Wikiquote:Archivio delle citazioni del giorno/ottobre: differenze tra le versioni

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*'''[[Template:Qotd/4ottobre|4 ottobre]]:''' L'unico incoraggiamento che posso dare ai giovani, e che regolarmente gli do, è questo: "Battetevi sempre per le cose in cui credete. Perderete, come le ho perse io, tutte le battaglie. Una sola potete vincerne: quella che s'ingaggia ogni mattina, quando ci si fa la barba, davanti allo specchio. Se vi ci potete guardare senza arrossire, contentatevi". ([[Indro Montanelli]])
*'''[[Template:Qotd/4ottobre|4 ottobre]]:''' L'unico incoraggiamento che posso dare ai giovani, e che regolarmente gli do, è questo: "Battetevi sempre per le cose in cui credete. Perderete, come le ho perse io, tutte le battaglie. Una sola potete vincerne: quella che s'ingaggia ogni mattina, quando ci si fa la barba, davanti allo specchio. Se vi ci potete guardare senza arrossire, contentatevi". ([[Indro Montanelli]])
*'''[[Template:Qotd/5ottobre|5 ottobre]]:''' Una montagna è come l'istruzione: quanto più alta l'ascesa, tanto più esteso il panorama. ([[Christiaan Barnard]])
*'''[[Template:Qotd/5ottobre|5 ottobre]]:''' Una montagna è come l'istruzione: quanto più alta l'ascesa, tanto più esteso il panorama. ([[Christiaan Barnard]])
*'''[[Template:Qotd/6ottobre|6 ottobre]]:''' In un'epoca di pazzia, credersi immuni dalla pazzia è una forma di pazzia. ([[Saul Bellow]])
*'''[[Template:Qotd/6ottobre|6 ottobre]]:''' «Qui siamo tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta». «Come lo sai che sono matta?» disse Alice. «Per forza,» disse il Gatto: «altrimenti non saresti venuta qui». ([[Lewis Carroll]])
*'''[[Template:Qotd/7ottobre|7 ottobre]]:''' Raramente un animale, compreso l'uomo, riesce ad essere fedele a se stesso quanto un gatto. ([[Jeffrey Moussaieff Masson]])
*'''[[Template:Qotd/7ottobre|7 ottobre]]:''' Raramente un animale, compreso l'uomo, riesce ad essere fedele a se stesso quanto un gatto. ([[Jeffrey Moussaieff Masson]])
*'''[[Template:Qotd/8ottobre|8 ottobre]]:''' Il momento della vittoria è troppo breve per vivere solo di quello e niente altro. ([[Martina Navrátilová]])
*'''[[Template:Qotd/8ottobre|8 ottobre]]:''' Ricordando la propria esistenza, s'accorse di avere sbagliato tutto tutto. La sua era una vita – come si suol dire, rovinata. Ma siccome neppure agli inizi era stata un gran che, perché prendersela? ([[Saul Bellow]])
*'''[[Template:Qotd/9ottobre|9 ottobre]]:''' Tu non sei quello che sembri nei momenti di tristezza. Sei molto di più. ([[Paulo Coelho]])
*'''[[Template:Qotd/9ottobre|9 ottobre]]:''' Tu non sei quello che sembri nei momenti di tristezza. Sei molto di più. ([[Paulo Coelho]])
*'''[[Template:Qotd/10ottobre|10 ottobre]]:''' Nelle persone ogni qualità ha il contrappeso di qualche difetto. ([[Lalla Romano]])
*'''[[Template:Qotd/10ottobre|10 ottobre]]:''' Nelle persone ogni qualità ha il contrappeso di qualche difetto. ([[Lalla Romano]])

