Modi di dire toscani: differenze tra le versioni
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Versione delle 16:04, 1 feb 2015
Raccolta dei modi di dire toscani.
Modi di dire
- Andar col canzar del piombo.[1]
- Andare adagio, con circospezione.
- Caricarsi di legna verde.[1]
- Farsi carico di brighe inutili e faticose.
- È avaro, paga difficilmente.[4]
Voci di paragone
- Riferito a chi si lascia indurre da altri a fare (o a dire) qualcosa che non avrebbe voluto fare (dire). Oppure riferito a chi si innamora facilmente.
- Grandine grossa come le noci.[6]
- Lo schiacciò come una noce.[6]
- Pelato come il culo delle scimmie.[7]
- Peloso come un orso.[7]
- Peso come il piombo.[7]
- Si disfece come una pera cotta.[8]
- Sordo come una campana.[8]
Note
- ↑ a b Citato in Capponi, p. 351.
- ↑ Citato in Capponi, p. 353.
- ↑ Il detto deriva molto probabilmente da un epigramma di Marco Valerio Marziale: Muove liti Diodoro in ogni lato, | sebbene afflitto sia dalla podagra; | ma quando ha da pagare l'avvocato, | il suo male convertesi in chiragra. La chiragra è proprio la "gotta alle mani".
- ↑ Citato in Paoli, p. 189.
- ↑ a b Citato in Capponi, p. 364.
- ↑ a b Citato in Capponi, p. 367.
- ↑ a b c Citato in Capponi, p. 368.
- ↑ a b Citato in Capponi, p. 370.
Bibliografia
- Gino Capponi (a cura di), Giuseppe Giusti (compilato da), Raccolta dei proverbi toscani, F. Le Monnier, 1853.
- Sebastiano Paoli, Modi di dire toscani ricercati nella loro origine, appresso Simone Occhi, Venezia, 1740.