Umberto II di Savoia: differenze tra le versioni

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'''Umberto II''', nato '''Umberto Nicola Tommaso Giovanni Maria di Savoia''' (1904 – 1983), ultimo re d'Italia.
'''Umberto II''', nato '''Umberto Nicola Tommaso Giovanni Maria di Savoia''' (1904 – 1983), ultimo re d'Italia.


==Citazioni di Umberto II==
==Citazioni di Umberto II==
*Di fronte alla comunicazione di dati provvisori e parziali fatta dalla Corte suprema; di fronte alla sua riserva di pronunciare entro il 18 giugno il giudizio sui reclami e di far conoscere il numero dei votanti e dei voti nulli; di fronte alla questione sollevata e non risolta sul modo di calcolare la maggioranza, io, ancora ieri, ho ripetuto che era mio diritto e dovere di re attendere che la Corte di cassazione facesse conoscere se la forma istituzionale repubblicana avesse raggiunto la maggioranza voluta. Improvvisamente questa notte, in spregio alle leggi e al potere indipendente e sovrano della magistratura, il governo ha compiuto un gesto rivoluzionario, assumendo, con atto unilaterale e arbitrario, poteri che non gli spettano, e mi ha posto nell'alternativa di provocare spargimento di sangue o di subire la violenza. (dal proclama agli italiani del 13 giugno 1946)
*Di fronte alla comunicazione di dati provvisori e parziali fatta dalla Corte suprema; di fronte alla sua riserva di pronunciare entro il 18 giugno il giudizio sui reclami e di far conoscere il numero dei votanti e dei voti nulli; di fronte alla questione sollevata e non risolta sul modo di calcolare la maggioranza, io, ancora ieri, ho ripetuto che era mio diritto e dovere di re attendere che la Corte di cassazione facesse conoscere se la forma istituzionale repubblicana avesse raggiunto la maggioranza voluta. Improvvisamente questa notte, in spregio alle leggi e al potere indipendente e sovrano della magistratura, il governo ha compiuto un gesto rivoluzionario, assumendo, con atto unilaterale e arbitrario, poteri che non gli spettano, e mi ha posto nell'alternativa di provocare spargimento di sangue o di subire la violenza.<ref>Dal proclama agli italiani del 13 giugno 1946.</ref>
*Ripenso alle ultime ore a Roma, a quando mi fu detto che allontanandomi per poco dalla città tutto sarebbe stato più semplice e invece: quel "trucco" che non voglio qui definire in termini "appropriati"! (dalla lettera a Falcone Lucifero; citato in Speroni, p. 315)
*Ripenso alle ultime ore a Roma, a quando mi fu detto che allontanandomi per poco dalla città tutto sarebbe stato più semplice e invece: quel "trucco" che non voglio qui definire in termini "appropriati"!<ref>Dalla lettera a Falcone Lucifero; citato in Speroni, p. 315.</ref>
*La mia partenza dall'Italia doveva essere una lontananza di qualche tempo in attesa che le passioni si placassero. Poi pensavo di poter tornare per dare anch'io, umilmente e senza avallare turbamenti dell'ordine pubblico, il mio apporto all'opera di pacificazione e di ricostruzione. (da un'intervista con Edith Wieland; citato in Speroni, p. 316)
*La mia partenza dall'Italia doveva essere una lontananza di qualche tempo in attesa che le passioni si placassero. Poi pensavo di poter tornare per dare anch'io, umilmente e senza avallare turbamenti dell'ordine pubblico, il mio apporto all'opera di pacificazione e di ricostruzione.<ref>Da un'intervista con Edith Wieland; citato in Speroni, p. 316.</ref>
*Mai si parlò di esilio, da parte di nessuno. Né mai, io almeno, ci avevo pensato. (da un'intervista con Bruno Gatta; citato in Speroni, p. 316)
*Mai si parlò di esilio, da parte di nessuno. Né mai, io almeno, ci avevo pensato.<ref>Da un'intervista con Bruno Gatta; citato in Speroni, p. 316.</ref>
*La Repubblica si può reggere col 51%, la Monarchia no. La Monarchia non è un partito. È un istituto mistico, irrazionale, capace di suscitare negli uomini incredibile volontà di sacrificio. Deve essere un simbolo caro o non è nulla.<ref>Citato in G. Navone, p. 139 e D. Bartoli, p. 61. {{c|Fonte non chiara e non completa}}</ref>
*La Repubblica si può reggere col 51%, la Monarchia no. La Monarchia non è un partito. È un istituto mistico, irrazionale, capace di suscitare negli uomini incredibile volontà di sacrificio. Deve essere un simbolo caro o non è nulla.<ref>Citato in G. Navone, p. 139 e D. Bartoli, p. 61. {{c|Fonte non chiara e non completa}}</ref>
*Con la libertà tutto è possibile, senza libertà tutto è perduto<ref>Dichiarazione a Marcello Marrocco dal quotidiano «Il Tempo», e riportata anche da altri giornali. Roma, 6 novembre 1974; citato in Luciano Regolo, Il Re Signore, Simonelli editore, 1998, p. 5.</ref>
*Con la libertà tutto è possibile, senza libertà tutto è perduto<ref>Citato in un articolo di Marcello Marrocco, ''Il Tempo'', Roma, 6 novembre 1974; citato in Luciano Regolo, Il Re Signore, Simonelli editore, 1998, p. 5.</ref>


