Il mestiere delle armi: differenze tra le versioni

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'''Banditore''' :" l'Illustrissimo Signor Jioanni De Medici, Capitano dell'esercito di sua Santità papa Clemente VII,fuit infirmus per die quattro et mortus est in contrada Grifone expedro per essere ferito in una gamba da un colpo de artiglieria. In Mantua ,ultimo de Novembre 1526"
'''Banditore''' :" l'Illustrissimo Signor Jioanni De Medici, Capitano dell'esercito di sua Santità papa Clemente VII,fuit infirmus per die quattro et mortus est in contrada Grifone expedro per essere ferito in una gamba da un colpo de artiglieria. In Mantua ,ultimo de Novembre 1526"

'''Pietro Aretino''' :" Oggi ,sabato dì pomeridiano raggiunte le retroguardie dei Lanzichenecchi,in su la riva del Pò. Il Signor Joanni de Medici con le sue bande di cavalleggeri li hanno assaliti con tanto impeto che il nemico si è ritirato in disordine,disperdendo alcuni carri della sussistenza"
'''Pietro Aretino''' :" Oggi ,sabato dì pomeridiano raggiunte le retroguardie dei Lanzichenecchi,in su la riva del Pò. Il Signor Joanni de Medici con le sue bande di cavalleggeri li hanno assaliti con tanto impeto che il nemico si è ritirato in disordine,disperdendo alcuni carri della sussistenza"

'''Pietro Aretino"''' : Questi alemanni dell'Imperatore Carlo V ,bellissima gente,son calati in Italia con un esercito di diciottomila fanti,avendo costoro gustato la preda di qualche nostra città,ma ancora non hanno avuto più che mezza paga ed eccetto archibugi e scoppi non hanno alcuna artiglieria,alla calata degli alemanni in Italia,sono andati a sbarrare loro il passo : il Generale della Rovere Duca d'Urbino comandante l'esercito pontificio con ottomila fanti e seicento lance ,preceduti dal Signor Joanni de Medici con seicento uomini d'arme cavalleggeri e archibugieri di pari numero avendo egli in disegno di incomodare la marcia degli alemanni con incursioni improvvise di giorno e di notte tanto che all'uopo il capitano De' Medici ha fatto brunire tutte le armature,per sorprendere il nemico anche col buio"
'''Pietro Aretino"''' : Questi alemanni dell'Imperatore Carlo V ,bellissima gente,son calati in Italia con un esercito di diciottomila fanti,avendo costoro gustato la preda di qualche nostra città,ma ancora non hanno avuto più che mezza paga ed eccetto archibugi e scoppi non hanno alcuna artiglieria,alla calata degli alemanni in Italia,sono andati a sbarrare loro il passo : il Generale della Rovere Duca d'Urbino comandante l'esercito pontificio con ottomila fanti e seicento lance ,preceduti dal Signor Joanni de Medici con seicento uomini d'arme cavalleggeri e archibugieri di pari numero avendo egli in disegno di incomodare la marcia degli alemanni con incursioni improvvise di giorno e di notte tanto che all'uopo il capitano De' Medici ha fatto brunire tutte le armature,per sorprendere il nemico anche col buio"

* Leggetemi qualcosa. ('''Giovanni De' Medici''' a '''Pietro Aretino''')
* Leggetemi qualcosa. ('''Giovanni De' Medici''' a '''Pietro Aretino''')
* Ormai la politica conta più degli eserciti. ('''Pietro Aretino''')
* Ormai la politica conta più degli eserciti. ('''Pietro Aretino''')

Versione delle 10:50, 17 dic 2014

Il mestiere delle armi

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Titolo originale

Il mestiere delle armi

Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno 2001
Genere guerra, storico
Regia Ermanno Olmi
Soggetto Ermanno Olmi
Sceneggiatura Ermanno Olmi
Produttore Ermanno Olmi, Alexander Metodiev
Interpreti e personaggi
Note
  • 9 David di Donatello 2002: "miglior film", "miglior regia", "miglior sceneggiatura", "miglior produttore", "miglior colonna sonora", "miglior fotografia", "miglior montaggio", "migliori scenografie", "migliori costumi"
  • 3 Nastri d'Argento 2002: "miglior fotografia", "migliori scenografie", "migliori costumi"

Il mestiere delle armi, film italiano del 2001 con Hristo Jivkov e Sandra Ceccarelli, regia di Ermanno Olmi.

Frasi

Citazioni in ordine temporale.

Banditore :" l'Illustrissimo Signor Jioanni De Medici, Capitano dell'esercito di sua Santità papa Clemente VII,fuit infirmus per die quattro et mortus est in contrada Grifone expedro per essere ferito in una gamba da un colpo de artiglieria. In Mantua ,ultimo de Novembre 1526"

Pietro Aretino :" Oggi ,sabato dì pomeridiano raggiunte le retroguardie dei Lanzichenecchi,in su la riva del Pò. Il Signor Joanni de Medici con le sue bande di cavalleggeri li hanno assaliti con tanto impeto che il nemico si è ritirato in disordine,disperdendo alcuni carri della sussistenza"

Pietro Aretino" : Questi alemanni dell'Imperatore Carlo V ,bellissima gente,son calati in Italia con un esercito di diciottomila fanti,avendo costoro gustato la preda di qualche nostra città,ma ancora non hanno avuto più che mezza paga ed eccetto archibugi e scoppi non hanno alcuna artiglieria,alla calata degli alemanni in Italia,sono andati a sbarrare loro il passo : il Generale della Rovere Duca d'Urbino comandante l'esercito pontificio con ottomila fanti e seicento lance ,preceduti dal Signor Joanni de Medici con seicento uomini d'arme cavalleggeri e archibugieri di pari numero avendo egli in disegno di incomodare la marcia degli alemanni con incursioni improvvise di giorno e di notte tanto che all'uopo il capitano De' Medici ha fatto brunire tutte le armature,per sorprendere il nemico anche col buio"

  • Leggetemi qualcosa. (Giovanni De' Medici a Pietro Aretino)
  • Ormai la politica conta più degli eserciti. (Pietro Aretino)
  • La guerra è tutta un fastidio. (Giovanni De' Medici)

Dialoghi

Citazioni in ordine temporale.

Banditore :" l'Illustrissimo Signor Jioanni De Medici, Capitano dell'esercito di sua Santità papa Clemente VII,fuit infirmus per die quattro et mortus est in contrada Grifone expedro per essere ferito in una gamba da un colpo de artiglieria. In Mantua ,ultimo de Novembre 1526"

  • Luc'Antonio Cuppano: Ecco qua, un bel compenso per un soldato dei nostri giorni: una palla d'archibugio spiaccicata proprio come una palanca.
    Pietro Aretino: Colonnello Cuppano, le nuove armi da fuoco cambiano le guerre, ma sono le guerre che cambiano il mondo.
  • Pietro Aretino: Quel verme di Federico [Gonzaga]: prima giura fedeltà al Papa, poi offre protezione agli alemanni del Frundsberg.
    Giovanni De' Medici: È la politica, messere Aretino. Come scrive il Machiavello, ormai la politica conta più degli eserciti, no?
  • Federico Gonzaga: Per la terribilità della vostra natura non vi siete mai degnato di mettere in vostro uso ogni mio possesso come io ho sempre desiderato. Chiedetemi ora qualsiasi cosa che si convenga alla qualità vostra e alla mia.
    Giovanni De' Medici: Vogliatemi bene quando non ci sarò più.

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