Carlo Azeglio Ciampi: differenze tra le versioni

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Carlo Azeglio Ciampi

Carlo Azeglio Ciampi (1920 – vivente), uomo politico e 10° Presidente della Repubblica Italiana.

  • Ho ancora negli occhi lo stupendo spettacolo che mi si e' mostrato davanti quando sono arrivato (in elicottero) a Matera e si è aperto il grandioso anfiteatro dei Sassi. (citato in www.sassilive.it)
  • I nomi del Risorgimento sono vivi, sono dentro di noi, ci appartengono. Ovunque vada, in questo lungo viaggio in Italia, mi rendo conto che gli italiani sono sempre orgogliosi della loro storia. Quando sono a Torino, a Milano, e non soltanto, mi muovo con emozione per le strade che ricordano i nomi degli uomini che hanno fatto l'Italia, i re e i primi ministri, ma anche i Cattaneo e i Mazzini. Il Risorgimento lo porto nel cuore. E sono convinto che non sia un sentimento soltanto mio, che gli italiani lo sentano quanto me. (citato in Ciampi e il varo della nuova Cavour «Risorgimento, un sentimento vivo», Corriere della sera, 7 luglio 2004)
  • Più volte mi sono riletto il testo dell'impegno preso in Parlamento il 18 maggio 1999, il giorno del mio giuramento. Quell'impegno si ispirava alle iscrizioni scolpite sui frontoni del Vittoriano, l'Altare della Patria: "per la libertà dei cittadini, per l'unità della Patria". Non è retorica, è l'essenza stessa del nostro convivere civile. (dal messaggio di fine anno agli italiani, 31 dicembre 2005, l'ultimo da Presidente della Repubblica)
  • Siamo romani. Siamo italiani. Essere nati e vivere in Italia è un dono: a Roma, è un privilegio. (dal discorso per la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria di Roma)[1]

Dichiarazioni ufficiali

  • Uomini e nazioni stanno cercando risposte adeguate. Il comune obiettivo è la pace, una pace vera, frutto di leale collaborazione nell'affrontare i problemi del mondo, non di ambiguità e di fallaci impegni.[2] (dall'intervento all'Istituto Universitario Europeo, 26 settembre 2002)
  • L'Italia intera è grata ai Carabinieri per il loro spirito di abnegazione e attaccamento al dovere, garanzia di tutela per il cittadino. L'Italia è grata anche per la meritoria azione svolta in campo internazionale sempre contraddistinta da umanità e fermezza nel rispetto delle civiltà e delle tradizioni. (Dichiarazione per il 191° anniversario dell'Arma dei Carabinieri)
  • L'approvazione della Costituzione Ue è la condizione necessaria ad assicurare la governabilità all'Europa 25. La riforma dell'ONU agirà nell'interesse comune solo se affronterà il funzionamento dell'insieme degli organi societari e con largo consenso. (23 maggio 2005, in occasione dell'incontro con il presidente algerino Abdelaziz Bouteflika)
  • Sgomento, esecrazione, orrore, sono questi i sentimenti che come me provano tutti gli italiani. L'Italia è in lutto. Questi attentati contro gli Stati Uniti colpiscono e offendono l'intera comunità internazionale. Richiedono una lotta senza quartiere contro il terrorismo. Sappiamo di difendere in questo modo i valori che sono alla base della civiltà e della convivenza tra i popoli. I popoli liberi devono essere uniti e compatti nella risposta a questo atto di guerra contro il mondo civile.". (11 settembre 2001 – Dichiarazione del presidente della repubblica in occasione degli Attentati a New York e Washington)
  • A voi giovani ancora un pensiero. So quanto amate l'Ambiente, quanto vi adoperate per salvaguardarlo. Cercate di vivere in armonia con i ritmi della Natura. Fa bene. Ci si sente più forti, si può dare il meglio di noi stessi. Provate qualche volta – già molti di voi lo fanno – ad alzarvi all'alba, a vivere il miracolo quotidiano del risveglio della Natura." (Discorso di fine anno del 31 dicembre 2003 – Discorso completo sul sito del Quirinale)
  • Giovanni Paolo II ha creduto nella forza dello spirito e ha testimoniato, con il Suo indomito coraggio e la serenità nella sofferenza, la fortezza che permette di affrontare qualsiasi ostacolo, di operare per il bene in ogni circostanza. Egli continuerà a vivere nei nostri cuori, nella riconoscenza per la Sua testimonianza, per il Suo esempio. Egli è stato vero apostolo di pace nel mondo intero. L'Italia, Roma – la Sua Diocesi che si sta riversando in Piazza San Pietro – piangono la perdita di un Padre, di una persona amata. (Dichiarazione, a reti TV unificate, per la scomparsa del Santo Padre Giovanni Paolo II – 02 aprile 2005 [1])
  • Confermo la mia non disponibilità a candidarmi per un secondo mandato. Nessuno dei precedenti nove presidenti della Repubblica è stato rieletto. Ritengo che questa sia divenuta una consuetudine significativa. È bene non infrangerla. A mio avviso, il rinnovo di un mandato lungo, qual è quello settennale, mal si confà alle caratteristiche proprie della forma repubblicana del nostro Stato". (Note del Quirinale, 3 maggio 2006)

Note

  1. Citato in Ciampi: in Campidoglio cita il Papa, semo romani e damose da fa', Adnkronos, 27 settembre 2005.
  2. A proposito dell'incipiente guerra in Iraq; il termine fallaci fu inteso come una sottile critica alle idee radicali sostenute da Oriana Fallaci. In La forza della ragione, Rizzoli, della stessa giornalista si legge: "Per carità anzi pietà di Patria sorvolo su quelle [sevizie] compiute dai numi dell'Olimpo Costituzionale che in pubblici discorsi si sono squallidamente abbassati a usare il mio cognome come aggettivo spregiativo, cioè fallaci-inganni, fallaci-illusioni".

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