Morgan (cantante): differenze tra le versioni

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*Certo é che se uno è straordinariamente bravo, e molto attrezzato a livello culturale, può tranquillamente permettersi anche di stare dentro una major. Uno così può essere Morgan, che io stimo tantissimo, perché in Italia è uno dei pochi che sta facendo delle cose diverse, senza preoccuparsi di quanto succede all'esterno, puntando alla comunicazione e riuscendo a convincere tutti. Personalmente sono contento che Marco Castoldi stia facendo la musica che sta facendo, adesso, in Italia ([[Paolo Benvegnù]])<ref>intervista rockit.it 2004 http://www.rockit.it/intervista/396/paolo-benvegnu-firenze</ref>
*Certo é che se uno è straordinariamente bravo, e molto attrezzato a livello culturale, può tranquillamente permettersi anche di stare dentro una major. Uno così può essere Morgan, che io stimo tantissimo, perché in Italia è uno dei pochi che sta facendo delle cose diverse, senza preoccuparsi di quanto succede all'esterno, puntando alla comunicazione e riuscendo a convincere tutti. Personalmente sono contento che Marco Castoldi stia facendo la musica che sta facendo, adesso, in Italia ([[Paolo Benvegnù]])<ref>intervista rockit.it 2004 http://www.rockit.it/intervista/396/paolo-benvegnu-firenze</ref>
*Come suono da raggiungere non ho un produttore che prediligo, mi piace il tipo di approccio che ha Morgan, molto "leggero"; sia lui che Manuel Agnelli, in direzione diversa, stanno facendo crescere la scena italiana, non mi stancherò mai di ringraziarli. ([[Paolo Benvegnù]])<ref>intervista succoacido.net 2005 http://www.succoacido.net/showarticle.asp?id=209</ref>
*Come suono da raggiungere non ho un produttore che prediligo, mi piace il tipo di approccio che ha Morgan, molto "leggero"; sia lui che Manuel Agnelli, in direzione diversa, stanno facendo crescere la scena italiana, non mi stancherò mai di ringraziarli. ([[Paolo Benvegnù]])<ref>intervista succoacido.net 2005 http://www.succoacido.net/showarticle.asp?id=209</ref>
*Io amo lavorare con Morgan perché si fanno cose belle, anche se a volte è esasperante [...](domanda: apprendiamo che hai seguito il pirata Morgan nel processo creativo che lo porterà a presentare il suo brano inedito, "La sera", a Sanremo. C'è voluto un bel coraggio?(!) Puoi anticiparci qualcosa sul contenuto della canzone? o forse prima dovrei chiederti: l'hai capita (l'ermetismo di Morgan è cosa nota a molti)?) Perché coraggio? Non mi ci vuole nessun coraggio semmai energia, io amo lavorare con Morgan perché si fanno cose belle, anche se a volte è esasperante. Del pezzo non ho voglia di svelare troppo. Dico solo che "La sera" parla della sera. È un pezzo musicalmente ricco e seducente, con un testo saporoso ed appassionato. Io i testi di Morgan li sento sempre profondamente, se vogliamo usare il termine: io "li capisco" eccome. Non li trovo ermetici, li trovo complessi e profondi. Probabilmente non lavorerei con lui da 10 anni se non mi fossi sentito vicino ai suoi testi oltre che alla musica. ([[Carlo Carcano]])<ref>intervista a unduetreblog 2010 http://unduetreblog.wordpress.com/2010/01/27/carlo-carcano-si-racconta-su-123blog-morgan-marco-mengoni-e-la-musica/</ref>
*Io amo lavorare con Morgan perché si fanno cose belle, anche se a volte è esasperante [...](domanda: apprendiamo che hai seguito il pirata Morgan nel processo creativo che lo porterà a presentare il suo brano inedito, "La sera", a Sanremo. C'è voluto un bel coraggio?(!) Puoi anticiparci qualcosa sul contenuto della canzone? o forse prima dovrei chiederti: l'hai capita (l'ermetismo di Morgan è cosa nota a molti)?) Perché coraggio? Non mi ci vuole nessun coraggio semmai energia, io amo lavorare con Morgan perché si fanno cose belle, anche se a volte è esasperante. Del pezzo non ho voglia di svelare troppo. Dico solo che "La sera" parla della sera. È un pezzo musicalmente ricco e seducente, con un testo saporoso ed appassionato. Io i testi di Morgan li sento sempre profondamente, se vogliamo usare il termine: io "li capisco" eccome. Non li trovo ermetici, li trovo complessi e profondi. Probabilmente non lavorerei con lui da 10 anni se non mi fossi sentito vicino ai suoi testi oltre che alla musica. ([[Carlo Carcano]])<ref>intervista a unduetreblog 2010 http://web.archive.org/20100129092150/unduetreblog.wordpress.com/2010/01/27/carlo-carcano-si-racconta-su-123blog-morgan-marco-mengoni-e-la-musica/</ref>
