Vintilă Horia: differenze tra le versioni

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'''Vintila Horia''' (1915 – 1992), Scrittore rumeno.
'''Vintila Horia''' (1915 – 1992), scrittore rumeno.


==''Quaderno Italiano''==
==''Quaderno Italiano''==
*[...]il ''raccontare'' è antico come il ''poetare''. L'origine del romanzo non sta nella poesia, ma nell'incontro fra il linguaggio e il destino dell'uomo. (da ''Avvaloramento filosofico del romanzo'', p.34)
*[...] il ''raccontare'' è antico come il ''poetare''. L'origine del romanzo non sta nella poesia, ma nell'incontro fra il linguaggio e il destino dell'uomo. (da ''Avvaloramento filosofico del romanzo'', p. 34)
*[...] il mondo di [[Marcel Proust|Proust]] è, di per se stesso, una memoria. Una memoria che rifiuta la dispersione disordinata del vissuto, ricostruendo un universo corretto, in franca rivolta dinanzi all'universo difettoso e reale e segnando quanto è carattere perenne di ogni creazione artistica; la ribellione di fronte a ''questa'' realtà è la sua sostituzione con altra realtà basata sulla logica della vita interiore. (da ''Avvaloramento filosofico del romanzo'', p.40)
*[...] il mondo di [[Marcel Proust|Proust]] è, di per se stesso, una memoria. Una memoria che rifiuta la dispersione disordinata del vissuto, ricostruendo un universo corretto, in franca rivolta dinanzi all'universo difettoso e reale e segnando quanto è carattere perenne di ogni creazione artistica; la ribellione di fronte a ''questa'' realtà è la sua sostituzione con altra realtà basata sulla logica della vita interiore. (da ''Avvaloramento filosofico del romanzo'', p. 40)
*Qualcuno ha detto che i politici non hanno lacrime. È questa una delle verità più terribili ch'io abbia mai udito, perché la mancanza delle lacrime pone chi ne è affetto oltre l'umanità. Neanche una tigre piange. (da ''Uno scrittore nel suo tempo'', pp.66-67)
*Qualcuno ha detto che i politici non hanno lacrime. È questa una delle verità più terribili ch'io abbia mai udito, perché la mancanza delle lacrime pone chi ne è affetto oltre l'umanità. Neanche una tigre piange. (da ''Uno scrittore nel suo tempo'', pp. 66-67)
*Un romanzo non è uno specchio posto sopra una strada, ma sopra gli uomini che si trovano in quella strada (da ''Uno scrittore nel suo tempo'', p.68)
*Un romanzo non è uno specchio posto sopra una strada, ma sopra gli uomini che si trovano in quella strada (da ''Uno scrittore nel suo tempo'', p. 68)
*Chi non conosce Vienna che di passaggio la può prendere facilmente per una città morta, chi l'ama invece, non si lascia ingannare dal suo stile. Perché una città dello spirito, anche quando non esiste più, non smette mai di vivere. (da ''Poeti di Vienna'', p.92)
*Chi non conosce Vienna che di passaggio la può prendere facilmente per una città morta, chi l'ama invece, non si lascia ingannare dal suo stile. Perché una città dello spirito, anche quando non esiste più, non smette mai di vivere. (da ''Poeti di Vienna'', p. 92)
*Lo spazio può essere, col nostro aiuto, un tempo concentrato e brulicante (Che cosa è la pagina di un libro se non un tempo concentrato, un immenso spazio ridotto a una visione?) (da '' Lezione di solitudine''<ref>Scritto in italiano da Vintila Horia</ref>, p.101)
*Lo spazio può essere, col nostro aiuto, un tempo concentrato e brulicante (Che cosa è la pagina di un libro se non un tempo concentrato, un immenso spazio ridotto a una visione?) (da '' Lezione di solitudine''<ref>Scritto in italiano da Vintila Horia</ref>, p. 101)
*Il più bel posto del mondo non è forse, che la realizzazione di un'attesa. (da ''Il più bel posto del mondo''<ref>Scritto in italiano da Vintila Horia</ref>, p.120
*Il più bel posto del mondo non è forse, che la realizzazione di un'attesa. (da ''Il più bel posto del mondo''<ref>Scritto in italiano da Vintila Horia</ref>, p. 120)


==Note==
==Note==
<references />
<references />

==Bibliografia==
==Bibliografia==
*Vintila Horia, ''Quaderno italiano'', a cura di Vittorio Vettori, Casa Editrice Giardini, Pisa 1962.
*Vintila Horia, ''Quaderno italiano'', a cura di Vittorio Vettori, Casa Editrice Giardini, Pisa 1962.
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Versione delle 21:29, 20 apr 2014

Vintila Horia (1915 – 1992), scrittore rumeno.

Quaderno Italiano

  • [...] il raccontare è antico come il poetare. L'origine del romanzo non sta nella poesia, ma nell'incontro fra il linguaggio e il destino dell'uomo. (da Avvaloramento filosofico del romanzo, p. 34)
  • [...] il mondo di Proust è, di per se stesso, una memoria. Una memoria che rifiuta la dispersione disordinata del vissuto, ricostruendo un universo corretto, in franca rivolta dinanzi all'universo difettoso e reale e segnando quanto è carattere perenne di ogni creazione artistica; la ribellione di fronte a questa realtà è la sua sostituzione con altra realtà basata sulla logica della vita interiore. (da Avvaloramento filosofico del romanzo, p. 40)
  • Qualcuno ha detto che i politici non hanno lacrime. È questa una delle verità più terribili ch'io abbia mai udito, perché la mancanza delle lacrime pone chi ne è affetto oltre l'umanità. Neanche una tigre piange. (da Uno scrittore nel suo tempo, pp. 66-67)
  • Un romanzo non è uno specchio posto sopra una strada, ma sopra gli uomini che si trovano in quella strada (da Uno scrittore nel suo tempo, p. 68)
  • Chi non conosce Vienna che di passaggio la può prendere facilmente per una città morta, chi l'ama invece, non si lascia ingannare dal suo stile. Perché una città dello spirito, anche quando non esiste più, non smette mai di vivere. (da Poeti di Vienna, p. 92)
  • Lo spazio può essere, col nostro aiuto, un tempo concentrato e brulicante (Che cosa è la pagina di un libro se non un tempo concentrato, un immenso spazio ridotto a una visione?) (da Lezione di solitudine[1], p. 101)
  • Il più bel posto del mondo non è forse, che la realizzazione di un'attesa. (da Il più bel posto del mondo[2], p. 120)

Note

  1. Scritto in italiano da Vintila Horia
  2. Scritto in italiano da Vintila Horia

Bibliografia

  • Vintila Horia, Quaderno italiano, a cura di Vittorio Vettori, Casa Editrice Giardini, Pisa 1962.

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