Società: differenze tra le versioni

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Versione delle 10:32, 15 apr 2014

Citazioni sulla società.

  • Ai miei occhi le società umane, come gli individui, diventano qualcosa solo grazie alla libertà. (Alexis de Tocqueville)
  • Dal 1815 in poi, letteratura, scienze fisiche e sociali, vapori, strade ferrate, telegrafi, hanno dato in pochi anni tale un impulso alla società, che le nazioni si sono riconosciute sorelle le une con le altre; che nuovi interessi e bisogni si sono creati. A questi si tratta oggi di dare pieno svolgimento. (Felice Orsini)
  • Dire che un delitto è opera di una società, il risultato matematico di taluni «fattori ambientali», è una di quelle offese che il nostro tempo rivolge continuamente alla libertà individuale e alla libertà in genere. (Vitaliano Brancati)
  • È evidente che nelle società democratiche l'interesse degli individui, così come la sicurezza dello stato, esigono che l'educazione della maggioranza sia scientifica, commerciale e industriale, piuttosto che letteraria. (Alexis de Tocqueville)
  • È premessa indispensabile per la realizzazione d'una società equa ed umana la completa emancipazione della donna. (Ester Dinacci)
  • Forse che nella società si vale realmente per quello che si è, o non più precisamente per ciò che si dimostra? (Carlo Maria Franzero)
  • I grandi partiti rovesciano la società, i piccoli l'agitano; gli uni la ravvivano, gli altri la depravano; i primi talvolta la salvano scuotendola fortemente, mentre i secondi la turbano sempre senza profitto. (Alexis de Tocqueville)
  • In ogni società umana un sesso cerca sempre di organizzarsi in modo da sfruttare l'altro sesso. Nelle organizzazioni tecnicamente più evolute, la femmina sfrutta il maschio; come accade nelle api e nella società americana. (Vittorio Giovanni Rossi)
  • In questa società ci sono certe regole, certi pregiudizi e tutto quello che non vi si adatta sembra anormale, un delitto o una malattia. (Mario Vargas Llosa)
  • Io so che alla società costa in certo modo una grave umiliazione se accettare la discussione intorno a se medesima, quasi ne scapitassero il decoro e il prestigio; ma, se non l'accetta, ella fa come chi non voglia esser desto, mentre dorme sull'orlo di un abisso. (Pietro Ellero)
  • L'associazione antropologica mondiale, comunamente detta società, è un insieme di esseri che si aspettano al varco armati di coraggio e tanta buona volontà. La verità è che ognuno di noi vuole la sua coppa di gelato più ghiacciata delle altre e colui che ti ammazza raramente si preoccupa delle tue scarpe nuove. (Rino Gaetano)
  • L'esercizio della carità, gli effetti de' pronti soccorsi contro la fame, la nudità, il freddo, e le atroci e distruttrici malattie, formano la gioia dell'uomo veramente nato per giovare alla Società. (Domenico Cirillo)
  • La forma della società resiste per la semplicissima ragione che la maggior parte degli uomini, se concepiscono l'ideale, obbediscono ai dettami della ragione. L'ideale si chiama così perché non attuato e non attuabile; il giorno che fosse attuato, non sarebbe più l'ideale, ma il reale. Questa non è metafisica: è filosofia pratica, perché c'insegna a guardarci dai voli d'Icaro. (Federico De Roberto)
  • La musica è un linguaggio di fratellanza e l'orchestra è l'embrione della società perché tutti devono ascoltare anche le voci degli altri. (Uto Ughi)
  • La società acquista nuove arti e perde vecchi istinti. (Ralph Waldo Emerson)
  • La società aperta è [...] aperta al maggior numero possibile di portatori di idee, ideali e fedi diverse e magari contrastanti — è aperta al maggior numero possibile, ma non a tutti. Essa è chiusa, pena la sua autodissoluzione, solo agli intolleranti, e cioè a coloro che, credendosi in possesso di verità assolute e di valori esclusivi, tentano di imporre queste verità e questi valori, ad ogni costo, magari con lacrime di sangue. (Dario Antiseri)
  • La società contemporanea per la trionfale avanzata del sesso concede ai giovani una libertà sessuale senza limiti. Oggi non si fa più distinzione fra il lecito e l'illecito. (Ester Dinacci)
  • La società contemporanea subisce un processo di frammentazione a causa di un modo di pensare che è per natura sua di corta visione, perché trascura l'intero orizzonte della verità – della verità riguardo a Dio e riguardo a noi. (Papa Benedetto XVI)
  • La società di oggi tende al formicaio. Lo Stato non si pone più come un assoluto di fronte ai singoli e ai gruppi: è semplicemente lo strumento amministrativo della società stessa. (Bertrand Russell)
  • La società dovunque cospira contro la maturazione di ciascuno dei suoi membri. La società è come una compagnia i cui soci hanno concordato che al fine di meglio assicurare il pane a ciascun azionista, colui che lo mangia rinuncia però a libertà e cultura. La virtù più ricercata è il conformismo. La fiducia in se stessi ne è la piena antitesi. Il conformismo non ama le realtà vere, né gli spiriti creativi, ma solo nomi e consuetudini. (Ralph Waldo Emerson)
  • La società è come un'onda. L'onda si muove in avanti, ma resta immobile la massa d'acqua di cui essa è composta. La stessa particella non s'innalza dal fondo fino alla cima. La sua unità è solo fenomenica. Molte persone che compongono oggi una popolazione saranno morte nel prossimo anno, e la loro esperienza morirà con esse. (Ralph Waldo Emerson)
  • La società è permissiva nelle cose che non costano nulla. (Enzo Biagi)
  • La società ha inizio a partire da due individui, quando il rapporto fra questi individui modifica la natura del loro comportamento. (Jean Piaget)
  • La società, legiferando, finge di tutelar l'individuo ed invece tra le pieghe non pensa che a se stessa. (Alessandro Varaldo)
  • La società non deve esigere nulla da chi non si aspetta nulla dalla società. (George Sand)
  • La società non esiste: ci sono uomini e donne, e famiglie. (Margaret Thatcher)
  • La società si fonda sui pilastri del vero e della libertà. (Henrik Ibsen)
  • La solitudine è impraticabile e la società fatale. Dobbiamo tenere la testa nell'una e le mani nell'altra. (Ralph Waldo Emerson)
  • Le nostre società vengono costruite per celare alla vista la possibilità della coscienza di una dimensione infinita, eterna o assoluta: riceviamo un nuovo soffitto che crea l'illusione che gli esseri umani possano funzionare entro uno spazio autodefinito e perfino autocreato. (John Waters)
  • Non può esistere società umana senza diritto. (Karl Popper)
  • Non sono un uomo di Dio, anche se credo che la società sia migliore con Lui che non senza. (John le Carré)
  • Non tutti i delitti hanno riflessi sociali. [...] Ma ci sono delitti, invece, in cui tutto è sociale, dall'arma usata all'ambiente fisico, dai caratteri dei protagonisti al loro modo di vita, tutto, perfino il dolore, perfino il peccato, perfino la riparazione, perfino il pentimento. (Alberto Moravia)
  • Ogni società fino ad oggi è stata oligarchica, cioè governata da pochi, anche se "rappresentanti" di molti; oggi specialmente, malgrado la diffusione di certi modi detti democratici, il potere (un potere enorme) è in mano a pochi, in ogni paese. Bisogna, invece, arrivare ad una società di tutti, alla "omnicrazia". (Aldo Capitini)
  • Per la letteratura realistica antica, la società non esiste come problema storico, ma tutt'al più come problema moralistico, e inoltre il moralismo si rivolge più all'individuo che alla società. (Erich Auerbach)
  • Questa società cambia tutto ciò che tocca in una fonte potenziale di progresso e di sfruttamento, di fatica miserabile e di soddisfazione, di libertà e d'oppressione. La sessualità non fa eccezione. (Herbert Marcuse)
  • Se una libera società non può aiutare i molti che sono poveri, non dovrebbe salvare i pochi che sono ricchi. (John Fitzgerald Kennedy)
  • Spesso sono i giovani ad avere le idee necessarie affinché la società progredisca. Però i vecchi non sempre sono disposti a cedere loro il posto: in questo caso la morte è utile alla società. (Eirik Newth)
  • Una società che costringe l'individuo a cambiare frequentemente di residenza o di lavoro, impone uno stato di tensione ai suoi membri. (Gordon Rattray Taylor)
  • Una società consiste di un certo numero di individui tenuti insieme dal fatto di lavorare in una stessa direzione in uno spirito comune, e di perseguire mire comuni. (John Dewey)
  • Una società in cui ogni individuo odiasse il suo simile, non potrebbe evidentemente sussistere e si discioglierebbe. Vi è dunque un certo minimo di benevolenza verso il proprio simile, necessario perché si mantenga la società. Vi è altresì un altro minimo, superiore al precedente, necessario perché i componenti la società, prostandosi mutua assistenza, possano resistere all'urto di altre società. (Vilfredo Pareto)
  • Vivere insieme nel mondo significa essenzialmente che esiste un mondo di cose tra coloro che lo hanno in comune, come un tavolo è posto tra quelli che vi siedono intorno. (Hannah Arendt)
  • Viviamo in una società dove nessuna legge proibisce di guadagnare denaro diffondendo ignoranza o, in qualche caso, stupidità. (Tom Hanks)