*Il lavoro più articolato e lungo, vuoi per complessità e contingenze di vita, è stato "Da a ad A" di Morgan. Tutta la gestazione ha coperto il 2006 conludendosi nel 2007. Alle soglie di novembre. Ricordo che mi portai molto lavoro in USA, durante il primo lungo giro con gli Afterhours di spalla ai Twilight Singer. Scrivevo in furgone i pezzi di arrangiamento mancanti. A San Francisco spediì un pacco pieno di manoscritti. E appena tornato in Italia entrammo in studio. Molte cose Marco le rivedeva, in fondo è sempre stato lui a cambiare, tagliare, spostare le singoli parti nella griglia d'orchestra. Lo ha sempre fatto ad orecchio. Un orecchio formidabile. Però una parte della canzone "Da a ad A" e l'intera "Contro a me stesso" sono finite su disco come le avevo pensate in furgone. In ogni caso quando c'era da cambiare, potevamo anche passare 5 ore di notte su una scala cromatica di un oscuro terzo trombone. E una volta simulata la parte convincente su Reason (su computer) io ritrascrivevo su pentagramma. Ho ancora a casa spartiti con miliardi di mie correzioni ancora adesso a me incomprensibili. ([[Enrico Gabrielli]])<ref>intervista a radionation.it 15.6.2010 http://www.radionation.it/2010/06/15/intervista-esclusiva-a-enrico-gabrielli-via-mail/</ref>
*Il lavoro più articolato e lungo, vuoi per complessità e contingenze di vita, è stato "Da a ad A" di Morgan. Tutta la gestazione ha coperto il 2006 conludendosi nel 2007. Alle soglie di novembre. Ricordo che mi portai molto lavoro in USA, durante il primo lungo giro con gli Afterhours di spalla ai Twilight Singer. Scrivevo in furgone i pezzi di arrangiamento mancanti. A San Francisco spediì un pacco pieno di manoscritti. E appena tornato in Italia entrammo in studio. Molte cose Marco le rivedeva, in fondo è sempre stato lui a cambiare, tagliare, spostare le singoli parti nella griglia d'orchestra. Lo ha sempre fatto ad orecchio. Un orecchio formidabile. Però una parte della canzone "Da a ad A" e l'intera "Contro a me stesso" sono finite su disco come le avevo pensate in furgone. In ogni caso quando c'era da cambiare, potevamo anche passare 5 ore di notte su una scala cromatica di un oscuro terzo trombone. E una volta simulata la parte convincente su Reason (su computer) io ritrascrivevo su pentagramma. Ho ancora a casa spartiti con miliardi di mie correzioni ancora adesso a me incomprensibili. ([[Enrico Gabrielli]])<ref>intervista a radionation.it 15.6.2010 http://www.radionation.it/2010/06/15/intervista-esclusiva-a-enrico-gabrielli-via-mail/</ref>
*Perché le piacciono Tiziano Ferro e Morgan? "Sono artisti dal respiro internazionale. Ai giovani dico sempre: siate europei, non italiani. (…). Morgan (con cui ha suonato all'ultimo Festival Gaber di Viareggio) è amabile e geniale, non facilmente gestibile: ha una caratura a cui gli italiani non sono abituati". ([[Ivano Fossati]])<ref> Intervista La stampa 14.1.2010 http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=241&ID_articolo=219&ID_sezione=518&sezione=</ref>
*Perché le piacciono Tiziano Ferro e Morgan? "Sono artisti dal respiro internazionale. Ai giovani dico sempre: siate europei, non italiani. (…). Morgan (con cui ha suonato all'ultimo Festival Gaber di Viareggio) è amabile e geniale, non facilmente gestibile: ha una caratura a cui gli italiani non sono abituati". ([[Ivano Fossati]])<ref> Intervista La stampa 14.1.2010 http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=241&ID_articolo=219&ID_sezione=518&sezione=</ref>

