Enrico Maria Salerno: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Enrico Maria Salerno==
==Citazioni di Enrico Maria Salerno==
*Diventare un Mastroianni mi farebbe paura. Se mi capitasse un colpo del genere, dovrei cambiare tutto della mia vita. E con il carattere che ho sarebbe arduo. Potrebbe capitarmi, e io sopporterei di essere più chiacchierato e noto, ma non saprei assumere atteggiamenti studiati. Per calcolo non rinuncerei mai al mio telescopio, ai miei libri, al gioco delle bocce, a rispondere male agli sciocchi. (Liliana Madeo, "Le provocazioni di Salerno", "La Stampa", 15 novembre 1970)
*Diventare un [[Marcello Mastroianni|Mastroianni]] mi farebbe paura. Se mi capitasse un colpo del genere, dovrei cambiare tutto della mia vita. E con il carattere che ho sarebbe arduo. Potrebbe capitarmi, e io sopporterei di essere più chiacchierato e noto, ma non saprei assumere atteggiamenti studiati. Per calcolo non rinuncerei mai al mio telescopio, ai miei libri, al gioco delle bocce, a rispondere male agli sciocchi.<ref>Citato in Liliana Madeo, ''Le provocazioni di Salerno'', ''La Stampa'', 15 novembre 1970.</ref>
*Ecco. [[Eduardo De Filippo]] ad esempio: non mi piace. Perché? Perché è un vecchio cialtrone napoletano. Un monumento, davanti al quale tutti stanno a occhi in su. Non dice nulla di nuovo, mai. Amo piuttosto il valoroso [[Carmelo Bene]], che pur nella sua confusione geniale tenta un discorso nuovo. (Nevio Boni, "Come Salerno impara a vivere il caos", "Stampa sera", 1 dicembre 1979)
*Ecco. [[Eduardo De Filippo]] ad esempio: non mi piace. Perché? Perché è un vecchio cialtrone napoletano. Un monumento, davanti al quale tutti stanno a occhi in su. Non dice nulla di nuovo, mai. Amo piuttosto il valoroso [[Carmelo Bene]], che pur nella sua confusione geniale tenta un discorso nuovo.<ref>Citato in Nevio Boni, ''Come Salerno impara a vivere il caos'', ''Stampa sera'', 1 dicembre 1979.</ref>
*Cosa chiedo alla vita? La donna, il vino e le carte. E potermi giustificare con il mio lavoro. (Paola Di Luca, "Salerno, il pendolare", "La Provincia", 2 marzo 1994)
*Cosa chiedo alla vita? La donna, il vino e le carte. E potermi giustificare con il mio lavoro.<ref>Citato in Paola Di Luca, ''Salerno, il pendolare'', ''La Provincia'', 2 marzo 1994.</ref>
*Superba. Quando c'è lei è come se in scena non ci fosse nessun altro. Ha la forza di calamitare immediatamente su di sé l'attenzione del pubblico. (citato in "[[Anna Magnani]]: La biografia" di Matilde Hochkofler, Bompiani, 2013)
*{{NDR|[[Anna Magnani]]}} Superba. Quando c'è lei è come se in scena non ci fosse nessun altro. Ha la forza di calamitare immediatamente su di sé l'attenzione del pubblico.<ref>Citato in Matilde Hochkofler, ''Anna Magnani: La biografia'', Bompiani, 2013.</ref>


