Gøsta Esping-Andersen: differenze tra le versioni

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'''Gøsta Esping-Andersen''', economista e sociologo, esperto di [[welfare state]] e docente di Politica sociale all'Università di Trento.
'''Gøsta Esping-Andersen''', economista e sociologo, esperto di [[welfare state]] e docente di Politica sociale all'Università di Trento.
*La protezione dai rischi sociali è il primo obiettivo dei regimi di [[welfare]]. Alcuni rischi colpiscono in modo puramente casuale, ma la maggioranza si manifesta secondo regolarità costanti. Li si può classificare in base a tre distinte dimensioni: "rischi di [[classe]]", "rischi del ciclo di vita", e "rischi intergenerazionali". I loro effetti possono essere internalizzati dalla [[famiglia]], gestiti dal [[mercato]] o assorbiti dallo stato sociale, ma è facile dimostrare che la protezione dai rischi di classe e intergenerazionali richiede la terza soluzione. (da ''I fondamenti sociali delle economie postindustriali'')
*La protezione dai rischi sociali è il primo obiettivo dei regimi di [[welfare]]. Alcuni rischi colpiscono in modo puramente casuale, ma la maggioranza si manifesta secondo regolarità costanti. Li si può classificare in base a tre distinte dimensioni: "rischi di [[classe]]", "rischi del ciclo di vita", e "rischi intergenerazionali". I loro effetti possono essere internalizzati dalla [[famiglia]], gestiti dal [[mercato]] o assorbiti dallo stato sociale, ma è facile dimostrare che la protezione dai rischi di classe e intergenerazionali richiede la terza soluzione. (da ''I fondamenti sociali delle economie postindustriali'')
*Se i paesi occidentali si sono dichiarati stati sociali nei decenni del dopoguerra, è stato forse per sottolineare il nuovo entusiasmo per il riformismo sociale, ma certamente anche perchè gli antagonismi della [[Guerra Fredda]] richiedevano che a [[eguaglianza]], piena occupazione e stato sociale venisse prestata una chiara attenzione. (da ''I fondamenti sociali delle economie postindustriali'')
*Se i paesi occidentali si sono dichiarati stati sociali nei decenni del dopoguerra, è stato forse per sottolineare il nuovo entusiasmo per il riformismo sociale, ma certamente anche perché gli antagonismi della [[Guerra Fredda]] richiedevano che a [[eguaglianza]], piena occupazione e stato sociale venisse prestata una chiara attenzione. (da ''I fondamenti sociali delle economie postindustriali'')
*Il limite principale di ogni classificazione sta nella sua staticità. Una tipologia è una fotografia del mondo in un particolare punto del tempo – è difficile che colga le mutazioni dei vecchi raggruppamenti o la nascita di tipi nuovi. Il suo destino è essere superata dalla storia. (da ''I fondamenti sociali delle economie postindustriali'')
*Il limite principale di ogni classificazione sta nella sua staticità. Una tipologia è una fotografia del mondo in un particolare punto del tempo – è difficile che colga le mutazioni dei vecchi raggruppamenti o la nascita di tipi nuovi. Il suo destino è essere superata dalla storia. (da ''I fondamenti sociali delle economie postindustriali'')



Versione delle 01:03, 18 nov 2006

Gøsta Esping-Andersen, economista e sociologo, esperto di welfare state e docente di Politica sociale all'Università di Trento.

  • La protezione dai rischi sociali è il primo obiettivo dei regimi di welfare. Alcuni rischi colpiscono in modo puramente casuale, ma la maggioranza si manifesta secondo regolarità costanti. Li si può classificare in base a tre distinte dimensioni: "rischi di classe", "rischi del ciclo di vita", e "rischi intergenerazionali". I loro effetti possono essere internalizzati dalla famiglia, gestiti dal mercato o assorbiti dallo stato sociale, ma è facile dimostrare che la protezione dai rischi di classe e intergenerazionali richiede la terza soluzione. (da I fondamenti sociali delle economie postindustriali)
  • Se i paesi occidentali si sono dichiarati stati sociali nei decenni del dopoguerra, è stato forse per sottolineare il nuovo entusiasmo per il riformismo sociale, ma certamente anche perché gli antagonismi della Guerra Fredda richiedevano che a eguaglianza, piena occupazione e stato sociale venisse prestata una chiara attenzione. (da I fondamenti sociali delle economie postindustriali)
  • Il limite principale di ogni classificazione sta nella sua staticità. Una tipologia è una fotografia del mondo in un particolare punto del tempo – è difficile che colga le mutazioni dei vecchi raggruppamenti o la nascita di tipi nuovi. Il suo destino è essere superata dalla storia. (da I fondamenti sociali delle economie postindustriali)

Bibliografia

  • I fondamenti sociali delle economie postindustriali – Il Mulino, Bologna, 2000, traduzione a cura di Paola Palminiello