Utente:Bradipo Lento/Scarabocchi: differenze tra le versioni

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*Citazione tratta dall'audio italiano<br />
*Citazione tratta dall'audio italiano<br />
:'''Otonashi''': Nell'antichità, quando un uomo moriva, il nome della donna con cui era sposato veniva scritto in rosso sulla sua lapide. Questo stava a significare che la vedova sarebbe stata legata per sempre al marito.<br />'''Kyōko''': Legata per sempre al marito...<br />'''Otonashi''': Ma ormai i tempi sono cambiati.<br />'''Kyōko''': Che cosa intende dire?<br />'''Otonashi''': Che la vita deve continuare, e deve trionfare sulla morte!
:'''Otonashi''': Nell'antichità, quando un uomo moriva, il nome della donna con cui era sposato veniva scritto in rosso sulla sua lapide. Questo stava a significare che la vedova sarebbe stata legata per sempre al marito.<br />'''Kyōko''': Legata per sempre al marito...<br />'''Otonashi''': Ma ormai i tempi sono cambiati.<br />'''Kyōko''': Che cosa intende dire?<br />'''Otonashi''': Che la vita deve continuare, e deve trionfare sulla morte!
*Citazione tratta dai sottotitoli in italiano<ref>I DVD della Yamato Video hanno i sottotitoli in italiano fedeli al doppiaggio originale in giapponese. L'adattamento in italiano toglie molte delle caratteristiche specifiche del parlato giapponese (titoli onorifici, forme di cortesia, ecc.), perdendo talvolta il senso e l'intensità di alcuni dialoghi.</ref><br />
*Citazione tratta dai sottotitoli in italiano<ref name="sottotitoli">I DVD della Yamato Video hanno i sottotitoli in italiano fedeli al doppiaggio originale in giapponese. L'adattamento in italiano toglie molte delle caratteristiche specifiche del parlato giapponese (titoli onorifici, forme di cortesia, ecc.), perdendo talvolta il senso e l'intensità di alcuni dialoghi.</ref><br />
:'''Otonashi''': Una volta, alla morte del marito, sulla tomba veniva scritto in rosso anche il nome della moglie. Vedova... In giapponese questa parola significa "moglie che non è ancora morta".<br />'''Kyōko''': "Moglie non ancora morta...".<ref>Scandisce le sillabe della parola ''Mibōjin'', che significa "vedova".</ref><br />'''Otonashi''': Però... in realtà non è così, no? È sbagliato definirla "non ancora morta", e questo perché "è viva".
:'''Otonashi''': Una volta, alla morte del marito, sulla tomba veniva scritto in rosso anche il nome della moglie. Vedova... In giapponese questa parola significa "moglie che non è ancora morta".<br />'''Kyōko''': "Moglie non ancora morta...".<ref>Scandisce le sillabe della parola ''Mibōjin'', che significa "vedova".</ref><br />'''Otonashi''': Però... in realtà non è così, no? È sbagliato definirla "non ancora morta", e questo perché "è viva".

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*'''Otonashi''': Nell'antichità, quando un uomo moriva, il nome della donna con cui era sposato veniva scritto in rosso sulla sua lapide. Questo stava a significare che la vedova sarebbe stata legata per sempre al marito.<br />'''Kyōko''': Legata per sempre al marito...<br />'''Otonashi''': Ma ormai i tempi sono cambiati.<br />'''Kyōko''': Che cosa intende dire?<br />'''Otonashi''': Che la vita deve continuare, e deve trionfare sulla morte!
:*{{NDR|Citazione tratta dai sottotitoli in italiano}}<ref name="sottotitoli" /><br /> '''Otonashi''': Una volta, alla morte del marito, sulla tomba veniva scritto in rosso anche il nome della moglie. Vedova... In giapponese questa parola significa "moglie che non è ancora morta".<br />'''Kyōko''': "Moglie non ancora morta...".<ref>Scandisce le sillabe della parola ''Mibōjin'', che significa "vedova".</ref><br />'''Otonashi''': Però... in realtà non è così, no? È sbagliato definirla "non ancora morta", e questo perché "è viva".


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Versione delle 23:53, 15 mag 2014

Segnalazione vetrina

Serie animata tratta dall'omonimo romanzo di Tatsuhiko Takimoto, trasposto anche in manga.
  • Certo che oggi la vita è diventata proprio comoda... Basta entrare in un discount per trovare cibo, cosmetici e... perfino telefoni cellulari. Che peccato: tra le altre cose non vendono anche rapporti umani. (Hitomi)
  • Se non si riesce ad avere fiducia in se stessi, è sufficiente immaginare che l'interlocutore sia messo peggio di noi. (Misaki)
  • Quando qualcosa ti piace davvero, non importa se sbagli, non importa se dai fastidio agli altri... non importa nemmeno se crepi... Quello è "vivere" veramente! (Satō)
  • Quando le persone si fanno prendere da un'idea fissa, alla fine non riescono più a liberarsene. E pensare che spesso la soluzione dei problemi è a portata di mano: l'abbiamo davanti agli occhi e non la vediamo. (Minegishi)
  • I drammi hanno un inizio, uno sviluppo e un epilogo: sono un'esplosione di sentimenti... che ha un termine. Le nostre vite, al contrario, si svolgono continuamente all'interno di una fitta nebbia di assoluta incertezza. (Yamazaki)
  • Se girate un po' su internet, troverete un sacco di persone che si insultano. Quando qualcuno non trova una persona più inutile di lui nella vita reale, sfoga la sua frustrazione contro gli sconosciuti bollandoli come sfigati, in modo da sentirsi superiore almeno a loro. (Megumi)

