Claudio Moreschini: differenze tra le versioni

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==''Letteratura cristiana delle origini. Greca e latina''==
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===[[Incipit]]===
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I Padri apostolici.<br />Con questo termine si intendono, tradizionalmente, quei primi scrittoricristiani che avrebbero attinto direttamente al loro insegnamento. Tale collegamento, però, è molto tenue, e molte di queste personalitànon ebbero niente in comune tra di loro: vissute in luoghi e tempi diversi nel II secolo, sono comunque le prime voci "originali" della nuova religione.
I Padri apostolici.<br />Con questo termine si intendono, tradizionalmente, quei primi scrittori cristiani che avrebbero attinto direttamente al loro insegnamento. Tale collegamento, però, è molto tenue, e molte di queste personalitànon ebbero niente in comune tra di loro: vissute in luoghi e tempi diversi nel II secolo, sono comunque le prime voci "originali" della nuova religione.

===Citazioni===
===Citazioni===
*Per lo gnostico il [[mondo]] è un luogo malvagio ed estraneo, una prigione. (p. 16)
*Per lo gnostico il [[mondo]] è un luogo malvagio ed estraneo, una prigione. (p. 16)

Versione delle 21:45, 15 mag 2014

Claudio Moreschini (– vivente), scrittore e docente universitario.


Letteratura cristiana delle origini. Greca e latina

Incipit

I Padri apostolici.
Con questo termine si intendono, tradizionalmente, quei primi scrittori cristiani che avrebbero attinto direttamente al loro insegnamento. Tale collegamento, però, è molto tenue, e molte di queste personalitànon ebbero niente in comune tra di loro: vissute in luoghi e tempi diversi nel II secolo, sono comunque le prime voci "originali" della nuova religione.

Citazioni

  • Per lo gnostico il mondo è un luogo malvagio ed estraneo, una prigione. (p. 16)
  • L'attività letteraria del Crisostomo fu sterminata, ma più ampia che profonda. Dotato per natura del dono della parolae della comunicazione, fece dell'omelia lo strumento privilegiato per manifestare il proprio pensiero. (p. 141)
  • L'amore per i poveri e l'impegno concreto resero il Crisostomo famosissimo nell'antichità e nel medioevo bizantino, tanto da essere considerato come uno dei Padri della Chiesa d'oriente. (p. 142)
  • Nestorio ribadisce l'unità di Cristo pur nella distinzione tra le nature, opponendosi alla dottrina di Cirillo dell'unica natura; egli parla di «persona» del Figlio, nella quale il rapporto tra le due nature si realizza in maniera assolutamente diversa da ogni altro possibile rapporto tra Dio e l'essere umano. Nestorio è dunque attento a evitare l'accusa di dualismo cristologico. (p. 148)
  • L'attività esegetica di Cirillo, per la maggior parte antecedente allo scoppio della controversia nestoriana, è di tipo alessandrino. Tuttavia manca a Cirillo la profondità di Origene.. (p. 149)
  • Come scrittore Cirillo si caratterizza per la prolissità e le ripetizioni frequenti. Una certa ricercatezza stilistica si trova solo in alcune lettere festali per il loro carattere di ufficialità.. (p. 149)

Bibliografia

  • Claudio Moreschini, Letteratura cristiana delle origini. Greca e latina, Città Nuova Editrice, Roma 2007. ISBN 978-88-311-1627-5