. La natura di questi sforzi doveva mutare, di necessità, a seconda del concetto che i medici dell'epoca o del paese si erano fatto della malattia, e specialmente dell'opinione che professavano riguardo alla sua contagiosità. Intorno alla quale le controversie furono vivacissime, senza che potessero trovare una soluzione definitiva nei risultati dell'osservazione e dell'esperienza [...] nella seconda metà del secolo scorso in Italia era generale la credenza che la tubercolosi, massime nella sua forma più comune di tisi polmonare, fosse di natura contagiosa; e, in ossequio a questa credenza, noi troviamo nel Granducato di Toscana, nella Repubblica veneta, negli Stati della Chiesa, nel Regno di Napoli, ecc., pubblicati degli editti in cui venivano prescritte norme rigorosissime per evitare il contagio; norme che, per buona parte, salvo naturalmente i miglioramenti introdotti poi dalla scienza, consuonano con quelle patrocinate dagli igienisti d'oggidì. (Giulio Bizzozero)
  • Nella tisi quelli che sono diseccati con difficoltà di respiro, che cacciano fuori molti materiali crudi, sono in uno stato pernicioso. (Ippocrate di Coo)
  • Ove nei morbi [di petto] si hanno di quando in quando dei brividi con difficoltà di respiro, annunziano la tisi. (Ippocrate di Coo)

Dialoghi

  • Sebastian Charles: Ogni minuto quattro persone muoiono di TBC...
    House: Accidenti, come può dormire la notte?!
    Sebastian Charles: La gente in Africa muore per una malattia che noi curiamo...
    House: Sì, lo so, ho visto il concerto. Allora, lei dorme quanto? Sei ore? Quindi ogni notte uccide 1440 persone. Certo, un po' deve dormire, ma se stesse sveglio altri dieci minuti salverebbe quaranta vite. Manda le condoglianze alle famiglie la mattina? Beh, ci vogliono almeno dieci minuti, quindi altri quaranta morti, altre quaranta condoglianze. (Dr. House - Medical Division)

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