Sant'Ambrogio: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Musée Châlons-St Ambroise.jpg|thumb|right|Ambrogio di Milano]]
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'''Aurelio Ambrogio''' (339 – 397), meglio noto come '''sant'Ambrogio''', dottore e santo della Chiesa cattolica.
'''Aurelio Ambrogio''', meglio conosciuto come '''sant'Ambrogio''' (339/340 – 397), vescovo e scrittore romano.


==Citazioni di Sant'Ambrogio==
==Citazioni di Sant'Ambrogio==
*Adamo è stato condotto al peccato da Eva e non Eva da Adamo. È giusto che la [[donna]] accolga come padrone chi ha indotto a peccare. (citato in [[Franca Ongaro]], ''Una voce: riflessioni sulla donna'', Il Saggiatore)
*[[Adamo]] è stato condotto al peccato da [[Eva]] e non Eva da Adamo. È giusto che la [[donna]] accolga come padrone chi ha indotto a peccare.<ref>Citato in [[Franca Ongaro]], ''Una voce: riflessioni sulla donna'', Il Saggiatore.</ref>
*Dove è Pietro, ivi è la Chiesa. (da ''Expositio in Ps. XL'', par. 30, nell'edizione Maurina delle ''Opere'', tom. I, Parigi, 1686, col. 879)
*Dove è [[Pietro apostolo|Pietro]], ivi è la [[Chiesa]].<ref>Da ''Expositio in Ps. XL'', par. 30, nell'edizione Maurina delle ''Opere'', tom. I, Parigi, 1686, col. 879.</ref>
:''Ubi Petrus, ibi Ecclesia''.
:''Ubi Petrus, ibi Ecclesia''.
*La [[Chiesa cattolica|Chiesa]] è stata costruita dallo [[Spirito Santo]]. (da ''Lo Spirito Santo'', II, 110; citato in Yannis Spiteris, ''L'ecclesiologia della «Dominus Iesus» e dialogo ecumenico'', ''PATH'', n. 2, 2002, vol. 1, p. 355)
*La Chiesa è stata costruita dallo [[Spirito Santo]].<ref>Da ''Lo Spirito Santo'', II, 110; citato in Yannis Spiteris, ''L'ecclesiologia della «Dominus Iesus» e dialogo ecumenico'', ''PATH'', n. 2, 2002, vol. 1, p. 355.</ref>
*Le figlie di questo mondo vengono sposate e si sposano, la figlia del regno dei cieli si astiene invece dai [[sesso|piaceri della carne]]. (da ''La verginità'')
*Le figlie di questo mondo vengono sposate e si sposano, la figlia del regno dei cieli si astiene invece dai piaceri della carne.<ref>Da ''La verginità''.</ref>


==''Caino e Abele''==
==''Caino e Abele''==
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*Quando domandi perdono per te, allora è proprio quello il momento di ricordarti che devi concederlo agli altri.
*Quando domandi perdono per te, allora è proprio quello il momento di ricordarti che devi concederlo agli altri.
*Se i singoli pregano soltanto per se stessi, la grazia è solo in proporzione della preghiera di ognuno, secondo la sua maggiore o minore dignità. Se invece i singoli pregano per tutti, tutti pregano per i singoli e il vantaggio è maggiore.
*Se i singoli pregano soltanto per se stessi, la grazia è solo in proporzione della preghiera di ognuno, secondo la sua maggiore o minore dignità. Se invece i singoli pregano per tutti, tutti pregano per i singoli e il vantaggio è maggiore.

{{NDR|AA. VV., ''Liturgia horarum iuxta ritum Romanum'', Typis Polyglottis Vaticanis, ed. italiana, Roma, 1972}}


==''Commento sui salmi''==
==''Commento sui salmi''==
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*Che cos'è dunque il salmo se non lo strumento musicale delle virtù, suonando il quale con il plettro dello Spirito Santo, il venerando profeta fa echeggiare in terra la dolcezza del suono celeste?
*Che cos'è dunque il salmo se non lo strumento musicale delle virtù, suonando il quale con il plettro dello Spirito Santo, il venerando profeta fa echeggiare in terra la dolcezza del suono celeste?
*Nel salmo il gusto gareggia con l'istruzione.
*Nel salmo il gusto gareggia con l'istruzione.
*Prima si deve morire al peccato e solamente dopo si può stabilire in questo corpo la varietà delle diverse opere di virtù con le quali rendere al Signore l'omaggio della nostra devozione
*Prima si deve morire al peccato e solamente dopo si può stabilire in questo corpo la varietà delle diverse opere di virtù con le quali rendere al Signore l'omaggio della nostra devozione.