Versione delle 17:28, 21 dic 2013



  • 1° ottobre: La salute non analizza se stessa e neppure si guarda allo specchio. Solo noi malati sappiamo qualche cosa di noi stessi. (Italo Svevo)
  • 2 ottobre: Penso che se io morissi | e che con i miei mali finisse | il desiderio | un amore così grande si spegnerebbe | e il mondo intero rimarrebbe | senza amore. (Lucrezia Borgia)
  • 3 ottobre: Nulla, dunque, di voi | tenete per voi, | affinché vi accolga tutti | Colui che a voi si dà tutto. (Francesco d'Assisi)
  • 4 ottobre: L'unico incoraggiamento che posso dare ai giovani, e che regolarmente gli do, è questo: "Battetevi sempre per le cose in cui credete. Perderete, come le ho perse io, tutte le battaglie. Una sola potete vincerne: quella che s'ingaggia ogni mattina, quando ci si fa la barba, davanti allo specchio. Se vi ci potete guardare senza arrossire, contentatevi". (Indro Montanelli)
  • 5 ottobre: Una montagna è come l'istruzione: quanto più alta l'ascesa, tanto più esteso il panorama. (Christiaan Barnard)
  • 6 ottobre: «Qui siamo tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta». «Come lo sai che sono matta?» disse Alice. «Per forza,» disse il Gatto: «altrimenti non saresti venuta qui». (Lewis Carroll)
  • 7 ottobre: Raramente un animale, compreso l'uomo, riesce ad essere fedele a se stesso quanto un gatto. (Jeffrey Moussaieff Masson)
  • 8 ottobre: Ricordando la propria esistenza, s'accorse di avere sbagliato tutto – tutto. La sua era una vita – come si suol dire, rovinata. Ma siccome neppure agli inizi era stata un gran che, perché prendersela? (Saul Bellow)
  • 9 ottobre: Tu non sei quello che sembri nei momenti di tristezza. Sei molto di più. (Paulo Coelho)
  • 10 ottobre: Nelle persone ogni qualità ha il contrappeso di qualche difetto. (Lalla Romano)
  • 11 ottobre: Quale governo, si domanda, è il migliore? Quello che ci insegna a governarci da soli. (Johann Wolfgang von Goethe)
  • 12 ottobre: Cristoforo Colombo, come ognuno sa, è venerato dai posteri perché fu l'ultimo a scoprire l'America. (James Joyce)
  • 13 ottobre: A me piacciono troppe cose e io mi ritrovo sempre confuso e impegolato a correre da una stella cadente all'altra finché non precipito. Questa è la notte e quel che ti combina. (Jack Kerouac)
  • 14 ottobre: Ci sono cattivi esploratori che pensano che non ci siano terre dove approdare solo perché non riescono a vedere altro che mare attorno a sé. (Francesco Bacone)
  • 15 ottobre: Quanta strada faremo nella vita dipende dalla nostra tenerezza con i giovani, dalla nostra compassione per i vecchi, dalla nostra simpatia per chi lotta, e dalla nostra tolleranza per i deboli e per i forti, perché un giorno saremo stati tutto questo. (George Washington Carver)
  • 16 ottobre: Ho scritto quando non conoscevo la vita. Ora che so il senso della vita, non ho più niente da scrivere. La vita non può essere scritta: la vita può essere soltanto vissuta. (Oscar Wilde)
  • 17 ottobre: Dopo millenni di odi e di guerre per lo meno dovremmo avere imparato questo: che il dolore non ha bandiera. (Dacia Maraini)
  • 18 ottobre: Il Potere, spiegava a Santina, è degradante per chi lo subisce, per chi lo esercita e per chi lo amministra! Il Potere è la lebbra del mondo! E la faccia umana, che guarda in alto e dovrebbe rispecchiare lo splendore dei cieli, tutte le facce umane invece dalla prima all'ultima sono deturpate da una simile fisionomia lebbrosa! Una pietra, un chilo di merda saranno sempre piú rispettabili di un uomo, finché il genere umano sarà impestato dal Potere... (Elsa Morante)
  • 19 ottobre: E se la gente vede che sai suonare, | be', ti tocca suonare, per tutta la vita. (Edgar Lee Masters)
  • 20 ottobre: Partono tutti incendiari e fieri | ma quando arrivano sono tutti pompieri. (Rino Gaetano)
  • 21 ottobre: O Libertà, quanti delitti si commettono in tuo nome! (ultime parole di Marie-Jeanne Roland de la Platière)
  • 22 ottobre: Nessun uccello sale troppo in alto, se sale con le sue ali. (William Blake)
  • 23 ottobre: Ho sentito un suono di catene che si rompono. È nato un uomo. (Vicente Huidobro)
  • 24 ottobre: Felice chi poté conoscere le cagioni delle cose. (Publio Virgilio Marone)
  • 25 ottobre: Sono un uomo e nulla di ciò che è umano mi è estraneo. (Publio Terenzio Afro)
  • 26 ottobre: Non vi può essere vera libertà senza la giustizia sociale, come non vi può essere vera giustizia sociale senza libertà. [...] Si può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha un lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli e educarli? (Sandro Pertini)
  • 27 ottobre: Ahi il nostro amore è una corda dura | che ci lega ferendoci | e se vogliamo | uscire dalla nostra ferita, | separarci, | ci stringe un nuovo nodo e ci condanna | a dissanguarci e a bruciarci insieme. (Pablo Neruda)
  • 28 ottobre: La guerra è sempre stata il principale divertimento dell'umanità. Gli altri divertimenti sono un surrogato della guerra. (Halldór Laxness)
  • 29 ottobre: Il bene, per me, può essere soltanto un'altra persona. Che cos'altro potrebbe essere? (Ivan Illich)
  • 30 ottobre: Non c'è migliore specchio dell'amico vecchio. (proverbio toscano)
  • 31 ottobre: Venuta la sera, mi ritorno in casa, et entro nel mio scrittoio; et in su l'uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di fango, et di loto, et mi metto panni reali et curiali; et rivestito condecentemente entro nelle antique corti degli antiqui huomini, dove, da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo, che solum è mio, et che io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro, et domandarli della ragione delle loro actioni; et quelli per loro humanità mi rispondono; et non sento per 4 hore di tempo alcuna noia, sdimenticho ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte; tucto mi transferisco in loro. (Niccolò Machiavelli)