Bohumil Hrabal: differenze tra le versioni

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'''Bohumil Hrabal''' (1914 – 1997), scrittore ceco.
'''Bohumil Hrabal''' (1914 – 1997), scrittore ceco.


==''Una solitudine troppo rumorosa''==
*E io alle falde della montagna mi raggomitolo come Adamo nel cespuglio,<ref>''Genesi'', 3, 8.</ref> con un [[libro]] in mano apro gli occhi su un mondo diverso da quello dove appunto stavo, perché io quando incomincio a leggere sto proprio altrove, sto nel testo, io mi meraviglio e devo colpevolmente ammettere di essere davvero stato in un sogno, in un mondo più bello, di essere stato nel cuore stesso della verità. (da ''Una solitudine troppo rumorosa'')
*E io alle falde della montagna mi raggomitolo come Adamo nel cespuglio,<ref>''Genesi'', 3, 8.</ref> con un [[libro]] in mano apro gli occhi su un mondo diverso da quello dove appunto stavo, perché io quando incomincio a leggere sto proprio altrove, sto nel testo, io mi meraviglio e devo colpevolmente ammettere di essere davvero stato in un sogno, in un mondo più bello, di essere stato nel cuore stesso della verità.
*L'unica cosa di cui si può aver terrore al mondo è ciò che si è calcificato, il terrore delle forme rigide, morenti.
*Ogni oggetto amato è il centro del Paradiso terrestre.


==Note==
==Note==

Versione delle 12:26, 8 set 2014

Bohumil Hrabal, 1994

Bohumil Hrabal (1914 – 1997), scrittore ceco.

Una solitudine troppo rumorosa

  • E io alle falde della montagna mi raggomitolo come Adamo nel cespuglio,[1] con un libro in mano apro gli occhi su un mondo diverso da quello dove appunto stavo, perché io quando incomincio a leggere sto proprio altrove, sto nel testo, io mi meraviglio e devo colpevolmente ammettere di essere davvero stato in un sogno, in un mondo più bello, di essere stato nel cuore stesso della verità.
  • L'unica cosa di cui si può aver terrore al mondo è ciò che si è calcificato, il terrore delle forme rigide, morenti.
  • Ogni oggetto amato è il centro del Paradiso terrestre.

Note

  1. Genesi, 3, 8.

Bibliografia

  • Bohumil Hrabal, Una solitudione troppo rumorosa, traduzione di Sergio Corduas, Einaudi, Torino, 1999. ISBN 978-88-06-12308-6.

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