Pitagora: differenze tra le versioni

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Pitagora

Pitagora (575 a.C. – 490 a.C.), matematico, legislatore e filosofo greco antico.

Citazioni di Pitagora

  • Degli umani contratti altri s'incidono in tavole, ed altri in colonne, ma il coniugale contratto si sanziona ne' figli.[1]
  • Fintanto che l'uomo continuerà a distruggere gli esseri viventi inferiori, non conoscerà mai né la salute né la pace. Fintanto che massacreranno gli animali, gli uomini si uccideranno tra di loro. Perché chi semina delitto e dolore non può mietere gioia e amore.[2][3]
Finché gli uomini massacreranno gli animali, si uccideranno tra di loro. In verità, colui che semina il seme del dolore e della morte non può raccogliere amore e gioia.[4]
  • Non da qualunque legno si può levare un Mercurio.[5]
Non ex omni ligno Mercurius.

Attribuite a Pitagora da Diogene Laerzio

  • Comuni sono i beni degli amici. (10,11)
  • Fanciullezza venti anni, adolescenza venti, giovinezza venti, vecchiaia venti. (8,10)
  • I tuoi rapporti con gli altri siano tali da non renderti nemici gli amici, bensì da farti amici i nemici. (8,23)
  • La vita è simile ad una panegiria: come infatti alcuni partecipano a questa per lottare, altri per commerciare, altri ancora – e sono i migliori – per assistervi, così nella vita alcuni nascono schiavi della gloria e cacciatori di guadagno, altri filosofi avidi della verità. (8,8)
  • La virtù, la sanità fisica, ogni bene e la divinità sono armonia: perciò anche l'universo è costituito secondo armonia. Anche l'amicizia è uguaglianza armonica. (8,33)
  • Non bisogna giurare per gli dèi; bisogna, infatti, cercare di rendere se stessi degni di fede. (8,22)
  • Porgi aiuto alla legge, fa' guerra alla illegalità; non rovinare né danneggiare la pianta coltivata, né l'animale che non arrechi danno all'uomo. (8,23)
  • Non comportarti impudentemente con nessuno. (8,8)

[Diogene Laerzio, Vite dei filosofi, a cura di Marcello Gigante, Mondadori 2009]

Citazioni su Pitagora

  • All'assioma di Pitagora «i numeri governano il mondo» Goethe ha aggiunto: «è almeno certo che le cifre insegnano come il mondo è governato». (Edmond Potonié)
  • E si conchiude, con Pitagora e altri, che non in vano hanno aperti gli occhi, come un spirito immenso, secondo diverse raggioni e ordini, colma e contiene il tutto. (Giordano Bruno)
  • Erano universalmente noti alcuni suoi detti; anzitutto, che l'anima è immortale; poi, che essa trasmigra in altre specie di esseri viventi; e inoltre che, secondo determinati periodi di tempo, ciò che una volta è esistito ritorna, che nulla è nuovo in senso assoluto, e che tutti gli esseri animati devono esser considerati della stessa natura. (Porfirio)
  • Per primo si scagliò contro l'abitudine di cibarsi di animali. (Publio Ovidio Nasone)
  • Pitagora, che sotto molti aspetti appartiene alla civiltà orientale, aveva molto tempo prima di Cristo insegnato a perdonare ai nemici, ed anzi consigliava di fare in modo di renderseli amici. (Emilio Bossi)
  • Qual maligno peculiare contrasto non offre il racconto ‹evangelico› della ‹pesca di Pietro›, che il Redentore benedice con un miracolo espresso per cui le barche vengono riempite di bottino fin quasi ad affondare – con il contegno del gran pagano Pitagora, che compra ai pescatori il loro ricavato mentre la rete si trova ancora sott'acqua: e dona la libertà a tutti gli animali impauriti!!: Chi di questi due potrebbe con più ragione venir chiamato un ‹figlio di Dio›? (Arno Schmidt)
  • Tanto aborriva da uccisioni e uccisori, che non solo si asteneva dal mangiare esseri viventi, ma neppure si accostava a macellai e cacciatori. (Porfirio)

Note

  1. Citato in Enrico Mayer, Frammenti di un viaggio pedagogico, M. Cellini e C., Firenze, 1867, p. 82.
  2. Citato in Laura Quieti, Il segreto di Gaia, Pierre Congress, Pescara, 1994.
  3. La polemica pitagorica contro le uccisioni di animali è in funzione apologetica del vegetarianismo, di cui Pitagora è considerato l'iniziatore in Occidente (cfr. w:Pitagora e w:Scuola pitagorica).
  4. Citato in Steven Rosen, Il vegetarismo e le religioni del mondo, traduzione di Giulia Amici, Jackson Libri, 1995, p. 130. ISBN 88-256-0826-8
  5. Citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, U. Hoepli, Milano, 1921, p. 62.
  6. Citato in Nuova antologia di lettere, scienze ed arti, volume 232, p. 364, Direzione della Nuova Antologia.

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