Jean Guitton: differenze tra le versioni

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Automa: Correzione automatica trattini in lineette.
SamoaBot (discussione | contributi)
m Bot: migrazione automatica di 1 collegamento interwiki a Wikidata: d:Q551761
Riga 49: Riga 49:
[[Categoria:Filosofi francesi|Guitton, Jean]]
[[Categoria:Filosofi francesi|Guitton, Jean]]
[[Categoria:Scrittori francesi|Guitton, Jean]]
[[Categoria:Scrittori francesi|Guitton, Jean]]

[[pl:Jean Guitton]]

Versione delle 14:43, 13 apr 2014

Jean Guitton (1901 – 1999), filosofo e scrittore francese.

Citazioni di Jean Guitton

  • Si nasce vecchi e occorre tutta la vita per diventare giovani. Priva di fonte Priva di fonte
  • L'ateismo non è soltanto macchinoso e raro, è anche un fenomeno recente, una bizzarria sostenuta da pochi e da poco tempo nel solo ambiente di certa intelligentia occidentale. (citato in Vittorio Messori, Inchiesta sul Cristianesimo)
  • Marthe [Marta Robin] era semplice.... Quello che prevaleva in Marthe era la sua capacità di sacrificio, a imitazione di Cristo.... Con parole semplici suscitava in noi una di quelle emozioni rare, improvvise, dolci, un po' malinconiche e tuttavia radiose, che vi rendono consapevoli del vostro destino. (citato in Jean-Jacques Antier, Marthe Robin – Il viaggio immobile, Edizioni Paoline, 1993).

Il genio di Teresa di Lisieux

  • Diversamente da Calvino, lei fa entrare l'anima nei disegni della predestinazione misericordiosa senza alcun elemento di angoscia.
  • Dopo circa quaranta secoli di civiltà orale la Parola è una moneta inflazionata.
  • Gli uomini ordinari hanno più fiducia in chi è arrivato d'un colpo a quello stato ed è naturalmente onesto, che non in chi ha dovuto compiere tutto un penoso e doloroso sforzo per arrivarci.
  • Ho sempre avuto come regola di parlare in maniera atemporale, vera oggi, domani e sempre.
  • I generali non lottano con la paura della truppa, preferiscono tenerla occupata.
  • Il vero metodo per resistere alla tentazione è girarsi dall'altra ed andarsene.
  • In che cosa consiste il fascino di un essere? Difficile dirlo, perché è indefinibile, il fascino. È una certa presenza della persona al di là dei suoi limiti, come l'irraggiamento di certi volti puri.
  • L'amore ci avviluppa sempre: siamo noi, con il nostro atteggiamento verso esso, a trasformarlo in fuoco oppure in luce.
  • La bellezza è uno splendore che deve staccarsi da chi la possiede senza lui l'avverta e senza che ci torni sopra.
  • La bellezza è una specie di supplemento d'essere, d'irradiazione che si aggiunge all'essere.
  • La situazione più invidiabile non è essere soggetto di bellezza e sapersi bello, ma essere oggetto di bellezza e tale che soltanto l'altro goda di ciò che emana da noi.
  • Nella vita spirituale crescere significa semplificare e semplificarsi, per farsi più vicini alla semplicità increata ed ineffabile.
  • Per Teresa la via di Maria è una via di fede, senz'estasi, senza miracoli, perfino senza parole.
  • Teresa darà nuovo splendore alla parola. Ciò che lei dice lo fa. E le sue parola sono oracoli. Ho detto parole; io le tengo distinte dalle frasi. La frase di Teresa, in verità, è imperfetta. Imperfetta a causa della debolezza degli uomini, che le hanno trasmesso un linguaggio ben mediocre.

[Jean Guitton, Il genio di Teresa di Lisieux, traduzione di Lorenzo Bacchiarello, Sei, 1995]

La Vergine Maria

  • Il pensiero ebraico era orientato verso l'avvenire. Nella storia del passato ricercava l'immagine di ciò che non esisteva ancora.
  • Non è sufficiente che il passato sia passato. Bisogna anche che sia veramente superato – che abbia perduto ogni legame di causa ed effetto con il presente – per non avere che quel legame di spirito che è il legame dell'immagine alla realtà, della figura al compimento.
  • Ogni segmento temporale s'illumina ancorché finito. Occorre una morte, una conversione, un'interruzione perché possiamo comprendere un frammento qualsiasi della nostra vita.
  • Scoprendosi come termine della storia, la Madonna aveva ormai la luce per interpretare il tempo anteriore.

[Jean Guitton, La Vergine Maria, traduzione di Lorenzo Fenoglio, Rusconi, 1987]

Quello che credeva al cielo e quello che non ci credeva

  • Credere in Dio significa credere in un essere inintelligibile ma di cui si conosce la capacità di ascolto. Ecco cosa significa inginocchiarsi.
  • Credo in Dio a causa degli incontri. Tutte le spiegazioni sono inutili, io credo agli incontri.
  • Il Papa è un caso unico nel suo genere. Un uomo che, a motivo della sua funzione, è obbligato a restare attaccato «al soffitto», a vedere le cose «dal punto di vista del soffitto»
  • L'ateo conferma la fede. E come una cavia che conferma la mia tesi o la mia fede in Dio.
  • Paolo VI mi diceva che la preghiera che recitava ogni mattina era: "Mio Dio, richiamami a Te, richiamami a Te, non ne posso più". Credo che tutti papi recitino questa preghiera, anche Giovanni Paolo II.
  • Per un cristiano, quella che chiamiamo vita è una preparazione a quello che chiamiamo l'aldilà, l'altra vita.
  • Se la Chiesa è stata, a volte, contro la scienza, la causa risiede nella cattiva lettura che ha fatto della Bibbia.
  • Trovo che a vent'anni è facile essere un eroe, un santo, un uomo fuori del comune. Credo invece che a novant'anni sia molto difficile essere all'altezza del momento.

[Jean Guitton, Quello che credeva al cielo e quello che non ci credeva, traduzione di Piero Gribaudi, Gribaudi, 1995]

Altri progetti