Agrigento: differenze tra le versioni

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Citazioni su '''Agrigento'''.
Citazioni su '''Agrigento'''.


*Gli Agrigentini avevano in uso di seppellire con tutte le regole le bestie che avevano avuto care, come i cavalli di qualche raro merito, i cani e gli uccelli utili; o ancora che avevano servito di passatempo ai loro figli. E la magnificenza che era loro abituale in tutte le altre cose, si manifestava singolarmente anche nella sontuosità e nel numero dei monumenti innalzati a questo scopo, che hanno continuato a far mostra di sé per molti secoli dopo. ([[Michel de Montaigne]])
*Te prego, o splendida, più bella tra le città dei mortali. ([[Pindaro]])
*Te prego, o splendida, più bella tra le città dei mortali. ([[Pindaro]])


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Versione delle 17:08, 1 set 2013

Agrigento: Tempio greco

Citazioni su Agrigento.

  • Gli Agrigentini avevano in uso di seppellire con tutte le regole le bestie che avevano avuto care, come i cavalli di qualche raro merito, i cani e gli uccelli utili; o ancora che avevano servito di passatempo ai loro figli. E la magnificenza che era loro abituale in tutte le altre cose, si manifestava singolarmente anche nella sontuosità e nel numero dei monumenti innalzati a questo scopo, che hanno continuato a far mostra di sé per molti secoli dopo. (Michel de Montaigne)
  • Te prego, o splendida, più bella tra le città dei mortali. (Pindaro)

Carlo Picchio

  • Come Corinto e Sibari, Agrigento fu città di piacere. I suoi ricchi allevarono cavalli da corsa che precorse l'entusiasmo degli ippofili d'Irlanda.
  • Da Gela ad Agrigento la strada che corre lungo il margine meridionale dell'isola, ma raramente si affaccia sul mare, non offre grande interesse. Tuttavia il cuore vi batte più forte quando appare, sul suo aspro acrocoro, alta sulla Valle dei Templi e in vista del mare, Agrigento, la più giovane e la più fastosa delle colonie greche di Sicilia, patria di Empedocle (e, perché no? di Pirandello), che Pindaro nella sua seconda Pitica chiamò la più bella città dei mortali.
  • La più luminosa giornata di Agrigento fu quella del ritorno di Epeneto, vincitore delle gare di Olimpia.
  • Le grandi meraviglie di Agrigento sono raccolte nella Valle dei Templi e sono, tra le altre, il Tempio della Concordia, perfetta opera dell'architettura dorica, sacro probabilmente ai Diòscuri; il Tempio chiamato, per errore, di Giunone Lacinia, e il Tempio di Giove Olimpico, il maggiore degli edifici sacri di Sicilia.
  • Se la Sicilia aveva certo i migliori conii del mondo, le monete d'Agrigento superavano tutte le altre per finezza di disegno e d'incisione.

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