Allen Ginsberg: differenze tra le versioni

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*{{NDR|[[Ultime parole]] prima di cadere in coma}} Sono stanco, e devo andare a dormire.
*{{NDR|[[Ultime parole]] prima di cadere in coma}} Sono stanco, e devo andare a dormire.
:''I'm tired, and I have to go to sleep.''<ref>Citato in ''Athens News'', 9 aprile 1997; citato in Elizabeth M. Knowles, ''The Oxford Dictionary of Quotations'', Oxford University Press, 1999, [http://books.google.it/books?id=o6rFno1ffQoC&pg=PA456 p. 456]. ISBN 0198601735</ref>
:''I'm tired, and I have to go to sleep.''<ref>Citato in ''Athens News'', 9 aprile 1997; citato in Elizabeth M. Knowles, ''The Oxford Dictionary of Quotations'', Oxford University Press, 1999, [http://books.google.it/books?id=o6rFno1ffQoC&pg=PA456 p. 456]. ISBN 0198601735</ref>
*"Ribellati contro i governi, contro Dio" Allen Ginsberg, "Saluti Cosmopoliti", Milano, Il Saggiatore 1996, ISBN 9788842817437
*Ribellati contro i governi, contro Dio.<ref>Da ''Saluti Cosmopoliti'', Il Saggiatore, Milano, 1996. ISBN 9788842817437</ref>


==Citazioni su Allen Ginsberg==
==Citazioni su Allen Ginsberg==

Versione delle 16:32, 5 gen 2015

Allen Ginsberg

Irwin Allen Ginsberg (1926 – 1997), poeta statunitense.

Citazioni di Allen Ginsberg

  • Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia, affamate nude isteriche, trascinarsi per strade di negri all'alba in cerca di droga rabbiosa, | hipsters dal capo d'angelo ardenti per l'antico contatto celeste con la dinamo stellata nel macchinario della notte, | che in miseria e stracci e occhi infossati stavano su partiti a fumare nel buio soprannaturale di soffitte a acqua fredda fluttuando sulle cime delle città contemplando jazz. [1]
  • Il peso del mondo è amore. Sotto il fardello della solitudine, sotto il fardello della insoddisfazione, il peso, il peso che trasportiamo, è amore. [1]
  • Che sfinge di cemento e alluminio ha spaccato loro il cranio e ne ha mangiato cervelli e immaginazione? Maloch[2]! Solitudine! Suicidio! Bruttura! Pattumiere e inottenibile dollari! Bambini che urlano sotto le scale! Ragazzi che singhiozzan negli eserciti! Vecchi che piangono nei parchi! [...] (da Urlo & Kaddish (Howl, Kaddish) a cura di Luca Fontana, il Saggiatore, 1997)
  • Jack Kerouac, nuovo Buddha della prosa americana.[1]
  • [Rivolto a Walt Whitman] Passeggeremo tutta notte per strade solitarie? Gli alberi aggiungono ombra all'ombra, luci spente nelle case, ci sentiremo soli. | Cammineremo sognando la perduta America dell'amore lungo automobili azzurre nei viali, verso casa nel nostro cottage silenzioso? | Ah, caro padre, grigio di barba, vecchio solitario maestro di coraggio, che America avesti quando Caronte smise di spingere il suo ferry e tu scendesti su una riva fumosa a guardare la barca scomparire sulle acque nere del Lete?[3]
  • [Ultime parole prima di cadere in coma] Sono stanco, e devo andare a dormire.
I'm tired, and I have to go to sleep.[4]
  • Ribellati contro i governi, contro Dio.[5]

Citazioni su Allen Ginsberg

  • Era sempre sul punto di "andarsene": dove, non pareva importargli molto. Mi turbava, non avrei mai pensato che sarebbe vissuto abbastanza da crescere e scrivere un libro di poesie. (William Carlos Williams)
  • Da ogni evidenza egli è passato letteralmente attraverso l'inferno. [...] Dite quello che volete, egli ci dimostra, nonostante le più avvilenti esperienze offerte all'uomo dalla vita, che lo spirito dell'amore sopravvive per nobilitare la nostra vita se abbiamo lo spirito e il coraggio e la fede – e l'arte! – di resistere. (William Carlos Williams)

Note

  1. a b c citato in Allen Ginsberg, Jukebox all'idrogeno, a cura di Fernanda Pivano, Ugo Guanda Editore, 2001
  2. Molech, dio caneneo del fuoco, per il cui culto i genitori bruciavano i propri bambini come sacrificio propiziatorio.
  3. Da Un supermarket in California , in Jukebox all'idrogeno, traduzione di Fernanda Pivano, Mondadori, Milano, 1965.
  4. Citato in Athens News, 9 aprile 1997; citato in Elizabeth M. Knowles, The Oxford Dictionary of Quotations, Oxford University Press, 1999, p. 456. ISBN 0198601735
  5. Da Saluti Cosmopoliti, Il Saggiatore, Milano, 1996. ISBN 9788842817437

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