Franco Berrino: differenze tra le versioni

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==''Il Tao della prevenzione''==
==''Il Tao della prevenzione''==
*È naturale che tutti sviluppiamo [[convinzione|convinzioni]] sulla base dell'esperienza, che queste convinzioni generino pregiudizi, e che i pregiudizi generino [[arroganza]], ma l'arroganza ci impedisce di crescere nella conoscenza. Se veramente vogliamo imparare dobbiamo ammettere di non sapere. Solo così potremo scegliere liberamente fra le nostre amate convinzioni e le informazioni che potrebbero farle crollare. E se veramente vogliamo insegnare dobbiamo ammettere umilmente di non sapere, riconoscere che tutto quello che sappiamo è provvisorio, che l'[[orizzonte]] si sposta a mano a mano che il navigante solca le acque della conoscenza. (pp. XI-XII)
*È naturale che tutti sviluppiamo [[convinzione|convinzioni]] sulla base dell'esperienza, che queste convinzioni generino pregiudizi, e che i pregiudizi generino [[arroganza]], ma l'arroganza ci impedisce di crescere nella conoscenza. Se veramente vogliamo imparare dobbiamo ammettere di non sapere. Solo così potremo scegliere liberamente fra le nostre amate convinzioni e le informazioni che potrebbero farle crollare. E se veramente vogliamo insegnare dobbiamo ammettere umilmente di non sapere, riconoscere che tutto quello che sappiamo è provvisorio, che l'[[orizzonte]] si sposta a mano a mano che il navigante solca le acque della conoscenza. (pp. XI-XII)
*Il nostro organismo è stato progettato nel corso di milioni di anni e poi costruito in nove mesi per ritrovare l'equilibrio in qualunque situazione, ma va incontro a deterioramenti che dipendono dalle difficoltà in cui lo mettiamo. (p. XIV)
*Il nostro organismo è stato progettato nel corso di milioni di anni e poi costruito in nove mesi per ritrovare l'[[equilibrio]] in qualunque situazione, ma va incontro a deterioramenti che dipendono dalle difficoltà in cui lo mettiamo. (p. XIV)
*È anzi l'assenza di [[cambiamento]] che favorisce la malattia perché non coltiva la nostra capacità di reazione. La vecchiaia non è altro che la mancanza di reazione. (p. XVI)
*È anzi l'assenza di [[cambiamento]] che favorisce la malattia perché non coltiva la nostra capacità di reazione. La [[vecchiaia]] non è altro che la mancanza di reazione. (p. XVI)
*Non illudiamoci di poter migliorare la povertà del nostro cibo industriale con [[integratore alimentare|integratori alimentari]]. Tutti gli studi sulla prevenzione del cancro con integratori di minerali e/o vitamine sono falliti, talvolta drammaticamente. […] Non è possibile catturare in un'unica pillola il meraviglioso cocktail di migliaia di sostanze protettive che ci sono nelle verdure e nella frutta, nelle dosi che la natura, o se preferite il buon Dio, ha voluto metterci. Ed è inutile aumentare la dose. Dosi troppo alte di una sostanza che in piccole quantità ci protegge dal cancro, anzi, possono essere nocive. (pp. XVI-XVII)
*Non illudiamoci di poter migliorare la povertà del nostro cibo industriale con [[integratore alimentare|integratori alimentari]]. Tutti gli studi sulla prevenzione del cancro con integratori di minerali e/o vitamine sono falliti, talvolta drammaticamente. […] Non è possibile catturare in un'unica pillola il meraviglioso cocktail di migliaia di sostanze protettive che ci sono nelle verdure e nella frutta, nelle dosi che la natura, o se preferite il buon Dio, ha voluto metterci. Ed è inutile aumentare la dose. Dosi troppo alte di una sostanza che in piccole quantità ci protegge dal cancro, anzi, possono essere nocive. (pp. XVI-XVII)



Versione delle 17:25, 2 set 2013

Franco Berrino (1944 – vivente), oncologo italiano.

Citazioni di Franco Berrino

  • Molti tumori sono legati all'alimentazione [...]. Noi raccomandiamo di evitare il cibo animale, di evitare in generale – non solo nella quotidianità, ma anche nella mensilità – le carni conservate, [...] evitare soprattutto le bevande zuccherate. Se sull'etichetta c'è scritto che è stato aggiunto zucchero al succo di frutta, ti dici: ma con che frutta l'hanno fatto? Se la frutta è buona non c'è bisogno di aggiungere zucchero. [...] Diffidate soprattutto di quella roba che si chiama «sciroppo di glucosio e fruttosio», è sospettata per essere la principale causa della epidemia di obesità negli Stati Uniti: adesso la mettono dappertutto, anche nelle bevande; la mettono soprattutto nella pasticceria. Ma diffidate anche dei dolcificanti artificiali: non c'è nessuna prova che vadano bene per chi è in sovrappeso, anzi c'è perfino il sospetto che facciano ingrassare.[1]

Il Tao della prevenzione

  • È naturale che tutti sviluppiamo convinzioni sulla base dell'esperienza, che queste convinzioni generino pregiudizi, e che i pregiudizi generino arroganza, ma l'arroganza ci impedisce di crescere nella conoscenza. Se veramente vogliamo imparare dobbiamo ammettere di non sapere. Solo così potremo scegliere liberamente fra le nostre amate convinzioni e le informazioni che potrebbero farle crollare. E se veramente vogliamo insegnare dobbiamo ammettere umilmente di non sapere, riconoscere che tutto quello che sappiamo è provvisorio, che l'orizzonte si sposta a mano a mano che il navigante solca le acque della conoscenza. (pp. XI-XII)
  • Il nostro organismo è stato progettato nel corso di milioni di anni e poi costruito in nove mesi per ritrovare l'equilibrio in qualunque situazione, ma va incontro a deterioramenti che dipendono dalle difficoltà in cui lo mettiamo. (p. XIV)
  • È anzi l'assenza di cambiamento che favorisce la malattia perché non coltiva la nostra capacità di reazione. La vecchiaia non è altro che la mancanza di reazione. (p. XVI)
  • Non illudiamoci di poter migliorare la povertà del nostro cibo industriale con integratori alimentari. Tutti gli studi sulla prevenzione del cancro con integratori di minerali e/o vitamine sono falliti, talvolta drammaticamente. […] Non è possibile catturare in un'unica pillola il meraviglioso cocktail di migliaia di sostanze protettive che ci sono nelle verdure e nella frutta, nelle dosi che la natura, o se preferite il buon Dio, ha voluto metterci. Ed è inutile aumentare la dose. Dosi troppo alte di una sostanza che in piccole quantità ci protegge dal cancro, anzi, possono essere nocive. (pp. XVI-XVII)

Note

  1. Dal programma televisivo Elisir, Rai Tre, 8 novembre 2009.

Bibliografia

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