Citazioni sull'opera

  • Ogni volta che mi avvicino a qualche passaggio, mi viene voglia di scagliare fuori dalla finestra il computer in cui sono conservati tutti i capitoli. Leggendo altri punti, invece, mi scatta la voglia di andare a fare il monaco eremita su una sperduta montagna indiana. (Tatsuhiko Takimoto)
  • Tra situazioni rocambolesche e gag assurde, mi sa che alla fine mi sono perso. Quello che è rimasto è un messaggio troppo diretto, che non è né comico né narrativo: "la volontà cambia le persone". (Tatsuhiko Takimoto)


Test

  • Sanetoshi: Oggi credo che ti racconterò una storia d'amore, parla di una donna che scappa e di un uomo che le corre dietro. Anche se si amano un bel giorno all'improvviso lui grida: «Oh no, è scappata!». Tu che faresti al posto suo?
    Himari: Se fosse per me non la rincorrerei.
    Sanetoshi: E perché?
    Himari: Mi stancherei troppo.
    Sanetoshi: Sì, in effetti c'è anche gente che vede le cose in questo modo. In altre parole stai dicendo che preferiresti fare solo la parte di chi fugge, vero?
    Himari: Cosa intende dire?
    Sanetoshi: Quello che voglio dire è che in una storia d'amore quando entrambi gli amanti fuggono è perché nessuno dei due ha mai voglia di fare il primo passo per avvicinarsi all'altro.
    Himari: E quindi?
    Sanetoshi: Il loro amore non si evolverà.
    Himari: Ma per me andrebbe bene anche così, tanto io non avrò mai una storia d'amore.
    Sanetoshi: Davvero?
    Himari: Giusto per fare un esempio, [...] quando una persona scappa io devo per forza inseguirla se voglio che il nostro amore maturi?
    Sanetoshi: A volte funziona, sì.
    Himari: Lei dice? Ma potrebbe anche darsi che lui continui a scappare, rifiutando di concedermi i frutti di questo amore: non è così?
    Sanetoshi: Sei perspicace! Esatto, tra i due chi dona all'altro quei frutti non è mai colui che fugge perché se lo facesse il divertimento finirebbe.
    Himari: Orribile.
    Sanetoshi: Così vorresti un amore in grado di produrre frutti, eh? Potresti accontentarti di qualche bacio, invece...
    Himari: I baci si corrompono in fretta, inoltre prima o poi finiscono. Se i miei baci non potessero generare frutti, io finirei per svuotarmi.
    Sanetoshi: Cosa ci sarebbe di male nell'essere vuota?
    Himari: Se fossi vuota verrei gettata via.
    Sanetoshi: Però anche se ti gettasse via tu avresti potuto comunque dare migliaia di baci.
    Himari: Impossibile. Se facessi così il cuore mi si gelerebbe tanto da impedirmi di respirare.
    Sanetoshi: Ma potresti scegliere di continuare a dispensare baci finché il tuo cuore non gela e blocca anche il tuo respiro, no?
    Himari: Sarei davvero patetica.
    Sanetoshi: Ma che importa se sei patetica? Basta che sia divertente, no? Se il tuo cuore è destinato a congelare, allora... non è meglio che succeda perché hai concesso troppi baci?
    Himari: Cosa dovrei fare?
    Sanetoshi: Lasciare che sia il tuo cuore a decidere. E se fossero i baci i veri frutti?

Maison Ikkoku

Episodio 24, Il primo bacio

  • Citazione tratta dall'audio italiano
Otonashi: Nell'antichità, quando un uomo moriva, il nome della donna con cui era sposato veniva scritto in rosso sulla sua lapide. Questo stava a significare che la vedova sarebbe stata legata per sempre al marito.
Kyōko: Legata per sempre al marito...
Otonashi: Ma ormai i tempi sono cambiati.
Kyōko: Che cosa intende dire?
Otonashi: Che la vita deve continuare, e deve trionfare sulla morte!
  • Citazione tratta dai sottotitoli in italiano[1]
Otonashi: Una volta, alla morte del marito, sulla tomba veniva scritto in rosso anche il nome della moglie. Vedova... In giapponese questa parola significa "moglie che non è ancora morta".
Kyōko: "Moglie non ancora morta...".[2]
Otonashi: Però... in realtà non è così, no? È sbagliato definirla "non ancora morta", e questo perché "è viva".

  • Otonashi: Nell'antichità, quando un uomo moriva, il nome della donna con cui era sposato veniva scritto in rosso sulla sua lapide. Questo stava a significare che la vedova sarebbe stata legata per sempre al marito.
    Kyōko: Legata per sempre al marito...
    Otonashi: Ma ormai i tempi sono cambiati.
    Kyōko: Che cosa intende dire?
    Otonashi: Che la vita deve continuare, e deve trionfare sulla morte!
  • [Citazione tratta dai sottotitoli in italiano][1]
    Otonashi: Una volta, alla morte del marito, sulla tomba veniva scritto in rosso anche il nome della moglie. Vedova... In giapponese questa parola significa "moglie che non è ancora morta".
    Kyōko: "Moglie non ancora morta...".[3]
    Otonashi: Però... in realtà non è così, no? È sbagliato definirla "non ancora morta", e questo perché "è viva".
  1. a b I DVD della Yamato Video hanno i sottotitoli in italiano fedeli al doppiaggio originale in giapponese. L'adattamento in italiano toglie molte delle caratteristiche specifiche del parlato giapponese (titoli onorifici, forme di cortesia, ecc.), perdendo talvolta il senso e l'intensità di alcuni dialoghi.
  2. Scandisce le sillabe della parola Mibōjin, che significa "vedova".
  3. Scandisce le sillabe della parola Mibōjin, che significa "vedova".