Versione delle 06:44, 31 ott 2013

Morgan durante un concerto dal vivo a Suoni delle Dolomiti, Trento, 17 agosto 2008

Morgan, nome d'arte di Marco Castoldi (1972 – vivente), musicista e cantautore italiano.

Citazioni di Morgan

  • Sto ingurgitando l'esistenza, sbranando me stesso e la mia vita. Mi trovo a mio agio con l'auto-sbranamento, è una condizione che mi sono scelto io, voglio essere libero di decidere anche l'ora in cui dovrò morire. Sono credibilmente anarchico, parto dal fatto che ho dei principi etici, e quindi posso comportarmi come voglio. Non tiro i sassi alle finestre della tv, ma decido di provare a cambiare il sistema dall'interno, credendo di contribuire a renderlo migliore. (da Morgan: «Mi sbrano la vita e me ne vanto», Corriere della sera, 15 novembre 2008)
  • [Parlando di Sanremo] La vera droga è questo basso livello di cultura e spettacolo, il panem et circenses che ottunde gli animi delle persone. (da Morgan: io ho chiesto scusa e voi sfruttate il mio nome, Corriere della sera, 17 febbraio 2010)
  • Il vero scandalo non è più il mio, visto che io ho chiesto scusa pubblicamente, ma è il vostro. Voi, che da una parte obbedite all'ordine del mio allontanamento dal palco e dall'altra sfruttate in ogni occasione il mio nome, la mia vicenda, la mia persona per vostro tornaconto. Questo comportamento vergognoso produrrà l'effetto contrario a ciò che andate predicando. Dunque chi sarebbero i cattivi maestri che rischiano davvero di allontanare i giovani dall'idea di non drogarsi? Voi che punite, inquisitori, moralisti senza morale, io? (da Morgan: io ho chiesto scusa e voi sfruttate il mio nome, Corriere della sera, 17 febbraio 2010)

Citazioni tratte da canzoni

Canzoni dell'appartamento

Etichetta: Sony, 2003

  • A volte la follia sembra l'unica via per la felicità. (da Altrove)
  • C'era una volta un ragazzo chiamato pazzo e diceva: "sto meglio in un pozzo che su un piedistallo!" (da Altrove)
  • Lascio che le cose mi portino altrove, non importa dove. (da Altrove)
  • Applico alla vita i puntini di sospensione. (da Altrove)
  • Svincolarsi dalle convinzioni, dalle pose e dalle posizioni. (da Altrove)
  • Vedo gli alberi camminare e la luce del sole che si può mangiare e le posate che si sposano e i dischi che si rifiutano di farsi ascoltare dalle orecchie sbagliate. (da The baby)
  • Voglio aria, ho un desiderio per aria. Niente come lei mi disperde. (da Aria)
  • Anticipando tutti i tempi, rischiandone le conseguenze. (da Aria)
  • Non cogliamo l'occasione adatta per dir le cose veramente, finiamo capovolti e urlanti a fare bruschi movimenti, che poi si rompono gl'incanti e quel che ci rimane è materiale per rimpianti. (da Italian violence)
  • E in tutto questo il bambino è smarrito, il ragazzo è impreciso, l'uomo è sbagliato, cos'è stato... (da Le ragioni delle piogge)
  • Bisogna essere profondamente convinti che il mondo è orripilante per essere felici. (da Le ragioni delle piogge)
  • Tornò dalle battaglie perse e si dimenticò la strada. Poi errando si svagò vagando un po' al museo di scienza naturale: faceva proprio finta di sapere dove andare! (da Canzone per natale)

Da A ad A

Etichetta: Sony, 2007

  • Assurdo cosa accadde quando ti vidi per la prima volta, portavo un cuore entrando nella stanza, ma uscendo non lo avevo più: amore, come vetro, lo infranse al primo colpo. (da Amore assurdo)
  • Nonostante il cuore infranto, da lontano, ho voglia d'esser grato. (da Amore assurdo)
  • Assurdo cosa accade una volta uscito da quella stanza, trasformazione radicale di tutto il mio universo, il cuore in pezzi separati nel petto conservati come i frammenti degli specchi su cui rifletto mille volti che possono scegliere, desiderare, idolatrare, venerare, provare piacere carnale, ma dopo un tale amore non possono più amare. (da Amore assurdo)
  • Chiudo gli occhi e ci sono io che raccolgo me stesso e assomiglio ai muri che trattengono i rumori. (da Tra 5 min.)
  • Pazientemente un attimo si attende eternamente. (da Tra 5 min.)
  • Fingo il distacco dal passato e ne sono invece incatenato. (da Demoni nella notte)
  • Lei si assomiglia. Io amo lei, lei ama solo sé stessa. (da Una storia d'amore e di vanità)
  • La leggenda del non-amore che si scrive di sera, d'una cosa che sarebbe bella, ma non è vera, è che tu, mia Riflessa Creatura mi guardi negli occhi per una volta ancora, per una volta ancora... prima che giunga Primavera. (da Una storia d'amore e di vanità)
  • Potessi rivelarti il vero volto, dirti ciò che sento, confessarti un tradimento e illudermi che tu poi farai altrettanto con me. (da La verità)
  • Io sono l'unico su cui puoi contare perché son contro me stesso. (da Contro me stesso)
  • Io non mi curo, non intendo ringiovanire, non ho giorni da dimenticare, fotografie nascoste o ambizioni di perfezione. Io non simulo il mio progresso perché son contro me stesso. (da Contro me stesso)