{{NDR|AA. VV., ''Liturgia horarum iuxta ritum Romanum'', Typis Polyglottis Vaticanis, ed. italiana, Roma, 1972}}


==''Exameron''==
==''Esamerone''==
*[...] non possiamo [[conoscere se stessi|conoscerci]] in modo veramente completo, se prima non abbiamo imparato a conoscere quale sia la natura di tutti gli esseri viventi. (1979, p. 345)
*[...] non possiamo [[conoscere se stessi|conoscerci]] in modo veramente completo, se prima non abbiamo imparato a conoscere quale sia la natura di tutti gli esseri viventi. (1979, p. 345)
*Solo i [[cani]] che sanno latrare per i padroni, sanno difendere le loro case. Perciò impara anche tu a levare la tua voce per Cristo, quando feroci lupi ne assaltano l'ovile, impara a tener pronta nella tua bocca la parola, perché non sembri che tu, come un cane muto mantenendo un silenzio imputabile a tradimento, abbia abbandonato il posto di guardia affidato alla tua fedeltà. Tale fu il cane viaggiatore e compagno dell'angelo, che Raffaele non inutilmente nel libro ispirato {{NDR|[[Libro di Tobia|di Tobia]]}} ritenne di prendere con sé e con il figlio di Tobi, quando si mise in cammino per mettere in fuga Asmodeo e sancire le nozze; infatti la riconoscenza d'un animo non immemore scaccia il demonio e consolida il matrimonio. Perciò il santo angelo Raffaele con l'esempio di quel muto animale educava alla riconoscenza l'animo del giovane Tobia ch'era stato affidato alla sua protezione. Chi non arrossirebbe di non mostrarsi grato a coloro che gli hanno fatto del bene, vedendo che persino le bestie cercano di evitare la taccia d'ingratitudine? (1979, pp. 357-359)
*Solo i [[cani]] che sanno latrare per i padroni, sanno difendere le loro case. Perciò impara anche tu a levare la tua voce per Cristo, quando feroci lupi ne assaltano l'ovile, impara a tener pronta nella tua bocca la parola, perché non sembri che tu, come un cane muto mantenendo un silenzio imputabile a tradimento, abbia abbandonato il posto di guardia affidato alla tua fedeltà. Tale fu il cane viaggiatore e compagno dell'angelo, che Raffaele non inutilmente nel libro ispirato {{NDR|[[Libro di Tobia|di Tobia]]}} ritenne di prendere con sé e con il figlio di Tobi, quando si mise in cammino per mettere in fuga Asmodeo e sancire le nozze; infatti la riconoscenza d'un animo non immemore scaccia il demonio e consolida il matrimonio. Perciò il santo angelo Raffaele con l'esempio di quel muto animale educava alla riconoscenza l'animo del giovane Tobia ch'era stato affidato alla sua protezione. Chi non arrossirebbe di non mostrarsi grato a coloro che gli hanno fatto del bene, vedendo che persino le bestie cercano di evitare la taccia d'ingratitudine? (1979, pp. 357-359)
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==Bibliografia==
==Bibliografia==
*Sant'Ambrogio, '' I sei giorni della creazione'', traduzione di Gabriele Banterle, Biblioteca Ambrosiana - Città Nuova, Milano - Roma, 1979.
*Sant'Ambrogio, ''Caino e Abele'', in AA.VV., ''Liturgia horarum iuxta ritum Romanum'', Typis Polyglottis Vaticanis, ed. italiana, Roma, 1972.
*Sant'Ambrogio, ''Commento sui salmi'', in AA.VV., ''Liturgia horarum iuxta ritum Romanum'', Typis Polyglottis Vaticanis, ed. italiana, Roma, 1972.
*Sant'Ambrogio, ''Esamerone'', traduzione di Gabriele Banterle, Città Nuova, Roma, 2002. ISBN 88-311-3164-8 ([http://books.google.it/books?id=nQv-nhON7ywC&pg=PA0 Anteprima su Google Libri])
*Sant'Ambrogio, ''Esamerone'', traduzione di Gabriele Banterle, Città Nuova, Roma, 2002. ISBN 88-311-3164-8 ([http://books.google.it/books?id=nQv-nhON7ywC&pg=PA0 Anteprima su Google Libri])
*Sant'Ambrogio, ''Esamerone'', in ''I sei giorni della creazione'', traduzione di Gabriele Banterle, Biblioteca Ambrosiana - Città Nuova, Milano - Roma, 1979.


==Altri progetti==
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Versione delle 17:19, 21 ago 2013

Ambrogio di Milano

Aurelio Ambrogio, meglio conosciuto come sant'Ambrogio (339/340 – 397), vescovo e scrittore romano.

