Dario Bellezza: differenze tra le versioni

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'''Dario Bellezza''' (1944 – 1996), poeta italiano.
'''Dario Bellezza''' (1944 – 1996), poeta italiano.


*È un caso letterario [[Fernanda Romagnoli]]? Sì, lo è, nel senso più alto, meno effimero... Con ''Il tredicesimo invitato'' ha raggiunto una serena eternità da piccolo classico. (citato in [[Donatella Bisutti]], ''Fernanda Romagnoli. L'anima in disparte'', ''Poesia'', Anno XII, marzo 1999, n. 126, Crocetti Editore)
*È un caso letterario [[Fernanda Romagnoli]]? Sì, lo è, nel senso più alto, meno effimero... Con ''Il tredicesimo invitato'' ha raggiunto una serena eternità da piccolo classico.<ref>Citato in [[Donatella Bisutti]], ''Fernanda Romagnoli. L'anima in disparte'', ''Poesia'', anno XII, marzo 1999, n. 126, Crocetti Editore.</ref>
*Essere poeta è faticoso. C'è qualcosa di profondamente masochistico nell'applicarsi delle maschere.<ref name=Pessoa>Dall'introduzione a [[Fernando Pessoa]], ''L'ora del diavolo'', Il Segnale, Roma, 1992.</ref>
*Essere [[poesia|poeta]] è faticoso. C'è qualcosa di profondamente masochistico nell'applicarsi delle maschere.<ref name=Pessoa>Dall'introduzione a [[Fernando Pessoa]], ''L'ora del diavolo'', Il Segnale, Roma, 1992.</ref>
*''[[Gatto|Gatti]], occhi | che m'accogliete al mio ritorno | velato: occhi perfetti | dove l'universo scioglie | un'ultima canzone d'[[amore]]: | parola insensata ormai | alla mia vita distrutta.''<ref>Da ''Gatti e altro'', Fermenti, Roma, 1993, p. 15.</ref>
*''[[Gatto|Gatti]], occhi | che m'accogliete al mio ritorno | velato: occhi perfetti | dove l'universo scioglie | un'ultima canzone d'[[amore]]: | parola insensata ormai | alla mia vita distrutta.''<ref>Da ''Gatti e altro'', Fermenti, Roma, 1993, p. 15.</ref>
*Il poeta è uno che abusivamente occupa spazi interiori per allargarli, che cattura l'istante per renderlo eterno.<ref name=Pessoa />
*Il poeta è uno che abusivamente occupa spazi interiori per allargarli, che cattura l'istante per renderlo eterno.<ref name=Pessoa />
*La poesia è la strada meno vile che può percorrere chi prova insofferenza per la schiavitù del vivere quotidiano inquadrato nelle regole borghesi.<ref name=Pessoa />
*La poesia è la strada meno vile che può percorrere chi prova insofferenza per la schiavitù del vivere quotidiano inquadrato nelle regole borghesi.<ref name=Pessoa />
*Nella polemica fra natura e cultura la [[Anna Maria Ortese|Ortese]] ci dà in regalo questo essere mostruoso, mezzo umano e mezzo animale, che sa soffrire e piangere come in un'infanzia smarrita la certezza di un bene inarrivabile anche se qualcuno pensasse di attribuirsi il Male. (da ''Fra incanto e furore'', introduzione ad Anna Maria Ortese, ''L'Iguana'', Rizzoli, 1978)
*Nella polemica fra natura e cultura la [[Anna Maria Ortese|Ortese]] ci dà in regalo questo essere mostruoso, mezzo umano e mezzo animale, che sa soffrire e piangere come in un'infanzia smarrita la certezza di un bene inarrivabile anche se qualcuno pensasse di attribuirsi il Male.<ref>Da ''Fra incanto e furore'', introduzione ad Anna Maria Ortese, ''L'Iguana'', Rizzoli, 1978.</ref>


==Note==
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Versione delle 17:07, 19 dic 2013

Dario Bellezza, 1971

Dario Bellezza (1944 – 1996), poeta italiano.

  • È un caso letterario Fernanda Romagnoli? Sì, lo è, nel senso più alto, meno effimero... Con Il tredicesimo invitato ha raggiunto una serena eternità da piccolo classico.[1]
  • Essere poeta è faticoso. C'è qualcosa di profondamente masochistico nell'applicarsi delle maschere.[2]
  • Gatti, occhi | che m'accogliete al mio ritorno | velato: occhi perfetti | dove l'universo scioglie | un'ultima canzone d'amore: | parola insensata ormai | alla mia vita distrutta.[3]
  • Il poeta è uno che abusivamente occupa spazi interiori per allargarli, che cattura l'istante per renderlo eterno.[2]
  • La poesia è la strada meno vile che può percorrere chi prova insofferenza per la schiavitù del vivere quotidiano inquadrato nelle regole borghesi.[2]
  • Nella polemica fra natura e cultura la Ortese ci dà in regalo questo essere mostruoso, mezzo umano e mezzo animale, che sa soffrire e piangere come in un'infanzia smarrita la certezza di un bene inarrivabile anche se qualcuno pensasse di attribuirsi il Male.[4]

Note

  1. Citato in Donatella Bisutti, Fernanda Romagnoli. L'anima in disparte, Poesia, anno XII, marzo 1999, n. 126, Crocetti Editore.
  2. a b c Dall'introduzione a Fernando Pessoa, L'ora del diavolo, Il Segnale, Roma, 1992.
  3. Da Gatti e altro, Fermenti, Roma, 1993, p. 15.
  4. Da Fra incanto e furore, introduzione ad Anna Maria Ortese, L'Iguana, Rizzoli, 1978.

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