Citazioni su Morgan

  • Morgan è un bravo artista, uno dei pochissimi in Italia che concepisce ancora la musica come un'opera d'arte. Sta vivendo una fase tremenda della propria vita e sinceramente qualsiasi cosa lui faccia mi sento di perdonarlo. (Elio)
  • Morgan è una delle poche persone di livello che ci sono in Italia. È un artista da coccolare, proteggere, e tenersi stretto. Sono preoccupato per lui, e voglio che stia di nuovo bene e torni presto a fare tante cose. È una persona che crede in quello che fa. E in Italia ci vuole gente così. Ho sempre apprezzato la sua voglia di fare Tv intelligente, e mi sarebbe piaciuto tanto fare il programma con lui. Sarebbe stata un'edizione epica(Elio)[1]
  • Classico episodio di ipocrisia provinciale italiana. Morgan è una ricchezza di questo Paese, è uno degli ultimi artisti rimasti nel campo della musica: nessuno sembra preoccuparsene ma io in giro non vedo nuovi musicisti italiani di quel livello. Morgan è come quegli animali in via di estinzione di cui anche io faccio parte: ci vorrebbe un Wwf che ci prenda e ci protegga. Siamo gli ultimi artisti sopravvissuti a questa desertificazione allucinante, di cui ritengo responsabili i governanti italiani. (Elio)[2]
  • "Con lui, vestito da stralunato gentiluomo del Settecento, vorrei fare un programma televisivo di letture, una gara di poesia adattata ai nostri tempi. Questo è un invito ufficiale: chissà, magari ci sta. Morgan è la vera forza di X Factor: un personaggio teatrale, una maschera, un vero artista". (Giorgio Albertazzi)[3]
  • È facile mettere in croce le persone. Lo sappiamo tutti che la droga fa male. Lo sa anche chi ne fa uso. Ma siccome la gente che si droga è molta, dobbiamo chiederci se non è questa società a creare qualche problema. A parte quello che ha detto sulla cocaina, che non condivido anche se riferito al passato, ho apprezzato il discorso di Morgan sulla società ipocrita e cattiva. Io non mi drogo e la penso come lui. E poi non si condanna in questo modo una persona che ha detto delle cose in un momento di fragilità. Non credo che ci siano più drogati in questo mondo che in altri. Il mondo degli artisti, però, è più facile da colpire. L'artista non ha potere. Anzi ha il potere di farsi male. (Claudia Mori)
  • Certo é che se uno è straordinariamente bravo, e molto attrezzato a livello culturale, può tranquillamente permettersi anche di stare dentro una major. Uno così può essere Morgan, che io stimo tantissimo, perché in Italia è uno dei pochi che sta facendo delle cose diverse, senza preoccuparsi di quanto succede all'esterno, puntando alla comunicazione e riuscendo a convincere tutti. Personalmente sono contento che Marco Castoldi stia facendo la musica che sta facendo, adesso, in Italia (Paolo Benvegnù)[4]
  • Come suono da raggiungere non ho un produttore che prediligo, mi piace il tipo di approccio che ha Morgan, molto "leggero"; sia lui che Manuel Agnelli, in direzione diversa, stanno facendo crescere la scena italiana, non mi stancherò mai di ringraziarli. (Paolo Benvegnù)[5]
  • Io amo lavorare con Morgan perché si fanno cose belle, anche se a volte è esasperante [...](domanda: apprendiamo che hai seguito il pirata Morgan nel processo creativo che lo porterà a presentare il suo brano inedito, "La sera", a Sanremo. C'è voluto un bel coraggio?(!) Puoi anticiparci qualcosa sul contenuto della canzone? o forse prima dovrei chiederti: l'hai capita (l'ermetismo di Morgan è cosa nota a molti)?) Perché coraggio? Non mi ci vuole nessun coraggio semmai energia, io amo lavorare con Morgan perché si fanno cose belle, anche se a volte è esasperante. Del pezzo non ho voglia di svelare troppo. Dico solo che "La sera" parla della sera. È un pezzo musicalmente ricco e seducente, con un testo saporoso ed appassionato. Io i testi di Morgan li sento sempre profondamente, se vogliamo usare il termine: io "li capisco" eccome. Non li trovo ermetici, li trovo complessi e profondi. Probabilmente non lavorerei con lui da 10 anni se non mi fossi sentito vicino ai suoi testi oltre che alla musica. (Carlo Carcano)[6]
  • Il lavoro più articolato e lungo, vuoi per complessità e contingenze di vita, è stato "Da a ad A" di Morgan. Tutta la gestazione ha coperto il 2006 conludendosi nel 2007. Alle soglie di novembre. Ricordo che mi portai molto lavoro in USA, durante il primo lungo giro con gli Afterhours di spalla ai Twilight Singer. Scrivevo in furgone i pezzi di arrangiamento mancanti. A San Francisco spediì un pacco pieno di manoscritti. E appena tornato in Italia entrammo in studio. Molte cose Marco le rivedeva, in fondo è sempre stato lui a cambiare, tagliare, spostare le singoli parti nella griglia d'orchestra. Lo ha sempre fatto ad orecchio. Un orecchio formidabile. Però una parte della canzone "Da a ad A" e l'intera "Contro a me stesso" sono finite su disco come le avevo pensate in furgone. In ogni caso quando c'era da cambiare, potevamo anche passare 5 ore di notte su una scala cromatica di un oscuro terzo trombone. E una volta simulata la parte convincente su Reason (su computer) io ritrascrivevo su pentagramma. Ho ancora a casa spartiti con miliardi di mie correzioni ancora adesso a me incomprensibili. (Enrico Gabrielli)[7]
  • Perché le piacciono Tiziano Ferro e Morgan? "Sono artisti dal respiro internazionale. Ai giovani dico sempre: siate europei, non italiani. (…). Morgan (con cui ha suonato all'ultimo Festival Gaber di Viareggio) è amabile e geniale, non facilmente gestibile: ha una caratura a cui gli italiani non sono abituati". (Ivano Fossati)[8]
  • È uno dei talenti più dirompenti che abbiamo in Italia in questi anni [...] sono oltre che un suo amico un suo sincero ammiratore [...] è stato interessante vedere come quest'uomo riesce a tenere una piazza con della musica colta [...] e riesce a tenere incatenati anche i ragazzini più giovani e tutto il pubblico, questo è una specie di miracolo. (domanda: Effetto X factor?) È qualcosa che va oltre, che va anche oltre la televisione, è proprio il suo talento che è molto speciale per il nostro paese, qualcosa a cui forse il pubblico non è abituato [...](Ivano Fossati)[9]
  • Morgan è un artista raro e prezioso, la sua riammissione al Festival di Sanremo porterebbe migliori risultati che non il suo allontanamento». «Conosco Morgan da abbastanza tempo per poter dire che non si tratta soltanto di un musicista bravo quanto altri possono esserlo, ma di un artista raro e prezioso – ha detto – inciampato certamente in alcune dichiarazioni inopportune e infelici. Se chi ne parla e lo giudica avesse una più precisa idea della sua portata musicale e artistica, lo guarderebbe con altri occhi e comprenderebbe forse meglio i suoi sbandamenti e il suo essere indifeso». Fossati racconta di aver visto Morgan «suonare e poi spiegare frammenti della musica di Rachmaninov a migliaia di ragazzi a bocca aperta durante un suo concerto estivo e mi domando se questo può essere un cattivo maestro». (Ivano Fossati)[10]
  • Il mio "carissimo amico Morgan", che ho conosciuto non solo a X Factor, al premio Gaber, c'è stima musicale, Morgan è una delle persone più buone che abbia incontrato, ed è raro nel nostro ambiente". "Il talento si manifesta in moltissimi modi: io ho conosciuto in vita mia persone che non avevano mai studiato una nota, che non sapevano neanche veramente mettere le mani su uno strumento, ma avevano idee formidabili; poi ci sono altri che invece sono così completi, così bravi...