Citazioni di Sant'Ambrogio

  • Adamo è stato condotto al peccato da Eva e non Eva da Adamo. È giusto che la donna accolga come padrone chi ha indotto a peccare.[1]
  • Dove è Pietro, ivi è la Chiesa.[2]
Ubi Petrus, ibi Ecclesia.
  • La Chiesa è stata costruita dallo Spirito Santo.[3]
  • Le figlie di questo mondo vengono sposate e si sposano, la figlia del regno dei cieli si astiene invece dai piaceri della carne.[4]

Caino e Abele

  • Chi promette a Dio e mantiene quello che gli ha promesso, lo loda.
  • Il Signore Gesù ti ha fatto conoscere in modo divino la bontà del Padre che sa concedere cose buone, perché anche tu chieda a lui, che è buono, ciò che è buono.
  • La preghiera troppo prolissa spesso diventa meccanica e d'altra parte l'eccessivo distanziamento porta alla negligenza.
  • Quando domandi perdono per te, allora è proprio quello il momento di ricordarti che devi concederlo agli altri.
  • Se i singoli pregano soltanto per se stessi, la grazia è solo in proporzione della preghiera di ognuno, secondo la sua maggiore o minore dignità. Se invece i singoli pregano per tutti, tutti pregano per i singoli e il vantaggio è maggiore.

Commento sui salmi

  • Beato colui alla cui porta bussa Cristo. La nostra porta è la fede, la quale – se è forte – rafforza tutta la casa. È questa la porta per la quale entra Cristo.
  • Che cosa di più dolce di un salmo?
  • Che cos'è dunque il salmo se non lo strumento musicale delle virtù, suonando il quale con il plettro dello Spirito Santo, il venerando profeta fa echeggiare in terra la dolcezza del suono celeste?
  • Nel salmo il gusto gareggia con l'istruzione.
  • Prima si deve morire al peccato e solamente dopo si può stabilire in questo corpo la varietà delle diverse opere di virtù con le quali rendere al Signore l'omaggio della nostra devozione.

Esamerone

  • [...] non possiamo conoscerci in modo veramente completo, se prima non abbiamo imparato a conoscere quale sia la natura di tutti gli esseri viventi. (1979, p. 345)
  • Solo i cani che sanno latrare per i padroni, sanno difendere le loro case. Perciò impara anche tu a levare la tua voce per Cristo, quando feroci lupi ne assaltano l'ovile, impara a tener pronta nella tua bocca la parola, perché non sembri che tu, come un cane muto mantenendo un silenzio imputabile a tradimento, abbia abbandonato il posto di guardia affidato alla tua fedeltà. Tale fu il cane viaggiatore e compagno dell'angelo, che Raffaele non inutilmente nel libro ispirato [di Tobia] ritenne di prendere con sé e con il figlio di Tobi, quando si mise in cammino per mettere in fuga Asmodeo e sancire le nozze; infatti la riconoscenza d'un animo non immemore scaccia il demonio e consolida il matrimonio. Perciò il santo angelo Raffaele con l'esempio di quel muto animale educava alla riconoscenza l'animo del giovane Tobia ch'era stato affidato alla sua protezione. Chi non arrossirebbe di non mostrarsi grato a coloro che gli hanno fatto del bene, vedendo che persino le bestie cercano di evitare la taccia d'ingratitudine? (1979, pp. 357-359)
  • [Le fiere] ignorano gli odii delle matrigne né, cambiando coniuge, i genitori diventano snaturati verso la loro prole né sanno mostrare preferenza per i figli dell'unione successiva e quindi trascurare quelli della precedente. Conoscono i frutti dell'amore, ignorano le differenze dell'affetto, gli stimoli dell'odio, le discriminazioni dell'avversione. La natura delle fiere è semplice, non sa alterare la verità. Il Signore ha stabilito in ogni creatura un tale equilibrio per cui ha concesso maggiore semplicità d'affetto a quelli cui ha dato minore capacità razionale. Quale fiera non esiterebbe ad offrirsi spontaneamente alla morte in difesa dei propri piccoli? (2002, p. 261)

Note

  1. Citato in Franca Ongaro, Una voce: riflessioni sulla donna, Il Saggiatore.
  2. Da Expositio in Ps. XL, par. 30, nell'edizione Maurina delle Opere, tom. I, Parigi, 1686, col. 879.
  3. Da Lo Spirito Santo, II, 110; citato in Yannis Spiteris, L'ecclesiologia della «Dominus Iesus» e dialogo ecumenico, PATH, n. 2, 2002, vol. 1, p. 355.
  4. Da La verginità.

Bibliografia

  • Sant'Ambrogio, Caino e Abele, in AA.VV., Liturgia horarum iuxta ritum Romanum, Typis Polyglottis Vaticanis, ed. italiana, Roma, 1972.
  • Sant'Ambrogio, Commento sui salmi, in AA.VV., Liturgia horarum iuxta ritum Romanum, Typis Polyglottis Vaticanis, ed. italiana, Roma, 1972.
  • Sant'Ambrogio, Esamerone, traduzione di Gabriele Banterle, Città Nuova, Roma, 2002. ISBN 88-311-3164-8 (Anteprima su Google Libri)
  • Sant'Ambrogio, Esamerone, in I sei giorni della creazione, traduzione di Gabriele Banterle, Biblioteca Ambrosiana - Città Nuova, Milano - Roma, 1979.

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