Asino: differenze tra le versioni

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Versione delle 23:39, 8 mag 2015

Asini

Citazioni sull'asino.

Citazioni

  • Buridano (L'asino di). Âne de Buridan, è rimasto proverbiale per indicare lo stato di chi è incerto né sa risolvere fra due cose. Il motto, comune fra noi, è di conio francese e trae origine da un sofisma dello scolastico Giovanni Buridan di Béthune (Artois), fiorito nel sec. XIV e professore di filosofia in Parigi. Il sofisma è questo, cioè di un asino morente di fame perché sta tra due misure d'avena ugualmente da sé distanti, o morente di fame e di sete perché tra un fascio d'avena ed un secchio d'acqua non sa quale scegliere. (Alfredo Panzini)
  • Come il popolo è l'asino: utile, paziente e bastonato. (Francesco Domenico Guerrazzi)
  • Filippo di Macedonia si vantava di pigliare ogni fortezza nella quale potesse introdurre un asino carico d'oro; vanto di mediocre capitano, uso ad assaltare villaggi troppo poveri per scapitare in una resa. (Alfredo Oriani)
  • I vari casi, la pena e la doglia | che sotto forma d'un Asin soffersi, | canterò io, pur che fortuna voglia. | […] | e con la lira accompagni i miei versi; | sì perché questa grazia non s'impetra | in questi tempi, sì perch'io son certo | ch'al suon d'un raglio non bisogna cetra. […] a' preghi di ciascuno, e so ben quanto | de' beneficii un Asin si ricorda. (Niccolò Machiavelli)
  • L'asino non è meno nobile del cavallo. (Danilo Mainardi)
  • Mi fece tornare in me il raglio d'un asino sulla piazza del mercato. L'asino mi colpì fortemente e, al contempo, mi piacque molto: e, da quel momento, tutto parve rischiararsi nella mia mente. (Fëdor Dostoevskij)
  • Nel mondo latino – si vedano le Favole di Fedro e L'asino d'oro di Apuleio – l'asino era di segno negativo. Nel mondo greco l'asino era considerato sacro e quindi di segno positivo. Pindaro lo canta nelle sue odi, Aristofane ne fa un portatore di misteri, la letteratura un simbolo del re. (Mario Canciani)
  • O dunque forte, vittoriosa e trionfatrice mascella di un asino morto, o diva, graziosa e santa mascella d'un polledro defunto, or che deve essere della santità, grazia e divinità, fortezza, vittoria e trionfo dell'asino tutto, intiero e vivente.... se di quest'osso e sacrosanta reliquia la gloria ed exaltazion è tanta? Pregate, pregate Dio, o carissimi, se non siete ancora asini, che vi faccia divenir asini. (Giordano Bruno)
  • Può ben dire la sua un leone, quando a dir la loro ci sono tanti asini in giro. (William Shakespeare)
  • Quando si avvicinarono a Gerusalemme, verso Befane e Betania, presso il monte degli Ulivi, [Gesù] mandò due dei suoi discepoli e disse loro: «Andate nel villaggio che vi sta di fronte, e subito entrando in esso troverete un asinello legato, sul quale nessuno è mai salito. Scioglietelo e conducetelo. E se qualcuno vi dirà: "Perché fate questo", rispondete: "il Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà qui subito"». […] Essi condussero l'asinello da Gesù, e vi gettarono sopra i loro mantelli, ed egli vi montò sopra. (Marco evangelista)
  • Qui giace il Giovio, storicone altissimo, | di tutti disse mal, fuorché dell'asino | scusandosi col dir: egli è mio prossimo. (Pietro Aretino)[1]
  • Trenta monaci e il loro abate non possono far ragliare un asino contro la sua volontà. (Miguel de Cervantes)
  • Trovò allora una mascella d'asino ancora fresca, stese la mano, l'afferrò e uccise con essa mille uomini. Sansone disse: "Con la mascella dell'asino, | li ho ben macellati! | Con la mascella dell'asino, | ho colpito mille uomini!". (Libro dei Giudici)
  • Un cammello spelacchiato porta pur sempre il carico di molti asini. (Johann Wolfgang von Goethe)

Domenico Cirillo

  • Bastonate un Ciuccio quanto volete, non vi darà mai alcun segno di risentimento; cercate con freno, con sproni, colla voce di farlo uscire di strada già presa, tutto sarà inutile, riuscirà vano ogni sforzo; perché conosce l'Asino meglio di noi per quale strada deve camminare, e sa che non bisogna lasciar mai il certo, per tentar l'incerto. Gode del presente, e del futuro spera.
  • Chi è quel vivente, o Signori, che possa più da vicino rappresentarci l'idea della Disgrazia, ed il Prototipo dell'Avversità educatrice, e posseditrice della Virtù? Al solo Asino dobbiamo ricorrere, e nel Ciuccio solo la troveremo.
  • Il Ciuccio è l'unico tra tutta la razza de' qudrupedi, capace di portare con inalterabile coraggio i suoi passi sulle più orride, erte, e ruinose montagne, dove niuno generoso Cavallo, o niun altro animale agilissimo ardisce di ascendere.
  • Il sodo giudizio, e la costanza nelle risoluzioni, sono innegabili meriti della razza Asinina.
  • Sarà dunque, o Signori, sempre degno delle filosofiche contemplazioni lo studio del Ciuccio, perché se una volta arriveremo a conoscerne i grandi attributi, con accrescere le lodi di questo Eroico Vivente, ci avvicineremo sempre più al possesso delle sue rare virtù.

Proverbi

Italiani

Napoletani

  • A chi pazzèa cu' 'o ciuccio nun le mancano 'e càuce.
  • Si 'o ciuccio nun vo' vevere, hai voglia 'e sischià.

Paretesi

  • L'om, l'euso e ir biben i son trei cusen.

Siciliani

  • L'asinu porta la pagghia, e l'asinu si la mancia.

Toscani

  • Anche un pagliaio è grande e se lo mangia un asino.
  • Chi non può dare all'asino, dà al basto.
  • Donne, asini e noci, voglion le mani atroci.
  • Il buono a qualcosa è l'asino del pubblico.
  • In mancanza di cavalli trottano gli asini.
  • In pellicceria ci vanno più pelli di volpe che d'asino.
  • L'asino, per tristo che sia, se tu lo batti più del dovere, tira calci.

Veneti

  • I omeni se ciapa per la parola, i aseni per la cavezza.

Note

  1. Questa citazione, sotto forma di epigrafe, fu scritta parafrasandone un'altra che il Giovio aveva scritto sull'Aretino.

Voci correlate

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