Faccio un esempio italiano: Morgan è uno così, Morgan è veramente inimmaginabile, una bravura inimmaginabile."(Ivano Fossati)[11]

  • «Siamo molto amici, anche se ci frequentiamo di rado. Marco è cresciuto in un periodo, gli anni Ottanta, in cui suonare era legato in modo indissolubile all'apparire. L'epoca degli Spandau Ballet.. Marco era un fan dei Duran Duran. È figlio di David Bowie, del glam rock». (Mauro Pagani)[12]
  • Dopo un velocissimo cambio palco Morgan entra in simbiosi con il pianoforte e con le sue note si tuffa in un'atmosfera neo-anni sessanta e "diventa" Tenco. Intendiamoci, non è una copia filologico-pedissequa e neanche un'identificazione. È qualcosa di più profondo, di intimo. Morgan è Morgan ma nella pancia è Tenco. L'ha mangiato e l'ha digerito, lo possiede ed è posseduto. Morgan non sarà un mostro di simpatia, ma sicuramente è un mostro di bravura e la dimensione live è la sua chiesa. Con lui un Enrico Gabrielli tirato in scena per i capelli e "costretto" a suonare pezzi che non aveva preparato dimostrando una competenza e una padronanza dei suoi strumenti fuori dal comune. E Morgan-Marco suona, canta, fuma, scherza ed è serissimo in una girandola di canzoni da brividi sottopelle. Ogni volta che lo ascolto me ne convinco sempre più. Siamo davanti a un personaggio speciale. Inutile descriverlo più di tanto, l'invito è di andare ad ascoltarlo». (Silvano Rubino e Lucia Carenini,inviati 2007 dal Festival di Ricaldone per Bielle)[13]
  • "Un piccolo rimpianto, il testo di Morgan era, a leggerlo, il più elegante" l'eleganza del testo di Morgan sta "nelle sue figure di suono un po' dannunziane (mentre un raggio di luna rifrange / sulla pioggia che piange); nei vaghi e suggestivi plurali poetici (monti, genti, campi, orizzonti); nel richiamo a distanza tra l'incanto (E d'incanto l'identico istinto ci coglie) e il canto (E del tormento allora ci faremo un canto)".». (Giuseppe Antonelli, linguista)«ref>disamina dei testi di Sanremo 2010 pubblicato sul sito della casa editrice Il Mulino e riportato da ANSA http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/spettacolo/2010/02/14/visualizza_new.html_1703494632.html</ref>
  • "se si instaura un clima di complicità e di divertimento io credo che il disco poi ne risenta, anche se non è un'equazione matematica naturalmente, e così è stato per questo disco, soprattutto con Morgan e Pancaldi, i due che hanno lavorato di più, diciamo, perché hanno suonato su tutti i pezzi e siamo stati più a lungo in sala [...]" (Franco Battiato)[14]
  • " Morgan è un ragazzo molto preparato, direi un musicista completo perché ha una formazione anche classica e questo aiuta molto, perché come diceva il proverbio "più sai, più vali" e se poi hai anche il talento, appunto come nel suo caso, il gioco è fatto"(Franco Battiato)[15]
  • "Morgan non è una fotocopia degli americani o degli inglesi, ma un cervello autonomo e fa piacere sentirlo". (Franco Battiato)[16]
  • (Quanto ha influito la tua collaborazione con Morgan nel tuo percorso artistico?) Tantissimo, Morgan mi ha insegnato a muovere i primi passi in studio, ma è solo una delle tante, tantissime cose che mi ha insegnato. Anche il primo disco dei Soerba (dove Morgan era coinvolto come produttore) mi ha cambiato la vita. Quando è uscito questo disco e anche quando ho conosciuto i Bluvertigo ho scoperto un mondo assolutamente nuovo di cui mi sono innamorato, e che mi ha cambiato molto, e mi ha insegnato tanto sia a livello tecnico e di scrittura ma anche un modo diverso di osservare le cose e giocare con l'arte. Per andare sul concreto ho conosciuto Morgan a un concorso musicale in cui lui era giurato e lui, da subito, ci ha presi sotto la sua ala protettiva, in un momento dove eravamo davvero alle prime armi e inesperti nella produzione di un album e ci ha portati fino alla realizzazione del primo disco. .".». (Lele Battista)[17]