==Citazioni su Enrico Maria Salerno==
==Citazioni su Enrico Maria Salerno==
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*La sua straordinaria duttilità gli ha permesso di interpretare fra teatro, cinema e televisione una gamma infinita di personaggi assolutamente diversi l'uno dall'altro. A molti attori, anche grandi, è accaduto di crearsi una specie di modello o cliché e di prestarlo di volta in volta ai vari personaggi interpretati. Credo che Salerno in tutta la sua carriera non abbia mai ripetuto un gesto, un vezzo già utilizzato. ([[Florestano Vancini]])
*La sua straordinaria duttilità gli ha permesso di interpretare fra teatro, cinema e televisione una gamma infinita di personaggi assolutamente diversi l'uno dall'altro. A molti attori, anche grandi, è accaduto di crearsi una specie di modello o cliché e di prestarlo di volta in volta ai vari personaggi interpretati. Credo che Salerno in tutta la sua carriera non abbia mai ripetuto un gesto, un vezzo già utilizzato. ([[Florestano Vancini]])
*Un altro voglio ricordarne con affettuosa, sincera commozione: Enrico Maria Salerno, il cui più alto pregio stava, prima che nei guizzi dell'estro e del temperamento, nell'innata capacità di rendere le parole con rispetto semantico, corrispondenza lineare dei toni e dei significati. ([[Vittorio Gassman]])
*Un altro voglio ricordarne con affettuosa, sincera commozione: Enrico Maria Salerno, il cui più alto pregio stava, prima che nei guizzi dell'estro e del temperamento, nell'innata capacità di rendere le parole con rispetto semantico, corrispondenza lineare dei toni e dei significati. ([[Vittorio Gassman]])

==Note==
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==Altri progetti==
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Versione delle 13:40, 10 giu 2014

Enrico Maria Salerno (1926 – 1994), attore e regista italiano.

Citazioni di Enrico Maria Salerno

  • Diventare un Mastroianni mi farebbe paura. Se mi capitasse un colpo del genere, dovrei cambiare tutto della mia vita. E con il carattere che ho sarebbe arduo. Potrebbe capitarmi, e io sopporterei di essere più chiacchierato e noto, ma non saprei assumere atteggiamenti studiati. Per calcolo non rinuncerei mai al mio telescopio, ai miei libri, al gioco delle bocce, a rispondere male agli sciocchi.[1]
  • Ecco. Eduardo De Filippo ad esempio: non mi piace. Perché? Perché è un vecchio cialtrone napoletano. Un monumento, davanti al quale tutti stanno a occhi in su. Non dice nulla di nuovo, mai. Amo piuttosto il valoroso Carmelo Bene, che pur nella sua confusione geniale tenta un discorso nuovo.[2]
  • Cosa chiedo alla vita? La donna, il vino e le carte. E potermi giustificare con il mio lavoro.[3]
  • [Anna Magnani] Superba. Quando c'è lei è come se in scena non ci fosse nessun altro. Ha la forza di calamitare immediatamente su di sé l'attenzione del pubblico.[4]

Citazioni su Enrico Maria Salerno

  • Di attori bravi come lui ne ho conosciuti pochi, forse solo Laurence Olivier. (Franco Zeffirelli)
  • La sua straordinaria duttilità gli ha permesso di interpretare fra teatro, cinema e televisione una gamma infinita di personaggi assolutamente diversi l'uno dall'altro. A molti attori, anche grandi, è accaduto di crearsi una specie di modello o cliché e di prestarlo di volta in volta ai vari personaggi interpretati. Credo che Salerno in tutta la sua carriera non abbia mai ripetuto un gesto, un vezzo già utilizzato. (Florestano Vancini)
  • Un altro voglio ricordarne con affettuosa, sincera commozione: Enrico Maria Salerno, il cui più alto pregio stava, prima che nei guizzi dell'estro e del temperamento, nell'innata capacità di rendere le parole con rispetto semantico, corrispondenza lineare dei toni e dei significati. (Vittorio Gassman)

Note

  1. Citato in Liliana Madeo, Le provocazioni di Salerno, La Stampa, 15 novembre 1970.
  2. Citato in Nevio Boni, Come Salerno impara a vivere il caos, Stampa sera, 1 dicembre 1979.
  3. Citato in Paola Di Luca, Salerno, il pendolare, La Provincia, 2 marzo 1994.
  4. Citato in Matilde Hochkofler, Anna Magnani: La biografia, Bompiani, 2013.

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