Borghesia: differenze tra le versioni

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*Borghese vuole dire ciò che l'operaio diventa appena gli si offre la minima opportunità. ([[Ezra Pound]])
*Borghese vuole dire ciò che l'operaio diventa appena gli si offre la minima opportunità. ([[Ezra Pound]])
*Che la borghesia, nel cui nome usa oggi comprendere più particolarmente le classi sino a ieri dette dirigenti, debba – per la prima – rispondere di così triste condizione, non è dubbio. Fin dall'inizio della nostra unificazione essa mancò di ogni percezione dell'effettivo essere nostro, e da allora la sua tragedia fu un continuo sognar lontano per non voler vedere la verità vicino. ([[Giustino Fortunato]])
*Che la borghesia, nel cui nome usa oggi comprendere più particolarmente le classi sino a ieri dette dirigenti, debba – per la prima – rispondere di così triste condizione, non è dubbio. Fin dall'inizio della nostra unificazione essa mancò di ogni percezione dell'effettivo essere nostro, e da allora la sua tragedia fu un continuo sognar lontano per non voler vedere la verità vicino. ([[Giustino Fortunato]])
*Contro le apparenze e i luoghi comuni, ''[[capitalismo]]'' e ''borghesia'' si configurano come due determinazioni storiche e concettuali che non coincidono né sono sovrapponibili. Il primo si presenta come una totalità espressiva (un "mondo storico", in termini hegeliani) che coincide con un anonimo meccanismo di riproduzione autoreferenziale e nichilisticamente volto all'autovalorizzazione illimitata; magnificamente espressa dal genere del "romanzo di formazione", la seconda, invece, tipica della fase antitetica [del capitalismo], corrisponde a una precisa soggettività dialettica ([[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]], Hegel, [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] e Marx sono soggetti ''borghesi'' ma non ''capitalistici''), capace di maturare la coscienza infelice dell'impossibilità di conciliare lo sfruttamento schiavistico del capitalismo con i propri valori emancipativi universalistici di marca [[illuminismo|illuministica]]. ([[Diego Fusaro]])
*Contro le apparenze e i luoghi comuni, ''[[capitalismo]]'' e ''borghesia'' si configurano come due determinazioni storiche e concettuali che non coincidono né sono sovrapponibili.iati e ribelli. ([[Leo Longanesi]])
*Distratta, indolente, prudente, la nostra borghesia ama i suoi figli viziati e ribelli. ([[Leo Longanesi]])
*È così stupendamente borghese l'[[amore]] per la [[donna]] massaia e riposante, per la [[donna]] che rattoppa le calze e attende tranquilla, a [[casa]], il suo unico amore. ([[Mario Mariani]])
*È così stupendamente borghese l'[[amore]] per la [[donna]] massaia e riposante, per la [[donna]] che rattoppa le calze e attende tranquilla, a [[casa]], il suo unico amore. ([[Mario Mariani]])
*È la borghesia che ha opposto la sua [[morale]] a quella della [[Chiesa]], la sua [[filosofia]] a quella cattolica, la sua [[politica]] a quella cristiana, nel quadro di una concezione integralmente laica e terrena della vita. ([[Giovanni Spadolini]])
*È la borghesia che ha opposto la sua [[morale]] a quella della [[Chiesa]], la sua [[filosofia]] a quella cattolica, la sua [[politica]] a quella cristiana, nel quadro di una concezione integralmente laica e terrena della vita. ([[Giovanni Spadolini]])

Versione delle 17:57, 26 mar 2015

Citazioni sulla borghesia.