  • Morgan per noi La Sintesi è stato padre artisticamente, ci ha anche quasi fisicamente impedito di firmare contratti con persone sbagliate, voleva ci fidassimo di lui incondizionatamente e poi ha mantenuto la parola portandoci alla Mescal e ci ha seguito tantissimo, ci ha insegnato tantissimo nel correggere i suoni e mi ha portato a non forzare l'interpretazione quando canto. Attualmente i contatti purtroppo per varie ragioni si sono un po' persi ma sicuramente farei ancora qualcosa con lui, amo il suo percorso solista, sono un sostenitore del suo modo anche eccessivo di lavorare, estremo come sentiamo nell'arrangiamento di La sera. È una figura importante Morgan in questo piattume generale."(Lele Battista)[18]
  • Mi piace anche Morgan per questo motivo: quando sento dire che 'Da A ad A' è un disco difficile, mi incazzo! (ridiamo) Lo so che lo è…Però… (Mescalina: Beh, è un bene che sia difficile, in questo senso, perché può essere di stimolo…) Lele: Sì, apprezzo tantissimo questo album, perché nessuno in Italia ha il coraggio di fare un disco così! Ce ne vorrebbero 100 di 'Da A ad A'! Non capisco: la gente ha paura della poesia, della cultura? È allucinante, insopportabile per me!(Lele Battista)[19]
  • Ad uno dei tanti concorsi a cui abbiamo partecipato, abbiamo conosciuto Morgan perché lui era in giuria: ne è nata un'amicizia e collaborazione che si è concretizzata con la produzione del nostro primo lavoro. Fu un'esperienza bellissima perché lui ci trasformò da un semplice "gruppettino" in una band in grado di registrare un disco. Ricordo i momenti in cui frequentavo spesso Monza con Luca Urbani e Morgan ed era un periodo molto "vivo" a livello culturale, con molti stimoli e bellezza nel comunicare. (Domanda: Visto che lo hai nominato (Morgan, ndr), la domanda è inevitabile. Com'è stato lavorare con lui e dal tuo punto di vista quanto è cambiato da allora?). Lele: se devo dire la verità a me non sembra che lui sia cambiato tantissimo. Ha le stesse caratteristiche dell'artista che io ho conosciuto 15 anni fa. È sempre stato un grande provocatore a livello musicale, molto "avanti" rispetto agli altri; È innegabile che si tratta di una persona che ha fatto della propria vita un'arte. Vive continuamente alla ricerca di qualcosa di nuovo. Per questo nella fase iniziale dei suoi lavori non viene capito come si dovrebbe se non appunto da un pubblico particolarmente attento. Indubbiamente farà altri dischi che faranno discutere, che ad alcuni non piaceranno e che faranno impazzire altri. Mi ha fatto ascoltare della musica, ultimamente, completamente "assurda" che nessuno sarebbe in grado di fare in questo momento in Italia. Parlavamo l'altro giorno con Gaetano Kappa, di come lui abbia scelto i musicisti per fare "Invece no" (programma televisivo condotto da Morgan su Deejay Tv), in maniera molto oculata. Lui non voleva una band e per questo ha scelto tre persone diverse che si compensavano tra loro. Credo abbia una visione molto profetica delle cose e questo l'ho sempre visto da quando ho iniziato a lavorare con lui. Chiaramente è cambiato nell'estetica delle cose: è passato dall'elettronica alla musica cantautoriale riuscendo a stupire ogni volta che lo si ascolta. Questa sua idea del non voler provare prima dei concerti, deriva dalla sua convinzione che non provando il pezzo che alla fine si ottenga un risultato migliore. Il suo continuo ribaltare delle regole mi affascina. In un mondo in cui tutto è prevedibile, in cui non facciamo che ripetere che tutto è gia stato fatto, un atteggiamento del genere immediatamente sconvolge tutto. Lui in questo momento è il Carmelo Bene della musica, colui che non fa altro che scardinare le convinzioni degli altri. (Domanda: Invece No è stato un programma quasi del tutto innovativo, perché hanno deciso di toglierlo dal palinsesto di Deejay Tv?)Lele: Marco in quelle situazioni non può far altro che entrarci da protagonista e da regista. Mi ricordo che nella trasmissione c'era un "consulente musicale", figura inopportuna vista la presenza di Morgan. Questo rapporto conflittuale con la televisione e con la sua struttura, era sempre più evidente. Ad esempio ricordo la puntata con ospite Edoardo Bennato. Registriamo un pezzo, magari non venuto