Giorgio Caproni: differenze tra le versioni

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*''Un semplice dato: | Dio non s'è nascosto. | Dio si è suicidato.'' (da ''Deus absconditus'', in ''Il muro della terra'', Garzanti)
*''Un semplice dato: | Dio non s'è nascosto. | Dio si è suicidato.'' (da ''Deus absconditus'', in ''Il muro della terra'', Garzanti)
*Mi hai scritto una lettera tragica, che mi fa paura (). Che posso dirti? Sono vecchio anch'io, ho anch'io tanti malanni addosso e intorno (): sei stato grande nel dolore, nella gioia, nella vita. Sempre. E ora vuoi "buttarti giù dalla finestra"? Son pensieri degni di Carlo Betocchi, questi? Anch'io sono vecchio, ti ripeto. Anch'io mi trovo sull'orlo. (da una lettera a [[Carlo Betocchi]]; citato in ''Corriere della sera'', 1 aprile 2008)
*Mi hai scritto una lettera tragica, che mi fa paura (). Che posso dirti? Sono vecchio anch'io, ho anch'io tanti malanni addosso e intorno (): sei stato grande nel dolore, nella gioia, nella vita. Sempre. E ora vuoi "buttarti giù dalla finestra"? Son pensieri degni di Carlo Betocchi, questi? Anch'io sono vecchio, ti ripeto. Anch'io mi trovo sull'orlo. (da una lettera a [[Carlo Betocchi]]; citato in ''Corriere della sera'', 1 aprile 2008)

*''[[Eugenio Montale|Montale]], | ciottolo roso, | dal greto che più non risuona, | ha tolto una canna | bruciata dal sole, | e intesse liscosa canzone.'' (da ''Epigramma'' in ''Res Amissa'')
*''[[Eugenio Montale|Montale]], | ciottolo roso, | dal greto che più non risuona, | ha tolto una canna | bruciata dal sole, | e intesse liscosa canzone.'' (da ''Epigramma'' in ''Res Amissa'')
*La vita, una volta che è data, non la si può togliere. Chi non la desidera, non la dia. Tanto più che dando una vita non è che si faccia, da un punto di vista non-cristiano, un grosso regalo. Perché la vita è più sofferenza che gioia: a maggior ragione, quindi, non bisogna stroncarla. Semmai, bisogna cercare di aiutarla.<ref>[http://ares.mi.it/primo-dal-nuovo-numero-di-studi-cattolici-unintervista-di-cesare-cavalleri-687.html Cesare Cavalleri, ''«Un poeta in cerca dell'anima». Un'intervista con  Caproni del 1983'', ''Studi cattolici'', ottobre 1983]</ref>


==Citazioni su Giorgio Caproni==
==Citazioni su Giorgio Caproni==

Versione delle 14:55, 6 feb 2015

Foto della tomba del poeta Giorgio Caproni e della moglie

Giorgio Caproni (1912 – 1990), poeta, critico letterario e traduttore italiano.

  • Un'idea mi frulla, | scema come una rosa. | Dopo di noi non c'è nulla. | Nemmeno il nulla, | che già sarebbe qualcosa. (da Pensatina dell'antimetafisicante)
  • Ah mia famiglia, mia famiglia dispersa [...] | ah mia casata | infranta — mia lacerata tenda volata via | col suo fuoco e il suo dio. (da Il muro della terra, in Tutte le poesie, Garzanti, Milano 2002)
  • Cosa volete ch'io chieda. | Lasciatemi nel mio buio. Solo questo. | Ch'io veda. (da Istanza al medesimo, in Il muro della terra, Garzanti)
  • Tonica, terza, quinta, | settima diminuita. | Resta dunque irrisolto | l'accordo della mia vita? (da Cadenza, 1972)
  • Un semplice dato: | Dio non s'è nascosto. | Dio si è suicidato. (da Deus absconditus, in Il muro della terra, Garzanti)
  • Mi hai scritto una lettera tragica, che mi fa paura (). Che posso dirti? Sono vecchio anch'io, ho anch'io tanti malanni addosso e intorno (): sei stato grande nel dolore, nella gioia, nella vita. Sempre. E ora vuoi "buttarti giù dalla finestra"? Son pensieri degni di Carlo Betocchi, questi? Anch'io sono vecchio, ti ripeto. Anch'io mi trovo sull'orlo. (da una lettera a Carlo Betocchi; citato in Corriere della sera, 1 aprile 2008)
  • Montale, | ciottolo roso, | dal greto che più non risuona, | ha tolto una canna | bruciata dal sole, | e intesse liscosa canzone. (da Epigramma in Res Amissa)
  • La vita, una volta che è data, non la si può togliere. Chi non la desidera, non la dia. Tanto più che dando una vita non è che si faccia, da un punto di vista non-cristiano, un grosso regalo. Perché la vita è più sofferenza che gioia: a maggior ragione, quindi, non bisogna stroncarla. Semmai, bisogna cercare di aiutarla.[1]

Citazioni su Giorgio Caproni

  • Qui nacque Giorgio Caproni
    Poeta delicato e forte come la città
    che lo vide nascere. (A Livorno, una targa posta in Corso Amedeo l'11 novembre 2007 ricorda il luogo in cui Giorgio Caproni nacque)
  • Vorrei sfatare una volta per tutte la presunta irreligiosità di mio padre. Si parla di un Caproni ateo. Iniziò un colloquio con Dio nella seconda stagione della sua vita, o forse sarebbe meglio dire un colloquio con la trascendenza. Faceva fatica a trovare Dio perché faceva fatica a trovare il bene, senz'altro meno appariscente del male, che invece si incontra tutti i giorni. L'etichetta di ateo è stata attaccata in modo troppo sbrigativo, anche perché lui era profondamente religioso. Andava a Messa tutte le domeniche con mia madre. Forse ci andava per accontentarla, ma comunque ci andava. Diceva le preghiere due volte al giorno e un po' si seccava se tu te ne accorgevi. Era molto devoto alla Madonna della Guardia di cui aveva un'immaginetta nel taccuino. Poi la smarrì e ci restò molto male. Era un'immagine molto consumata vecchia di quarant'anni. Mia madre gliene portò un'altra. Sulla sua scrivania c'erano due testi che leggeva regolarmente: l'Antico e il Nuovo Testamento. (Attilio Mauro Caproni; citato in Avvenire, 05 gennaio 2012)

Bibliografia

  • Giorgio Caproni, Res amissa (postumo), a cura di Giorgio Agamben, Garzanti, 1991. ISBN 8811631017

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