Sabino Acquaviva

  • Nella società tradizionale, e in genere nelle società che accumulano, esiste una particolare miscela di sesso e religione, moralismo – o moralità – e famiglia: è il «pacchetto» che assicura il successo di quelle società. Ma forse, più correttamente, dovremmo dire che nella società tradizionale si assisteva simultaneamente alla sublimazione e/o alla commistione del sesso con la religione.
  • Quando una società si propone di demolire determinati modelli di famiglia legati a sistemi sociali o di valori che stanno morendo, può farlo: quello che non può fare è proporre in alternativa dei sistemi di organizzazione della convivenza che, contrastando gravemente con la memoria della specie, pongono in crisi il sistema sociale e lo portano al collasso.

Johann Gottlieb Fichte

  • Chiamo società la relazione reciproca degli esseri razionali.
  • Il fine supremo ed ultimo della società è la completa unità e l'intimo consentimento di tutti i suoi membri.
  • L'istinto sociale appartiene dunque agli istinti fondamentali dell'uomo. L'uomo è destinato a vivere in società, egli deve vivere nella società; se vive isolato non è un uomo completo e compiuto, e contraddice a se stesso.
  • L'uomo ha la missione di vivere in società; se viene isolato, non è un uomo intero e completo, anzi contraddice se stesso.

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