benissimo, ma comunque emozionante nel pieno spirito della trasmissione nel quale era l'improvvisazione ad avere il suo ruolo. Il regista inspiegabilmente chiede di rifare nuovamente il brano con il totale diniego di Morgan. Per questa ragione, si tolse la giacca e risuonò il pezzo in maglietta per non dare la possibilità al regista di montare le sequenze. Inoltre aveva un modo assolutamente anarchico di gestire la trasmissione, facendo tutto il contrario di quello che gli veniva chiesto. Nonostante questo nel giro di un'ora e mezza lui riusciva a finire tutto. Fossimo stati ai tempi della televisione dove ogni volta eri costretto a rifare i pezzi, sarebbe diventato molto più macchinoso ed artefatto. A loro è mancato il coraggio di appoggiare totalmente il progetto, nonostante la reazione del pubblico è sempre stata positiva. (…). (Lele Battista)[20]
  • È un onore per i ragazzi suonare e cantare con Morgan al pianoforte e questo va detto, è una cosa che non so se gli risuccederà, glielo auguro. Morgan ha un suo modo di suonare il pianoforte, perché è abituato ad accompagnare se stesso, per cui si libera sul pianoforte anche con gli accordi, ha un suo tempo, un suo modo di interpretare l'armonia sul pianoforte… cioè, lui conosce l'armonia, tantissimo, e sa che su quella nota valgono 7, 8, 9 accordi diversi, ovvio che se lo fai lì per lì, non avendo provato abbastanza… hanno provato una volta quando l'hanno incontrato e un'altra volta sul palco (…) ovvio che se tu lì per lì gli cambi il tempo di un brano, oppure cambi un accordo che per un professionista può succedere, è normale, si va, si va insieme (…) è stato difficile per loro, però una prova importante e un onore (…)(Rossana Casale)[21]
  • Morgan è un piccolo genio,(…) io dico un piccolo genio anche incompreso perché è un musicista colto, anche un bravo strumentista, quello che amo di Morgan è la sua meravigliosa confusione strumentale: lui ha strumenti polverosi, lui ha oggetti reperiti dall'antichità, dalla storia e con questi lui come un novello alchimista… ecco se dovessi definire Morgan lo definirei un novello alchimista, colui che con i suoni riesce a creare delle alchimie, delle strane magie… (…). (Tony Esposito)[22]
  • Morgan è un ragazzo innamorato della musica, vive per la musica e la fa bene anche, l'ha studiata e la fa anche d'istinto; quindi diciamo che è il musicista ideale con cui collaborare. (…). (Edoardo Bennato)[23]
  • Trovo molto diversi i due principali talent show (X Factor e Amici). Guardo volentieri X Factor, anche perché prima c'era Morgan che conosco e stimo molto in quanto grande artista e conoscitore della musica (…). (Cristina Donà)[24]
  • Una cosa da dire a Morgan, che è una persona che stimo (..) di cantare di più e di parlare di meno, perché ogni volta che parla e fa delle interviste fa dei danni a se stesso; è un grande artista, digli di prendere un pianoforte e fare quello che sa fare (…)Io ho conosciuto Morgan prima di te, ed è un ragazzo (…) di una sensibilità e di un'intelligenza superiore, oltre che un grande talento artistico. Fermatelo, impeditegli di fare quelle interviste che gli fanno del male! Veramente, non lo deve più fare (Marino Bartoletti)[25]
  • Ho capito, ormai il nuovo trend sono le interviste improbabili. Dopo quella con i Verdena, che sembrava insuperabile nel suo astrattismo, quella di oggi con Morgan e Patty Pravo ha raggiunto vette difficilmente superabili. E sono felice di leggervi così entusiasti, specie nei confronti di Marchino. Solo che difficilmente sarò in grado di trasformare la nostra bella amicizia in un rapporto di lavoro continuativo. Non è per lui, non è nelle sue corde, non è possibile costringerlo. E questo essere vicino e irraggiungibile è quello che attrae e spaventa di lui. Oggi pomeriggio ci siamo risentiti e mi ha parlato di un sacco di cose che vorrebbe fare, poi magari domani sparisce per ritornare chissà quando. Noi siamo qui, tutte le volta che vorrà. Diciamo che se fosse una donna non mi ci sposerei, però probabilmente sarebbe un amante fantastico. (Linus) [26]