Citazioni

  • Borghese vuole dire ciò che l'operaio diventa appena gli si offre la minima opportunità. (Ezra Pound)
  • Che la borghesia, nel cui nome usa oggi comprendere più particolarmente le classi sino a ieri dette dirigenti, debba – per la prima – rispondere di così triste condizione, non è dubbio. Fin dall'inizio della nostra unificazione essa mancò di ogni percezione dell'effettivo essere nostro, e da allora la sua tragedia fu un continuo sognar lontano per non voler vedere la verità vicino. (Giustino Fortunato)
  • Contro le apparenze e i luoghi comuni, capitalismo e borghesia si configurano come due determinazioni storiche e concettuali che non coincidono né sono sovrapponibili. Il primo si presenta come una totalità espressiva (un "mondo storico", in termini hegeliani) che coincide con un anonimo meccanismo di riproduzione autoreferenziale e nichilisticamente volto all'autovalorizzazione illimitata; magnificamente espressa dal genere del "romanzo di formazione", la seconda, invece, tipica della fase antitetica [del capitalismo], corrisponde a una precisa soggettività dialettica (Mozart, Hegel, Goethe e Marx sono soggetti borghesi ma non capitalistici), capace di maturare la coscienza infelice dell'impossibilità di conciliare lo sfruttamento schiavistico del capitalismo con i propri valori emancipativi universalistici di marca illuministica. (Diego Fusaro)
  • Distratta, indolente, prudente, la nostra borghesia ama i suoi figli viziati e ribelli. (Leo Longanesi)
  • È così stupendamente borghese l'amore per la donna massaia e riposante, per la donna che rattoppa le calze e attende tranquilla, a casa, il suo unico amore. (Mario Mariani)
  • È la borghesia che ha opposto la sua morale a quella della Chiesa, la sua filosofia a quella cattolica, la sua politica a quella cristiana, nel quadro di una concezione integralmente laica e terrena della vita. (Giovanni Spadolini)
  • È tale la confusione indicibile sulle idee venute fuori intorno alla parola 'borghesia', da rendere necessario di escluderla dal novero di quelle adoperate dalle persone decise a non imbrogliare il prossimo. (Luigi Einaudi)
  • Esiste una borghesia di sinistra e una borghesia di destra. Non c'è invece un popolo di sinistra e un popolo di destra, c'è un popolo solo. (Georges Bernanos)
  • Fino a quando sussiste il regime borghese, col monopolio della stampa in mano al capitalismo e quindi con la possibilità per il governo e per i partiti borghesi di impostare le quistioni politiche a seconda dei loro interessi, presentati come interessi generali, fino a quando sarà soppressa e limitata la libertà di associazione e di riunione della classe operaia o potranno essere diffuse impunemente le menzogne più impudenti contro il comunismo, è inevitabile che le classi lavoratrici rimangano disgregate, cioè abbiano parecchie volontà. (Antonio Gramsci)
  • I borghesi sono i primi nemici di classe e con loro non c'è patto che tenga. (Carlo Perasso)
  • I borghesi vanno in chiesa a differenza degli anarchici. Adottano la divisa di Goethe: «Curiosità per il conoscibile, riverenza per l'inconoscibile». (Sergio Ricossa)
  • Il borghese ha fede in Dio, il Dio creatore, ma gli sfugge una dimensione del cristianesimo. Non può ammettere che il mondo terreno sia nulla, e l'altro mondo sia tutto. (Sergio Ricossa)
  • Il borghese è scarsamente missionario: la gente faccia quel che vuole, purché non dia fastidio. (Sergio Ricossa)
  • Sono una pietra, non cambierò mai. Ho la febbre: la nostalgia del presente, ma il mio futuro da borghese è nel mio passato da borghese. Così, per me, l'ideologia è stata una vacanza. Credevo di vivere gli anni della rivoluzione, invece vivevo gli anni prima della rivoluzione, perché è sempre prima della rivoluzione che si è sempre come me. (Prima della rivoluzione)
  • Il moralista borghese è l'uomo della lettera anonima (Mario Mariani)
  • L'operaio [...] sente una sua precisa direttiva di azione e di pensiero, ed è filosofo senza saperlo, come il borghese gentiluomo era prosatore. (Antonio Gramsci)
  • La borghesia e la democrazia vuote di ideali non hanno altro cemento che il nazionalismo. Perciò si affida ai condottieri. (Corrado Alvaro)
  • La borghesia è diventata un parassita sul corpo della produzione socializzata. (Sergei Hessen)
  • La borghesia ha cessato di essere la rappresentante di tutta la società e ai suoi interessi economici si contrappongono ormai allo sviluppo delle forze produttive della società stessa. (Sergei Hessen)
  • La borghesia illuminata considera il povero una miniera inesauribile di ricchezza e la sfrutta in modo che si dica poi che è un modo intelligente. (Aldo Busi)
  • La fabbrica del nulla produce scatole rigorosamente vuote, però difficili da aprire, di forma pretenziosa e artificiosa, e sovrapposte così da formare vaste architetture, che si estendono fino a occupare ogni angolo della cultura. Il borghese che vi capiti in mezzo può sentirsi prigioniero fra mura di macigno, sulle quali legge la sua condanna. (Sergio Ricossa)
  • La forma più evidente di sfruttamento è la prostituzione: questo è il modo in cui la borghesia attacca addirittura fisicamente il proletariato... La donna è sfruttata come oggetto della libidine maschile e come macchina per produrre figli. (Friedrich Engels)
  • Per il borghese la società è un espediente, la politica un'opera di rattoppo. (Sergio Ricossa)
  • Quando ti vedo che a soli dodici anni già imbracci quel fucile | L'azione pura, destino eroico, eterno esempio che non muore | E penso a quel borghese, quell'italiano medio ignavo e vile che sempre più si piega: | Non è questa la mia Italia, non è questa la mia patria! (Ultima Frontiera)
  • Se le dico che non andrò soldato per combattere a pro del Suo Francesco Giuseppe, dell'industria bellica francese, dello Zar, del Kaiser Guglielmo, non è che io tema per la mia vita, ma che la voglio conservare per una guerra migliore. Questa guerra io l'aspetterò in Svizzera. Sarà una guerra contro la società, contro le patrie, contro i poeti e i pittori che frequentano la Sua casa, contro le care famiglie, contro la falsa autorità dei padri e la falsa ubbidienza dei figli, contro il progresso e contro la Sua emancipazione, insomma contro la borghesia. (Joseph Roth)

Karl Marx

  • I nostri borghesi, non paghi d'avere a disposizione le mogli e le figlie dei proletari, per non parlare neppure della prostituzione ufficiale, trovano uno dei loro divertimenti principali nel sedursi reciprocamente le loro mogli.
  • La borghesia è di continuo in lotta: dapprima contro l'aristocrazia, poi contro quelle parti della borghesia stessa i cui interessi sono in contrasto col progresso dell'industria; sempre contro la borghesia di tutti i paesi stranieri.
  • La borghesia ha avuto da svolgere nella storia un còmpito sommamente rivoluzionario.
  • La borghesia sopprime ogni dì più lo sparpagliamento dei mezzi di produzione, della proprietà e della popolazione. Essa aggruppa le popolazioni, accentra i mezzi di produzione e concentra la proprietà nelle mani di qualche individuo. La conseguenza fatale di questi cambiamenti fu lo accentramento politico.

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