==Citazioni su Umberto II==
==Citazioni su Umberto II==

Versione delle 19:30, 18 mar 2015

Umberto II di Savoia, ultimo Re d'Italia

Umberto II, nato Umberto Nicola Tommaso Giovanni Maria di Savoia (1904 – 1983), ultimo re d'Italia.

Citazioni di Umberto II

  • Di fronte alla comunicazione di dati provvisori e parziali fatta dalla Corte suprema; di fronte alla sua riserva di pronunciare entro il 18 giugno il giudizio sui reclami e di far conoscere il numero dei votanti e dei voti nulli; di fronte alla questione sollevata e non risolta sul modo di calcolare la maggioranza, io, ancora ieri, ho ripetuto che era mio diritto e dovere di re attendere che la Corte di cassazione facesse conoscere se la forma istituzionale repubblicana avesse raggiunto la maggioranza voluta. Improvvisamente questa notte, in spregio alle leggi e al potere indipendente e sovrano della magistratura, il governo ha compiuto un gesto rivoluzionario, assumendo, con atto unilaterale e arbitrario, poteri che non gli spettano, e mi ha posto nell'alternativa di provocare spargimento di sangue o di subire la violenza.[1]
  • Ripenso alle ultime ore a Roma, a quando mi fu detto che allontanandomi per poco dalla città tutto sarebbe stato più semplice e invece: quel "trucco" che non voglio qui definire in termini "appropriati"![2]
  • La mia partenza dall'Italia doveva essere una lontananza di qualche tempo in attesa che le passioni si placassero. Poi pensavo di poter tornare per dare anch'io, umilmente e senza avallare turbamenti dell'ordine pubblico, il mio apporto all'opera di pacificazione e di ricostruzione.[3]
  • Mai si parlò di esilio, da parte di nessuno. Né mai, io almeno, ci avevo pensato.[4]
  • La Repubblica si può reggere col 51%, la Monarchia no. La Monarchia non è un partito. È un istituto mistico, irrazionale, capace di suscitare negli uomini incredibile volontà di sacrificio. Deve essere un simbolo caro o non è nulla.[5]
  • Con la libertà tutto è possibile, senza libertà tutto è perduto[6]

Citazioni su Umberto II

Note

  1. Dal proclama agli italiani del 13 giugno 1946.
  2. Dalla lettera a Falcone Lucifero; citato in Speroni, p. 315.
  3. Da un'intervista con Edith Wieland; citato in Speroni, p. 316.
  4. Da un'intervista con Bruno Gatta; citato in Speroni, p. 316.
  5. Citato in G. Navone, p. 139 e D. Bartoli, p. 61.  Fonte non chiara e non completa Fonte non chiara e non completa
  6. Citato in un articolo di Marcello Marrocco, Il Tempo, Roma, 6 novembre 1974; citato in Luciano Regolo, Il Re Signore, Simonelli editore, 1998, p. 5.

Bibliografia

  • Gigi Speroni, Umberto II, il dramma segreto dell'ultimo re, Bompiani.

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