Note

  1. intervista 20.8.2010 http://www.newnotizie.it/2010/08/20/x-fact...lo-come-morgan/
  2. intervista GQ ottobre 2010 http://www.menstyle.it/cont/musica/musica/1010/0500/elio-su-gq.asp/
  3. Donna Moderna marzo 2009 http://www.tvblog.it/post/12978/albertazzi-celebra-morgan-e-ha-ragione-senza-di-lui-che-x-factor-sarebbe
  4. intervista rockit.it 2004 http://www.rockit.it/intervista/396/paolo-benvegnu-firenze
  5. intervista succoacido.net 2005 http://www.succoacido.net/showarticle.asp?id=209
  6. intervista a unduetreblog 2010 http://web.archive.org/20100129092150/unduetreblog.wordpress.com/2010/01/27/carlo-carcano-si-racconta-su-123blog-morgan-marco-mengoni-e-la-musica/
  7. intervista a radionation.it 15.6.2010 http://www.radionation.it/2010/06/15/intervista-esclusiva-a-enrico-gabrielli-via-mail/
  8. Intervista La stampa 14.1.2010 http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=241&ID_articolo=219&ID_sezione=518&sezione=
  9. trascrizione intervista audio a Cittadellaspezia.com 15.6.2009 http://www.cittadellaspezia.com/audiogallery/Intervista-a-Ivano-Fossati-98.aspx
  10. intervista a Il messaggero, 2010 http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id...HOME_SPETTACOLO
  11. Radio Fossati Capital 10.11.2010
  12. intervista vanity fair http://omonews.wordpress.com/2009/04/01/mauro-pagani-morgan-e-glam-rock-arisa-ha-copiato/
  13. http://www.bielle.org/2007/Articoli/Ricaldone_art.htm
  14. Week-in-Rock", MTV, 6/12/1998 – uscita di "Gommalacca" – trascrizione audio http://www.fenice.info/battiato/Intervis/clima.mp3
  15. 1998 – uscita di "Gommalacca" – trascrizione audio http://www.fenice.info/battiato/Intervis/morgan.mp3
  16. Festival Gaber 2010 http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=20&ID_articolo=1215&ID_sezione=12&sezione=
  17. intervista a tran tran 30.6.2010 http://www.trantran.net/2010/06/30/piccoli-focus/piccoli-focus-lele-battista//
  18. intervista indie-eye.it 13.9.2010 http://www.indie-eye.it/recensore/2010/09/lele-battista-la-foto-intervista-in-esclusiva-da-pascal-a-mario-schifano-nuove-esperienze-sul-vuoto/
  19. intervista mescalina.it 2.12.2010 http://www.mescalina.it/intervista_02-12-2010/lele-battista
  20. intervista shiverwebzine marzo 2011 http://www.shiverwebzine.com/2011/03/24/mi-manca-la-sintesi-intervista-torrenziale-a-lele-battista//
  21. Extrafactor 10.11.2010 – RAI 2/
  22. 2^ puntata "Invece No" 24.11.2010 DeejayTV/
  23. 2^ puntata "Invece No" 24.11.2010 DeejayTV/
  24. http://www.loudvision.it/musica-interviste-cristina-dona---342.html
  25. "Se... a casa di Paola", RAI1 25.1.2010 http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html#day=2011-01-25&ch=1&v=47473&vd=2011-01-25&vc=1
  26. blog di Linus 22.2.2011 http://linus.blog.deejay.it/2011/02/22/radio-quotidiana/

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